venerdì 29 gennaio 2016

Juvecaserta, le parole di Barbagallo fuori luogo

DALLA GAZZETTA DI CASERTA DEL 30/01/2016

LEGA A. Le ultime dichiarazioni dell’ex presidente non devono destabilizzare l’ambiente
Juvecaserta, le parole di Barbagallo fuori luogo

CASERTA. La Juvecaserta non può vivere settimane tranquille. Da questo punto di vista, la tifoseria sembra quasi condannata a dover soffrire quotidianamente per questi colori, anche quando si vince. Forse per qualcuno la vittoria sofferta, ricercata, voluta, e alla fine trovata è anche più emozionante. Ma purtroppo per la società di Pezza delle Noci, non è solo il campo che parla. All’ombra della Reggia, infatti, non sono soltanto i risultati sportivi che quotidianamente tengono banco, ma anche la conduzione societaria, e più precisamente quel bilancio che di certo in attivo non è.
BARBAGALLO CON IAVAZZI (FOTO CAROZZA)
Eppure patron Raffaele Iavazzi in questi anni è sempre riuscito a portare avanti la Juvecaserta. Nonostante ciò, questa sembra essere la sua ultima stagione alla guida del club casertano, dopo che in estate ha davvero provato a passare la mano. Purtroppo di offerte concrete, compresa quella della Fondazione dell’ex presidente bianconero Carlo Barbagallo, non ce ne sono state. E così è stato quasi costretto a rimanere, e addirittura ad accollarsi un ripescaggio incredibile pur di riportare Caserta in massima serie.
A proposito di Barbagallo, azionista di minoranza, proprietario del 10% della società, che non ha partecipato alla ricapitalizzazione dichiarando a chiare lettere che la sua esperienza in bianconero è terminata soprattutto per il rapporto “fumantino” con Iavazzi. Ebbene, l’attuale presidente della Volalto Caserta è voluto ritornare a parlare di Juvecaserta ai microfoni di Goldwebtv. Intervista e dichiarazioni che in realtà appaiono fuori luogo in virtù anche del fatto che lo stesso Barbagallo ha sottolineato che si ritiene fuori dalla società, anche se burocraticamente ancora non lo è del tutto.
Parlare di debiti, menzionare una situazione difficile, discutere della programmazione pre-ripescaggio, tutte cose risapute e che sono sotto gli occhi di tutti da anni ormai, e addirittura pensare ad un futuro in cui la Juvecaserta possa fallire e proporsi di ripartire dalla A2. Insomma, per una volta ci sentiamo di dire che Barbagallo se le sarebbe potute risparmiare queste dichiarazioni. Dopotutto la Juvecaserta è ancora operativa, con una salvezza da conquistarsi sul campo.

PREOLIMPICO. Sorteggio non dei migliori per l'Italia ma...

DALLA GAZZETTA DI CASERTA DEL 30/01/2016

PREOLIMPICO DI TORINO

Sorteggio non dei migliori per l'Italia
ma sicuramente si può sorridere

CASERTA. Prima Tunisia e Croazia, poi se tutto dovesse andare come si spera, due tra Grecia, Iran e Messico. Questo è stato il verdetto del sorteggio di Ginevra che ha assegnato le avversarie del Preolimpico di Torino alla nuova Italia del Ct Ettore Messina. A tal riguardo i giudizi non sono stati unanimi, nel senso che per qualcuno il sorteggio è stato benevolo, per altri invece si poteva essere più fortunati. Ma proviamo, dopo giorni e dunque a freddo, ad analizzare nel dettaglio il mini girone dell'Italia e nel complesso tutto il torneo che andrà in scena al PalaAlpitour dal prossimo 4 al 9 luglio. Il sorteggio prevedeva sei fasce da tre squadre ciascuno per un totale di 18 team. Queste nel dettaglio le fasce: in prima Francia, Serbia e Grecia; in seconda Italia, Repubblica Ceca e Canada; in terza Filippine, Iran e Giappone; in quarta Angola, Tunisia e Senegal; in quinta Lettonia, Croazia e Turchia; in sesta Messico, Portorico e Nuova Zelanda.
Da premettere che l'Italia non poteva incrociare la Serbia e le Filippine perché paesi ospitati degli altri due tornei preolimpici, e Repubblica Ceca e Canada perché inserite nella stessa fascia. Innanzitutto è stato evitato lo spauracchio Francia, e ci è capitata la Grecia che sembra essere in una fase di ricambio generazionale; bene. L’Iran e la Tunisia sono state le ultime a qualificarsi nei rispettivi campionati asiatico ed africano; benissimo. Il Messico rappresentava l'avversario più ostico della sesta fascia al pari, forse, di Portorico; non proprio bene. Infine ci è toccata la Croazia, formazione che è sicuramente più difficile della Lettonia e anche della Turchia che però è una sorta di bestia nera per gli azzurri; dunque bene ma non benissimo.
Viste le fasce, comunque, si può dire che il sorteggio può farci sorridere pur nascondendo diverse insidie. Da pronostico la Croazia sarà il primo vero ostacolo, mentre la Grecia dovrebbe essere l’ultimo per salire sull’aereo destinazione Rio.
Giov.Bocc.

UISP. L’Olympia Maddaloni alza ancora bandiera bianca

DALLA GAZZETTA DI CASERTA DEL 30/01/2016

UISP. La formazione calatina ha disputato una gara poco sufficiente e nervosa contro San Marco
L’Olympia Maddaloni alza ancora bandiera bianca

OLYMPIA MADDALONI 51
BASKET SAN MARCO 63
(9-13; 30-30; 41-42)

OLYMPIA MADDALONI: Mastropietro 5, Romano 3, Bove L. 2, Piscitelli 2, Del Monaco, Bove D. 5, Gnarra 7, Bocciero, Iaderosa 4, Tagliafierro 10, Merola 5, Timorati 8, All. Tempestoso.
BASKET SAN MARCO: Cibelli, Bellopede, Raucci 3, Sangiovanni 2, Vitrone 10, Vanore, Le Grante, Campolattano 11, Zitiello 15, Cerreto 9, Ferriuolo 10, Cicatiello 3.
ARBITRI: Carlo Camerlingo e Francesco Aliperti di Caserta.

MADDALONI. Seconda sconfitta consecutiva, e soprattutto secondo stop casalingo per la matricola Olympia Maddaloni, che nella quinta giornata del campionato Uisp alza bandiera bianca contro San Marco Evangelista. Tra le mura amiche del PalaFeudo i maddalonesi si rendono artefici forse della loro più brutta prestazione dall'inizio della stagione.
Pronti, via, è subito il Basket San Marco a prendere un minimo vantaggio di un paio di punti che riescono a conservare per tutto il primo quarto di gioco. L'Olympia appare da subito molto distratta, gioca con sufficienza ed ovviamente non può aspettarsi che gli avversari le regalino qualcosa. I padroni di casa in attacco fanno circolare pochissimo il pallone, e non facendo muovere la retroguardia avversaria diventava davvero difficile trovare dei tiri puliti e soprattutto ad alto coefficiente di realizzazione. In difesa poi, San Marco arpiona tanti, sicuramente troppi rimbalzi offensivi grazie ai quali si costruisce il vantaggio.
La musica non tende a cambiare nel secondo periodo, anche se Maddaloni riesce a correre di più in campo aperto oltre a capitalizzare, e neppure troppo, i viaggi in lunetta. A fatica e pian piano l'Olympia ricuce il piccolo gap e trova la parità prima di andare al riposo lungo con tanta voglia di ribaltare il match.
Al rientro dagli spogliatoi, purtroppo, non cambia il leit movit della partita. Gli ospiti infatti prendono nuovamente la testa della gara grazie ad una maggiore concentrazione unita alla grande determinazione nei contatti fisici, alcuni dei quali ben oltre il confine del fallo che non sempre viene ravvisato dalla coppia arbitrale. I maddalonesi si innervosiscono, commettono diversi errori banali anche in semplici appoggi al vetro, e nonostante ciò all'ultimo mini riposo hanno appena una lunghezza di svantaggio.
Neppure nel quarto finale l'Olympia riesce a scuotersi, continuando a fatica e tanto per produrre un briciolo di gioco. La difesa sembra crescere di livello, recupera un paio di palloni importanti che vengono anche tramutati in punti nella metà campo offensiva. Eppure alzando lo sguardo al tabellone luminoso la distanza dagli avversari è sempre di tre/quattro lunghezze. Con il cronometro che si avvia sempre più verso l'azzeramento, Maddaloni è costretta a forzare dalla lunga distanza per cercare di riaprire la gara. Grazie al fallo sistematico però, San Marco aumenta il proprio vantaggio sino a toccare il più dodici finale che, nonostante la scarsa prestazione dei padroni di casa, non rispecchia in modo veritiero l'andamento dell'incontro.
“Questo è stato decisamente il nostro match più brutto - ha esordito l’ala maddalonese doc Francesco Piscitelli -. Una prova in cui non sono state le individualità a non convincere, ma purtroppo l’intero collettivo. E’ stata una sconfitta davvero amara, che sicuramente ci dovrà far tornare un po’ con i piedi per terra seppur siamo consapevoli del nostro valore. Non tutti i mali vengono per nuocere, e dunque dobbiamo tornare in palestra consapevoli di doverci allenare con maggiore intensità in modo da saper affrontare anche situazioni particolarmente difficili”.
GIBO

La Pall. San Michele affila le lame in vista di Viterbo

COMUNICATO STAMPA PALL. SAN MICHELE DEL 29/01/2016

La Pall. San Michele affila le lame in vista di Viterbo

La Pallacanestro San Michele Maddaloni in occasione del diciannovesimo turno del campionato di Serie B ospita tra le mura amiche del Pala Angioni-Caliendo la Stella Azzurra Viterbo. Un match quasi da non sbagliare per la truppa di coach Giovanni Monda, che proprio nella gara dell'andata ha disputato una delle sue più brutte prestazioni di questa stagione. Maddaloni, però, sarà costretta a vincere se vuole cercare di tenere ancora aperta la possibilità di raggiungere la quota salvezza. Attualmente infatti, a dodici partite dalla fine della regular season,sono otto i punti che dividono i biancazzurri da quel undicesimo posto che significherebbe evitare anche i playout. Il San Michele viene da quattro sconfitte consecutive, e forse per la prima volta dopo diversi mesi in settimana si è riuscito a lavorare serenamente senza dover fare a meno di atleti. Soliti e piccoli acciacchi, ma nulla di che, pur sempre considerando l'assenza ormai cronica di Francesco Chiavazzo il cui recupero resta ancora molto lungo. Non se la passa certamente meglio Viterbo, che dopo una prima parte di stagione davvero molto positiva, adesso è riuscita a vincere una sola gara nelle ultime otto giornate di campionato. Una drastica inversione a "u" che comunque per il momento non impensierisce i laziali che potrebbero essere risucchiati nella zona calda della classifica. La gara sarà disputata al Pala Angioni-Caliendo di Maddaloni, domenica 31 gennaio con palla a due fissata alle ore 18:00, e sarà diretta dai signori Pierluigi Marzo di Lecce (LE) e Cosimo Schena di Castellana Grotte (BA).


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Pall. San Michele
Giovanni Bocciero

mercoledì 27 gennaio 2016

Juvecaserta, rispedita al mittente l’offerta per Siva

DALLA GAZZETTA DI CASERTA DEL 28/01/2016

LEGA A. In vista di Cremona tiene banco il mercato che però non ha nulla di concreto
Juvecaserta, rispedita al mittente l’offerta per Siva

di Giovanni Bocciero

CASERTA. La Juvecaserta sta preparando il prossimo impegno di campionato contro la vera e propria sorpresa di questa stagione, la Vanoli Cremona. La formazione di coach Cesare Pancotto sta tenendo il passo delle più quotate Milano e Reggio Emilia, con un’asse tutta italiana composta dal play-guardia Luca Vitali e dal pivot Marco Cusin. Cogliamo l’occasione di questa menzione tutta azzurra per ricordare che l’Italia affronterà Tunisia e Croazia al Torneo Preolimpico di Torino, e se tutto andrà come si spera, successivamente dovrà vedersela con due tra Grecia, Iran e Messico, prima in semifinale e poi in finale.
Aperta e chiusa la parentesi della Nazionale, che dopotutto interessa a chiunque ami la pallacanestro, torniamo a parlare delle faccende di casa nostra, ovvero della Juvecaserta. In vista del prossimo impegno di campionato si continua a lavorare alacremente in quel di Pezza delle Noci, anche se il mercato sembra ritornato a rimbombare tra le mura del PalaMaggiò dopo alcune settimane in cui si erano acquietate. La voce principale riguarda quella in uscita di Peyton Siva. Voce che non trova alcun avallamento da parte della società di patron Raffaele Iavazzi che non ha alcuna intenzione di privarsi del suo miglior giocatore proprio in questa fase della stagione. Quello che trapela dalla camera dei bottoni, insomma, è una chiusura totale a questo affare anche se l’offerta dello Zalgiris Kaunas dovrebbe essere economicamente molto conveniente.

Si parla anche tanto del mercato in entrata, ma lì siamo davvero molto lontani dal poter concludere qualcosa. Il front office bianconero si arrocca dietro alla possibilità di intervenire soltanto di fronte ad una occasione. La verità è, però, che il roster rimarrà così tranne se, e qui è meglio toccare ferro, non succederà nulla. Nemmeno le scarse prestazioni di Bobby Jones hanno mai davvero fatto pensare alla dirigenza di sostituire l’ex Roma. Di conseguenza non vi sarà nemmeno l’innesto di un ulteriore esterno, perché per la teoria delle “sliding doors”, per uno straniero che arriva vi deve essere uno che parte. Il mercato italiano offre poco o niente. E di cambiare formula passando al 3+4+5 non se ne ha proprio idea. 

UNDER 20 ELITE. Il One Team vince e culla l’obiettivo Interzona

DALLA GAZZETTA DI CASERTA DEL 28/01/2016

UNDER 20 ELITE. La formazione del consorzio casertano mantiene il passo delle dirette concorrenti
Il One Team vince e culla l’obiettivo Interzona

ONE TEAM BASKET 78
FORIO BASKET 50
(18-11; 44-22; 58-37)

ONE TEAM BASKET: D’Addio 10, Damiano 12, Rossacco 2, Nacca 9, De Filippo 2, Ragnino 13, Bocciero 8, Catta 3, Tronco 6, Romano 9, Salanti 4, All. Monteforte, Ass. Pavone.
FORIO BASKET: Buono 6, Aiello, Barbieri 1, Criscuolo 2, Iacono 8, Nicolella 30, Calise 3, All. Cofrancesco.
ARBITRI: Valeria Santoro e Raffaele Santonastaso di Maddaloni (CE).
NOTE: Usciti per 5 falli Aiello e Barbieri. Fallo tecnico alla panchina del Forio.

CASAPULLA. Continua a vincere la formazione Under 20 Elite del consorzio One Team Basket, che tra le mura amiche del PalaNatale di Casapulla ha la meglio del Forio Basket nella prima giornata del girone di ritorno. Una vittoria che mantiene immutate le speranze che la compagine casertana ha di riuscire a strappare una prestigiosa qualificazione per la fase interzonale del campionato.
La partita ha avuto un inizio piuttosto caotico, nel senso che entrambe le squadre hanno messo in atto davvero poca pallacanestro giocata, con tanta confusione in attacco e poca concentrazione in difesa. Ciò ha fatto sì che la sfida rimasse in equilibrio al primo pit-stop che comunque vedeva i padroni di casa saldamente in vantaggio. Il secondo quarto di gioco è stato tutto un’altra musica, finalmente i casertani hanno iniziato a far circolare molto bene il pallone in attacco, trovando i varchi giusti nella difesa ospite e realizzando con grande continuità. Allo stesso tempo anche la difesa è stata più organizzata tanto da andare al riposo lungo con ben ventidue lunghezze di vantaggio.
Il secondo tempo è stato ad unico senso, con il One Team di coach Francesco Monteforte che ha continuato a sciorinare una buonissima pallacanestro tanto da non permettere mai agli avversari di rientrare in gara. Con questo successo, come già detto, la formazione casertana mantiene il passo delle dirette concorrenti per acciuffare quel terzo posto.
GIBO

lunedì 25 gennaio 2016

Juvecaserta, è stata la vittoria di Viktor Gaddefors

DALLA GAZZETTA DI CASERTA DEL 26/01/2016

LEGA A. Lo svedese non sempre capito ha letteralmente conquistato i due punti a Torino
Juvecaserta, è stata la vittoria di Viktor Gaddefors

di Giovanni Bocciero

CASERTA. Una Juvecaserta di rimonta batte Torino e conquista due preziosi punti in ottica salvezza. I bianconeri di coach Sandro Dell’Agnello, oltre ad essersi vendicati della sconfitta casalinga rimediata all’andata, sono riusciti anche a ribaltare la differenza punti così da essersi messi in una posizione favorevole in un ipotetico arrivo in classifica appaiati. Una vittoria che comunque, oltre ad aver sicuramente messo in una buona situazione la formazione casertana, avrà certamente un peso mentale non indifferente.
Anche è vero che questa Juvecaserta non è la prima volta che lontano dal PalaMaggiò è capace di rendere al massimo, quasi invece come se tra le mura amiche la pressione fosse una zavorra abbastanza pesante. Dopotutto lo ha ripetuto più volte lo stesso tecnico toscano, anche in occasione della rocambolesca quanto bellissima vittoria nel derby campani in terra irpina. Questa Juvecaserta riesce a giocare con la mente sgombra da ogni pensiero lontano da Caserta.
La splendida affermazione del PalaRuffini, dopo che Torino ha letteralmente dominato la gara dall’inizio e sino a pochissimo dalla conclusione, è stata frutto di quella grinta e caparbietà di cui il team bianconero è stato imperniato dall’inizio della stagione. Difesa tanta, tantissima, capace di ribaltare i match da un momento all’altro; il cuore, immenso, gettato oltre l’ostacolo anche quando la partita sembrava davvero compromessa; e quella cattiveria agonistica che non sempre si riesce a mantenere per l’intero arco della gara, ma che davvero non manca mai a questa squadra.
Ma questa vittoria porta un nome ed un cognome ben definiti, ovvero quelli dello svedesino Viktor Gaddefors. Criticato, molto, non amato dalla piazza, tanto, ma un giocatore che con quegli occhi azzurri che quasi assomigliano al ghiaccio, ha sempre portato, o comunque provato, il suo utile mattoncino alla causa casertana. In quel di Torino poi, dove a mani bassi e per tutti, nessuno escluso, è stato l’Mvp indiscusso, si è fatto apprezzare anche per altri aspetti del gioco che non sono certamente nelle sue corde. I 21 punti, top-scorer di giornata, la dicono piuttosto lunga in tal senso. Lui c’è, questa Caserta c’è.

domenica 24 gennaio 2016

Maddaloni travolto da Palestrina

COMUNICATO STAMPA PALL. SAN MICHELE DEL 24/01/2016

Maddaloni travolto da Palestrina

Pall. San Michele Maddaloni- Pallacanestro Palestrina 50-84
Parziali: 9-17; 25-44; 30-63.
Maddaloni: Ragnino, Perillo n.e., Listwon 2, Caceres 17, Desiato 2, Marini, Rubbera 8, Garofalo 6, Rusciano 5, Florio 10, All. Monda, Ass. Palmisani, Ass. De Maria.
Palestrina: Cicognani 8, Rischia 13, Rossi 20, Molinari 5, Pecetta, Pierangeli 12, Pochini 1, Brenda 2, Gagliardo 12, Stirpe 11, All. Lulli, Ass. Cecconi, Ass. Bernassola.
Arbitri: Andrea Valzani di Martina Franca (TA) e Danilo Lucarella di Leporano (TA).

Cronaca: La Pallacanestro San Michele Maddaloni perde malamente tra le mura amiche del Pala Angioni-Caliendo contro una Pallacanestro Palestrina che evidenzia sul rettangolo di gioco le consistenti differenze tra i due roster. Una partita che su per giù dura poco meno di 15', fin quando i ragazzi di coach Giovanni Monda sono stati capaci di rispondere colpo su colpo ai canestri degli avversari. Dopodiché è buio pesto per Maddaloni che prima fatica per restare attaccata al match, e poi mostra il fianco finendo per toccare gli oltre trenta punti di svantaggio.
Le prime azioni della partita fanno pensare ad una sfida equilibrata, con le squadre che almeno per i primi 7' si replicano di continuo facendo alternare la leadership nel punteggio per ben cinque volte oltre alle quattro circostanze in cui si annota la parità. Palestrina inizia a scavare il solco grazie ai tanti rimbalzi offensivi, al 10' saranno già 8, che le fanno prendere il vantaggio con un possesso pieno sul 9-12. Da lì in poi gli ospiti metteranno a segno un altro break di 0-5 mentre i locali con scarsa circolazione di palla non riescono a prendere alcun tiro ad alto coefficiente. E così al primo pit-stop il punteggio viene fissato sul 9-17.
Nella seconda frazione già alla prima occasione la formazione laziale raggiunge la doppia cifra di vantaggio. Il San Michele stringe i denti e prova a tenere in difesa i dirimpettai, limitando di gran lunga i rimbalzi offensivi, mentre invece in attacco grazie ad un chirurgico Alessandro Florio ed a un coriaceo Juan Manuel Caceres avviano un'altalena tra la singola e la doppia cifra di svantaggio. Il tutto dura sino al 16' circa, ovvero fin quando Palestrina non aggiusta la mira dall'arco dei 6,75 iniziando a far male la retroguardia biancazzurra piuttosto sufficiente in queste occasioni. La forbice si allarga e a Maddaloni non resta che provare a mangiare qualche punticino senza però riuscirci, tanto da andare al riposo lungo con 19 lunghezze di svantaggio.
Al rientro dagli spogliatoi c'è sostanzialmente una sola squadra in campo, e purtroppo non sono i padroni di casa. Palestrina riempie bene l'area pitturata e raddoppia, se non addirittura triplica, ogni situazione di post basso. Per la legge del contrappasso, sugli esterni c'è spazio sufficiente per i tiratori avversari di prendere la mira e colpire. Tra il dire e il fare c'è di mezzo il mare, recita l'antico detto, e infatti Maddaloni non è mai capace di punire questa scelta tattica da parte degli avversari. Addirittura i maddalonesi impiegheranno 3' per sbloccarsi grazie al gioco da tre punti di Luciano Rusciano, ma in generale realizzeranno soltanto la miseria di 5 punti nell'intero quarto. Inutile dire che Palestrina non abbassa l'intensità, e senza guardarsi indietro tocca prima le venti, poi le venticinque, poi le trenta ed infine le trentaquattro lunghezze di vantaggio (28-62 al 28'). La partita è bella che andata.
L'ultimo periodo si apre con i locali che in pratica in 30' hanno segnato 30 punti, alla media di un punto al minuto che naturalmente è un bottino esiguo per il livello di questa categoria. Almeno però s'intravede un minimo di reazione, seppur oramai è troppo tardi. Trascinati dalla grinta e caparbietà di Caceres, i biancazzurri accorciano sino al meno venticinque (45-70 al 35') prima di subire in rapida successione due bombe che riaprono il solco di oltre trenta punti. La partita ha davvero poco altro da raccontare, e così si arriva alla sirena finale con Maddaloni che muore con il pallone tra le mani.


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Pall. San Michele
Giovanni Bocciero

venerdì 22 gennaio 2016

UNDER 16 ECCELLENZA. Maddaloni si aggiudica il big match con Curti

DALLA GAZZETTA DI CASERTA DEL 23/01/2016

UNDER 16 ECCELLENZA. La formazione biancazzurra resta solitaria in vetta e da imbattuta
Maddaloni si aggiudica il big match con Curti

PALL. SAN MICHELE 56
VIRTUS 04 CURTI 37
(21-2; 37-19; 44-33)

MADDALONI: Papa 9, De Meo 18, Torre 6, Tartaro 2, Guarino, Spallieri, Sabatino, Ceriello 17, Migliaccio 2, Bentrad 2, Ragnino n.e., Cerreto n.e., All. Monda, Ass. De Maria, Ass. Santangelo.
CURTI: Longobardi 6, Marcello 10, Cappabianca, Gervasio 3, Del Gaudio, Pedata 3, Guerriero 8, Terracciano 2, Mataluna 4, Del Prete, Vigilante n.e., All. D'Addio; Ass. Ventriglia.
ARBITRI: Davide Ricci e Nicola Mancini di Caserta.

MADDALONI. Il big match del campionato Under 16 Eccellenza si è disputato nell'ultimo turno al Pala Angioni-Caliendo di Maddaloni, tra la Pallacanestro San Michele e la Virtus 04 Curti. Entrambe le formazioni arrivavano a questo incontro da prime in classifica e a punteggio pieno. I padroni di casa vincono e rimangono così imbattuti, dopo una gara in cui praticamente hanno fatto tutto da soli. Nel primo tempo hanno macinato gioco e preso un ampio vantaggio; nella ripresa si sono fatti mettere la museruola ed hanno anche rischiato di riaprire un match che poi sono stati bravi a chiudere.
Pronti, via, è Maddaloni che imprime da subito il proprio ritmo alla gara. Domenico Papa in post basso utilizza la maggior taglia contro i pari ruolo per appoggiare al vetro due facili canestri, capitan Giovanni Ceriello manda a segno la prima tripla della sfida, mentre nella metà campo difensiva i curtesi nell'intento di avvicinarsi al ferro s'infrangono contro la diga alzata da Gianluca De Meo che nelle prime azioni stampa già tre stoppate. Al 5', sul punteggio di 9-0, la panchina ospite ricorre al timeout per interrompere l'emorragia. Al rientro in campo i biancazzurri attuano un pressing a tutto campo che manda ancora più in confusione gli avversari che precipitano addirittura sul 19-0. La partita per Curti si sblocca all'8' grazie ad un regalo dei maddalonesi, visto che su di un passaggio orizzontale scatta l'anticipo difensivo ed il conseguente contropiede.
Il secondo periodo è molto più equilibrato, e questo lo si capisce sin dalle prime battute. Ad un Ciro Torre che riesce a realizzare cinque punti consecutivi, con una tripla da circa otto metri e per di più sulla sirena dei 24', rispondono gli esterni ospiti che finalmente riescono ad infilare qualche piazzato dopo un primo quarto da zero realizzazioni. Così facendo Curti lima di gran lunga lo svantaggio arrivando sino al meno undici (26-15 al 16'). Maddaloni sembra aver perso lo smalto, anche perché coach Giovanni Monda prova a ruotare i propri effettivi. Curti segna ancora su recupero e contropiede, ma sono Domenico Papa in penetrazione e Gianluca De Meo con il rimbalzo offensivo che rianimano l'attacco biancazzurro. E così al riposo lungo le squadre sono divise da diciotto punti.
Al rientro dagli spogliatoi l'ampio vantaggio, evidentemente, ha fatto cullare troppo sugli allori i maddalonesi che praticamente smettono di giocare. Parte del merito va anche dato agli avversari, che hanno utilizzato il riposo lungo per resettare tutto e ripartire da zero. Con grinta e caparbietà Curti stringe le mani in difesa offuscando il canestro a Maddaloni che nel terzo quarto riesce a mettere a referto soltanto sette punti, e quasi unicamente grazie ai viaggi in lunetta. Il momento di difficoltà dei locali deriva anche da una situazione falli che costringe i biancazzurri a dover scombussolare quintetto e tattica.
L'inizio dell'ultimo periodo segue la falsariga di quello precedente, con gli ospiti che riescono a rosicare qualche altro punticino sino ad arrivare sul meno nove. Sul massimo sforzo però, per i padroni di casa sale in cattedra Gianluca De Meo che prima fa 2/2 dalla lunetta e poi infila una tripla. E così dopo tre giri di lancette Maddaloni torna a guidare sul 49-35. Respinti indietro, la panchina del Curti chiama timeout per cercare di ricompattarsi e tentare nuovamente la scalata, forse in un ultimo tentativo prima di dover alzare bandiera bianca. Giovanni Ceriello è scaltro a conquistarsi alcuni falli così da andare in lunetta, ma il canestro della staffa arriva per mano di Domenico Papa che prende la linea di fondo e fissa il punteggio sul 53-37 a 2' dalla conclusione. Con questa vittoria nello scontro al vertice Maddaloni resta l'unica imbattuta del campionato, e ad un turno dalla fine del girone d'andata, dato lo scontro diretto, può già fregiarsi del titolo di campione d'inverno.
Giovanni Bocciero

La Pall. San Michele ospita Palestrina

COMUNICATO STAMPA PALL. SAN MICHELE DEL 22/01/2016

La Pall. San Michele ospita Palestrina

La Pallacanestro San Michele Maddaloni torna a giocare tra le mura amiche del Pala Angioni-Caliendo dopo la sfortunata quanto cocente sconfitta di sabato scorso a Roma contro la Stella Azzurra. E questa volta l'avversario dei biancazzurri sarà la Pallacanestro Palestrina, formazione attualmente al terzo posto in classifica con 24 punti conquistati. I prenestini hanno iniziato la stagione con il chiaro intento di competere per la promozione, costruendo un roster di grande importanza anche se ripartendo da diverse conferme piuttosto importanti dalla passata stagione. Nonostante la qualità della squadra di coach Gianluca Lulli, gli arancioverdi hanno perso il passo delle battistrada Eurobasket Roma e Azzurro Napoli, e così hanno apportato qualche modifica al parco giocatori. Rispetto all'andata infatti, quando Maddaloni disputò un'ottima partita in terra laziale andando davvero molto vicina al colpaccio, hanno cambiato casacca entrambi i lunghi titolari, vale a dire il pivot Luca Bisconti e l'ala Jacopo Pozzi. Per sopperire comunque a queste due partenze, proprio in settimana è stato ingaggiato il centro Giacomo Cicognani, in arrivo da Ravenna (A2 Est). Anche per Maddaloni domenica ci sarà un'esordio, ovvero quello di Pedro Ignacio Rubbera, che giunto in città già la settimana scorsa è stato tesserato soltanto lunedì scorso in virtù del regolamento che non permetteva ulteriori innesti prima del 18 gennaio. Per quanto riguarda invece l'infermeria, quasi del tutto recuperato l'esterno Alessandro Florio, è ancora in forte dubbio l'ala Sandro Listwon che in settimana ha ripreso a correre ma ha comunque sostenuto un lavoro differenziato rispetto al gruppo. Ancora indisponibile infine Francesco Chiavazzo, che ne avrà ancora per le lunghe per il recupero totale. La gara sarà disputata al Pala Angioni-Caliendo di Maddaloni, domenica 24 gennaio con palla a due fissata alle ore 18:00, e sarà diretta dai signori Andrea Valzani di Martina Franca (TA) e Danilo Lucarella di Leporano (TA).


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Pall. San Michele
Giovanni Bocciero

mercoledì 20 gennaio 2016

UISP. L’Olympia cede il passo ai bicampioni Phoenix

DALLA GAZZETTA DI CASERTA DEL 21/01/2016

UISP. La matricola inizia bene ma poi perde la testa, coach Tempestoso traccia la strada
L’Olympia cede il passo ai bicampioni Phoenix

OLYMPIA MADDALONI 42
PHOENIX CASERTA 50
(12-8; 20-24; 27-39)

OLYMPIA: Bocciero, Bove D. 4, Bove L. 9, Iaderosa 5, Izzo 2, Magliocca 5, Mastropietro 2, Merola, Piscitelli 8, Tagliafierro, Gnarra 1, Timorati 6, All. Tempestoso.
PHOENIX: Barbato 13, Canzano, Pepe, Visca 7, Buzzoni 8, Landolfi, Picone 3, Iannucci 3, De Angelis 2, Paragliola 5, Razza, Spadaccio 9, All. Zanforlino.
ARBITRI: Mario Perri di Recale e Raffaele Alfieri di Caserta.

MADDALONI. Il big match del girone B del campionato Uisp vede i Phoenix Caserta espugnare il PalaFeudo di Maddaloni dopo una partita tirata, a tratti nervosa, ma di bella caratura. L’avvio è tutto dei padroni di casa dell’Olympia, che in difesa si schierano a zona per sopperire alla maggior altezza e stazza degli avversari. Sui tanti errori al tiro dalla media e lunga distanza degli ospiti, i maddalonesi sono bravi a partire velocemente in contropiede firmando il 12-4 al 5’. Da lì, però, si spegne la luce per i padroni di casa. Il piano partita sagacemente preparato non riesce più ad essere rispettato, anche e soprattutto per merito dei Phoenix, a cui iniziano ad entrare con regolarità i piazzati che gli permettono di capovolgere il punteggio sul 12-13 ad inizio secondo quarto. Maddaloni non riesce a costruire più degli attacchi efficaci, fatica a trovare il fondo della retina per svariati minuti e naturalmente subisce i dirimpettai che vengono mandati in lunetta con molta generosità dalla coppia arbitrale. I tiri liberi fanno le fortune degli ospiti che riescono a chiudere il primo tempo in vantaggio di quattro lunghezze.
Nella ripresa la gara continua ad essere molto agonistica, e questo sembra premiare i Phoenix che provano il decisivo allungo sul più dodici con cui si chiude la terza frazione. Nel frattempo, i maddalonesi sbagliano un paio di contropiede dove la palla deve essere soltanto appoggiata nel cesto. Errori frutto della troppa pressione e del nervosismo, tanto che anche quando l’Olympia va in lunetta raccoglie davvero pochi punti. I padroni di casa in netta difficoltà mentale non riescono a sciogliersi neppure all’inizio dell’ultimo periodo di gioc o, in cui i casertani continuano a gestire in maniera ottimale una decina di punti di vantaggio. A 3’ dalla sirena finale il colpo di coda che, in questa situazione, non ci si aspettava da parte dell’Olympia che in poco più di un giro di lancette risale fino al 42-47. La rimonta però non si concretizza, ed i Phoenix chiudono la contesa dalla lunetta.
«È stata una partita alquanto ostica e molto difficile - il commento di coach Enzo Tempestoso -. Siamo giovani e dobbiamo ancora crescere ma soprattutto dobbiamo amalgamarci bene anche se questo non deve essere e non è una giustificazione. Abbiamo giocato testa a testa con una squadra solida fisicamente e molto organizzata, con tanta esperienza, e ne usciamo sconfitti ma a testa alta e con la consapevolezza che continuare a lavorare, migliorando sotto tutti i singoli aspetti, ci farà sicuramente raggiungere risultati ancora più positivi di quelli che abbiamo fin qui raccolto».
GIBO

martedì 19 gennaio 2016

E se gli arbitri potessero commentare i “fischi”?

DALLA GAZZETTA DI CASERTA DEL 20/01/2016

LEGA A. La Juvecaserta ha avuto la peggio dalle decisioni arbitrali ma non tutte erano ingiuste
E se gli arbitri potessero commentare i “fischi”?

di Giovanni Bocciero

CASERTA. Al di la della sconfitta, i 3 mila euro di multa sono piuttosto pesanti per la Juvecaserta. Non solo per un evidente questione economica, ma anche per quella politica che da almeno due stagioni la società di patron Raffaele Iavazzi sta cercando di portare avanti. L’arbitraggio del PalaMaggiò di domenica è stato parecchio contestato dalle tribune, non solo con contestazioni e cori provenienti dalla curca Ancilotto, che facevano presagire ad una menzione nel referto da parte dei direttori di gara. Ma al termine della stassa partita, quando i tre in grigio hanno imboccato il tunnel per rientrare negli spogliatoi sono stati colpiti da sputi, e per fortuna non da monetine.

LA PREMESSA. Fare l’arbitro è un mestiere davvero difficile, e sinceramente ci sentiamo di sfidare chiunque di provarci almeno una volta, giusto per capire la sensazione di prendere una decisione che può essere contestata da metà o più palazzetto. C’è anche un altro presupposto molto importante da tener conto, ovvero che lo spettatore medio della pallacanestro ha un buon livello della conoscenza del gioco, e dunque del regolamento. Almeno questo, il calcio, ce lo deve permettere. Ciò ovviamente non toglie che dalle tribune i tifosi, alla fine, facciano i tifosi. Ad esempio, nella ripresa Dario Hunt ha fatto due azioni quasi in fotocopia. Ricevuto il pallone all’incirca in post basso, ha commesso entrambe le volte infrazione di passi perché ha fatto un saltello muovendo entrambi i piedi. Nel primo caso, conclusa dal pivot con una schiacciata, l’infrazione è stata fischiata ed il PalaMaggiò è letteralmente insorto; nel secondo invece è stato ravvisato un fallo a Faye che sarebbe potuto costare un gioco da tre punti se sul contatto Hunt avesse insaccato il pallone. Stessa azione ma risultato diverso, per il semplice fatto che gli arbitri sono chiamati a decidere in meno di uno sbattito di ciglia. E non è assolutamente semplice. 

L’INCHIESTA. Nella specifica gara tra i bianconeri e Varese, la terna arbitrale ha fischiato quattro falli tecnici, una a testa per Dario Hunt, Bobby Jones, coach Sandro Dell’Agnello e la panchina della formazione lombarda, ed un fallo antisportivo a Peyton Siva. Il bottino di guerra è palesemente a sfavore del club di Pezza delle Noci. Ad occhio e croce, per una interpretazione prettamente visiva, l’antisportivo a Siva che aveva abbrancato il proprio avversario da dietro e ormai prossimo ad appoggiare il pallone al vetro è sacrosanto. Così come lo è il tecnico alla panchina varesina che sulla richiesta di un fallo non fischiato ha visto alzarsi tre o quattro giocatori per contestare. Da regolamento fischio perfetto. Qualche dubbio potrebbe nascere invece sugli altri tre tecnici sanzionati a Jones, Hunt e Dell’Agnello, a prima vista per proteste, ma dove evidentemente la linguistica o comunque il body language avrà influenzato la decisione di mostrare la “grande t” ai diretti interessati.

LA SOLUZIONE. Ovviamente la tifoseria, come già scritto, non le ha di certo mandate a dire nel corso della gara, e specialmente alla fine quando hanno avuto alla portata gli “incriminati”. Fugando da qualsiasi male interpretazione, perché un torto arbitrale, comunque da analizzare, non può e non deve giustificare alcun comportamento incivile, vorremmo poter portare alla luce una possibile soluzione. Sport e tecnologia sembrano oramai camminare a braccetto, si pensi all’occhio di falco nel tennis, all’instant replay nel basket, o alla recentissima goal line technology nel calcio. Ma nello sport professionistico esistono anche altri esempi molto illuminanti. In NFL, la lega di football americano, gli arbitri hanno un microfono con cui dopo aver fischiato un fallo spiegano la motivazione di quella decisione, ed è tutta l’arena, da oltre 50.000 posti, che può ascoltare. La nostra soluzione sarebbe: perché non permettere agli arbitri di tenere una sorta di commento a caldo di quei fischi più importanti, decisivi se vogliamo? Magari anche “simplex”, per copiare la terminologia di telecomunicazione o informatica, ovvero unidirezionale, senza alcuna possibilità di far nascere ulteriori polemiche indesiderate.

UNDER 18 ECCELLENZA. Il San Michele espugna Potenza

DALLA GAZZETTA DI CASERTA DEL 20/01/2016

UNDER 18 ECCELLENZA. Grande prestazione corale per i biancazzurri
Il San Michele espugna Potenza

NUOVO BK POTENZA 56
PALL. SAN MICHELE 63
(12-11; 25-28; 36-43)

POTENZA: Ricapito 5, Sarubbi 2, Cascini 14, Vaccaro 3, Rossi 15, La Rocca 5, Galgano n.e., Fazio n.e., Amati 12, Erario, Martella, De Mirca n.e., All. Lo Sardo, Ass. Santamaria.
MADDALONI: Tartaglione 13, Pascarella 19, Bocciero 1, Mandato 4, Cicala 4, Piacentile 2, Famoso 2, Cioppa 11, Nappi n.e., Ciccone 5, Lucariello 2, All. Palmisani.
ARBITRI: Angela Conte di Potenza (PZ) e Giuseppe Maruggi di Melfi (PZ).

POTENZA. L'Under 18 Eccellenza della Pallacanestro San Michele espugna il PalaPergola di Potenza incamerando così altri due preziosi punti in ottica classifica finale. La gara ha visto i biancazzurri di coach Massimiliano Palmisani condurre nel punteggio sin dall'inizio, senza però riuscire a prendere il largo seppur gli avversari non hanno mai preoccupato davvero ai fini del risultato finale.
Sin dalla palla a due i viandanti sembrano piuttosto ispirati nel gioco corale, riuscendo a mandare a canestro quasi tutti i propri effettivi. Se in attacco Maddaloni dimostrava di avere decisamente una marcia in più, non lo si poteva dire altrettanto in difesa. Infatti, con una retroguardia piuttosto molle e poco attenta si è permesso ai potentini di realizzare dei canestri davvero semplici. I tiri piazzati di Antonio Cioppa, liberato e ben servito dai compagni oltre l'arco dei tre punti, hanno consentito al San Michele di andare al riposo lungo con appena tre punti di vantaggio, decisamente esigui rispetto a ciò che le due squadre hanno dimostrato nel rettangolo di gioco.
Al rientro dagli spogliatoi gli ospiti sembrano innestare il turbo. Con alcune azioni strappa applausi per via di una circolazione di palla che assomiglia tanto al meccanismo perfetto di un orologio svizzero, Maddaloni prende il largo toccando il massimo vantaggio sulle undici lunghezze. La partita sembrerebbe ormai in discesa, eppure le disattenzioni difensive sono una pesante zavorra. I padroni di casa, approfittando di questi regali, ricuciono il gap e provano a riaprire una gara che di lì a poco, però, sarà chiusa definitivamente. Le triple di un chirurgico Giuseppe Pascarella ed i liberi in successione di un glaciale Giuseppe Tartaglione faranno partire i titoli di coda.
GIBO

SERIE B. La Pall. San Michele ingaggia Pedro Ignacio Rubbera

COMUNICATO STAMPA PALL. SAN MICHELE DEL 19/01/2016

La Pall. San Michele ingaggia Pedro Ignacio Rubbera

La Pallacanestro San Michele Maddaloni comunica di aver ingaggiato fino al termine della corrente stagione agonistica il giocatore Pedro Ignacio Rubbera. Guardia-ala classe 1981, argentino con passaporto italiano, è alto 190 cm, e possiede delle spiccate dote oltre che offensive (in tutte le sue esperienze italiane ha sempre viaggiato oltre quota 20 punti di media) anche di playmaking. È arrivato a Maddaloni lo scorso giovedì e si è messo da subito a disposizione dello staff tecnico biancazzurro, partecipando con la squadra anche alla sfortunata trasferta di sabato a Roma.

Dopo aver disputato tutta la trafila delle giovanili all'Atenas de Cordoba, nel 1998 si trasferisce negli Stati Uniti, precisamente nello stato del South Dakota, dove frequenta la Washington High School. L'anno successivo fa ritorno in patria per disputare la Liga Nacional (la Serie A argentina) ancora tra le fila dell'Atenas de Cordoba dove rimarrà per tre stagioni. Nel 2002/03 si trasferisce al Gepu San Luis in Liga Ascenso (la nostra ex LegaDue), e l'anno dopo arriva per la prima volta in Italia per indossare la canotta della Dinamo Sassari dove rimarrà per due stagioni. Nei due anni successivi milita prima alla Virtus Lucera (C1) e poi al Basket Oristano (C1), prima di trasferirsi in Spagna dove si dividerà in stagione tra l'Utebo ed il La Vila. Nel 2008/09 ritorna in Italia per giocare con la JuveTrani (C2). Tempo un anno e ripercorre la strada che lo porta nella penisola iberica per giocare con il Cajasol Cordoba in LEB Plata (la nostra ex B d'Eccellenza), con l'Aguas Calpe in EBA, e con il Meridiano Alicante in LEB Oro (la nostra ex LegaDue). Nella stagione 2012/13 fa ritorno nel Bel Paese, e precisamente all'Olimpica Cerignola, dove nel primo anno vince il campionato di Serie D ed in quello successivo raggiunge i playoff di Serie C. Nella stagione 2014/15 si trasferisce all'Angel Manfredonia, sempre in Serie C, mentre l'attuale stagione agonistica l'ha iniziata in Spagna tra le fila del Baloncesto Calpe.

«Dal momento che mi è stato comunicato che finalmente potevo giocare la Serie B italiana - esordisce il nuovo esterno biancazzurro -, Maddaloni ha mostrato interesse per primo. Ho preso informazioni da alcuni amici allenatori, e tutti mi hanno parlato molto bene della tradizione che ha la città per la pallacanestro. Sin dal mio arrivo sono stato accolto alla grande, ho trovato un bellissimo gruppo che dal primo allenamento mi ha fatto sentire come se giocassi con loro da molto tempo. È stato davvero fantastico. Adesso mi aspetto di divertirmi e di vincere. Vengo a dare una mano ovunque serva, ma soprattutto porterò intensità negli allenamenti, perché - ha concluso Pedro Ignacio Rubbera - credo che i risultati nascono dalla giusta preparazione».


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Pall. San Michele
Giovanni Bocciero

lunedì 18 gennaio 2016

CAMPANIA. Terra di Lavoro presente ai raduni federali

DALLA GAZZETTA DI CASERTA DEL 19/01/2016

CAMPANIA. Tra maschili e femminili sono ben sedici gli atleti convocati
Terra di Lavoro presente ai raduni federali

MADDALONI. Oggi, martedì 19 gennaio, dalle ore 15:00 alle 16:30 si terrà presso il Pala Angioni-Caliendo di Maddaloni il raduno federale nell'ottima del progetto di qualificazione territoriale per gli atleti classe 2002 ed in preparazione al prossimo Torneo delle Regioni edizione 2016. Agli ordini dello staff tecnico composto dal direttore tecnico Alfredo Lamberti, dall'head coach Giuseppe Zurolo, dagli assistenti Roberto Ciccarelli, Ciro Dell'Imperio, Gianmarco Di Matteo, Roberto Galdiero, Francesco Minervini e Eduardo Coppola, e dai preparatori atletici Pasquale Tancredi e Giuseppe Lillo, si alleneranno 28 atleti di cui ben 11 provenienti da società di Terra di Lavoro:
Francesco Arciero, Giuseppe Arciero, Vincenzo Pagano, Michele Schettino e Armando Verazzo (San Michele Maddaloni), Francesco Beneduce, Vincenzo Telese e Francesco Tommaso (Juvecaserta), Simone Franceschetti (Basket Casapulla), Alessandro Fusco e Antonio Iovinella (Kioko Caserta), Jacopo Agostini e Matteo Paterniti (ViviBasket Napoli), Roberto Sargiotta (Flegrea Basket), Eugenio Cortese (Sporting Portici), Lorenzo Lella (Sporting Club Pianura), Pietro Di Sarno (Tigers Saviano), Antonio Borrelli e Francesco Iannarone (Del. Fes. Avellino), Andrea Del Regno (Scandone Avellino), Michele Romano (C.A.B. Solofra), Giuseppe Cascone (Pro Loco Scafati), Andrea Marino (Scuola Basket Salerno), Emilio Menna (Basket Open Salerno), Simone Pepe (Pallacanestro Picentia), Francesco Chiapparrone (Polisportiva Battipaglia), Francesco Fattoruso (Basket Angri 'Negro') e Fausto Montone (Polisportiva Agropoli). Altri 4 atleti casertani sono invece riserve a casa: Dario Alessandrini e Alessio Campanile (Juvecaserta), Davide Palladino (L.B.L. Caserta), Bartolomeo Robusto (C.M. Marcianise), Ferdinando Marcelletti (75' Basket Casalnuovo), Marco Perrino (Basket Casoria), Davide Sveldezza (Pik And Roll Pozzuoli), Umberto Germano (Basketorre 2009), Ciro Piedepalumbo (Nuova Pol. Stabia), Ciro Miranda (Sporting Portici), Andrea Alberti (Basket Open Salerno) e Pasquale Sorrentino (Scuola Basket Salerno).
Non solo basket maschile però, perché ieri, lunedì 18, presso il PalaSilvestri di Salerno c'è stato il raduno del centro tecnico federale femminile riservato ad atlete classe 2001 e 2002. Agli ordini dello staff tecnico composto dal direttore tecnico Alfredo Lamberti, dall'head coach Francesco Persico, dagli assistenti Simone Bergamasco, Sara Braida, Giovanni Caruso, Alfonso Moretti e Domenico Serrao, dal preparatore atletico Pasquale Tancredi e dalla fisioterapista Monica Ciarnelli, sono state convocate 32 atlete di cui 5 di Terra di Lavoro: Benedetta Moretti, Luisa Inverno e Greta Monda (Family Caserta), Maria Chiara Dell'Imperio (Kioko Caserta) e Francesca Sperandio (Juvecaserta). Riserve a casa Bianca Bosh (Juvecaserta) e Sabrina Natale (Family Caserta).
Giovanni Bocciero

domenica 17 gennaio 2016

Juvecaserta: Siva illumina, Metreveli bene all’esordio

DALLA GAZZETTA DI CASERTA DEL 18/01/2016

LE PAGELLE
Juvecaserta: Siva illumina, Metreveli bene all’esordio

DOWNS 5,5: Non è quello ammirato nel mese di dicembre, e dopo un primo tempo in cui a sprazzi è geniale, nella ripresa si eclissa e solo la schiacciata in campo aperto fa ricordare di lui.
SIVA 7: costruisce per se e per gli altri, serve dei cioccolatini ai compagni, a tratti illuminante, è il trascinatore dell’ultima rimonta, ma sbaglia qualche tiro piuttosto aperto e in difesa davvero non può nulla contro la balistica incredibile di un Wayns in giornata che segna pure con la mano in faccia.
HUNT 5: purtroppo il vero assente di questa gara, sotto le sue classiche medie statistiche, si innervosisce troppo presto e non riesce a portare il solito mattoncino.
CINCIARINI s.v.: il grande assente materiale di questa sfida, bloccato dalla schiena, sarebbe servito per aprire la scatola difensiva costruita da Varese. 
JONES 5: troppo poco nei 32’ in cui gioca, dall’alto della sua esperienza ci si aspetterebbe quella freddezza con cui regalò il successo all’andata, ma purtroppo si aspetta invano per tutto il match.
GADDEFORS 5,5: partita sottotono anche per lui, impreciso, poco utile, prova a sbattersi in difesa ma anche in ciò alla fine non riesce ad essere incisivo come al solito.
GHIACCI s.v.: pochi minuti a cavallo tra primo e secondo quarto in cui non riesce ad essere di alcuna utilità per la squadra.
GIURI 6: segna due bombe importanti, francobolla Wayns che comunque non si fa intimidire più di tanto, e non commette alcuna forzatura, la classica partita da normale amministrazione.
METREVELI 6,5: gettato nella mischia si rende subito protagonista con un tap-in, capitalizza i cioccolatini di Siva e lotta duro arpionando rimbalzi.
DELL’AGNELLO 5,5: rotazioni ancora ridotte per via di Cinciarini, s’infuria per lo scarso approccio, non riesce a trovare una soluzione per far aprire Varese, prova a mischiare le carte in difesa ma lascia il ritmo del gioco nelle mani degli avversari.
Giovanni Bocciero

sabato 16 gennaio 2016

SERIE B: Maddaloni domina ma fa harakiri con la Stella Azzurra

COMUNICATO STAMPA PALL. SAN MICHELE DEL 16/01/2016

Maddaloni domina ma fa harakiri a Roma

Stella Azzurra Roma- Pall. San Michele Maddaloni 80-68
Parziali: 14-17; 27-32; 36-50; 63-63.
Roma: Da Campo 14, Nikolic L. 11, Radonjic 12, Antonaci 2, Nikolic S. 4, Ulaneo 10, Seye, Guariglia 4, Vitale 4, Trapani 19, All. D'Arcangeli, Ass. Santini, Ass. Cottignoli.
Maddaloni: Ragnino, Perillo n.e., Mandaro, Caceres 22, Desiato 4, Marini 12, Garofalo 4, Rusciano 18, Pascarella, Florio 8, All. Monda, Ass. Palmisani, Ass. De Maria.
Arbitri: Gian Luigi Giancecchi di San Marino (RN) e Lorenzo Bianchi di Rimini (RN).

Cronaca: La Pallacanestro San Michele Maddaloni perde a Roma contro la Stella Azzurra dopo aver interpretato ottimamente la partita per 37' circa. Poi si è spenta la luce per i maddalonesi che hanno fatto un vero e proprio harakiri lasciando all'Arena Altero Felici due preziosissimi punti per la rincorsa salvezza.
Coach Giovanni Monda inizia con l'ormai consolidato quintetto con il doppio play, ed in difesa ci si schiera con la zona per riempire l'area contro la fisicità e l'atletismo degli stellini. Dopo tre giri di lancette Caceres, già autore del primo canestro, manda a segno il piazzato dai 6 metri dopo tre errori di squadra ed è 2-4. Maddaloni costruisce meglio in attacco, pur con diverse sbavature, mentre Roma fatica a trovare le giuste misure con il ferro. Sul recupero di capitan Garofalo parte il contropiede che vale il 2-10 che costringe i locali al timeout. Il quarto sembra filare liscio per gli ospiti sino agli ultimi sessanta secondi, quando una palla persa a metà campo ed un rimbalzo offensivo su libero sbagliato permettono ai romani di rientrare con un parziale di 5-0.
Il secondo quarto è decisamente più intenso. Sono soprattutto i padroni di casa che cercano di mettere in difficoltà gli avversari pressando a tutto campo. I biancazzurri, prese le misure, tornano ad attaccare con sagacia, prendendo vantaggi e battendo gli aiuti difensivi. Caceres lotta e si sbatte nel pitturato appoggiando al vetro altri due canestri, ma è la tripla di Alessandro Florio che dà nuovamente sei punti di vantaggio a Maddaloni (18-24 al 15'). La situazione falli per gli ospiti inizia però a farsi pericolosa. Ne approfittano gli avversari che vengono invitati più volte ad andare in lunetta dove capitalizzano i diversi tiri liberi accorciando lo svantaggio. La Stella Azzurra però, escluso a cronometro fermo, non riesce a segnare con grande continuità, e per i maddalonesi ci sarebbe anche la possibilità di allungare ulteriormente se solo alcuni attacchi fossero stati gestiti in maniera diversa. La tripla di Caceres allo scadere permette comunque al San Michele di andare al riposo lungo sul 27-32.
Al rientro dagli spogliatoi c'è un rapido botta e risposta con protagonista Rusciano, ma grazie a due bombe infilate in successione gli stellini tornano a meno uno (35-36). Ancora Luciano Rusciano porta a scuola i giovani lunghi avversari con un movimento piede perno da applausi, e quando tornano a segnare anche Florio e Caceres è più sette per Maddaloni. Il trend positivo, nonostante l'uscita per falli di capitan Nino Garofalo (26'), non si placa nemmeno sul timeout chiamato dalla Stella Azzurra, visto che con il gioco da tre punti di Giovanni Marini e la tripla di Caceres i viandanti raggiungono il massimo vantaggio sul 35-50 al 28'. I romani perdono la bussola, attaccano con veemenza ma senza un briciolo di acume tattico prendendo tiri molto complicati che diventano così rimbalzi difensivi per i biancazzurri. Ed è solo un tiro libero che muove il punteggio per i padroni di casa.
Nell'ultimo quarto gli stellini corrono per cercare di ricucire in tempi brevi lo svantaggio. Maddaloni pur faticando stringe i denti, e nonostante la situazioni falli torna a farsi molto pericolosa, riesce a rispondere ad ogni sollecitazione degli avversari. Il pressing a tutto campo attuato dai romani provoca qualche palla persa sui palleggi, tanti forse troppi, e così al 36' la Stella Azzurra riesce a tornare sotto la singola cifra di svantaggio (50-59). Coach Monda predica calma nel timeout, ma in trenta secondi Roma segna quattro punti. Lì, ad occhio e croce, finisce la partita del San Michele che esce mentalmente dalla gara, perdendo per falli Rusciano e Florio. La Stella Azzurra a 37" dalla sirena finale trova il sorpasso (61-63), Salvatore Desiato in penetrazione segna la parità, mentre dall'altra parte arriva la stoppata di Caceres: è overtime.
I 5' supplementari quasi non vengono giocati dai viandanti, che perdono anche Caceres per falli. I biancazzurri hanno ormai staccato la spina, e per i romani è tutto troppo facile. Complimenti ai giovani avversari semplicemente per il fatto di averci creduto fino alla fine alla vittoria, riaprendo un match che sembrava chiuso e conquistando alla fine due importanti punti in ottica salvezza.



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venerdì 15 gennaio 2016

La Pall. San Michele dopo la sosta riparte da Roma. Parla coach Monda

COMUNICATO STAMPA PALL. SAN MICHELE DEL 15/01/2016

La Pall. San Michele dopo la sosta riparte da Roma

La Pallacanestro San Michele Maddaloni torna in campo dopo aver osservato il turno di riposo dettato dallo svolgimento dell'All Star Game di categoria della scorsa domenica. Diciassettesimo turno del campionato di Serie B, dunque, che vedrà i biancazzurri fare visita ai giovani terribili della Stella Azzurra Roma di coach Germano D'Arcangeli.
All'andata i romani furono capaci di espugnare il Pala Angioni-Caliendo di Maddaloni con il punteggio finale di 69-75 grazie ad una prestazione "monstre" del baby playmaker serbo classe '99 Lazar Nikolic capace di mettere a segno ben 28 punti. Nel complesso però, fu tutta la squadra della Capitale che dimostrò grande attenzione e carattere. Per Maddaloni, che durante la settimana è riuscita a lavorare in modo molto discreto, sono soprattutto le notizie dell'infermeria a tenere banco. Certi ancora dell'assenza sia Francesco Chiavazzo che Sandro Listwon, i quali non si sono ancora aggregati al gruppo per gli allenamenti. In via di recupero invece Alessandro Florio, che ha svolto un lavoro differenziato ed il cui utilizzo sarà deciso soltanto poco prima dello stesso impegno. La gara sarà disputata all'Arena Altero Felici di via Flaminia a Roma, domani sabato 16 gennaio con palla a due fissata alle ore 18:00, e sarà diretta dai signori Gian Luigi Giancecchi di San Marino (RN) e Lorenzo Bianchi di Rimini (RN).

«La gara con la Stella Azzurra rappresenta un appuntamento molto importante - ha esordito l'head coach Giovanni Monda - e ci dispiace il fatto di arrivarci, purtroppo, senza almeno due giocatori fondamentali per noi come Chiavazzo e Listwon. Questo significherà chiedere uno sforzo psico-fisico al resto della squadra, pur sapendo di poter incorrere in un calo fisico lungo il corso della partita. La Stella Azzurra è una formazione che basa il proprio gioco sulla grande intensità e la fisicità, per questo dovremo essere concentrati per tutto l'arco della sfida - ha concluso il tecnico biancazzurro - e fare esattamente quello che abbiamo preparato, in modo ottimo e meticoloso, durante la settimana».


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Giovanni Bocciero

mercoledì 13 gennaio 2016

Peyton Siva: «Caserta il mio trampolino di lancio»

Il playmaker ex Louisville vuol recuperare la miglior forma fisica per stupire
Peyton Siva: «Caserta il mio trampolino di lancio»

di Giovanni Bocciero*

Nell'ultima estate sono stati quattro i giocatori campioni NCAA ad essere arrivati in Italia, ben distribuiti su tutto il territorio: dal cecchino Andre Dawkins (campione con Duke nel 2010) a Torino al centro Alex Oriakhi (UConn 2011) a Capo d'Orlando passando per l'esterno Wayne Blackshear a Pistoia ed il regista Peyton Siva a Caserta (entrambi con Louisville nel 2013). Noi abbiamo intervistato proprio quest'ultimo, fin qui poco protagonista per via dei tanti infortuni che lo hanno tenuto fermo ai box, ma giocatore dal talento cristallino. Playmaker di origini samoane, sull'infanzia di Siva si è scritto tanto, ma per chi non lo sapesse ricordiamo soltanto che ancora adolescente si mise in macchina (senza avere la patente ovviamente) per andare alla ricerca del padre tossicodipendente ed alcolista. Quando lo trovò per i sobborghi della sua Seattle, aveva una pistola in mano ed era pronto a togliersi la vita. Il piccolo Peyton gli recitò un vero e proprio sermone, la cui frase più incisiva fu: "papà ho bisogno di te". Inutile aggiungere che da quel giorno i due praticamente non si sono separati più.
Siva frequentò la Franklin High School di Seattle dove si mise da subito in mostra tanto da attirare l'attenzione di un guru del college basketball come coach Pitino che lo reclutò per i Cardinals di Louisville. Prima però partecipò al consueto appuntamento del McDonald's All American riservato ai migliori liceali degli Stati Uniti. Nel Kentucky al primo anno fece da back-up a Edgar Sosa, visto qui in Italia prima a Biella e poi a Sassari con cui lo scorso anno ha vinto lo scudetto. Già dal secondo anno però, Pitino gli affidò le chiavi della regia mettendo in campo grande abnegazione, spirito di sacrificio ed ovviamente quella leadership che già da adolescente lo contraddistingueva. Nel suo anno da senior è riuscito a vincere il titolo NCAA, per poi presentarsi al Draft NBA dove fu chiamato dai Detroit Pistons con la scelta numero 56. In Michigan colleziona soltanto 24 presenze nel primo anno, dopodiché viene spedito a giocare per 48 gare a cavallo di due stagioni in D-League prima di disputare l'ultima Summer League con gli Orlando Magic. Non un grande realizzatore, anche se ha tanti punti nelle mani, ma più un playmaker a cui piace coinvolgere tutti i compagni di squadra. Questa estate gli si è presentata la possibilità di giocare a Caserta, una piazza calda del nostro campionato, e che potrebbe essergli d'aiuto per tornare al di là dell'oceano. In preseason ha fatto vedere cose straordinarie soprattutto nel torneo del PalaMaggiò dove si conquistò subito il soprannome di «Re di Caserta», poi i continui stop lo hanno frenato, eppure sul finire del 2015 si è riconquistato la scena con sprazzi di pura classe prima nel derby di Avellino e poi con Brindisi dove ha inciso con il fuoco il proprio nome nella storia della Juvecaserta. Infatti, con i 13 assist smistati contro i pugliesi il play ex Louisville è diventato il recordman all-time della specialità in una singola partita superando altri eccellenti ex registi bianconeri come Andre Collins (fermatosi a 11 nella stagione 2011/12), Leon Wood (9 in quella 1993/94) e Ronald Moore (9 in quella 2014/15). Proprio per recuperare al 100% la forma fisica, Siva ha saltato l'appuntamento dell'All Star Game nostrano dove certamente avrebbe impreziosito la kermesse del PalaTrento.

Hai giocato per una leggenda come coach Rick Pitino, come è stato e su quali aspetti del gioco pensi ti abbia fatto migliorare?
«È stato fantastico giocare per Rick Pitino, che io considero il miglior allenatore per cui abbia mai giocato. Sono sicuramente migliorato come giocatore sotto la sua guida soprattutto perché ho trascorso ore e ore in palestra ed ho ascoltato parola per parola tutto quello che aveva da dirmi di continuo».
Non hai avuto un'infanzia facile e Pitino ti è stato vicino quasi quanto un padre, cosa ti ha trasmesso negli anni al college?
«Sono ancora tutt'oggi molto legato a "coach P". Lui per me è come una figura paterna ed è sempre lì ogni volta che ho bisogno di lui. Gli piace darmi consigli su tutto, dalla pallacanestro alla vita privata».
A Louisville hai vinto un titolo NCAA, cosa hai provato e quali sono stati i suggerimenti del coach per il prosieguo della tua carriera?
«Mi sento alla grande ad aver vinto un titolo a Louisville. Ringrazio Dio per avermi permesso di giocare lì e sperimentare il successo che siamo riusciti a raccogliere. E l'allenatore mi ha dato ottimi consigli per continuare a giocare a basket a livello professionistico».
Scelto al Draft NBA hai avuto poco spazio, ti senti comunque all'altezza di quel livello?
«È stato bello essere scelto dai Detroit Pistons e mi ricorderò per sempre la notte in cui mi hanno scelto. Purtroppo non è andata come avrei voluto ma io sto ancora giocando a livello professionistico, e chissà forse un giorno ritornerò a calcare quel palcoscenico».
Quest'anno hai deciso di venire a giocare in Italia, come ti stai trovando a Caserta?
«Mi sto godendo il mio tempo a Caserta con la mia famiglia e i nuovi compagni di squadra. Sono stato fermo ai box la maggior parte di questo inizio di stagione, quindi sono solo impaziente di tornare sano e aiutare la mia squadra ad ottenere più vittorie possibili».
Pensi che fare bene a Caserta possa essere un trampolino di lancio per meritare un'altra occasione in NBA?
«Penso che se gioco bene a Caserta sicuramente mi permetterà di guadagnare più stima in NBA. Ma questa è una strada molto lunga, adesso devo concentrarmi solo su come ritornare ad essere al 100% dal punto di vista fisico».

* per il mensile NCAA TIME

martedì 12 gennaio 2016

UNDER 18 ECCELLENZA. Il San Michele lotta ma alza bandiera bianca

DALLA GAZZETTA DI CASERTA DEL 13/01/2016

UNDER 18 ECCELLENZA. I biancazzurri giocano alla pari ma è mancata la zampata vincente
Il San Michele lotta ma alza bandiera bianca

BASKET SCAFATI 1969 54
PALL. SAN MICHELE 47
(19-15; 30-23; 43-39)

SCAFATI: Aprea 5, Conforto 14, Russo 3, Melillo 15, D'Angiolo 8, Zaccaro 6, Mastantuoni 3, Cimino, Mazzarella, D'Apice, Avolio, All. Petillo, Ass. Coscione.
MADDALONI: Tartaglione 15, Pascarella 8, Bocciero 11, Mandato 4, Cicala 5, Piacentile, Famoso 2, Cioppa, Nappi n.e., Ciccone 2, Lucariello n.e.., All. Palmisani, Ass. De Maria.
ARBITRI: Antonio Savarese e Marco Liguoro di Sant'Anastasia (NA).
NOTE: Usciti per 5 falli Aprea e Cimino, falli antisportivi ad Aprea e Cioppa.

SCAFATI. L'Under 18 Eccellenza della Pallacanestro San Michele esce sconfitta dal PalaMangano di Scafati dopo un match molto equilibrato, con gli avversari che hanno sempre condotto ma nel cui arco in modo alterno le due squadre hanno espresso anche un buon basket. Purtroppo per i biancazzurri, è venuta a mancare quella zampata che le permettesse di prendere la testa del punteggio così da capovolgere il corso della partita.
L'avvio è tutto di marca casalinga, con Scafati che raccoglie tanti rimbalzi offensivi soprattutto perché i maddalonesi hanno avuto un'approccio alla gara piuttosto molle. In attacco poi, i tiri sono parecchio imprecisi e così al 4' arriva il primo timeout per coach Massimiliano Palmisani, con Maddaloni che insegue sull'8-0. La difesa poco concentrata degli ospiti fa sì che si arrivi rapidamente al bonus tanto da permettere ai padroni di casa di raggiungere la doppia cifra di vantaggio (12-2). Svegliatisi dal torpore iniziale, i viandanti mettono a segno un paio di canestri di pura caparbietà ricucendo il gap (16-12 al 9'). Il secondo periodo inizia con il freno a mano tirato per entrambe le compagini, e con questo andazzo soltanto al 13' arriva il primo canestro del quarto, per altro su di un antisportivo a favore dello Scafato piuttosto dubbio. Nonostante il punteggio si sia sbloccato la gara continua a vivere uno stallo in cui non si segna, finché in un amen ancora i padroni di casa non mettono a segno un parziale di 6-0 tornando sulla doppia cifra di vantaggio (27-17). Maddaloni ha una brutta situazione falli, ma sistemate alcune cose tattiche trova in Rosario Bocciero quei canestri che la tengono a contatto prima di rientrare negli spogliatoi.
Ad inizio ripresa Scafati cerca di gestire il vantaggio, ma dopo un paio di giri di lancette la gara s'infiamma. I padroni di casa provano a scappare sul 41-28 al 25', ma con un break di 2-9 frutto soprattutto della glacialità dalla lunetta di Giuseppe Tartaglione, protagonista del quarto per i biancazzurri, gli ospiti ricuciono a sei lunghezze (43-37). La partita, in verità, cambia soprattutto in difesa, dove Maddaloni stringe bene le maglie, costringe a diverse palle perse oppure a tiri mal presi agli avversari. L'ultima frazione segue la stessa falsariga, con gli scafatesi che conducono ed i maddalonesi a debita distanza. Al 34' la tripla di Giuseppe Pascarella sembra riaprire completamente il match (45-42), ma purtroppo i padroni di casa replicano allo stesso modo nell'attacco successivo. Da lì nasce il parziale di 7-0 che permette a Scafati di ritornare sulla doppia cifra di vantaggio (52-42 al 36'). Gli ospiti c'hanno provato a non darsi per vinti, a ricucire l'ampio svantaggio, e l'antisportivo fischiato ai padroni di casa quasi sembra servire l'assist giusto. Ma ormai la partita è bella che andata, e così Maddaloni seppur con la consapevolezza di essersi giocata la partita alla pari è costretto ad alzare bandiera bianca.
Giovanni Bocciero

lunedì 11 gennaio 2016

ASG2016. Dario Hunt e Micah Downs si mettono in grande evidenza

DALLA GAZZETTA DI CASERTA DEL 11/01/2016

ASG2016. L’ala di Seattle ha conteso lo Slam Dunk Contest
Juvecaserta, Hunt e Downs si mettono in grande evidenza
I due giocatori c’hanno messo un po’ per ambientarsi ma poi si sono ritagliati il loro piccolo spazio nel match

di Giovanni Bocciero

CAVIT TEAM 154
DOLOMITI ENERGIA148
(35-46; 66-78; 108-108)

CAVIT TEAM: Jamel McLean 4, Pietro Aradori 6, Stefano Tonut 4, Mike Green 13, Abdul Gaddy 2, JaJuan Johnson 27, James Nunnally 14, Tyrus McGee 35, Achille Polonara 8, Alex Kirk 31, Dario Hunt 10, All. Dan Peterson- Max Menetti.
DOLOMITI ENERGIA: Micah Downs 13, David Logan 28, Julian Wright 6, Awudu Abass 16, Luca Vitali 3, Austin Daye 20, Davide Pascolo 4, Michael Bramos 5, Wayne Blackshear 6, Semaj Christon 10, Krunoslav Simon 14, Dewayne White 23, All. Valerio  Bianchini- Maurizio Buscaglia.

CASERTA. Al PalaTrento è andata in scena la 30esima edizione dell’All Star Game Italia, e per il secondo anno consecutivo il format della kermesse ha abbandonato la partecipazione della Nazionale azzurra per vedersi affrontare due selezioni con un mix tra giocatori italiani ed internazionali. Questo permette sicuramente che lo spettacolo offerto dalle due compagini sia molto omogeneo sul parquet, ed il palazzo trentino piuttosto gremito sembra apprezzare sin dalla palla a due. Pronti e via, di difesa non se ne vede assolutamente, in compenso sono tanti i canestri che arrivano soprattutto in due modi: su pick and roll da cui nascono alley-oop o tagli; oppure nei più classici cutch and shot dall’arco dei tre punti dove c’è poca circolazione e si tira al primo passaggio. Tutto nella regola, insomma, per questo evento che è creato proprio per liberare da qualsivoglia pressione da prestazione i giocatori ed esaltare la loro creatività, fantasia e spregiudicatezza all’unico fine di far divertire il pubblico e rendere spettacolare la gara.
Per quanto riguarda i due giocatori della Juvecaserta coinvolti, Dario Hunt e Micah Downs, i bianconeri ci mettono un po’ prima di adattarsi all’ambiente. Hunt salta per due alley-oop ma il tempismo è ciò che manca. Dall’altra parte non fa meglio Downs che alla prima azione vorrebbe saltare per inchiodare un’assistenza, ma si infastidisce con un compagno, così come nell’azione successiva dove in contropiede passa un pallone a metà tra due compagni. E’ nel secondo periodo che entrambi riescono a timbrare il cartellino, ma il meglio deve ancora arrivare, soprattutto perché all’intervallo c’è lo Slam Dunk Contest. Nel break tra primo e secondo quarto, intanto, è tempo del Three Point Contest, al quale vi è un vero e proprio intruso. Infatti, oltre agli annunciati Michael Bramos, Tyrus McGee, Krunoslav Simon (che vincerà) e Alex Kirk (che sarà l’Mvp dell’All Star Game), i social hanno chiesto a gran voce la presenza di David Logan. Il cecchino di Sassari non è stato però letale. E non lo è stato, per certi versi, neppure l’ala bianconera di Seattle, visto che Downs ha conteso la gara delle schiacciate ad Awudu Abass, che con la dedica a Kobe Bryant ha alzato il trofeo. Archiviati i contest, si è ripreso a giocare la partita e qui sia il numero 1 che il numero 4 casertani si sono ritagliati il loro piccolo spazio raggiungendo la doppia cifra.