DALLA NUOVA GAZZETTA DI CASERTA DEL 18/03/2014
LEGA A. È stato arduo battere la Sutor di Recalcati, ma l’importante erano i due punti
La Juvecaserta esegue lo spartito come doveva
Giovanni Bocciero
CASERTA. Vittoria doveva essere, e vittoria è stata per la Juvecaserta, che ha saputo ammaestrare una Sutor Montegranaro davvero mai doma. Dopo un avvio piuttosto equilibrato, i marchigiani hanno annaspato a cavallo tra primo e secondo tempo, prima di rientrare prepotentemente negl’ultimi minuti di gara. I bianconeri, però, non si sono fatti trovare impreparati, hanno serrato le righe e conquistato la meritata vittoria. «Abbiamo altri due punti importanti in cascina, proprio come ci eravamo augurati alla presentazione del match - ha esordito coach Lele Molin -. Due punti che dovevamo prendere sia per guardarci dietro che per guardarci avanti».
Come abbiamo già detto, la Sutor è stata comunque una difficile gatta da pelare. «Bisogna riconoscere che Montegranaro è l'autentica espressione del suo allenatore in campo - ha riflettuto il timoniere -. Bisogna riconoscerlo e prenderli ad esempio».
FOTO BUCO |
Nonostante la “doppia v”, Montegranaro ha messo in difficoltà i casertani. «Noi a tratti abbiamo giocato con superficialità, ma siamo scesi in campo con orgoglio. La squadra non mi è piaciuta soprattutto in situazioni di tagliafuori. Siamo degli eccelsi saltatori - ha analizzato il tecnico -, ma se non guardiamo il nostro avversario spesso perdiamo il rimbalzo. Questo ha permesso a loro di rientrare quando erano sotto di 18 e senza ossigeno. I loro cambi in difesa poi, ci hanno creato qualche difficoltà di troppo nella nostra manovra offensiva».
Una battuta poi sullo slam dunk contest che i giocatori allestiscono durante il riscaldamento.
«Si è ritornati indietro nel tempo. Una volta la squadra di casa faceva questo, il cosiddetto giro delle schiacciate. I ragazzi hanno le gambe per poterlo fare, la voglia, sono giovani, si divertono, e io - ha concluso Molin - non ho nulla da ridire».
Prima della palla a due è stato premiato con una targa ricordo coach Carlo Recalcati (nella foto), viste le sue 850 panchine, al quale il PalaMaggiò ha riservato un lungo applauso. «Mi ha fatto piacere che nonostante la rivalità ci sia rispetto. Io ho visto nascere il PalaMaggiò - ha rivelato l’ex c.t. della Nazionale -, e mi fa piacere aver lasciato qualcosa di positivo nonostante ci siamo incontrati sempre e solo da avversari».
Il tecnico della Sutor si è poi soffermato sulla gara. «La partita ha avuto fasi alterne, dove abbiamo concesso molto. Questo ci ha costretto a spendere molte energie fisiche e nervose, e quindi quando siamo arrivati lì gli avversari hanno avuto la meglio. Siamo stati discontinui, abbiamo sprecato troppi possessi, ma ci fa onore il fatto che non molliamo davvero mai. Va dato merito della vittoria a Caserta».
Nessun commento:
Posta un commento