DALLA NUOVA GAZZETTA DI CASERTA DEL 19/03/2014
LEGA A. Domenica applausi per gli ex Sacripanti e Gentile, ma serve vincere per la corsa playoff
I tifosi convinti: «Questa Caserta una mina vagante»
CASERTA. I due punti messi in cascina grazie all’affermazione di domenica sul Montegranaro, ravvivano ulteriormente la corsa playoff della Juvecaserta, che adesso occupa la settima piazza al pari di Reggio Emilia. Purtroppo per i colori bianconeri, lo scontro diretto con gli emiliani non gli sorride, e dunque se il campionato fosse finito qui, adesso nel tabellone ci sarebbe un suggestivo scontro tra Caserta e Milano. La Lega A, però, non è ancora terminata, e dunque nelle prossime sette partite ci si potrà giocare tutto. Soprattutto perché Avellino e Venezia sono distanti solo due punti, così come Pistoia, che risalita la china potrebbe partecipare a questo sprint. Oggi, come ogni settimana, vogliamo dare spazio ai tifosi, per capire come hanno vissuto l’ultimo incontro, e cosa si aspettano dal futuro. In tal senso abbiamo intervistato Pietro De Angelis, consulente bancario 34enne, nato e vissuto a Caserta ma trasferitosi a Maddaloni.
PIETRO DE ANGELIS |
Con Montegranaro doveva essere una vittoria, e vittoria è stata?
«Si, era importantissima in chiave playoff, anche se certe partite che sembrano sulla carta facili, alla fine sono piene di insidie soprattutto perchè Montegranaro si gioca la salvezza sul campo. E noi tifosi ce ne siamo accorti della loro fame».
Chi maggiormente ti ha colpito nella gara contro la Sutor?
«Sinceramente non ce n'è stato uno in particolare, perchè abbiamo giocato a sprazzi. All'inizio benissimo Jeff Brooks, poi buone giocate di Ronald Moore. Non mi sono dispiaciuti neanche in certi frangenti della partita Michele Vitali, e alla fine Marco Mordente con 5 punti che hanno rispedito lontano Montegranaro nella loro rimonta. Comunque è stata una buona prova del collettivo, tranne che per i troppi rimbalzi offensivi che abbiamo concesso».
Domenica la Juvecaserta ha tirato con il 53% da tre, come te lo spieghi?
«Semplice, perchè ora abbiamo un playmaker, che apre le difese e scarica bene i palloni per i tiratori che tirano piedi a terra e liberi da marcature asfissianti».
Chi è, secondo te, il giocatore indispensabile per la squadra di coach Molin?
«Ovviamente Jeff Brooks, perché in alcuni frangenti delle partite sembra essere l'arma in piu della Juvecaserta».
In ottica playoff, credi che la Juvecaserta possa realmente competere?
«Competere? Prima arriviamoci, e una volta lì giochiamoci le nostre carte. Penso che potremmo anche diventare una vera e propria mina vagante».
Sempre per la corsa playoff, chi temi di più tra le altre pretendenti Reggio Emilia, Avellino e Venezia?
«Senz’altro Reggio Emilia. La squadra emiliana è, secondo me, il roster più forte e completo delle pretendenti».
Alla luce della nascita prematura dei gemelli di Chris Duhon, come valuti tutto ciò che è successo durante l'attesa del suo arrivo?
«Sarò sincero, all'inizio mi sembrava una bufala la vicenda della moglie. Ora però, alla luce dei nuovi risvolti, forse un po’ di comprensione inizia a sorgere dentro di me. E a questo punto mi domando perchè magari non riprovarci per la prossima stagione?».
Domenica tornano a Caserta sia Pino Sacripanti che Stefano Gentile, come pensi saranno accolti?
«Da parte mia avranno solo applausi, e spero vivamente che sarà così per tutto il palazzetto».
Qual'è il tuo personale messaggio alla società, per il lavoro che è stato fatto finanziariamente?
«Un sms di congratulazioni e sinceri ringraziameneti! Ricordo che, di questi tempi, lo scorso anno stavamo vivendo la vicenda Galimberti. A 365 giorni di distanza va attribuito un grazie con la G maiuscola a tutti in società, ma soprattutto a patron Lello Iavazzi».
Nel complesso, tra gli alti e i bassi, che voto dai da 1 a 10 alla stagione che sta facendo la squadra?
«Nel complesso, gli dò un bel otto in pagella».
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