DALLA GAZZETTA DI CASERTA DEL 10/11/2014
LEGA A. Acceso disappunto dei 2854 spettatori con i tifosi in curva che “scendono in campo”
La Juvecaserta fa strada a Cremona
Calato un pokerissimo molto amaro
Giovanni Bocciero
CASERTA. Prima della palla a due della sfida quantomai vitale per la Juvecaserta contro Cremona, il PalaMaggiò ha ricordate le “Quattro Stelle”. Lungo ed emozionante applauso con capitan Mordente che è andato a posare in curva il rituale mazzo di fiori.
Dopo il salto a due si registrano due errori per parte. Il primo canestro è una genialata di Moore che scippa il pallone a Vitali reo di ‘scendere’ troppo molle dal rimbalzo. Gli ospiti prendono il comando del punteggio grazie alla tripla mandata a bersaglio da Cameron Clark, e da lì i casertani sono costretti ad inseguire. Cremona, pur senza brillare, riesce a trovare il fondo della retina con una certa regolarità, mentre Caserta fa fatica, perde banalmente diversi palloni in attacco su passaggi semplici, oltre a non trovare il bandolo della matassa in difesa, dove sulle rotazioni i bianconeri sono spesso e volentieri in ritardo. Dopo tre giri di lancette gli uomini di coach Cesare Pancotto vanno sul 2-10, divario che diventa 4-14 con un PalaMaggiò che inizia a produrre qualche fischio di velato malcontento. Al termine della prima frazione, però, con una Caserta ancora troppo imprecisa, il pubblico si fa sentire come forma di protesta ad una prestazione che purtroppo vede i bianconeri superficiali, mentre i tifosi vorrebbero “gente che lotta”, parafrasando i loro cori.
RONALD MOORE (FOTO FILAURO) |
Il secondo periodo inizia con il boato del palazzo alla bomba realizzata da Ronald Moore, ma continua a non esserci nulla di cui sorridere. Hayes e compagni pur senza fare cose trascendentali, riescono a mantenere saldamente il naso avanti in virtù soprattutto di uno Scott che tira a salve dalla lunga distanza e di un Sam Young che appare come la brutta copia di quel leader che ha fatto vedere di dover essere. Qualche fischio arbitrale non proprio condivisibile fa ‘piovere sul bagnato’ per i padroni di casa, che trovano in Andrea Michelori il solito gladiatore autore del 2+1 che vale il meno dieci (20-30 al 16’). Coach Molin prova a cambiare più volte il quintetto per trovare l’equilibrio giusto, e soprattutto per animare la reazione casertana che però stenta a materializzarsi. Dalla curva iniziano i primi mugugni, con cori non proprio carini. In campo i bianconeri non decollano, ed anzi, sulla persa di Young che ha costretto Scott a commettere fallo antisportivo a meno di un minuto dall’intervallo, i tifosi sono scesi prepotentemente a bordo campo. Questi stessi supporter hanno ricevuto la visita del presidente Carlo Barbagallo che ha cercato di stemperare gli animi abbastanza focosi, mentre al rientro dagli spogliatoi coach Molin ha arringato i suoi cercando di caricarli in vista della ripresa, che li vedeva sotto di 21 lunghezze.
Il secondo tempo inizia con due perse sanguinose per i locali dalle quali nascono i canestri di Kenny Hayes, mortifero con il suo arresto e tiro. Continuano inoltre a mancare i meccanismi di rotazione difensiva, e su di un attacco a retroguardia schierata viene lasciato completamente libero in area pitturato Marco Cusin che inchioda a due mani. Howell prova a farsi sentire nel pitturato con due canestri a tabella, mentre Carleton Scott muove la retina per due volte consecutive dai 6,75 eppure il divario resta quasi inalterato (36-55 al 25’). Si è alla ricerca disperata di Sam Young, apparso fin troppo svogliato in questa gara, concedendo una penetrazione facile facile a Ferguson. Nel momento in cui è stato richiamato in panchina, ha anche platealmente dissentito. Ronald Moore, con qualche giocata difensiva e soprattutto con due triple realizzate riaccende il PalaMaggiò suonando la carica per i compagni (44-57 al 27’). Al folletto di Philadelphia si aggiunnge la bomba di Marco Mordente, che poi però perde due palloni da cui nasce il break di 5-0 per Cremona. Ancora il playmaker bianconero prima assiste Young per il tiro radiocomandato dalla lunga distanza, e poi scassina ancora una volta la cassaforte cremonese riportando la Juvecaserta sul meno 12, prima che il pari ruolo Hayes segnasse ancora in step-back sul fischio della sirena.
L’ultimo quarto scorre filato verso la fine senza che la Juvecaserta riesca mai a dimostrare di poter riuscire a riaprire una partita iniziata storta, e finita ancora peggio. Ad ogni errore dei beniamini bianconeri, e ce ne sono stati davvero tanti e soprattutto alcuni bruttissimi, una manciata di pubblico abbandonava il proprio posto a sedere facendo vedere tutto il suo disprezzo per questo spettacolo che tutto è sembrato, tranne che una cosa gioiosa. D’impegno, forse, Michelori e compagni ne hanno anche cercato di mettere, ma purtroppo è davvero insufficiente rispetto a quello che i tifosi si aspettano. “Toglietevi la maglia”, è stato il coro finale canticchiato da tutto il palazzo, che negl’ultimi cinque giri di lancette è stato a guardare impietrito una squadra spenta, demotivata, disorganizzata, con pochissima fiducia nei propri mezzi. E’ stata un’altra nottata dura da digerire.
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