DALLA NUOVA GAZZETTA DI CASERTA DEL 31/03/2014
LEGA A. Ancora una volta la fase offensiva dei bianconeri il tallone d’Achille nei momenti cruciali
Juvecaserta sprecona e imprecisa
Crollo nel finale contro Bologna
Giovanni Bocciero
BOLOGNA. Alla palla a due della gara, nessuna grande novità per i due allenatori, che mandano in campo gli starting-five che tatticamente danno maggiori sicurezze. Se sugli spalti le rispettive tifoserie si rendono artefici di coreografie e cori che fanno ben capire quale sia l’importanza di questa partita tanto per i virtussini che per i casertani, sul parquet il gioco non decolla. Pare quasi che si assista ad una sorta di riscaldamento prolungato. Su questi ritmi di gioco abbastanza assopiti, a pagarne le prime spese sono i lunghi di casa, con Jordan e poi King che dopo nemmeno 10’ di gioco hanno già due falli personali a testa. Eppure, nonostante questo vantaggio, la Juvecaserta non cerca con costanza i propri lunghi, in modo da attaccare e portare a casa qualche altro fallo. I bianconeri si accendono soprattutto negli ultimi minuti della prima frazione, quando Ronald Moore s’infiamma e manda a bersaglio due triple quasi consecutive, alle quali si aggiunge anche la bomba di Chris Roberts che scavano praticamente il solco delle sette lunghezze di vantaggio al 10’.
Il secondo quarto di gioco vede i bolognesi scendere sul parquet con molta più voglia di fare, e dopo circa due giri di lancette la Virtus confeziona un break di 5-0 che le permette di riaprire il match. Gli uomini di coach Lele Molin continuano a non aggredire la partita come il tecnico vorrebbe, e nonostante il vantaggio, arriva il timeout per la panchina ospite. Dal minuto sospensivo i casertani, pur perdendo qualche pallone di troppo per violazioni di passi, riescono a mantenere il naso avanti con i tiri pesanti ancora di Roberts e di capitan Marco Mordente. L’inerzia della gara sembra, però, a breve poter cambiare aria, soprattutto perché nel pitturato si danna e porta una buona produzione offensiva Ebi. Bologna inizia a far circolare meglio la palla in attacco, a trovare soluzioni al tiro migliori, e a colpire lì dove la difesa avversaria si scopre. In questa fase di gioco sale in cattedra per i padroni di casa Warren, che realizza e prova a creare anche per i compagni, tra cui Fontecchio che manda a segno la tripla della parità a quota 31. I casertani riescono comunque a chiudere in vantaggio la partita quando le squadre ritornano negli spogliatoi.
Al rientro in campo, sono i virtussini a mostrare più cattiveria agonistica, soprattutto con i muscoli di Jerome Jordan. Bologna cerca di schiacciare sull’acceleratore, ma a togliere la castagne dal fuoco per gli ospiti ci pensa Moore, il primo a toccare la doppia cifra. Purtroppo i felsinei sono più affamati, e sfruttano il blackout degli avversari per toccare il più cinque con la tripla di Gaddefors e la schiacciata di King, che ostringono la panchina casertana a chiamare il timeout per chiarire alcune cose. Dal minuto sospensivo escono ancora una volta gran forma i due play Warren e Moore. Il bianconero manda praticamente a segnare Carleton Scott, mentre il bolognese penetra e realizza il nuovo vantaggio per i suoi. Gli ultimi minuti della terza frazione si giocano sul filo dell’equilibrio, con una sorta di testa a testa tra Gaddefors da un lato e Michele Vitali dall’altro, che portano acqua preziosa al proprio mulino, facendo terminare in perfetta parità la contesa al termine del penultimo quarto di gioco.
Gli ultimi 10’ di gioco iniziano con una Virtus solidissima in difesa, trascinata da Walsh, che non solo è un fattore nella metà campo difensiva, ma realizza anche il 58-55 per i bolognesi al 33’ circa. Nel mezzo, a Gaddefors era stato fischiato un fallo antisportivo in una contesa lotta a rimbalzo, che però Caserta non è stata cinica a trasformare dalla lunetta. Purtroppo per i ragazzi di coach Molin, sono riaffiorate tutte le difficoltà in fase offensiva, dove i pick and roll, che tanto avevano prodotto nel primo tempo, venivano disinnescati dai bolognesi, così come la circolazione della palla stava man mano scemando. Oltretutto, dalla linea della carità i bianconeri hanno iniziato a sbagliare una marea di tiri liberi, che permettevano a Bologna di restare saldamente al comando, seppur di pochi punti. Come spesso ha dichiarato il tecnico casertano, manca quell’esperienza necessaria sugli esterni per poter affrontare nella maniera più consona momenti delicati e cruciali come questo. Per questo, però, ci sarebbe capitan Mordente, che con un extra passaggio regala il piazzato, mandato a bersaglio, da uno spento Jeff Brooks. Piove sul bagnato, quando poi viene fischiato il fallo antisportivo ai casertani, che permette ai padroni di casa di allungare ulteriormente il gap, facendo gasare tutto l’ambiente. Ad un giro di lancette dalla conclusione dell’incontro, sotto di sei punti, la Juvecaserta prova a trovare canestri veloci in attacco, e si aggrappa al fallo sistematico per mangiucchiare qualche altro punticino oltre a recuperare il possesso della sfera. L’impresa casertana non riesce, e inoltre si vedono anche pareggiare la differenza punti con il canestro finale.
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