domenica 23 novembre 2014

L’ex Sacripanti stende la Juvecaserta

DALLA GAZZETTA DI CASERTA DEL 23/11/2014

LEGA A. Nonostante la settima sconfitta il pubblico ha apprezzato la prestazione dei bianconeri
L’ex Sacripanti stende la Juvecaserta
Il PalaMaggiò applaude la squadra

Giovanni Bocciero

LO STELLARE PLAY TOMMASINI (FOTO CAROZZA)
CASERTA. Gara particolare ed intensa per la Juvecaserta, che nonostante la sconfitta si merita un “brava” per la voglia messa.
Dopo la palla a due arriva subito il primo boato per il rimbalzo difensivo conquistato dal neo bianconeri Ivanov. In attacco invece, arrivano due bombe consecutive di Carleton Scott (6-1), la seconda su imbeccata di Young, e allora l’ambiente ci mette davvero poco a galvanizzarsi. Cantù con il freno a mano tirato segna solo dalla lunetta, e nonostante un contropiede mangiato da Ivanov, il pivot bulgaro fa accendere il PalaMaggiò con la tripla del raddoppio (14-7 al 6’). Caserta è decisamente in palla, e così quando raggiunge il più 10 al 2’ coach Pino Sacripanti è costretto a chiamare timeout. Con una situazione falli che vede gli unici lunghi puri gravati già di falli, Markovski provvede a schierare Young da “cinque” tattico, Antonutti che fa il suo esordio da “quattro”, e con Tommasini, Gaines e Sergio ad irobbustire il reparto esterni. Questa Juvecaserta ha comunque qualcosa in più rispetto a quella vista nelle ultime due uscite casalinghe, e così con il canestro sulla sirena di Frank Gaines i bianconeri volano sul 25-13 di fine primo quarto.
La seconda frazione vede la Juvecaserta schierarsi ancora senza un pivot di ruolo. E allora subito ne approfittano gli avversari che vanno a schiacciare con Giorgi Shermadini. Dopo i primi 10’ giocati con grande intensità e soprattutto grinta, i casertani sembrano rifiatare. Complice qualche fischio di troppo, i canturini riescono a mangiucchiare qualche punto, ma grazie ad una buona fluidità offensiva Ronald Moore serve tutto solo Antonutti nel pitturato che appoggia due facili punti al vetro. Cantù sente la tensione, e prova di rabbia a trovare il canestro in qualsiasi modo il regolamento lo permetti. Il PalaMaggiò può finalmente esultare alla tripla di capitan Marco Mordente, mentre Ivanov diventa un fattore, tanto in attacco quando in difesa. La retroguardia bianconera ritrova quello smalto che manda in tilt l’attacco degli avversari, e così nasce il contropiede con schiacciata aggiunta di Michele Antonutti per il 41-25 al 17’. L’ex Eric Williams si fa sentire nel pitturato, prima schiacciando tutto solo e poi prendendo due rimbalzi offensivi grazie ai quali guadagna un viaggio in lunetta. La Juvecaserta avrebbe la possibilità dell’ultimo tiro del primo tempo, ma Moore non riesce nemmeno a tirare perché infastidito, forse con fallo, dal suo marcatore. E così si va negli spogliatoi sul punteggio di 43-35, con un vantaggio che per quello che si è visto in campo sta anche stretto alla truppa di coach Zare Markovski.
Al rientro sul parquet Cantù piazza un tremendo 9-0 di parziale per il sorpasso (43-44) con un Abass autore di 7 punti consecutivi. Con Scott che commette il suo quarto fallo, la Juvecaserta sembra aver perso il bandolo della matassa, perdendo tre palloni in attacco (2 Young e 1 Moore) e mancando di solidità in vernice. Ciò costringe a dover rimettere la coppia Andrea Michelori-Dejan Ivanov. Caserta torna in vantaggio (50-49 al 25’) ma qui sale in cattedra Sam Young, in tutti i sensi. Reo di aver commessi fallo si fa cogliere in un gesto plateale beccandosi il tecnico. Deluso si rende artefice di una capriola, fine a se stessa, che lascia stupefatto tutto il PalaMaggiò. Sulla stessa rimessa, va per terra e Paternicò gli fischia il secondo tecnico che gli vale l’espulsione. Con Young fuori, i bianconeri non demordono, prima trovano la bomba del 55 pari con ancora uno straordinario Ivanov, e poi addirittura quella del nuovo vantaggio (60-57) con un positivissimo Claudio Tommasini. Il gioco inizia a farsi maschio, coach Sacripanti chiama il minuto di sospensione ed il palazzo diventa una vera bolgia zittito dalla bomba di Stefano Gentile che manda le squadre al termine del terzo parziale sul 60 pari.
La premiata ditta Moore-Tommasini, con il primo a dispensare ed il secondo a sparare, esordisce nell’ultimo periodo di gioco con due bombe che regalano il 69-63 bianconero. Al festival del tiro pesante si iscrivono anche Antonutti, Gaines e Feldeine, e così al 36’ si è sul 75-68 Man mano che passano i minuti la gara si accende sempre di più. Gli errori, con il pallone a pesare quanto un macigno, iniziano a sommarsi da entrambe le parti, e questo punto chi sbaglia di meno è favorito per la vittoria. Moore predica calma ad ogni possesso, iniziando a giocare con il cronometro. Caserta forse già sta pensando a come festeggiare questa prima vittoria stagionale, che prima Gentile e poi Feldeini insaccano dai 6,75 ad 1’32” dalla fine (81-78). Rimessa, furto di James Feldeine e canestro del meno 1. A 20” ancora Feldeine si vede sputare la tripla del vantaggio, mentre Moore ai liberi fa 1/2: 84-82 con 11” da giocare. Johnson-Odom realizza in penetrazione ed è supplementare. Nell’overtime Cantù è a dir poco perfetta, non sbaglia nulla ed espugna il PalaMaggiò.

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