DALLA NUOVA GAZZETTA DI CASERTA DEL 15/03/2014
LEGA A. In conferenza stampa coach Molin ha bacchettato l'ambiente alla ricerca forzata di scoop
Juvecaserta: corpo e mente solo al Montegranaro
Giovanni Bocciero
CASERTA. Settimana piuttosto tesa in casa Juvecaserta, che ha dovuto mandare giù diversi bocconi amari. Il tutto, mentre lo staff tecnico e la squadra ha lavorato in vista del match contro Montegranaro. Un incontro che potrà nascondere diverse insidie per i bianconeri, attesi ad una reazione dopo la sconfitta di Brindisi e le critiche che ci sono state successivamente. Hanno fatto scalpore soprattutto i tweet tra tifosi e giocatori, anche se fortunatamente il tutto è rientrato nei migliori dei modi. Sulla faccenda, però, si è ritornato a parlare in conferenza stampa. «Ci dispiace leggere sulle pagine dei giornali nazionali situazioni di questo genere - ha esordito il presidente Carlo Barbagallo -. Abbiamo detto ai giocatori che sono pienamente liberi di utilizzare i social come meglio credono, ma devono comunque fare attenzione a cosa scrivono. Da questo a scatenare un putiferio come è successo c'è voluto davvero poco. Credo che quando si è un professionista non lo si deve essere solo in campo, ma anche fuori».
Alla conferenza pre-partita era presente anche il giemme Marco Atripaldi, che è ritornato su alcune situazioni legate al mercato. «Innanzitutto è notizia delle ultime ore che Duhon ha avuto due gemelli, nati prematuramente - ha dichiarato il dirigente -. Dunque la scusa per cui non è più venuto a Caserta aveva realmente qualcosa di fondato. Adesso contatteremo i suoi agenti, discuteremo della cosa, e se ci saranno i presupposti siamo anche propensi a chiudere qui la questione, in modo del tutto civile. Per quanto riguarda invece Cameron Moore, noi vogliamo anche fare un piacere a lui, ma di certo non faremmo un piacere a noi. Stiamo parlando con l'agente per vedere quale possa essere la scelta migliore. Siccome noi non siamo una società ricca, risparmiare un po' di denaro adesso equivale a vincere una partita. Farlo giocare adesso gli permetterebbe di riprendere un’attività interrotta tre mesi fa, ma che sarebbe controproducente adesso per noi. Fatto sta che a fine stagione potrebbe benissimo lasciarci per un nuovo contratto altrove. Dunque, stiamo valutando se tenerlo con magari un prolungamento del contratto anche per l’anno prossimo, oppure provvedere al taglio immediato. A bocce ferme si poteva pensare di tagliare Cameron subito dopo l’infortunio, ma quella era un'altra circostanza. C'era ancora in ballo la trattativa con Poeta, che ci avrebbe permesso di tenere tutti i contratti americani in essere. Inoltre, dovevamo prendere un pivot perché non ne avevamo in roster, e alla fine abbiamo optato per ingaggiare Easley. Il tenere aperto il discorso con Cameron aveva anche il fine di potergli far firmare un rinnovo. Ma è ancora tutto sul tavolo e quindi ne discuteremo prossimamente. Inoltre, l'operazione Ronald Moore, con il conseguente taglio di Stefhon Hannah avvenuto in giornata, è stato un movimento a costo zero, quindi per la società non è costato nulla in più. Infine - ha concluso Marco Atripaldi -, spero che la gente venga in massa domenica, perché abbiamo fatto una promozione proprio per far venire in tanti al PalaMaggiò».
La parola è poi passata a coach Lele Molin, il quale ha presentato l’ormai imminente impegno contro la Sutor.
«Sicuramente è una partita insidiosa, perché in questi giorni si è parlato di tutto tranne che dobbiamo giocare contro Montegranaro - ha puntualizzato il tecnico -. La nostra preoccupazione deve essere questa gara. Dobbiamo guardare in avanti per aspirare ai playoff, e dunque bisogna vincere. Sarà un match difficile perché avremo la pressione dei favoriti per una volta, e mi auguro che tutti, a cominciare dai miei giocatori, capiscano che questa non sarà affatto un’esibizione. L'invito ad essere numerosi sugli spalti non è solo rivolto per fare un buon incasso, ma anche per stare al fianco della squadra, perché Montegranaro non verrà certamente per perdere. Coach Recalcati è sicuramente l'uomo in più della squadra, che ha saputo tenere unito il team quando potevano pensare di essere abbandonati da tutti e tutto. Scendono in campo con grande dignità, e purtroppo tutti gli scoop della settimana hanno fatto passare in secondo piano la partita, che prima di essere vinta sul campo, dovrà vederci pronti mentalmente. Dobbiamo avere nell'approccio alla gara assoluto rispetto verso i nostri avversari, che hanno senz'altro perso pezzi per strada, ma che stanno dimostrando di avere tanto cuore in campo».
Non poteva poi mancare la domanda su Marco Mordente. «Marco non sta ottimamente, nel senso che è insoddisfatto di ciò che sta dando alla squadra. Ciò che fa non gli riesce bene, e quindi si innervosisce visto anche il suo carattere non docile. Anche quando fa poco aiuta la squadra, e quindi pur se sta giocando al di sotto di ciò che lui vorrebbe dà sempre il suo apporto. Forse lo abbiamo spremuto troppo rispetto a ciò che avevamo previsto, e quindi questo alla fine lo paga. Però - ha sottolineato il timoniere -, come Marco ha in passato aiutato la squadra, adesso saremo noi a dover aiutare lui».
Le parole del coach bianconero hanno poi rimproverato l’intero ambiente, soprattutto quello giornalistico.
«Se vogliamo il bene della Juvecaserta ci sono delle cose che dobbiamo mantenere come priorità, e questa settimana l'ambiente si è focalizzato di più su cose futili. Ho letto cose che non mi sono piaciute. La questione di Enzo Esposito è uno scoop che non ha rispetto verso chi sta lavorando adesso in società. Questo mette in cattiva luce responsabili, allenatore, membri dello staff tecnico e il presidente. Questo non fa il bene ne della Juve, ne di Esposito. In altri club questo farebbe saltare l’affare».
Alla conferenza pre-partita era presente anche il giemme Marco Atripaldi, che è ritornato su alcune situazioni legate al mercato. «Innanzitutto è notizia delle ultime ore che Duhon ha avuto due gemelli, nati prematuramente - ha dichiarato il dirigente -. Dunque la scusa per cui non è più venuto a Caserta aveva realmente qualcosa di fondato. Adesso contatteremo i suoi agenti, discuteremo della cosa, e se ci saranno i presupposti siamo anche propensi a chiudere qui la questione, in modo del tutto civile. Per quanto riguarda invece Cameron Moore, noi vogliamo anche fare un piacere a lui, ma di certo non faremmo un piacere a noi. Stiamo parlando con l'agente per vedere quale possa essere la scelta migliore. Siccome noi non siamo una società ricca, risparmiare un po' di denaro adesso equivale a vincere una partita. Farlo giocare adesso gli permetterebbe di riprendere un’attività interrotta tre mesi fa, ma che sarebbe controproducente adesso per noi. Fatto sta che a fine stagione potrebbe benissimo lasciarci per un nuovo contratto altrove. Dunque, stiamo valutando se tenerlo con magari un prolungamento del contratto anche per l’anno prossimo, oppure provvedere al taglio immediato. A bocce ferme si poteva pensare di tagliare Cameron subito dopo l’infortunio, ma quella era un'altra circostanza. C'era ancora in ballo la trattativa con Poeta, che ci avrebbe permesso di tenere tutti i contratti americani in essere. Inoltre, dovevamo prendere un pivot perché non ne avevamo in roster, e alla fine abbiamo optato per ingaggiare Easley. Il tenere aperto il discorso con Cameron aveva anche il fine di potergli far firmare un rinnovo. Ma è ancora tutto sul tavolo e quindi ne discuteremo prossimamente. Inoltre, l'operazione Ronald Moore, con il conseguente taglio di Stefhon Hannah avvenuto in giornata, è stato un movimento a costo zero, quindi per la società non è costato nulla in più. Infine - ha concluso Marco Atripaldi -, spero che la gente venga in massa domenica, perché abbiamo fatto una promozione proprio per far venire in tanti al PalaMaggiò».
La parola è poi passata a coach Lele Molin, il quale ha presentato l’ormai imminente impegno contro la Sutor.
«Sicuramente è una partita insidiosa, perché in questi giorni si è parlato di tutto tranne che dobbiamo giocare contro Montegranaro - ha puntualizzato il tecnico -. La nostra preoccupazione deve essere questa gara. Dobbiamo guardare in avanti per aspirare ai playoff, e dunque bisogna vincere. Sarà un match difficile perché avremo la pressione dei favoriti per una volta, e mi auguro che tutti, a cominciare dai miei giocatori, capiscano che questa non sarà affatto un’esibizione. L'invito ad essere numerosi sugli spalti non è solo rivolto per fare un buon incasso, ma anche per stare al fianco della squadra, perché Montegranaro non verrà certamente per perdere. Coach Recalcati è sicuramente l'uomo in più della squadra, che ha saputo tenere unito il team quando potevano pensare di essere abbandonati da tutti e tutto. Scendono in campo con grande dignità, e purtroppo tutti gli scoop della settimana hanno fatto passare in secondo piano la partita, che prima di essere vinta sul campo, dovrà vederci pronti mentalmente. Dobbiamo avere nell'approccio alla gara assoluto rispetto verso i nostri avversari, che hanno senz'altro perso pezzi per strada, ma che stanno dimostrando di avere tanto cuore in campo».
Non poteva poi mancare la domanda su Marco Mordente. «Marco non sta ottimamente, nel senso che è insoddisfatto di ciò che sta dando alla squadra. Ciò che fa non gli riesce bene, e quindi si innervosisce visto anche il suo carattere non docile. Anche quando fa poco aiuta la squadra, e quindi pur se sta giocando al di sotto di ciò che lui vorrebbe dà sempre il suo apporto. Forse lo abbiamo spremuto troppo rispetto a ciò che avevamo previsto, e quindi questo alla fine lo paga. Però - ha sottolineato il timoniere -, come Marco ha in passato aiutato la squadra, adesso saremo noi a dover aiutare lui».
Le parole del coach bianconero hanno poi rimproverato l’intero ambiente, soprattutto quello giornalistico.
«Se vogliamo il bene della Juvecaserta ci sono delle cose che dobbiamo mantenere come priorità, e questa settimana l'ambiente si è focalizzato di più su cose futili. Ho letto cose che non mi sono piaciute. La questione di Enzo Esposito è uno scoop che non ha rispetto verso chi sta lavorando adesso in società. Questo mette in cattiva luce responsabili, allenatore, membri dello staff tecnico e il presidente. Questo non fa il bene ne della Juve, ne di Esposito. In altri club questo farebbe saltare l’affare».
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