giovedì 3 aprile 2014

Il gladiatore Michelori soddisfatto di questa Juvecaserta

DALLA NUOVA GAZZETTA DI CASERTA DEL 03/04/2014

LEGA A. Il lungo avverte che Varese sarà un avversario duro a morire, ma “yes we can”
Il gladiatore Michelori soddisfatto di questa Juvecaserta

Giovanni Bocciero

CASERTA. La Juvecaserta è ritornata a lavorare a ranghi compatti agli ordini di coach Lele Molin. Ormai Bologna è passata, e dunque bisogna guardare al prossimo impegno di Varese con fiducia, perché volendo parafrasare il presidente statunitense, grande tifoso di pallacanestro, yes we can. In settimana bisognerà comunque lavorare sodo, anche perché per il tecnico casertano ci saranno delle valutazioni non indifferenti da fare. Di questo ne abbiamo parlato con uno dei protagonisti in casacca bianconera, ovvero il gladiatore Andrea Michelori.
Innanzitutto, vorrei chiederti quale è la tua fonte di giovinezza visto che nonostante passano gli anni, in campo sei sempre più un gladiatore?
«Non ho nessuna fonte di giovinezza. In generale ci sono dei periodi in cui si sta meglio e periodi in cui si sta peggio. Adesso è un periodo fortunato, in cui mi sento abbastanza bene. Devo sicuramente ringraziare il nostro preparatore atletico Domenico Papa, con il quale sto lavorando bene. Forse è proprio lui la mia fonte di giovinezza, perché mi segue sempre e mi da una mano importante, e da quando sono qui a Caserta mi sento quasi ringiovanire».
Per quanto riguarda la sconfitta di domenica scorsa a Bologna, cosa vi siete detti negli spogliatoi tu e i tuoi compagni?
«Nello spogliatoio subito dopo la partita c’è stata molta amarezza e sicuramente un po’ di rimpianto. In realtà non serviva neanche parlare perché bastava guardarci negli occhi. Abbiamo perso una partita che anche noi sentivamo di essere sulla carta migliori di loro. Noi purtroppo abbiamo subito nell’ultimo quarto di gioco, e loro forse hanno trovato una spinta maggiore dal pubblico ed una motivazione fortissima perché dovevano salvarsi. Per cui peccato perché noi abbiamo un’altra importante motivazione che è quella di poter andare ai playoff, e purtroppo loro sono stati più bravi di noi, tutto qui».
Domenica sarete di scena a Varese, contro una squadra con poche motivazioni agonistiche visto che è intrappolata nel limbo di chi ha ormai quasi acquisito la salvezza, e che è impossibilitata a disputare i playoff. Che partita ti aspetti?
«Mah, io mi aspetto una partita molto dura proprio come tutte le gare che si giocano a Varese. Il pubblico aiuta tantissimo, la pallacanestro è sentita molto, ed è una realtà che da questo punto di vista assomiglia tanto a Caserta. Le motivazioni per loro potrebbero essere inferiori, però giocano in casa, il voler far bene di fronte ad un pubblico che non è stato completamente soddisfatto dalle prestazioni dei loro giocatori in questo anno, dopo una stagione come quella dello scorso anno in cui sono arrivati ad una semifinale scudetto facendo molto bene. Sicuramente di fronte al proprio pubblico tutte le squadre cercheranno di fare sempre bene, e dunque andremo lì sapendo che è un’altra occasione per agguantare i playoff, e quindi ce la giocheremo a viso aperto. Comunque ci tengo a dire che il nostro obiettivo era la salvezza, lo abbiamo raggiunto con diverse giornate di anticipo, quindi prima di tutto l’obiettivo principale lo abbiamo ottenuto. Adesso ci siamo posti un altro obiettivo che sono i playoff, e questo è fattibile per il fatto che siamo riusciti a fare una buona stagione fino a questo momento, che ci soddisfa».
Vivendo tu lo spogliatoio, e allenandoti a stretto contatto per la posizione in campo, quali sono le sensazioni sulle ultime prestazioni di Tony Easley, e come hai trovato Cameron Moore al suo ritorno?
«Io sinceramente Tony lo vedo lavorare bene in allenamento, si dà molto da fare. Da quello che vedo e percepisco adesso, ci sono molte aspettative su Cameron, e forse anche troppe. Dal mio punto di vista lo staff deve prima capire bene le sue condizioni fisiche. Comunque queste aspettative sono fin troppe perché anche quando avevamo Cameron abbiamo avuto delle partite in cui abbiamo fatto molto bene e delle altre in cui abbiamo fatto un po’ meno bene. E’ stata una stagione, direi, che complessivamente abbiamo fatto bene ma che abbiamo avuto sia con Easley che con Moore dei cali, quindi non vorrei che ci siano troppe aspettative su Cameron come venga troppo bistrattato il lavoro fatto da Tony».

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