giovedì 29 settembre 2016

Serie A: Power Ranking 2016/17

Di seguito il Power Ranking della Lega Basket Serie A per la stagione 2016/17 che è ormai alle porte.


di Giovanni Bocciero


1- OLIMPIA MILANO
Roster: Ricky HICKMAN, Andrea Cinciarini, Mantas Kalnietis, Krunoslav Simon, Bruno Cerella, Zoran DRAGIC, Andrea LA TORRE, Alessandro Gentile, Rakim Sanders, Awudu ABASS, Simone FONTECCHIO, Davide PASCOLO, Jamel McLean, Milan Macvan, Miroslav RADULJICA.
Quintetto: Kalnietis; Dragic; Gentile; Pascolo; Raduljica.
Allenatore: Jasmin Repesa.

Quella che ha tra le mani il tecnico croato Jasmin Repesa è una vera e propria corazzata, costruita per stravincere tra i confini italici ma soprattutto per competere in quelli europei. Milano quest'anno non ha davvero scusanti con un roster da quindici giocatori che possono tranquillamente scendere in campo, ed una matrice italiana che finalmente fa sospirare. Soltanto la lunga stagione, tra partite (60 quelle sicure) e trasferte, può logorare questa squadra che comunque ha tutte le risorse umane necessarie.

La rinascita: È quella che dovrà avere Alessandro Gentile, il cui rapporto con i vertici dell'Olimpia sembra essersi incrinato. L'aver perso i gradi di capitano e le continue critiche del presidente Livio Proli devono tramutarsi in benzina nel cuore del figlio d'arte, che dovrà riprendersi le "scarpette rosse" sul rettangolo di gioco.

2- REYER VENEZIA
Roster: MarQuez HAYNES, Ariel FILLOY, Stefano Tonut, Riccardo Visconti, Tyrus MCGEE, Jeff Viggiano, Melvin Ejim, Michael Bramos, Hrvoje Peric, Tomas Ress, Benjamin Ortner, Jamelle HAGINS.
Quintetto: Haynes; Tonut; Bramos; Peric; Hagins.
Allenatore: Walter De Raffaele.

Una delle formazioni che ha cambiato meno, decidendo di ripartire dallo zoccolo duro per avere una continuità di risultati, come quelli che gli uomini di coach De Raffaele hanno certamente raccolto nella semifinale scudetto persa contro Milano. Il reparto che si è completamente rifatto il look è la cabina di regia, dove sono arrivati Haynes e Filloy. Altri piccoli accorgimenti si sono avuti nel reparto esterni con l'inserimento del tiratore McGee ed in quello interno con l'aggiunta del pivot Hagins.

La consacrazione: C'ha messo poco per digerire il passaggio dall'A2 alla Serie A, facendosi subito notare anche dal Ct Messina che l'ha selezionato per il Preolimpico. Adesso Venezia punterà ancor più forte su di lui, Stefano Tonut, che oltre al quintetto dovrebbe avere anche delle responsabilità.

3- SCANDONE AVELLINO
Roster: Joe Ragland, Marques Green, Fabio INCARNATO, Retin OBASOHAN, Adonis THOMAS, Giovanni Severini, Levi RANDOLPH, Salvatore Parlato, Claudio Strumia, Maarten Leunen, Andrea ZERINI, Kyrylo FESENKO, Marco CUSIN.
Quintetto: Ragland; Randolph; Thomas; Leunen; Fesenko.
Allenatore: Pino Sacripanti.

Si sarebbe voluto confermare gran parte del gruppo dello scorso anno, ma il mercato ha fatto intraprendere una strada diversa alla dirigenza della Scandone che ha comunque allestito un roster capace di ben figurare in campionato e negli impegni europei. La squadra sembra essere affidata completamente a Ragland, che sin dalla Supercoppa ha dimostrato di non temere alcuna pressione. La coppia Fesenko-Cusin è più di una garanzia nel pitturato, con solidità e fisicità.

La scommessa: Ha fatto un'ottima impressione Retin Obasohan, giocatore di qualità e di quantità, che sa rendersi utile sia in attacco che in difesa. Fisico forte e robusto per l'ex Alabama a discapito degli esterni avversari, a cui abbina tanta caparbietà e delle letture di gioco che sembrano quasi passare inosservate.

4- PALLACANESTRO REGGIO EMILIA
Roster: Andrea De Nicolao, Derek Needham, Stefano Gentile, Amedeo Della Valle, Pietro Aradori, Arturs Strautins, Achille Polonara, Delroy JAMES, Sava LESIC, Riccardo Cervi.
Quintetto: De Nicolao; Della Valle; Aradori; Polonara; Cervi.
Allenatore: Massimiliano Menetti.

L'addio dei lituani Kaukenas e Lavrinovic ha evidentemente aperto delle brecce nel solido telaio reggiano che, con il mercato, non sono state affatto riempite. Il figliol prodigo Riccardo Cervi sarà una presenza in area, così come Delroy James non farà mancare altrettanto dinamismo ed anche qualche bella iniziativa offensiva al reparto lunghi. Nonostante ciò, Reggio Emilia sembra aver fatto un passo indietro anche se resta un progetto che in tanti club dovrebbero perseguire.

La conferma: Viene da un'ottima annata in cui ha messo insieme numero molto interessanti. Adesso, però, Riccardo Cervi deve confermare di essere un assoluto fattore nell'area dei tre secondi tanto in attacco, dove ha fatto vedere grandi miglioramenti già ad Avellino, quanto in difesa, dove qualche ingenuità ancora la commette.

5- AQUILA TRENTO
Roster: Aaron CRAFT, Toto Forray, David LIGHTY, Andrea BERNARDI, Diego Flaccadori, Riccardo MORASCHINI, Betinho GOMES, Dustin HOGUE, Isacco LOVISOTTO, Filippo Baldi Rossi, Luca Lechthaler, Johndre JEFFERSON.
Quintetto: Craft; Lighty; Gomes; Hogue; Jefferson.
Allenatore: Maurizio Buscaglia.

La Trento dei miracoli agli ordini di coach Maurizio Buscaglia sembra essersi esaurita, e così come è giusto che sia sembra essere iniziato un nuovo ciclo. Solita formula del 5+5 con tanto spazio agli italiani, da Diego Flaccadori in rampa di lancio a Riccardo Moraschini che dopo essersi riciclato in A2 ritorno in massima serie per dimostrare il suo valore. Americani di qualità e di sostanza, come sono abituati ad ammirare a quelle latitudini, con Dustin Hogue che sarà da tenere d'occhio.

La chiave: Lo è sempre stato nelle squadre in cui ha militato, sia al college con Ohio State che da professionista in D-League. Trento non potrà che prescindere dal suo nuovo playmaker Aaron Craft, tanto fosforo al servizio dei compagni che dovranno prenderlo come esempio per l'impegno difensivo che c'ha sempre messo.

6- DINAMO SASSARI
Roster: Darius JOHNSON-ODOM, Rok Stipcevic, Lorenzo D’Ercole, Diego MONALDI, Trevor LACEY, Josh CARTER, Michele EBELING, Giacomo Devecchi, Brian Sacchetti, Dusko SAVANOVIC, Gabriel OLASENI, Tautvydas LYDEKA.
Quintetto: Johnson-Odom; Lacey; Carter; Savanovic; Olaseni.
Allenatore: Federico Pasquini.

Grande rivoluzione per la Dinamo che prova a mettersi completamente alle spalle l'ultima deludente stagione per ritornare a competere ad alti livelli. Gli unici confermati sono quelli della vecchia guardia che dovranno fare da ciceroni ai nuovi nell'ambiente sassarese, che ha cercato di guardare anche al futuro con gli ingaggi dei promettenti Michele Ebeling e Diego Monaldi. Darius Johnson-Odom e Tautvydas Lydeka, invece, possono essere una garanzia per il nostro campionato anche se si devono trovare i giusti equilibri.

La continuità: È quella che servirà al centro inglese Gabriel Olaseni per esprimersi al meglio in maglia Dinamo. All'università con Iowa ha dimostrato di possedere una grande etica del lavoro che gli ha permesso di migliorare anno dopo anno conquistando sempre più spazio ed aumentando la fiducia.

7- AUXILIUM TORINO
Roster: Giuseppe POETA, Chris WRIGHT, Donato VITALE, Davide PARENTE, Mirza ALIBEGOVIC, Tyler HARVEY, Deron WASHINGTON, Valerio MAZZOLA, Jamil WILSON, David OKEKE, Abdel FALL, D.J. White.
Quintetto: Wright; Harvey; Washington; Wilson; White.
Allenatore: Frank Vitucci.

Tabula rasa in quel di Torino dopo la faticosa salvezza conquistata l'anno scorso. Data fiducia a coach Frank Vitucci, si è confermato uno dei migliori giocatori dell'intero campionato come D.J. White. Sono state poi inserite nello scacchiere diverse pedine che in un modo o in un altro faranno al caso della squadra, come l'esperienza di Giuseppe Poeta, l'equilibrio di Deron Washington, la solidità di Valerio Mazzola e la sfrontatezza di Mirza Alibegovic.

La sorpresa: Appuntatevi il suo nome perché, se tutto andrà per il verso giusto, lo si vedrà presto in palcoscenici di tutt'altra importanza. Tyler Harvey si appresta ad affrontare questa stagione con il piglio di chi vuol far rivedere le performance balistiche avute ad Eastern Washington e che hanno attirato la NBA.

8- PALLACANESTRO VARESE
Roster: Eric MAYNOR, Aleksa AVRAMOVIC, Massimo BULLERI, Melvin JOHNSON, Daniele Cavaliero, Giancarlo Ferrero, Christian EYENGA, Kristjan Kangur, Matteo CANAVESI, Luca Campani, O.D. ANOSIKE, Norvel PELLE.
Quintetto: Maynor; Johnson; Eyenga; Kangur; Anosike.
Allenatore: Paolo Moretti.

Tra giocatori confermati, cavalli di ritorno e volti completamente nuovi, Varese aspira a conquistare un posto, forse l'ultimo a disposizione, per disputare i playoff. La principale certezza è il tecnico Paolo Moretti, che di anno in anno sta certificando la sua fama. Certo, forse il roster aveva bisogno di una maggiore qualità soprattutto tra le riserve, ma il materiale su cui lavorare non è affatto malvagio considerando anche l'impegno di coppa.

L'opportunità: Giocatore a tutto tondo che può però pagare lo scotto della sua prima vera esperienza a livello professionistico. Ma Melvin Johnson ha fatto vedere cose incredibili a Virginia Commonwealth, e se messo nel contesto giusto, potrà certamente replicarle senza troppi problemi.

9- PISTOIA BASKET
Roster: Ronald Moore, David Reginald COURNOOH, Corey HAWKINS, Brandon SOLAZZI, Eric Lombardi, Terran PETTEWAY, Marcus Thornton, Michele Antonutti, Marco Di Pizzo, Nathan BOOTHE, Daniele MAGRO.
Quintetto: Moore; Hawkins; Petteway; Thornton; Boothe.
Allenatore: Vincenzo Esposito.

Ripetere lo straordinario inizio di stagione scorso rappresenta quasi un miracolo, però neppure la striscia negativa del girone di ritorno è una buona fotografia per descrivere Pistoia. Tra conferme e nuovi arrivi anche in questa situazione la certezza è seduta in panchina, ovvero coach Vincenzo Esposito. Sarà interessante vedere quanto spazio riusciranno a conquistarsi gli italiani David Cournooh, Daniele Magro ed Eric Lombardi ancora in forte crescita.

Il cambio: Si è passati da un pivot come Alex Kirk ad un esterno come Terran Petteway, che a Nebraska ha fatto vedere delle qualità non indifferenti da leader. Senza ombra di dubbio sarà proprio l'ala piccola che ha fatto intravedere sprazzi di talento puro la chiave per i toscani.

10- PALLACANESTRO CANTÙ
Roster: Zabian DOWDELL, Marco Laganà, Vaidas KARINIAUSKAS, Salvatore PARRILLO, Fran PILEPIC, Tremmell DARDEN, Craig CALLAHAN, JaJuan Johnson, Romeo TRAVIS, Gani LAWAL, Francesco QUAGLIA.
Quintetto: Dowdell; Pilepic; Darden; Johnson; Lawal.
Allenatore: Rimas KURTINAITIS.

È stata un'estate dalle promesse disattese dal patron Dmitrij Gerasimenko, con ogni tipo di trattativa durata un'eternità. A cominciare dall'allenatore, dato che con tutto il rispetto per Rimas Kurtinaitis stiamo pur sempre parlando del ripiego del ripiego. E poi tutti i giocatori ingaggiati, o quasi, sono praticamente delle seconde linee. Valutando il roster attuale comunque, si dovrebbe rimanere nel limbo di chi punta ai playoff ma sembra non avere tutte le carte in regola per riuscire a centrare l'obiettivo.

L'atletismo: Se c'è un fattore su cui Cantù deve battere ferro, è proprio l'atletismo che si ritrova con la coppia formata da JaJuan Johnson e Gani Lawal. I due giocatori potranno letteralmente dominare nell'area pitturata concedendo dei vantaggi al gioco della squadra.

11- NEW BASKET BRINDISI
Roster: Nic MOORE, Marco SPANGHERO, A.J. ENGLISH, Matteo De Gennaro, Durand Scott, Marco Cardillo, Daniel DONZELLI, Giorgio SGOBBA, Kris JOSEPH, Amath M’BAYE, Robert Lawrence CARTER, Danny AGBELESE.
Quintetto: Moore; English; Joseph; M’Baye; Carter.
Allenatore: Meo SACCHETTI.

Brindisi vuole rilanciarsi dopo il cambio della guardia in panchina, ma per il momento la squadra di coach Meo Sacchetti alla vigilia dell'esordio in campionato sembra ancora un cantiere aperto. L'ossatura della squadra è stata tirata su per rispecchiare quello che è il credo del proprio allenatore, ovvero tanta corsa e tiri a raffica dalla lunga distanza. Da qui a valutare i pugliesi una contendente per la post season, però, ne deve passare di acqua sotto i ponti.

La regia: Sarà senza dubbio l'ago della bilancia, e porta il nome e cognome di Nic Moore, uno che ha la giusta leadership ed anche le capacità tecniche per sobbarcarsi tale peso. Uscito da Southern Methodist sotto la guida di un guru assoluto come Larry Brown, gli spetta il compito far quadrare i conti.

12- VUELLE PESARO
Roster: Marcus THORNTON, Ryan HARROW, Alessandro CASSESE, Brandon FIELDS, Marco Ceron, Simas JASAITIS, Michele Serpilli, Donatas ZAVACKAS, Giulio Gazzotti, Jarrod JONES, Landry NNOKO.
Quintetto: Thornton; Fields; Jasaitis; Zavackas; Jones.
Allenatore: Piero BUCCHI.

Nuovo corso sulla costa adriatica grazie all'arrivo di coach Piero Bucchi, ma essendo soltanto all'inizio i risultati non dovrebbero arrivare a breve termine. Si è cercato di allestire un roster che alla fisicità e la creatività degli americani guidati da Marcus Thornton affiancasse l'esperienza è la solidità di giocatori dell'est come Simas Jasaitis e Donatas Zavackas. Rispetto alle consuetudini degli ultimi anni si spera che questa stagione la salvezza venga raggiunta molto prima.

Il centro: Nelle rotazioni dovrebbe partire riserva, ma se tutto andrà come ci si aspetta, il camerunense Landry Nnoko dovrebbe metterci poco a prendersi il ruolo da titolare. Un'animale - nel senso buono del termine - l'ex Clemson pronto a svettare in rimbalzi e stoppate.

13- JUVE CASERTA
Roster: Marco Giuri, Edgar SOSA, Joshua BOSTIC, Darryl JACKSON, Daniele Cinciarini, Viktor Gaddefors, Dario CEFARELLI, Raphiael PUTNEY, Aleksander CZYZ, Mitchell WATT, Nika Metreveli.
Quintetto: Sosa; Jackson; Bostic; Putney; Watt.
Allenatore: Sandro Dell'Agnello.

Squadra rivisitata per metà ma che prova a ricominciare da alcune certezze, la difesa certamente, anche se l'estate è stata condizionata più per le vicende legate alla cessione della società. A uomini come Daniele Cinciarini e Viktor Gaddefors sono stati aggiunti elementi dal sicuro utilizzo come Aleksander Czyz, mentre Raphiael Putney e Mitchell Watt rappresentano due valide scommesse che se vinte potrebbero addirittura far svoltare la stagione ai casertani. Per il momento restano tra i team che sono in fondo alla classifica.

Il leader: C'è poco da girarci intorno, Edgar Sosa sarà il lider maximo della formazione, il giocatore da cui ci si aspetta la giocata vincente ma allo stesso tempo una continuità che rappresenta un po' il suo tallone d'Achilli. Se riuscirà a superare queste difficoltà per Caserta metà del lavoro sarà già compiuto.

14- BASKET CREMONA
Roster: Andrea AMATO, Tu HOLLOWAY, Gabe YORK, Elston Turner, Fabio Mian, Dario Boccasavia, Petar Jovanovic, Omar THOMAS, TaShawn THOMAS, Jakub WOJCHIECHOWSKI, Raphael Gaspardo, Paul Biligha.
Quintetto: Holloway; Turner; O. Thomas; T. Thomas; Biligha.
Allenatore: Cesare Pancotto.

Cammino all'indietro per la grande sorpresa dell'ultimo campionato, Cremona, che ha smantellato lo starting five che tante soddisfazioni ha regalato ai propri tifosi. Solida la panchina di coach Cesare Pancotto a cui molto probabilmente saranno perdonati degli errori, come ad esempio l'aver allestito un reparto lunghi piuttosto leggerino con il solo Paul Biligha. Sugli esterni invece c'è molta abbondanza di tiratori che se in giornata, possono mettere in grande difficoltà qualsiasi avversaria, pure la corazzata Milano come nel primo tempo della Supercoppa.

Il tiratore: In una batteria molto profonda di cecchini, spicca il rookie Gabe York le cui qualità balistiche sono eccezionali. In una squadra collegiale molto ambiziosa come Arizona, la sua capacità nell'aprire le scatole difensive è stata determinante in precisi momenti. Sarà lo stesso a Cremona?

15- LEONESSA BRESCIA
Roster: Luca VITALI, Marco Passera, Michele VITALI, Lee MOORE, Franko Bushati, David Moss, Marcus LANDRY, Davide Bruttini, Alessandro Cittadini, Jared BERGGREN.
Quintetto: L. Vitali; Moore; Moss; Landry; Berggren.
Allenatore: Andrea Diana.

La neopromossa ha allestito un roster che rappresenta un bel mix tra i protagonisti della promozione e giocatori esperti della categoria con un forte nucleo italiano. Tra le fila bresciane spicca comunque Marcus Landry, fratello del ben più noto Carl, che ha avuto una carriera sfortunata a livello NBA, ma che qui in Italia potrà rivelarsi un giocatore di primo livello. L'unico difetto è l'età media piuttosto altina ed una propensione agli infortuni che potrebbe creare non pochi problemi a coach Andrea Diana.

Il veterano: Da Luca Vitali ad Alessandro Cittadini, ci sono molti veterani, ma su tutti spicca l'ego di David Moss ed il suo ricco palmares. Dopo essere rimasto senza squadra, ha saputo riciclarsi in A2 aspettando la piazza giusta e portando il vissuto necessario. Sarà ancora decisivo?

16- ORLANDINA BASKET
Roster: Bruno FITIPALDO, Tommaso Laquintana, Drake DIENER, Janis BERZINS, Vojislav Stojanovic, Dominique ARCHIE, Zoltan Perl, Sandro Nicevic, Antonio IANNUZZI, Mario DELAS.
Quintetto: Fitipaldo; Diener; Stojanovic; Archie; Delas.
Allenatore: Gennaro Di Carlo.

Capo d'Orlando è attualmente la principale candidata a salutare la classe, in virtù di un roster che possiede poca qualità e poca sostanza. Escluse alcune eccezioni come, ad esempio, il redivivo Drake Diener. Evidentemente si cercherà di lanciare definitivamente i giovani talenti Tommaso Laquintana, Vojislav Stojanovic e Zoltan Perl. Altri giocatori, invece, sono completamente da scoprire in corso d'opera. La sensazione, comunque, è che strada facendo coach Gennaro Di Carlo avrà bisogno di un colpo alla Ryan Boatright per cercare di lottare sino alla fine per la permanenza in massima serie.

L'esterno: Cosa ci faccia in Sicilia non è ancora dato saperlo, ma il lettone Janis Berzins si candida certamente a poter essere una lieta sorpresa del prossimo campionato italiano. Giovane, qualitativo, con esperienza, solido, ha tutto per ergersi a miglior giocatore della sua squadra.

domenica 18 settembre 2016

SERIE B.Importante anniversario per il San Michele

SERIE B. Il club maddalonese ha vinto 8 titoli tra prima squadra e giovanili in 10 anni
Importante anniversario per il San Michele

di Giovanni Bocciero

MADDALONI. Lo scorso 15 settembre la A.S.D. Pallacanestro San Michele Maddaloni ha festeggiato un anniversario molto importante, ovvero dieci anni di attività e di grandi successi. La franchigia di patron Andrea De Filippo nasceva nel 2006, e sin dall’inizio ha dimostrato di essere una società ambiziosa e soprattutto competitiva.
In dieci anni il San Michele ha vinto ben otto campionati, partendo dai campi polverosi della Promozione prima e della Serie D poi, intavolando scontri a ripetizione con le varie Telese Terme, Marigliano e Costiera Amalfitana; passando per la strepitosa annata del torneo di Serie C2 in cui da imbattuti si realizzò l’accoppiata campionato-coppa - quest’ultima nella finale casalinga contro Senise in un Pala Angioni-Caliendo stracolmo - grazie ad una striscia di 36 vittorie consecutive; arrivando ai campionati nazionali prima di Serie C - vinto al primo tentativo nella gara di Taranto con 150 tifosi al seguito - e poi di Serie B.
E tra questi successi bisogna annoverare anche l’attività giovanile, che ha regalato quattro titoli con quello dell’Under 17 Elite di tre stagioni fa che ha fatto da apripista, giungendo agli ultimi due dello scorso anno dell’Under 16 Eccellenza e dell’Under 14 Elite che hanno permesso al Maddaloni di acquisire una caratura interregionale con le Fasi Interzona. 
Sulla pagina ufficiale facebook della squadra, sono stati elencati tutti ed otto i campionati vinti: Promozione 2007-08, Serie D 2008-09, Serie C Regionale 2011-12, Divisione Nazionale C 2012-13, Under 17 Elite 2013-14, Under 13 Regionale Libertas Maddaloni 2014-15, Under 16 Eccellenza 2015-16 ed Under 14 Elite 2015-16. Ma soprattutto avendo vinto tanto, si è chiesto ai tanti protagonisti di questo decennio, sia giocatori che tifosi, di provare a far rivivere queste vittorie con i tanti ricordi.
Il fan Tommaso Di Siena ha ricordato delle grandi imprese che hanno aiutato a far crescere la società: “La semifinale playoff di Promozione a San Giorgio del Sannio; la partita vinta in casa contro Airola all'ultimo secondo; le finali di Promozione e Serie D contro Telese; la vittoria della Coppa Italia di Serie C2 contro Senise; la finale di Serie C a Taranto. Le partite da ricordare sono tante ma tutte le vittorie restano impresse”.
Altro il ricordo dell’ex playmaker biancazzurro Filippo Sasso, il quale è legato soprattutto ai successi nei campionati regionali, ed a una vittoria in particolare con tanto di curioso retroscena: “La gran bella vittoria di Minori in quella piovosissima domenica del gennaio 2008, dove come ciliegina sulla torta i tifosi avversari pensarono bene di rompere gli specchietti delle automobili parcheggiate fuori dal campo convinti che fossero le nostre, ma noi eravamo andati in trasferta con i pulmini”.
L’avventura dell’A.S.D. Pallacanestro San Michele Maddaloni non finisce certamente qui. Il dirigente responsabile della società, Pasquale De Filippo, ricorda con piacere soprattutto il successo nel campionato di Serie C2, dominato in lungo e in largo conseguendo addirittura vittorie con scarti superiori ai 20, 30 e 40 punti, con un massimo di 62 contro il malcapitato Casavatore ai quarti dei playoff: “Quella fu una straordinaria impresa. L'abbiamo fatta sembrare una cosa normale, del tutto scontata”. E poi il dirigente biancazzurro rilancia: “Sono stati dieci anni di grandi successi, e certamente non finisce qui”.

lunedì 12 settembre 2016

SERIE B. Pall. San Michele, new entry e ritorni nello staff tecnico

COMUNICATO STAMPA PALL. SAN MICHELE DEL 12/09/2016

Pall. San Michele, new entry e ritorni nello staff tecnico

Continua alacremente il lavoro in vista del campionato di Serie B della Pallacanestro San Michele Maddaloni. I biancazzurri si stanno preparando agli ordini di un rinnovato staff tecnico, ma anche no. Dal punto di vista fisico è sempre il preparatore fisico Ottone Amore, al quinto campionato consecutivo all’ombra delle “Due Torri”, che sta facendo correre i ragazzi con l’obiettivo di fargli prendere il ritmo giusto all’attività agonistica. Così come i confermati fisioterapisti Fabio Viscardi e Francesco Mazzitelli, alla seconda stagione a Maddaloni, che stanno curando i muscoli dei ragazzi, e con particolare attenzione quelli degli affaticati Giuseppe Luongo, che scende in campo in maniera altalenante, e Giovanni Esposito ancora purtroppo out ma in via di recupero totale. Assente nell’ultimo periodo e ancora per un po’ anche Ernesto Carrichiello, il quale è convolato a nozze. Un momento particolare per lui alla quale ha partecipato emotivamente tutta la società di patron Andrea De Filippo.
COACH MONDA
Sulla panchina ci sono le maggiori novità, perché se è vero che in qualità di head coach è stato confermato Giovanni Monda, sono cambiati gli assistenti, ovvero la new entry rappresentata dal tecnico Giuseppe Zurolo ed il ritorno in prima squadra di Massimo Ricciardi dopo un anno dedicato soltanto al settore giovanile. Due allenatori con cui Monda ha lavorato già per tantissimi anni in passato, e che dunque conosce molto bene.

Monda e Zurolo hanno condiviso esperienze cestistiche a Castellammare di Stabia, Modena e poi a Napoli in Serie A2 femminile. «Sono venuto a Maddaloni con tanta voglia di fare - esordisce coach Zurolo -, e ci tengo a ringraziare la dirigenza di Castellammare di Stabia che mi ha permesso di poter allenare in part-time rimanendo responsabile del minibasket. Per quanto riguarda la stagione mi dividerò tra prima squadra ed Under 18 Eccellenza, due gruppi competitivi con cui possiamo cercare di raggiungere grandi soddisfazioni, e stiamo lavorando già in maniera assidua proprio per farcela. La prima squadra è composta da ragazzi che si stanno conoscendo pian piano ma che hanno tanta fame, di vincere e di emergere, e questo naturalmente sarà un aspetto fondamentale per fare bene. Diverso il discorso con la squadra giovanile che ha una base solida che ci permette di presentarci al nastro di partenza del campionato con un livello medio-alto. Il mix tra ragazzi classe 1999 e 2000 - conclude Zurolo - è molto competitivo». Per Ricciardi, come detto invece, si tratta di un ritorno in prima squadra: «Sono contento di questa opportunità, di lavorare con un gruppo totalmente nuovo che ha voglia di superarsi. Non ci resta che lavorare con serietà».

Sulle new entry ed i ritorni si è così espresso il dirigente responsabile della Pallacanestro San Michele Maddaloni, Pasquale De Filippo«Sono contento per avere con noi Peppe Zurolo, sicuramente uno dei migliori allenatori dello scenario campano e del ritorno di Massimo Ricciardi a dare man forte allo staff della prima squadra. Abbiamo bisogno di grande coesione tra tutti noi e vedo un rinnovato spirito di entusiasmo e collaborazione in questo nuovo corso nel quale ho tanta fiducia. Il clima che si respira è davvero bello ed incoraggiante»Le basi per la nuova stagione agonistica si stanno gettando negli allenamenti in cui nessuno si sta risparmiando.



Addetto Stampa
Pall. San Michele
Giovanni Bocciero

martedì 6 settembre 2016

L'Italia è un trampolino? Dieci anni di "scelte"

Dal Draft alla Serie A: storie di successi e fallimenti
L'Italia è un trampolino? Dieci anni di "scelte"
Marcus Thornton vuole sfruttare l'anno con Pesaro per convincere i Boston Celtics a restituirgli la NBA ma non sarà facile; ce l'ha fatta Christon mentre sono state ignorate stelle come Lynn Greer e Rakim Sanders


di Giovanni Bocciero*

L’arrivo a Pesaro di Marcus Thornton, 45esima scelta al Draft NBA del 2015, è stato definito dagli addetti ai lavori come un autentico colpo del mercato estivo della Lega A. Il classe 1993 è un playmaker realizzatore che, per il fisico possente che si ritrova, qui in Italia potrà anche giocare da guardia aggiunta. La sua carriera alla William & Mary è un crescendo: al primo anno viene selezionato per il rookie team, da sophomore per il second team, mentre negli ultimi due anni per il first team con il premio di player of the year della Colonial Conference quando era senior.
MARCUS THORNTON ALLA WILLIAM & MARY
Questo fa sì che dal venir considerato semplicemente uno dei top giocatori delle Mid-major vada affermandosi come un vero e proprio prospetto NBA. Inoltre ha guidato per due volte la propria università alla finale del Colonial Tournament, perdendo in entrambe le volte così da mancare l’accesso al Torneo NCAA. Lo può confortare, però, il fatto di essere stato nominato sempre per il miglior quintetto del torneo. Nel suo ultimo anno da “studente” riceve addirittura l’honorable mention per il premio All-American. Chiude la sua carriera collegiale con all'attivo 2,178 punti realizzati, superando il precedente recordman della William & Mary, Chet Giermak, il cui record durava dal 1950 e risultava il più longevo di tutta la NCAA Division I. Scelto dai Boston Celtics, con la franchigia del Massachusetts trova pochissimo spazio a causa dell’affollamento nel suo spot e così dopo un periodo in Australia viene dirottato alla compagine controllata in D-League, i Maine Red Claws.
IL PLAY CON LA CASACCA DEI BOSTON CELTICS
L’essere “marchiato” da una scelta NBA non da automaticamente diritto a credere e pensare che tale giocatore - nel nostro campionato - faccia sicuramente strabene, e la stessa cosa vale al contrario naturalmente. Basti pensare a Rakim Sanders, ago della bilancia nelle ultime due finali scudetto con Sassari e Milano, o andando più indietro a Lynn Greer, dominatore del campionato 2005/06 con Napoli vincitore della Coppa Italia e ad un passo dalla finalissima. E nessun giemme NBA ha speso una chiamata per loro al Draft. Questa dura legge non scritta vale comunque a qualsiasi latitudine del globo, anche e soprattutto nella stessa “lega più bella al mondo”. E allora proviamo ad analizzare gli ultimi dieci anni di mercato italico con giocatori che hanno iniziato o proseguito le loro carriere da professionisti nel Bel Paese, tra meteore e buoni giocatori. E allora iniziamo da quel 2006 in cui fu proprio l’Italia a regalare la prima scelta assoluta al Draft, ovvero Andrea Bargnani. Da allora sono stati ben 78 i giocatori che scelti sono poi transitati per la nostra penisola, e sono tanti e diversi i profili, tanto americani quanto europei. C’è chi la NBA l’ha respirata per poco come DJ Strawberry o Richard Hendrix che comunque non hanno dato una svolta alla loro carriera; i grandi bluff DaJuan Summers e Sam Young che hanno quasi affossato la loro credibilità; le star MarShon Brooks e Peyton Siva che tra alti e bassi hanno inciso piuttosto poco; i giocatori che si sono costruiti la carriera completamente italiana come Bobby Jones o Maarten Leunen; quelli che la NBA non l’hanno nemmeno mai vista come Vladimir Veeremenko, Petteri Koponen o Shan Foster; chi ha provato ad utilizzare l’Italia come trampolino di lancio nel caso di Guillermo Diaz, Gani Lawal o Malik Hairston; chi è semplicemente passato prima di far ritorno negli States come Chris Douglas-Roberts. Insomma, ce ne sono davvero di tutti i tipi come abbiamo detto ed anche testimoniato.
THORNTON ALLA PRESENTAZIONE CON LA VUELLE PESARO
Marcus Thornton cercherà di fare come il suo predecessore Semaj Christon (55ma scelta al Draft del 2014) che ha strappato un contratto con gli Oklahoma City Thunder. Il neo play di Pesaro ha proprio citato Christon durante la sua presentazione, ed ha rivelato che intende fare bene per potersi giocare le sue chances ai Boston Celtics. Il prodotto di William & Mary - come già detto - è stata una 45esima scelta, una chiamata piuttosto alta anche per i tanti volti passati proprio sui parquet della Lega A. Volendo stilare la Top Five la prima posizione va al regista Jonny Flynn intravisto tra le fila di Capo d’Orlando nel 2014. Una brevissima parentesi per la 6a scelta del Draft 2009 causata da quegli infortuni che ne hanno minato la carriera NBA. Al secondo posto l’ala Joe Alexander, 8a scelta del Draft 2008, che nell’ultima stagione è stato piuttosto discontinuo con la casacca di Sassari. Sul gradino più basso del podio un altro giocatore che ha militato nel nostro campionato nell’ultimo anno, ovvero la 13ma scelta del Draft 2007 Julian Wright, che è stato un fattore nell’area pitturata per Trento. Al quarto posto c’è un ex aequo tra due 15me scelte. Il primo giocatore è stato draftato nel 2006 e si tratta di Cedric Simmons che ha militato per Brindisi in due diverse circostanze; il secondo è stato draftato nel 2009 ed è quel Austin Daye che proprio lo scorso anno ha dato una svolta alla stagione di Pesaro.
IL GIOCATORE NELLA SUA ESPERIENZA IN AUSTRALIA
Di giocatori comunque di un certo pedigree ne sono passati, tanto chi dopo aver disputato delle vere stagioni Oltreoceano ha voluto sperimentare l’avventura nel Vecchio Continente - e in Italia in particolare - tanto chi ha utilizzato le prestazioni in Lega A per spiccare il volo in NBA o nei top club europei. Nel 2008 Biella ingaggiò il rookie James Gist (57ma scelta del 2008) che a suon di partite solide ha iniziato a girare l’Europa sino a giungere al Fenerbahce prima e al Panathinaikos poi dove è stato fermato soltanto da una squalifica per uso di sostanze stupefacenti. Nel 2010 a Sassari arrivò James White (31ma scelta del 2006) che dopo aver replicato a suon di schiacciate la stagione successiva a Pesaro ebbe l’occasione di militare nei New York Knicks. Nel 2013 la neopromossa Pistoia ebbe come spina dorsale la coppia Deron Washington (59ma scelta del 2008) e JaJuan Johnson (27ma del 2011). Entrambi sono ancora protagonisti del nostro campionato, chi come Washington, che diventato uno specialista difensivo dopo Cremona cercherà di fare lo stesso quest’anno a Torino; chi come Johnson, che cercherà con il suo atletismo di diventare un pilastro della nuova Cantù a trazione estera. Due anni or sono Varese puntò dritta su Christian Eyenga (30ma scelta del 2009) che dopo essere passato per Sassari e Torino sarà di nuovo biancorosso, ma soprattutto su Eric Maynor (20ma sempre del 2009) che dopo essersi fatto le ossa da backup di un certo Russell Westbrook ha provato a dare una svolta alla sua carriera anche se dopo l’esperienza a Novgorod è tornato anche lui a Varese. Lo scorso anno Torino ha ingaggiato DJ White (29ma scelta del 2008) nel cui curriculum ci sono cinque stagioni NBA, e dopo la sua conferma ha aggiunto quest’anno la guardia tiratrice Tyler Harvey (51ma del 2015) che potrebbe essere una grande sorpresa.


*per il mensile BASKET MAGAZINE