COMUNICATO STAMPA PALL. SAN MICHELE DEL 07/04/2014
Il San Michele fa il suo dovere, Taranto battuto
Gruppo Ventrone Maddaloni- Cus Jonico Taranto 87-70
Maddaloni: Pratillo, Piscitelli 6, Mastropietro 3, Moccia 8, Desiato 18,
Loncarevic 8, Garofalo 8, Rusciano 10, Greco 12, Chiavazzo 14, All.
Massaro.
Taranto: Bisanti, Leoncavallo 3, Fanelli 6, Moliterni 24, Giuffrè 9,
Valentini 16, Salerno 3, Pannella n.e., Sarli 9, Marzulli n.e., All.
Leale.
Parziali: 18-22; 35-42, 61-52
Arbitri: Ivan Cordone di Vigevano (PV) e Mirko Moreno Di Franco di Siziano (PV).
Cronaca: Non commette passi falsi il Gruppo Ventrone Maddaloni, che ha
la meglio del Taranto anche se gli ospiti ha avuto sicuramente un
approccio di gara migliore. Dopotutto, i tarantini, alla loro ultima
partita della stagione regolare (l'ultimo turno riposeranno), avevano
l'unico obiettivo di espugnare il Pala Angioni-Caliendo. L'impresa è
naufragata mestamente sotto i colpi dei biancazzurri nel secondo tempo.
La palla a due dell'incontro |
La gara ha inizio con una buona partenza dei viandanti, molto più
concreti rispetto ai padroni di casa. Il punteggio è però in sostanziale
equilibrio, e dopo 3' di gioco si è sul 8 pari. Il Taranto influisce
molto sul match dei calatini, con una difesa solida che concede davvero
pochi spazi. Tutto sommato però, i ragazzi di coach Massimo Massaro
trovano un paio di bombe importanti, che rilanciano il Maddaloni sul
18-16 al 7' dopo aver inseguito per svariati minuti. I tarantini
riescono a conquistare qualche buon rimbalzo offensivo, dai quali
nascono i canestri su seconda chance che li portano a chiudere in
vantaggio la prima frazione.
Il secondo quarto non si discosta molto dai ritmi dei primi dieci
minuti. Il Taranto è abituato a rendere le gare molto lente, attaccando
con razionalità senza mai premere il piede sull'acceleratore. Ed è così
che raggiungono addirittura gli otto punti di vantaggio (21-29 all'8')
che costringono la panchina rivale a chiamare un timeout. Il divario
resta quasi lo stesso per il resto dei minuti, in virtù soprattutto del
fatto che i maddalonesi vengono costretti a perdere tanti palloni dalla
difesa jonica. Ma quello che fa la differenza, è che i biancazzurri non
riescono a sciogliersi, troppo contratti e tesi per la posta in palio.
Il Taranto allora è bravo ad approfittarne, e a costruire il proprio
vantaggio sugli errori dei rivali.
Al rientro dagli spogliatoi la musica non sembra cambiare, visto che
dopo la prima parte della terza frazione sono ancora sette i punti che
dividono le due formazioni (45-52). Al Maddaloni sostanzialmente mancava
la spinta giusta, quella azione che avrebbe fatto accendere Salvatore
Desiato e compagni. E di lì a poco questa scintilla si sarebbe accesa.
In men che non si dica, il gap era stato del tutto ricucito, e
soprattutto sfruttando la stanchezza dei tarantini, il Maddaloni ha
anche messo la freccia allungando sul più sette al termine del terzo
quarto.
L'ultimo periodo di gioco, è un susseguirsi di emozioni soltanto a
favore dei padroni di casa, che finalmente distesi dal punto di vista
mentale, hanno dato sfogo a tutta l'energia che tenevano in corpo. Il
Maddaloni ha praticamente capovolgo il piano gara, facendo esattamente
quello che maggiormente mette k.o. il Taranto: difesa stretta e che fa
nascere dai recuperi rapidi e chirurgici contropiedi. E quando parte la
4x100 biancazzurra, son dolori per qualsiasi avversario. Il Taranto cade
sotto i colpi degli avversari senza nemmeno cercare di reagire, e
quando si giunge addirittura sul punteggio di 77-57 al 35', coach Leale
preferisce chiamare un minuto di sospensione per fermare questa
emorragia, che ormai i danni li ha già procurati, e pure nettamente. La
partita in pratica non racconta nulla più, se non fosse per l'ingresso
in campo degli under Mastropietro e Pratillo, con il primo che manda a
bersaglio anche una tripla dall'angolo.
Addetto Stampa
Pall. San Michele
Giovanni Bocciero
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