venerdì 30 maggio 2014

Il tempo è senz’altro dalla parte della Juvecaserta

DALLA NUOVA GAZZETTA DI CASERTA DEL 31/05/2014

LEGA A. Non c’è fretta per completare il mosaico del roster, anche perché c’è da definire il budget a disposizione
Il tempo è senz’altro dalla parte della Juvecaserta

Giovanni Bocciero

CASERTA. L’ambiente intorno alla Juvecaserta appare sereno e tranquillo. Negl’ultimi due giorni, la società ha ufficialmente presentato tutta la documentazione per l’iscrizione al prossimo campionato di Lega A, confermando quanto si apprese al termine del Consiglio d’Amministrazione di fine anno, ovvero che la proprietà con grande anticipo e senza alcun patema sarebbe stata ai nastri di partenza della massima serie. Se da questo punto di vista c’è soltanto da ridere, per quanto riguarda il mercato non ci sono novità interessanti, ma c’è comunque grande speranza.
FOTO BUCO
Speranza perché la Juvecaserta, come più volte ha dichiarato il giemme Marco Atripaldi, ripartirà da un’ossatura non indifferente, che permetterà di lavorare in piena tranquillità da qui ad agosto. Per completare il mosaico bianconero, mancano appena quattro pezzi, davvero un nonnulla se si pensa che spesso, soprattutto nella pallacanestro, si è abituati a costruire da un anno all’altro l’intero roster.
Da questo punto di vista, coach Lele Molin potrà senz’altro proseguire il lavoro di cui ha gettato le basi in questa stagione agonistica, migliorando lì dove la squadra ha maggiormente peccato. E questo potenziamento sarà anche frutto del mercato che la società di Pezza delle Noci riuscira ad imbastire. Insomma, i quattro rinforzi dovranno assolutamente andare a coprire quegli aspetti del gioco di cui ne ha risentito la Juvecaserta.
C’è tranquillità, c’è serenità, la fretta è cattiva consigliera, e dunque si faranno le scelte ritenute più congeniali al progetto di roster che si ha in mente. Certo, dal volere al potere ci passa un budget di mezzo, che, se proprio vogliamo trovare il pelo nell’uovo, non fa sorridere la dirgenza casertana. All’orizzonte di nuove sponsorizzazioni non se ne vedono, così come mancano all’appello anche dei papabili nuovi soci. Ma ciò che deve essere considerato davvero oro, è che dalla parte della Juvecaserta c’è senz’altro il tempo.

giovedì 29 maggio 2014

I tifosi convinti: «L’emozione più grande contro Cantù»

DALLA NUOVA GAZZETTA DI CASERTA DEL 30/05/2014

LEGA A. La Juvecaserta sta vivendo un momento di serenità grazie al lavoro profuso dalla proprietà
I tifosi convinti: «L’emozione più grande contro Cantù»

Giovanni Bocciero

CASERTA. La Juvecaserta sta lavorando per il futuro, tanto per quel che riguarda il parco giocatori, dove però ce ne vorrà di tempo prima che i bianconeri si muoveranno con decisione, tanto per quel che riguarda il settore tecnico, visto che sembra sempre più imminente l’annuncio ufficiale di Vincenzo Esposito, e di conseguenza l’addio di Sergio Luise.
Noi come sempre, però, cerchiamo di dare voce ai tifosi casertani, garantendogli la libertà di esprimersi riguardo alla loro squadra del cuore. Come spesso si è sottolineato, la Juvecaserta è dei casertani, e dunque sembra anche giusto permettere a colore che tifano per la società di Pezza delle Noci esprimere le proprie idee soprattutto sul futuro della squadra.
Questa settimana cediamo la parola a Maria De Lucia, nata a Maddaloni ma originaria di a Santa Maria a Vico, dove è cresciuta e vive tuttora. 24enne, frequenta la facoltà di scienze politiche e allo stesso tempo fa la commessa in un supermercato. Si è avvicinata al mondo della pallacanestro  e della Juvecaserta grazie al fratello, che ha praticato il basket da giovanissimo. Non sempre riesce ad andare al PalaMaggiò per vedere la partite, anche se nei momenti più importanti è sempre presente, ma si tiene informata quotidianamente di tutte le vicende legate alla Juvecaserta tramite ogni mezzo d’informazione.
MARIA DE LUCIA
Partiamo da una domanda a bruciapelo. Per un Sergio Luise che parte, c’è un Vincenzo Esposito che arriva, o meglio, ritorna?
«Ebbene sì, c’è proprio un cambio previsto in panchina dalla società. Non posso che iniziare con il dire di essere contentissima per il ritorno a Caserta di un campionissimo come Vincenzo Esposito. Per la mia età, purtroppo, non l’ho potuto seguire da giocatore, e soprattutto non ho vissuto lo strepitoso scudetto vinto nel 1991 con lui tra i protagonisti, sia dentro che fuori dal campo. Ritorna a Caserta un casertano che ha saputo farsi strada ai massimi livelli, e sicuramente la sua esperienza, la sua professionalità, e la sua caparbietà nel fare le cose, daranno man forte al progetto societario. Per quanto riguarda Sergio Luise, a lui non può che andare un enorme grazie per tutto il lavoro che ha svolto in questi anni alla Juvecaserta, prima nel settore giovanile e poi con la prima squadra. E gli auguro, oltre le migliori fortune, di poter ritornare un giorno, magari da allenatore affermato».
Facciamo un passo indietro, e ritorniamo al match di Pistoia. In quell’occasione la Juvecaserta ha perso la qualificazione per i playoff?
«Purtroppo sarà un altro capitolo da inserire nell’album dei ricordi. La qualificazione ai playoff sarebbe stata la degna ciliegina sulla torta, perché la stagione dei bianconeri è stata a dir poco superlativa. Insomma, nessuno ci avrebbe scommesso ad inizio stagione che avessimo lottato per disputare i playoff. Per questo è rimasto ancora di più l’amaro in bocca. Ma adesso è inutile pensare ancora a questo argomento, voltiamo pagina e pensiamo al futuro».
Nell’immediato futuro ci sono Moore, Mordente, Michelori, Vitali, Tommasini e Scott. La tua opinione?
«Decisamente positiva. Insomma, per la prossima stagione avremo senz’altro un roster già ben collaudato, con la stessa guida tecnica tra l’altro, ovvero coach Lele Molin. Dunque, questo sarà ovviamente una base di partenza non indifferente. Raggiunto un tale livello, ci si aspetta di fare ulteriori passi in avanti».
Tra i papabili confermati potrebbe anche esserci Jeff Brooks, per il quale l’avventura casertana potrebbe avere un secondo capitolo. La tua idea a riguardo?
«Riuscire a confermare anche Jeff Brooks, significherebbe avere il faro di questa squadra. Non sempre sarà stato il migliore, ma sicuramente è una certezza, forse una delle poche che avevamo ad inizio anno. Io però non voglio farmi strane idee, nel senso che mi convincerò solo al rinnovo ufficiale. Prima, per me, è un ex bianconero».
Stiamo parlando di futuro, di mercato, di campionato prossimo. Questo soprattutto grazie al lavoro che la proprietà ha fatto?
«Certo che sì, anzi, il primo grazie va proprio a Barbagallo e Iavazzi, senza i quali Caserta non vivrebbe questa apparente serenità. Dico apparente perché è logico che non potranno fare tutto da soli, come hanno anche dichiarato apertamente. Io non riesco a capire gli imprenditori locali. Cioè, dopo una stagione di questa portata, legare il proprio marchio alla Juvecaserta dovrebbe rappresentare un blasone. Eppure stentano a farsi avanti. Capisco la crisi, ma fare da sponsor un certo tornaconto lo porta».
L’emozione più forte che hai provato in questa stagione agonistica?
«Forse sarò banale, ma il ritorno di Sacripanti, Oldoini e Gentile con Cantù è stata una grande emozione. Ovviamente io c’ero. Diciamo che sono particolarmente legata a quella Juvecaserta per tutto ciò che ci ha fatto vivere, nel bene e nel male. Però batterli, è stata una gran bella soddisfazione».
Cosa vorresti rivedere nella prossima stagione, che ti ha particolarmente colpito quest’anno?
«Ci sarebbero tante cose che vorrei rivedere, a partire forse dalla difesa. Però se proprio ne devo scegliere una, direi le tante schiacciate. Insomma la pallacanestro è di per se un gioco altamente spettacolare, e quindi mi piacerebbe rivedere anche l’anno prossimo tanti voli sul ferro».
Ultima domanda, il tuo personale sogno nel cassetto per i colori bianconeri?
«Come già ho detto, non ho vissuto per questioni prettamente anagrafiche lo scudetto del 1991. Vorrei poter vivere in prima persona quelle emozioni. Speriamo bene».

Sconfitta “on the road” per il Maddaloni

DALLA NUOVA GAZZETTA DI CASERTA DEL 30/05/2014

UNDER 14 ELITE. La formazione biancazzurra non può nulla contro il team dello Scafati
Sconfitta “on the road” per il Maddaloni

PRO LOCO SCAFATI 64
PALL. SAN MICHELE 47
(11-13; 29-20; 48-31)

SCAFATI: Malafronte 2, Avino 10, Aiello, Giordano 7, Balzano 15, Amaro 2, Corradino 7, Esposito B. 15, Sostoarchimio 2, Sabatino, Esposito A. 4, Costagliola..
MADDALONI: Torre 4, De Crescenzo, Cerreto 5, Tedesco 4, Correra, Suppa, Pascarella, Spallieri 5, Ceriello 4, Ferraro 25, All. Borrelli.
ARBITRI: Francesco Novi e Gianluca Caputo di Angri (SA).

SCAFATI. Uno degli ultimi impegni stagionale per la formazione Under 14 della Pallacanestro San Michele Maddaloni, che esce sconfitta dal parquet dello Scafati dopo aver lottato ardentemente per tutto il primo tempo.
Pronti, partenza e via, sono proprio i maddalonesi che conducono le danze, creando più di un grattacapo agli avversari, e chiudendo addirittura con il naso avanti al primo pit stop della sfida. Nel secondo quarto i padroni di casa iniziano a prendere la situazione in mano, da prima compiendo il sorpasso e poi cercando di allungare prima di andare negli spogliatoi. Al rientro dal riposo lungo, i biancazzurri non riescono più a contenere le folate degli avversari, che entrati in ritmo non si volteranno più indietro e proseguiranno la loro corsa verso i due punti in palio.
GB

mercoledì 28 maggio 2014

Domenica a Maddaloni ci sarà lo Jamboree

COMUNICATO STAMPA PALL. SAN MICHELE DEL 29/05/2014

Domenica a Maddaloni ci sarà lo Jamboree

Domenica 1 giugno 2014, per tutta la mattinata, si svolgerà presso la zona fiera settimanale di Maddaloni lo Jamboree. Tale evento è una manifestazione che si svolge in tutte le regioni d'Italia a conclusione del Trofeo Esordienti, campionato dedicato all'ultima annata del minibasket. Organizzatori di questa edizione sono le due società del comune delle "Due Torri", che da anni ormai hanno stretto una sinergia a livello giovanile, ovvero la Libertas Maddaloni e la Pallacanestro San Michele Maddaloni. Saranno allestiti circa dieci campi di gioco, e il tutto si svolgerà in un clima di divertimento e serenità, dove a vincere saranno solo ed esclusivamente i mini cestisti. Lo Jamboree, patrocinato dal Comune di Maddaloni, rientra nel fitto calendario di manifestazioni sportive che da qui ai primi di settembre vedrà la città abbracciare diversi sport e tantissimi praticanti e appassionati.

I RAGAZZI LIBERTAS CON LA PRIMA SQUADRA DEL SAN MICHELE
"Libertas e San Michele, in collaborazione con i comitati Regionale e provinciale e il patrocinio del Comune di Maddaloni, organizzeranno - ha dichiarato la responsabile Claudia De Capua - questo evento per la regione Campania. Saranno presenti oltre 400 bambini in rappresentanza di più di trenta squadre. Sarà una giornata ricca di pallacanestro e tanto divertimento. Saranno allestiti dei campo presso l'area fiera di via Serao adiacenti al playground di quella zona. La Libertas prenderà parte a questo evento con la sua squadra che ha ben figurato fino ad ora. L'evento si inquadra in una serie di manifestazioni che la Pallacanestro San Michele ha iniziato a promuovere, vedi l'organizzazione delle Finali regionali Under 17 Elite e il prossimo Torneo regionale Under 15, e continuerà con maggior forza a fare nel prossimo futuro. Domenica, dunque, Maddaloni vivrà - ha concluso l'organizzatrice Claudia De Capua - un'emozionante giornata di sport con i colori di queste trenta ed oltre squadre presenti, e la magia del pallone lanciato in aria da festanti bambini".

Addetto Stampa
Pall. San Michele
Giovanni Bocciero

Juvecaserta, Baioni: «Ripartiremo dalla compattezza di squadra»

DALLA NUOVA GAZZETTA DI CASERTA DEL 29/05/2014

LEGA A. La Juvecaserta, vigile sul settore giovanile, sarà impegnata all’interzona U15 nel fine settimana
Baioni: «Ripartiremo dalla compattezza di squadra»

Giovanni Bocciero

CASERTA. La Juvecaserta è al lavoro per il futuro, ma anche e soprattutto per l’immediato. Lo sa benissimo l’assistent coach di Molin, Giacomo Baioni, che ha ancora una stagione da portare al termine, quella della categoria Under 15 d’Eccellenza. Con il tecnico arrivato nella scorsa stagione, abbiamo parlato sia dell’annata appena conclusa dalla Juvecaserta, sia di questo prossimo appuntamento al giovanile.
Innanzitutto, cosa le ha lasciato questa prima stagione all’ombra della Reggia, vissuta senz’altro a mille all’ora, con tantissime emozioni?
«La stagione ha lasciato senz’altro un sapore positivo in bocca - ha esordito il tecnico Baioni -. Oggettivamente conoscere Caserta e vivere Caserta, è stata un’emozione importante. La cosa bella è che Caserta non lascia nulla al caso, ti costringe a spremerti ogni giorno per dare il massimo. Non c’è mai un giorno piatto, c’è sempre qualcosa che ti anima e che ti da motivazioni a produrre qualcosa di positivo nel lavoro. Siccome io vivo la mia professione in questa maniera, visto che prima di tutto è una passione, devo dire che l’equazione tra le mie motivazioni e il vivere Caserta è un’equazione che da sicuramente un risultato estremamente positivo».
FOTO BUCO
Se dovesse rivedere tutto il film della stagione bianconera, quale momento ricorderebbe con maggiore felicità e soddisfazione?
«Devo dire, sinceramente, che faccio fatica a discriminare un momento rispetto ad un altro. Penso che il momento più bello sia sempre stato quando s’infiammava il PalaMaggiò in dei momento particolari delle partite. Questo è un momento che fortunatamente - ha raccontato l’assistent coach - abbiamo vissuto e percorso diverse volte in casa, dove da un certo punto della stagione abbiamo avuto un cammino netto nella sua positività. Oggettivamente in quei momenti lì il PalaMaggiò diventa una cosa difficile da sopportare nel senso positivo dell’affermazione. Diventa una cosa che ti trascina, che ti entra dentro e ti rimane. Ripeto, dividere un momento rispetto ad un altro mi risulta difficile. Posso ricordare le partite con Siena, con Cantù, però la realtà è che quando noi, che eravamo una squadra esplosiva a tratti, e il PalaMaggiò che lo diventata in determinanti momenti delle partite, è in assoluto il ricordo più bello della stagione passata».
Questa stagione è stata ormai archiviata. Nella prossima, dalla quale ripartirete oltretutto da ben sei giocatori riconfermati, cose vorrebbe rivedere in campo? 
«La Juvecaserta riparte sicuramente dalla compattezza di squadra, dal fatto che questa unione ci ha portato in maniera unilaterale nei giudizi a crescere durante l’anno. Sicuramente cercheremo - ha analizzato il secondo allenatore casertano - di mantenere le nostre prerogative difensive che sono quelle che ci hanno fatto gettare le basi per una grande stagione. Cercheremo invece di aumentare la produttività offensiva che, invece, a tratti è mancata. Siamo contenti di aver programmato in maniera lungimirante la passata stagione, perché oggettivamente avere cinque uomini, che poi sono diventati sei, sotto contratto, è un vantaggio oggettivamente importante».
Lei è stato impegnato non solo con la prima squadra, ma anche con il settore giovanile della Juvecaserta. Proprio nel prossimo fine settimana sarà di scena all’interzona con l’Under 15 d’Eccellenza. Ma in generale, come ha trovato il vivaio casertano?
«Il settore giovanile l’ho trovato un pò come Caserta vive per la pallacanestro, ovvero piena di gente con passione, sicuramente in ristrutturazione. Oggettivamente - ha continuato il tecnico bianconero - per noi il fatto di partecipare all’interzona equivale ad una finale scudetto, perché siamo riusciti ad uscire dalla regionee ad affacciarci ad un palcoscenico che oggi, per noi, è un po’ troppo alto. Siamo capitati in un girone di ferro (con Benetton Treviso, Reggio Emilia e Stamura Ancona), dove con molte probabilità c’è una delle finaliste per lo scudetto che potrebbe essere Reggio Emilia. Però ripeto, oltre al risultato che non conta più di tanto, è il lavoro che c’è dietro davvero fondamentale, che non riguarda solo il mio gruppo ma tutti gli altri, dove è stato fatto un lavoro unilaterale molto positivo per dare continuità e sempre maggiore dignità ad una parte vitale del mondo Juvecaserta».
Infine, ritiene che l’arrivo di Esposito possa dare ulteriore spi nta al settore giovanile?
«Penso proprio di si, perché Vincenzo oltre ad essere un’icona del basket casertano, ad essere uno dei pochi che meritatamente ha la maglia appesa al soffitto del PalaMaggiò, è una persona ed un uomo di basket. Si vede che ha vissuto per la pallacanestro e vivrà di questo per tutto il resto della sua vita. Non voglio certamente farmi gli affari suoi, ma penso che sia così. Dietro al talento, dietro al campione che è stato c’è una persona che la pallacanestro la vive a 360 gradi, e sicuramente - ha concluso coach Giacomo Baioni - è un innesto importante per crescere tutti insieme ulteriormente».

Nel weekend il trofeo Dunkers

DALLA NUOVA GAZZETTA DI CASERTA DEL 28/05/2014

TORNEO DI FINE ANNO. Sarà il PalaIlario il teatro della kermesse
Nel weekend il trofeo Dunkers

SAN NICOLA LA STRADA. Sabato 31 maggio e domenica 1 giugno si svolgerà presso il PalaIlario di San Nicola la Strada il primo trofeo Dunkers, che sarà la migliore occasione per salutare la stagione agonistica targata 2013/14. E quale saluto migliore se non giocando?
Quattro le formazioni che si daranno battaglia in gare di semifinale e finale, che vedranno impegnate, dunque, le squadre “casalinghe” dei San Nicola Basket Cedri, che hanno conservato la Serie C tramite playout; il Basket Koinè San Nicola, che si sono attestati a metà classifica nel campionato di Promozione con vista sui playoff; e poi la Polisportiva Virtus 04 Curti, che non è riuscita a disputare i playoff della Serie D davvero per un soffio; e infine la Pallacanestro Santa Maria a Vico che è stata eliminata al primo turno dei playoff di Serie D.
L’organizzazione si augura che tale kermesse cestistica venga seguita dal pubblico, gremendo la tribuna del palazzetto sannicolese.
GB

Juvecaserta, appeso ad un filo il destino di Brooks

DALLA NUOVA GAZZETTA DI CASERTA DEL 28/05/2014

LEGA A. All’ala non dispiacerebbe rimanere, ma le grandi d’Europa ancora non programmano il proprio futuro
Juvecaserta, appeso ad un filo il destino di Brooks

Giovanni Bocciero

CASERTA. La dirigenza e lo staff tecnico della Juvecaserta ha ripreso a pieno regime il proprio lavoro, in vista di una futura stagione a cui bisognerà rispondere presente, ma soprrattutto dare continuità agli ottimi risultati conseguiti in questo anno agonistico.
FOTO BUCO
Il team bianconero ha fatto parlare tanto di sè sul campo, con una stagione al limite del miracoloso per quello che si è saputo fare, che in cuore ai dirigenti casertani è stata una vittoria soprattutto delle scommesse. E poi, il successo forse più importante e prestigioso, è stato senz’altro quello di aver riportato la società di Pezza delle Noci ad avere dei conti sani, in attivo, senza dover fare i salti mortali per vedere innanzitutto come fare ad iscriversi al prossimo campionato. E proprio ai nastri di partenza della prossima Serie A, in casacca naturalmente bianconera, potrebbe esserci Jeff Brooks. L’ala, autentico go-to-guy della Juvecaserta targata 2013/14, sarebbe ben fiero di rimanere all’ombra della Reggia per un’altra stagione, sia perché gli piace la città sia perché si è trovato bene nella famiglia bianconera. Il problema, più che economico (anche se qualche intoppo anche lì c’è) sembrerebbe essere quello degli obiettivi e dei traguardi. Brooks vuole giocare per una grande d’Europa, essere impegnato in Eurolega. La Juvecaserta non può offrire questo, e forse nemmeno la competitività per i primi sei posti in classifica che tutto sommato pur potrebbe interessare al coloured di Louisville. Il giemme Marco Atripaldi, dopo averci lavorato per diversi mesi al possibile rinnovo contrattuale, aveva perso quasi ogni speranza di riaverlo agli ordini di coach Lele Molin l’agosto prossimo. Nell’ultima settimana però, lo stesso Atripaldi ha confessato per la percentuale che Brooks rimanga è salita al 30%, e magari con l’opportunità di vederlo schierato in un ipotetico starting-five da “3”, piuttosto che da “4”.
Restiamo dell’idea, però, che le grandi d’Europa siano ancora impegnate nei playoff dei rispettivi campionati, e che dunque non abbiano ancora programmato i movimenti estivi. E quando sarà il momento, Brooks spiccherà senz’altro il volo.

martedì 27 maggio 2014

La Juvecaserta cercherà il proprio tesoretto

DALLA NUOVA GAZZETTA DI CASERTA DEL 27/05/2014

LEGA A. La priorità sono nuovi sponsor e soci e non è da sottovalutare l’azionariato popolare
La Juvecaserta cercherà il proprio tesoretto

Giovanni Bocciero

CASERTA. La Juvecaserta ha già da tempo programmato il proprio futuro, ma per metterlo in atto bisognerà aspettare ancora molto tempo. Il primo passo, purtroppo, sarà quella di reperire nuovi sponsor e soprattutto nuovi soci.
La Pasta Reggia della famiglia Pallante sarà ancora una volta al fianco della società guidata dal duo Barbagallo-Iavazzi. Per il momento c’è stata soltanto una stretta di mano simbolica, e non il cosiddetto “nero su bianco”. Ma tra gentiluomini, questo spesso vale molto più dell’inchiostro.
FOTO BUCO
Assodato dunque la continuazione della sponsorizzazione da parte di Pasta Reggia, ci si nuoverà per “attaccare” altri loghi sulla casacca bianconera, così come si lavorerà per allargare la base societaria altri soci. In tal senso, lo stesso giemme Marco Atripaldi ha più volte ripetuto di essere disponibile per setacciare il territorio alla ricerca delle risorse necessarie per far affrontare alla compagine di Pezza delle Noci la stagione futura. L’iscrizione non è a rischio, anzi, rispetto a dodici mesi fa c’è senz’altro di che sorridere. Il problema potrebbe riguardare soltanto la costruzione del roster, che tra l’altro ha già sei elementi incastonati nel proprio puzzle. Il budget che si riuscirà ad avere a disposizione servirà per completare la squadra affidata a coach Lele Molin.
La diminuzione dei fondi, causa appunto l’impossibilità da parte della proprietà di sostenere da soli tutte le spese che ne derivano, potranno influenzare non poco, ma si è deciso di seguire questa linea per non ricreare una situazione debitoria che proprio in questo anno è stato del tutto abbattuta.
Agli imprenditori locali il buon senso di abbracciare la causa bianconera, perché questa società ha dimostrato sul campo di che pasta è fatta. E non è neppure da scartare l’idea di un “azionariato popolare” tra i tifosi casertani. Basta davvero una scintilla per far accendere la miccia. Ma ne parleremo più in la.

Roma e Sassari in semifinale

DALLA NUOVA GAZZETTA DI CASERTA DEL 27/05/2014

PLAYOFF SCUDETTO
Roma e Sassari in semifinale
Milano soffre contro Pistoia

CASERTA. Continuano a pieno regime i playoff della Serie A Beko, in cui al momento della stesura di questo articolo ancora due serie sono aperte. La prima, e sicuramente quella dalla quale ci si aspettava il risultato più scontato di questa post season, è quella tra Milano e Pistoia. Le “scarpette rosse”, dopo aver vinto le due gare casalinghe ha perso entrambi i “match ball” del PalaCarrara, contro una Pistoia che non ne vuole proprio sapere di ricoprire il ruolo di vittima sacrificale. Si è in parità sul 2-2 e quindi si ritornerà al Forum di Assago per la decisiva gara 5. A guardare con molta attenzione questa serie è Sassari, che il suo dovere lo ha già fatto. Infatti gli isolani hanno liquidato con un secco 3-0 Brindisi, mettendo in luce tutto il proprio arsenale offensivo così da staccare il biglietto per la semifinale. Rammarico, forse delusione per Brindisi, che dopo questa eliminazione si è messa subito a lavorare per programmare l’immediato futuro.
Nella parte bassa del tabellone playoff, ha archiviato il proprio quarto di finale anche Roma, che ha superato anch’essa con un secco 3-0 la seconda della classe Cantù. Ecco, se Sassari aveva dalla propria il fattore campo, quella di Roma è una vera e propria impresa, visto che ha vinto le prime due gare in trasferta, e poi ha completato il lavoro al PalaTiziano, vincendo gara3 dopo un overtime, visto che gli uomini di Sacripanti hanno cercato di evitare l’inevitabile. Purtroppo non ci sono riusciti. Serie che potrebbe essere in dirittura d’arrivo quella tra Reggio Emilia e Siena, con gli emiliani in vantaggio 2-1 e con il “match ball” in casa (gara4 giocata ieri sera). Non bisognerà sottovalutare, però, la determinazione ela voglia di vincere dei campioni in carica di Siena, che a parte i problemi finanziari, stanno svolgendo un campionato alla grande.
GIBO

lunedì 26 maggio 2014

Il ritorno è tutto in crescendo per la Juvecaserta

DALLA NUOVA GAZZETTA DI CASERTA DEL 26/05/2014

SPECIALE. Messa in cassaforte la salvezza si è piombati sui playoff sfuggiti soltanto all’ultimo turno
Il ritorno è tutto in crescendo per la Juvecaserta

Giovanni Bocciero

CASERTA. Dopo un girone d’andata piuttosto altalenante, quello di ritorno ha visto una Juvecaserta in continua crescita. Non senza qualche scivolone di troppo, ma comunque ben al di sopra delle aspettative d’inizio stagione, con le varie scelte di mercato che si sono dimostrate azzeccate.
FOTO BUCO
Il giro di bia ricomincia dalla trasferta in laguna, dove Venezia vince  contro una piuttosto disastrosa Juvecaserta, davvero mai in partita. Successivamente al PalaMaggiò arriva Pesaro, per quello che vale come uno scontro salvezza. Dopo un primo tempo non proprio entusiasmante, i bianconeri rinascono nel secondo tempo trascinati da Hannah e mettono in cassaforte la permanenza nella massima serie. Sette giorni dopo arriva la trasferta di Milano, in cui contro la corazzata del torneo i casertani fanno segnare il peggior record di punti segnati in Serie A (43!). La settimana dopo c’era la sfida contro Reggio Emilia, una partita vinta che è stata però vissuta in modo strano, visto che nel prepartita si è sparsa la voce dell’imminente taglio di Hannah e dell’ingaggio di Chris Duhon. Settimana di travaglio, e poi la definitiva chiusura della trattativa con non poco irritamento. Altre due gare molto attese, soprattutto dal popolo di fede bianconera, erano la trasferta di Roma e il derby in casa contro Avellino. Nella prima la vittoria va ai capitolini, anche se c’è stata la sensazione che Mordente e compagni si siano svegliati troppo tardi. Nella seconda invece, arriva una schiacciante vittoria abbellita anche dall’esordio di Ronald Moore. Un passo indietro nella trasferta in quel di Brindisi, dove a tratti i casertani hanno dominato, senza riuscire però a chiudere la partita. Si ritorna subito al successo con l’impegno casalingo contro Montegranaro, che cerca di resistere prima di crollare e rinvenire però troppo tardi. Sette giorni più tardi arriva al PalaMaggio la Cantù degli ex Sacripanti, Oldoini e Stefano Gentile, tanto attesi e accolti con  gli applausi. In campo però si fa sul serio, ed il finale ha visto ancora una volta il fortino di Pezza delle Noci rimanere inviolato contro una grande. La doppia trasferta, prima a Bologna e poi a Varese, poteva dare una bella spinta per l’approdo ai playoff della Juvecaserta. Due gare che i tifosi hanno seguito attentamente, eppure sono arrivate due sconfitte mal digerite, perché dopo un approccio tutto sommato buono, c’è stato il crollo nel rush finale. Il Sabato Santo ha fatto visita ai bianconero Siena, e dopo un match vibrante l’hanno spuntata i ragazzi di coach Molin. La rincorsa playoff è continuata con la bellissima affermazione isolana a Sassari, che ha galvanizzato tutto l’ambiente casertano. Alla penultima giornata è caduta anche Cremona, in una gara dove pur soffrendo si sono imposti i bianconeri. Eppure la qualificazione alla post season passava per lo scontro diretto di Pistoia, in grande rimonta, che vince di due punti e riesce a staccare il biglietto playoff grazie alla differenza punti.

GIRONE D'ANDATA

sabato 24 maggio 2014

Per la Juvecaserta un inizio con grande pathos

DALLA NUOVA GAZZETTA DI CASERTA DEL 25/05/2014

SPECIALE. Dopo un buon avvio per i bianconeri cinque stop consecutivi ed un prosieguo altalenante
Per la Juvecaserta un inizio con grande pathos

Giovanni Bocciero

CASERTA. La Juvecaserta si presentava alla stagione targata 2013/14 con diversi punti interrogativi, a partire dal tecnico Lele Molin, alla sua prima esperienza vera da capo allenatore, per proseguire con alcuni elementi della formazione bianconera, giocatori sconosciuti ai più e soprattutto alla tifoseria. Ma la certezza, il marchio di garanzia, era senz’altro il giemme Marco Atripaldi, che nella sua lunga carriera qualche fenomeno U.S.A. in Italia lo ha portato, eccome.
FOTO BUCO
Alla prima giornata non si poteva sperare un’esordio migliore al PalaMaggiò, battendo l’accreditata (ad inizio stagione) Venezia, facendo intuire da subito che la difesa sarebbe stata una pietra miliare dei casertani. Anche alla seconda giornata arriva un successo, questa a Pesaro dopo un supplementare, dopo che Caserta ha dissipato un vantaggio in doppia cifra. La domenica successiva arriva la sconfitta, ma decisamente a testa alta. l’avversario che fa visita ai bianconeri è Milano, le odiate “scarpette rosse”, che vincono con più d’un aiuto da parte della terna arbitrale, facendo insorgere e non poco il popolo di fede casertana. La Juvecaserta, poi, viene schiantata in quel di Reggio Emilia, e più che la sconfitta nello spogliatoio bisognava fare i conti con l’esclusione di Hannah. Continua il momento negativo per i bianconeri, visto che inanellano ben altre tre sconfitte, costringendo il coach a lavorare soprattutto sull’aspetto mentale. S’inizia in casa contro Roma, anche se ancora una volta si può recriminare per un fischio (fallo tecnico a Mordente) che ha influenzato il risultato; si è proseguito con l’infuocato derby disputato ad Avellino, e si è concluso con il k.o. tra le mura amiche contro Brindisi, che disegnava un quadretto davvero nero per gli uomini di coach Molin.
La striscia negativa si è interrotta sette giorni più tardi, quando la Juvecaserta è andata a far visita a Montegranaro. In quell’occasione i bianconero tornano al successo scacciando la crisi. Successivamente si va a far visita alla Cantù degli ex Sacripanti, Oldoini e Stefano Gentile. Gli ospiti si fanno valere, e soltanto un tiro allo scadere spezza i sogni di gloria. I casertani hanno rialzato la testa, e tornano a sorridere anche al PalaMaggiò (mancava la “doppia v” dalla prima giornata) contro Bologna, gestendo bene il match sin dalla palla a due. Brooks e compagni non si fermano neanche contro Varese, alla vigilia del Natale, ma il regalo vero arriva nel giorno di Santo Stefano, quando viene espugnata Siena. Di rigetto, l’anno solare si conclude con la batosta interna contro Sassari, dove è da registrare soprattutto il fuggi fuggi generale per il terremoto avvertito un pò in tutta la provincia. Ventiquattro ore prima della Befana, la Juvecaserta era di scena a Cremona, dove complice una prestazione brutta la costringe non solo alla sconfitta, ma anche a non qualificarsi per la Final Eight di Coppa Italia. Ultimo turno in casa con Pistoia, e sono altri due punti da mettere in cascina.

Atripaldi: «Adesso bisogna capire cosa possiamo fare»

DALLA NUOVA GAZZETTA DI CASERTA DEL 24/05/2014

LEGA A. Il giemme bianconero con l’amarezza playoff nel cuore non si è sbottonato sui prossimi movimenti
Atripaldi: «Adesso bisogna capire cosa possiamo fare»

Giovanni Bocciero
MARCO ATRIPALDI (FOTO BUCO)
CASERTA. La Juvecaserta continua a lavorare sotto traccia, anche perché i tempi sono piuttosto acerbi per imbastire delle vere e proprie trattative. Per questo abbiamo intervistanto il giemme bianconero Marco Atripaldi, al quale abbiamo rivolto diverse domande.
E’ stata ormai sbollita la rabbia dopo l’eliminazione dai playoff?
«Più che rabbia c’era amarezza, che fatica a passare vedendo giocare i playoff e pensando che avremmo potuto dire la nostra, e questo è un peccato. Dopodiché pensiamo al futuro».
Come valuta il suo primo anno qui all’ombra della Reggia?
«Mi sono trovato molto bene, e mi piace lavorare qui. Non è sempre facile perché c’è grande passione, grande interesse, ci sono molto persone che intervengono. Questo è bello, ma per chi lavoro a volte può essere anche un problema. Complessivamente tutto questo è un grande stimolo per chi lavora qui, è un bel elemento, anche personalemnte. Dal punto di vista professionale abbiamo fatto una buona stagione perché 30 punti sono un livello di eccellenza. Poteva essere buonissima se avessimo raggiunto i playoff che sono mancati per un soffio, e siccome la sfortuna non esiste, qualche errore l’abbiamo commesso anche noi».
Vedere appunto Pistoia che se la sta giocando contro Milano, qualora avreste raggiunto i playoff avreste sperato di fare lo stesso cammino?
«Ogni partita fa storia a se. Sicuramente eravamo mentalmente pronti a giocarli questi playoff, e a cercare di fare la miglior figura possibile. Pistoia se la sta giocando con Milano, quindi bravi loro che stanno dimostrando una loro forza contro la migliore del lotto. Secondo me avremmo fatto buona figura anche noi».
Per quanto riguarda il capitolo Esposito, è fattibile una presentazione nella prossima settimana?
«Vedremo, ma al momento Vincenzo Esposito è ancora sotto contratto con Imola fino al 30 giugno. Esistono delle questioni burocratiche da dover risolvere, anche sotto l’aspetto organizzativo, al di là della volontà e dell’annuncio che abbiamo già fatto che il prossimo anno sarà con noi. Può darsi che già la prossima settimana si facciano questio passaggi tecnici, se così li vogliamo chiamare, ma non abbiamo fretta. Ci vuole il rispetto delle regole».
Per quanto riguarda il mercato avete già imbastito qualche trattativa con possibili rinforzi?
«Innanzitutto abbiamo già firmato Ronald Moore, e quindi qualcosa che c’interessava lo abbiamo già fatto. Di giocatori sotto contratto ne abbiamo sei, e quindi si parte da una base importante. E’ da tempo che stiamo lavorando già per l’anno prossimo, sempre compatibilmente con le risorse spendibili».
Eppure si fanno i nomi dei vati Jackson, Turner, Dean?
«Non sono gli unici, e si tratta comunque di giocatori di livello, di qualità che hanno fatto bene. Jarrius Jackson è un giocatore di spessore, Taquan Dean ha avuto una stagione complicata ma è di qualità, Elston Turner è stato uno dei giovani americani più interessanti. Ci sono loro ma ce ne sono altri. Però direi che è prematuro adesso spendere dei nomi. In questo momento è più la fase in cui bisogna capire la disponibilità, i costi, se sono compatibili, se rientrano nella chimica di squadra che vogliamo fare. Insomma si lavora ad ampio raggio».
Proprio dal punto di vista prettamente economico, è fattibile pensare che forse gli acquisti non arriveranno subito cercando di far abbassare e pretese d’ingaggio?
«Mi rifaccio a ciò che è stato riportato sul comunicato della società in merito all’ultimo CdA: la squadra è stata iscritta, il campionato si farà, e la spesa per la squadra dipenderà anche dalle risorse che si reperiranno. Se non ce ne saranno di nuove, si farà la squadra con molto poco rispetto a quest’anno. Questo perché i proprietari non sono in grado di sostenere uno sforzo enorme come quello di questa stagione in cui hanno messo a posto i conti societari. Io che sono operativo sul campo devo attenermi a questo».
Leggendo tra le righe di alcune sue dichiarazioni si può capire che quest’anno si cercheranno giocatori con alle spalle già esperienze europee?
«Quello è un obiettivo che ogni anno ci si pone. E’ semplice vedere Ron Moore che alla sua quarta stagione consecutiva in Europa lo ha reso capace subito a dare un contributo. Il problema è che i buoni giocatori con tale esperienza normalmente costano di più, e quindi si tratta di capire cosa si può fare, e non tanto cosa si vuole fare. E in tal senso si cercherà il miglior compromesso».
Se chiedessi oggi a Marco Atripaldi cosa volesse rivedere dalla Juvecasera l’anno prossimo, cosa risponderebbe?
«Vorrei rivedere alcune cose. Intanto quella voglia di dare spettacolo e di giocare sopra il ferro delle prime partite. Poi la determinazione nel non mollare mai le partite anche quando sembrano compromesse che si è visto tante volte. E poi naturalmente la difesa, che in tante circostanze ci ha salvato spesso la pelle. Se si riuscisse a mantenere questi tre aspetti, e a migliorare sotto il profilo della solidità e della continuità soprattutto offensiva, credo che potremo toglierci delle gran belle soddisfazioni».

Il Family Caserta saluta la stagione agonistica

DALLA NUOVA GAZZETTA DI CASERTA DEL 24/05/2014

B FEMMINILE. La formazione di coach Sacco archivia il sogno promozione in A3 dopo questa sconfitta
Il Family Caserta saluta la stagione agonistica

FOTO VASTANO
FAMILY CASERTA    37
S.MATTEO MESSINA     76
(9-17; 14-37; 23-54)

FAMILY CASERTA: Natale, Barone 7, Del Monaco 10, Iuliano 4, Mallardo 7, Pastore 2, Cerreto 2, Cocchiarella 2, Migliore 3, All. Sacco.
SAN MATTEO MESSINA: Kramer 17, Onugha 11, Dominguez 10, Certomà 11, Polizzi 6, Grillo 5, Raffaele 3, Ingrassia 3, Cosenza, Cascio 10, All.Mussolino.
ARBITRI: Daniele Calella di Cisternino (BR) e Denny Lillo di Brindisi (BR).


CASERTA. E’ terminata la stagione agonistica del Family Caserta, che si è arreso anche nel secondo match dei playoff promozione. Il sogno delle casertane di salire in A3 si è definitivamente spezzato con la sconfitta rimediata tra le mura amiche del palazzetto di via Medaglie d’Oro contro un San Matteo Messina che non ha avuto pietà della squadra bianconera, praticamente annichilita.
In effetti le speranze a cui Barone e compagne si aggrappavano erano abbastanza esigue, visto che dopo la pesante sconfitta rimediata contro l’Aurora Pescara con il risultato di 75 a 38, bisognava battere le messinesi con un larghissimo scarto. Questo c’è stato, ma ancora una volta a subirlo sono state le casertane, con il risultato finale di 76 a 37.
Non c’è stata partita sin dalla palla a due, quando le viaggianti hanno fatto capire con quale intenzione erano arrivate in Terra di Lavoro. Dopo un primo quarto comunque difficoltoso, per le ragazze di coach Sacco il divario non era poi così enorme. Si è soffiato sull’ultima fiammella di speranza nel secondo quarto, quando le padrone di casa sono riuscite a mettere a referto soltanto cinque punti, incassando però quattro volte la stessa posta. Si è ritornati negli spogliatoi con il morale piuttosto giù, ma non mancavano le motivazioni per chiudere quantomeno a testa alta quest’ultima partita. La forbice si è però ulteriormente allargata ad inizio ripresa, e si è continuato su questa falsariga sino a raggiungere il definitivo più 41.
GIBO

Cantù con le spalle al muro

DALLA NUOVA GAZZETTA DI CASERTA DEL 24/05/2014

PLAYOFF SCUDETTO LEGA A
Cantù con le spalle al muro
Roma conduce sul 2 a 0

CASERTA. Anche la gara due della serie tra Cantù e Roma si è decisa soltanto sul rush finale. E ancora una volta a “piangere” per l’esito sono stati gli ex bianconeri Pino Sacripanti, Massimiliano Oldoini e Stefano Gentile.
La Virtus Roma, infatti, dopo essersi imposta con il risultatio di 75 a 71 nella partita d’esordio di questi playoff, ha bissato tale vittoria nella seconda gara della serie, disputata sempre al PalaPianella, espugnandolo stavolta con il risultato di 64 a 62, portando a questo punto dalla propria parte tutti i favori del pronostico, conducendo la serie per 2 a 0. Servirà una vera impresa adesso per i ragazzi di coach Sacripanti, che non avranno alcuna possibilità di errore nelle prossime due gare da disputare nella Capitale, se vogliono portare la contesa alla decisiva “bella” da giocare nuovamente tra le mura amiche, che in verità non hanno portato bene fin qui. Per Gentile dopo aver giocato solo 8 minuti nella prima sconfitta, senza segnare, in gara2 ha realizzato ben 11 punti, risultando uno dei migliori brianzoli.
GIBO

giovedì 22 maggio 2014

La Juvecaserta alla ricerca di due innesti

DALLA NUOVA GAZZETTA DI CASERTA DEL 23/05/2014

LEGA A. Per migliorare il roster servono un esterno con punti e un pivot di sostanza
La Juvecaserta alla ricerca di due innesti

Giovanni Bocciero

CASERTA. La Juvecaserta riprenderà prossimamente a lavorare per costruire il roster della prossima stagione. La coppia Marco Atripaldi e Lele Molin tornerà presto a lavorare fianco a fianco, con l’unico obiettivo di migliorare il team bianconero.
FOTO BUCO
L’identikit dei nuovi rinforzi non sono nascosti, in particolare due sono ben conosciuti, e non è un caso che radio mercato già stia facendo diversi nomi. Ma cerchiamo di andare con ordine e proviamo a capire chi realmente servirà al prossimo roster casertano.

ESTERNO. Innanzitutto servirà una guardia, possibilmente di spessore e con esperienza. In stagione più volte quel settore è stato un punto cruciale per le sorti della Juvecaserta. Servirà un esterno, come lo chiamerebbero gli americani, scorer, ovvero con punti nelle mani, che abbia un range di tiro affidabile da dietro l’arco dei tre punti. Non è un caso che i bianconeri siano stati una, se non la peggiore formazioni con la percentuale dalla lunga distanza. Oltretutto, a queste specifiche caratteristiche si deve aggiungere anche quella difensiva. L’identikit corrisponderebbe esattamente ad un Chris Roberts, efficace su entrambi i lati del campo, ma con la giusta costanza nell’arco di tutta la stagione. Da questo punto di vista già si sprecano alcuni nomi, come quelli di Taquan Dean, l’ex Avellino che già in stagione ha più volte lanciato qualche messaggio nei confronti della Juvecaserta, ma soprattutto Jarrius Jackson di Cremona, sul quale si sarebbe fiondato anche Venezia. Proprio la guardia che ha il passaporto italiano ha fatto un’ottima impressione al PalaMaggiò in occasione della penultima giornata di campionato. Adesso si tratta soprattutto di un pourparler, ma sicuramente si stanno vagliando diverse soluzioni che già sono state messe sul tavolo del giemme.

LUNGO. L’altro innesto per la prossima stagione riguarderà invece il settore lunghi. Anche qui ci si aspetta un colpo comunque importante da parte della società di Pezza delle Noci. In teoria si è cercato di convincere sin dal suo ritorno all’ombra della Reggia di rinnovare il contratto con Cameron Moore, ma il giocatore e il suo agente non ne hanno quasi mai voluto parlare, perché hanno ben altre idee per la stagione ventura. Per migliorare ilo roster a disposizione di coach Molin, allora, sarà necessario ingaggiare un pivot che porti fisicità e solidità oltre che a tanta difesa nel pitturato, e perché no, anche una gran quantità di rimbalzi, anche se in questo aspetto del gioco la Juvecaserta non ha molto faticato.

mercoledì 21 maggio 2014

I tifosi bianconeri: «L’anno prossimo miglioriamoci»

DALLA NUOVA GAZZETTA DI CASERTA DEL 22/05/2014

lega a. La Juvecaserta sta gettando le basi per il futuro, nel quale ci sarà posto per Enzo Esposito
I tifosi bianconeri: «L’anno prossimo miglioriamoci»

Giovanni Bocciero 

CASERTA. La Juvecaserta è in vacanza, in pieno relax, si è staccato la spina dopo la cocente esclusione dai playoff e si è preferito, appunto, prendersi del tempo per riflettere, riorganizzare le idee, ed essere operativi nel momento in cui si riprenderà il lavoro, pressappoco per la settimana prossima, quando sia il giemme Marco Atripaldi che il tecnico Lele Molin saranno ritornati all’ombra della Reggia. E chissà che insieme a loro non  possa già esserci Vincenzo Esposito, magari già pronto per la presentazione ufficiale che sancirà il suo ritorno alla Juvecaserta, che proprio ieri ha celebrato l’anniversario della conquista, vera e propria, del suo primo ed unico scudetto con El Diablo costretto a guardare da bordocampo. Per il momento, dunque, tutte le notizie, soprattutto di mercato, che vogliono coinvolta la società bianconera non sono altro che chiacchiere, qualcuna inventata e qualcuna che ha delle fondamenta, ma si tratta pur sempre di un pourparler soltanto iniziale, tanto per sondare il terreno.
CARLA DI VICO
Noi continueremo, però, con l’ormai classico appuntamento settimanale in cui a parlare saranno i tifosi, che racconteranno le loro emozioni, le loro sensazioni, i loro pareri sulla Juvecaserta e su tutto ciò che gira intorno ad essa.
Questa volta abbiamo intervistato Carla Di Vico, ventiduenne residente a Maddaloni, studia ingegneria gestionale, ed è diventata appassionata e tifosa della formazione casertana perché trasportata dai suoi amici che pur senza volerlo le riempivano la testa con il mondo della Juvecaserta.
Partiamo dalla stagione appena conclusa, cosa hai provato nell’arco dell’intero anno, e soprattutto come ci sei rimasta per la non qualificazione ai playoff?
«Inizio dall’ultima partita di campionato, e purtroppo devo rivelare che ancora oggi mi dispiace molto non essere riusciti ad arrivare ai playoff. La sqiadra però ce l’ha messa tutta per regalare a noi tifosi questo prestigioso traguardo, che all’inizio della stagione era pura fantasia. Durante l’anno abbiamo vissuto degli alti e dei bassi, è vero, ma ho visto tanto cuore, tanto sacrificio, e pure nelle sconfitte la squadra riusciva a fare un ulteriore step per migliorarsi».
Cosa avrebbe voluto dire, per te, partecipare ai playoff?
«Sicuramente sarebbe stato il coronamento di un’ottima stagione. Inoltre ci avrebbe permesso di ritornare tra le migliori squadre del nostro campionato, posizione che nelle ultime stagioni abbiamo perso soprattutto per i cronici problemi finanziari».
Se dovessi scegliere il miglior giocatore dell’anno, quale nome mi faresti?
«I nomi devono per forza essere due o tre. Tra questi certamente Jeff Brooks ha dimostrato più volte di essere l’autentica star della squadra. In alcune partite è sembrato un vero e proprio cannibale per come ha giocato, arraffando tutto quello che poteva. Però, sin da subito, mi è tanto piaciuto Chris Roberts. Ha sofferto un po’ l’ambientamento, ma in alcune partite è stato imprescindibile per la Juvecaserta tanto in difesa quanto in attacco. Piccola menzione anche per Ronald Moore, un vero leader».
Il tuo particolare messaggio alla dirigenza, sia per il lavoro svolto sportivamente che per quello finanziario?
«E’ doveroso un grazie ai due proprietari Carlo Barbagallo e Lello Iavazzi per quello che hanno fatto dal punto di vista finanziario, e speriamo che riescano a trovare chi li aiuti nel prosieguo del cammino. Marco Atripaldi invece ha confermato quanto di buono si diceva su di lui al momento del suo arrivo».
Come reputi il lavoro di coach Molin?
«Professionale ed accurato. Avrà commesso qualche errore, ma sono certa che si rifarà l’anno prossimo».
Presto tornerà a far parte della famiglia Juvecaserta Enzo Esposito, cosa provi per questo?
«Devo dire che purtroppo di Enzo Esposito conosco davvero poco, essendomi avvicinata al basket piuttosto tardi. E’ ovvio che essendo casertano non farà altro che bene».
Cosa ti auguri per la prossima stagione agonistica?
«Già sul finire di questo campionato abbiamo provato ad alzare l’asticella, e purtroppo non ci è andata bene. La sfortuna senz’altro c’ha messo lo zampino. Ma almeno vorrei rivedere la squadra competere per i playoff, magari anche più in alto».
Il tuo sogno nel cassetto per i colori bianconeri?
«Bella domanda. La scaramanzia mi consiglia di stare in silenzio, però dico di rivincere lo scudetto».

La casertanità trionfa al Gran Galà del basket

DALLA NUOVA GAZZETTA DI CASERTA DEL 22/05/2014

L’EVENTO - Diversi atleti di Terra di Lavoro premiati alla kermesse di Acanestro.it
La casertanità trionfa al Gran Galà del basket

CASERTA. Si è svolto all’inizio di questo mese il Gran Galà del basket regionale, che ha avuto luogo presso l’Hotel Nuovo Belvedere di Battipaglia, e che è stato organizzato dal portale web Acanestro.it, diretto dal giornalista Enrico Vitolo. Tanti i premi per allenatori e giocatori, in una serata che ci si augura possa essere soltanto il primo di una lunga serie di appuntamenti. Un grazie dall’organizzazione a tutte quelle società che hanno aderito al progetto e che hanno presenziato alla serata. Due le categorie, appunto coach e giocatori, suddivisi per  i campionati maschili e femminili. In tale cornice ottima la rappresentanza della palla a spicchi casertana.
ANTONIA CORRERA DEL CASAGIOVE (FOTO VASTANO)
Nella categoria coach di DNB, l’allenatore del San Michele Maddaloni, Massimo Massaro, si è piazzato al secondo posto, dietro ad Antonio Paternoster dell’Agropoli, che ha appena eliminato il Maddaloni ai playoff, e davanti a Domenico Sorgentone dello Scafati. Nella categoria giocatori di DNC invece, gradino più basso del podio per il play casertano Giovanni Montuori adesso in forza al Campli, che è stato preceduto da Pierluigi Aprea ed Elia Confessore.
Ex conoscenza del basket maddalonese è il bosniaco Njegos Visnjic, che ha vinto il trofeo come miglior giocatore della Serie C. Un altro casertano si è piazzato sul podio della categoria di Serie D, e si tratta di Marco Olivetti del Casapulla, giunto al secondo posto dietro l’italo-argentino Adrian Forray.
Al femminile, successo di Antonia Correra del Centro Diana Casagiove per la categoria A3, mentre per quanto riguarda la Serie C secondo posto per Chiara Bargigli del Gymnasium Caserta.
GIBO

Juvecaserta, Tommasini: «Il recupero procede molto bene»

DALLA NUOVA GAZZETTA DI CASERTA DEL 21/05/2014

LEGA A. Il play della Juvecaserta soddisfatto della sua prima esperienza nella massima serie
Tommasini: «Il recupero procede molto bene»

Giovanni Bocciero


CASERTA. La Juvecaserta è stata non poco sfortunata in questa stagione, e basta guardare all’infermeria per avere tutte le prove del caso. Chissà se Camemor Moore non si fosse fermato a neanche conclusione del girone d’andata, quale sarebbe stata la solidità nel pitturato dei bianconeri. O ancora, se Claudio Tommasini non fosse venuto meno nel rush finale della corsa per i playoff, che epilogo avrebbe avuto la stagione dei ragazzi di coach Lele Molin. Tutte domande alle quali non potremo mai rispondere, e che saranno in qualche modo il cruccio per questa annata straordinaria, al limite del miracoloso, ma che sarà segnata dal rammarico per essersi visti sfumare un obiettivo che per diverse giornate è stato saldamente alla portata del gruppo di capitan Marco Mordente e compagni.
Bisogna guardare al futuro, dopo aver avuto il giusto periodo di relax, e per qualcuno addirittura dopo essersi leccato le ferite di un anno duro ed intenso per ciò che si è fatto. Questo è il caso del back-up di Ronald Moore anche per la prossima stagione, ovvero il playmaker Tommasini.
Innanzitutto raccontaci come prosegue la tua riabilitazione, come stai e quando potremo rivederti in campo?
«Procede tutto abbastanza bene - ha esordito Claudio Tommasini -. Diciamo che adesso ho iniziato a correre, sento ancora un po’ di dolore sui cambi di direzione e nel mettere parecchio peso. Ho ancora due-tre settimane prima di arrivare alla scadenza della prognosi che è stata stilata subito dopo l’infortunio, e quindi procediamo».
TOMMASINI (FOTO CAROZZA)
Vogliamo tirare un bilancio sia per quanto riguarda la tua personale stagione che quella in riferimento alla squadra?
«Io sono molto contento per entrambe - ha dichiarato il playmaker bianconero -. Dal punto di vista personale non era facile per me fare un salto di due categorie, non è stato facile abituarmi ai ritmi e a tutto quello che c’è intorno. Però sono contento di quello che ho fatto e di come mi sono rapportato sia con i compagni che con gli avversari. Della squadra, invece, sono estremamente contento nonostante ci sia stata l’amarezza dell’ultimo periodo. Diciamo che non siamo stati certo fortunati - ha chiosato il giocatore -. Con il mio infortunio abbiamo dovuto togliere un uomo dalle rotazioni, e poi siamo rimasti fuori dai playoff nonostante avessimo lo scontro diretto favorevole contro chi ha preso invece il nostro posto, ovvero Pistoia. Dunque, per una serie di motivi, chiamiamoli negativi, abbiamo terminato anzitempo una bellissima stagione e questo naturalmente dispiace».
Con i se e con i ma non si va da nessuna parte, ma secondo il tuo punto di vista, con la tua fisicità difensiva saresti stato d’aiuto contro Wanamaker nell’ultima partita di campionato?
«Penso che l’importante sarebbe stato quello di avere un uomo in più - ha rilasciato l’esterno casertano -, che sarebbe comunque servito e stato utile, a prescindere dalla mia fisicità. Sicuramente Wanamaker è un playmaker con un fisico importante, e quindi magari Ron (Moore, ndr) in certi momenti ha fatto fatica perché probabilmente lui era provato visto che nelle ultime partita era costretto a giocare per forza 37 o 38 minuti. E da questo punto di vista sicuramente gli avrei potuto dare una mano».
Guardando al futuro, cosa maggiormente speri per la prossima stagione agonistica?
«Personalmente - ha rivelato il giocatore nativo di Bologna - mi auguro di avere lo stesso senso di squadra di questa stagione. Importante sarà ricreare lo spirito che ci ha contraddistinto quest’anno».
Quali sensazioni, e che motivazioni provi visto che l’anno prossimo sarai a contatto con Enzino Esposito, visto ormai il suo imminente ingresso nello staff tecnico?
«Io Esposito lo conosco perché ci ho giocato contro per due stagioni, quando lui ricopriva il ruolo di allenatore. E’ una persona che mi sta molto simpatica, anche se non lo conosco in maniera approfondita e personale. Penso che oltre ad essere stato un grande giocatore, per la Juvecaserta possa essere un’ottima mossa di mercato soprattutto per i giovani. A ragazzi come me - ha concluso Claudio Tommasini -, e forse ancora di più a tutti quelli del settore giovanile, avrà sicuramente tanto da insegnarci».

martedì 20 maggio 2014

La Juvecaserta cercherà rinforzi con esperienza europea

DALLA NUOVA GAZZETTA DI CASERTA DEL 20/05/2014

LEGA A. La società alla ricerca non solo di giocatori, ma anche di nuovi soci e sponsor
La Juvecaserta cercherà rinforzi con esperienza europea

Giovanni Bocciero

CASERTA. La Juvecaserta sembra chiusa per ferie, ma non è proprio così. La proprietà e la dirigenza stanno lavorando sotto traccia per migliorare ulteriormente il progetto bianconero. Si sta parlando sia di rinforzi per quel che riguarda la parte societaria, dove il duo composto da Carlo Barbagallo e Raffaele Iavazzi stanno cercando di allargare la base degli azioni. Cedere alcune percentuali delle loro azioni sarà fondamentale per far crescere il budget a disposizione dei casertani. Ma non solo si guarda a possibili imprenditori che possano abbracciare la causa della Juvecaserta, si guarda anche a quegli sponsor che vogliono credere nel progetto della società, e che vogliono affiancare il proprio marchio come fatto dodici mesi fa dalla Pasta Reggia della famiglia Pallante, i quali hanno più volte esternato che quella scelta non è stata sbagliata, anzi. E’ proprio in questo senso che la Juvecaserta sta lavorando per “attaccare” quanti più stemmi sulla propria casacca.
E’ importante cercare di ampliare il settore sponsor e la base societaria, ma sarà altrettaneto importante, e forse molto più interessante per tutti i tifosi, ciò che riguarderà la formazione che disputerà il proprio campionato di Serie A. Dall’ultimo CdA si è perfettamente capito che per non correre il rischio di creare dei nuovi debiti, dopo che la proprietà ha saputo nell’ultimo anno eliminare ogni pendenza, bisognerà utilizzare un budget ancora più risicato rispetto a quello speso questa stagione. Al giemme Marco Atripaldi toccherà nuovamente “cavare sangue dalle rape”. Di certo la professionalità e la bravura del general manager non sono messe in discussione, e per questo si teme ben poco la formazione del prossimo campionato. Parlare di nomi, adesso, è veramente troppo precoce. Sicuramente Atripaldi e il coach Lele Molin avranno discusso in quale settore dover intervenire con maggiore concretezza, dove dover cercare di ingaggiare un giocatore di spessore, e dove poter puntare su qualche scommessa. Ad oggi gli americani da dover inserire nel puzzle bianconero sono tre, due esterni (di cui uno sarà la guardia titolare) e un pivot. Non ci si può sbilanciare, come detto, su trattative e nomi, dopotutto si aspetta ancora l’ufficialità di Enzo Esposito per quel che riguarda lo staff tecnico, ma una cosa forse si è capita, leggendo tra le righe, dalle stesse parole del giemme, che ha sfruttano il fine settimana appena trascorso per recarsi al Forum di Assago per vedere le Final Four di Eurolega (e chissà che non abbia seguito qualche giocatore, anche se difficile). Vanno lette soprattutto le dichiarazioni inerenti a Chris Roberts. Alla sua prima esperienza in Europa ha vissuto degli up and down, ha sofferto la cosiddetta saudade, ovvero la lontananza da casa.
Per questo siamo convinti che, con ogni probabilità, i rinforzi per coach Molin verranno soprattutto dall’Europa, o quantomeno giocatori che hanno maturato esperienze nel basket europeo, perché lo si è visto con Ronald Moore, che giunto a Caserta si è saputo immediatamente calare nella nuova avventura, si è ambientato da subito ed ha dato il massimo nel brevissimo periodo.

lunedì 19 maggio 2014

Tiriamo le somme alla stagione della Juvecaserta

DALLA NUOVA GAZZETTA DI CASERTA DEL 19/05/2014

LEGA A. Il lavoro del giemme e della proprietà è stato senz’altro da dieci e lode
Tiriamo le somme alla stagione della Juvecaserta

Giovanni Bocciero

CASERTA. Questa stagione agonistica è stata ormai archiviata dalla Juvecaserta, e nonostante bisogna essere soddisfatti per l’obiettivo salvezza ampiamente raggiunto, resta il rammarico, l’amarezza, la delusione per l’epilogo finale. Siamo convinti che ad una settimana esatta, o poco più, dalla bruciante sconfitta in quel di Pistoia, ancora non sia sbollita del tutto la rabbia.
Sarebbe stato il giusto finale per la stagione dei bianconeri, che adesso si starebbero preparando al quarto di finale dei playoff contro la corazzata Armani Milano, piuttosto che programmare le vacanze estive, nel caso dei giocatori, e gettare le basi del futuro, nel caso dei dirigenti. Certamente non è stato tutto rose e fiori, di difficoltà ce ne sono state e pure tante, maa la proprietà in primis ha saputo tenere unito tutto l’ambiente, fiduciosi che l’obiettivo primario sarebbe comunque arrivato.
Alla coppia Raffaele Iavazzi e Carlo Barbagallo va un bel 10, perché dal punto di vista emotivo, sono sempre stati vicino alla squadra, alimentando giorno dopo giorno quella speranza che prima si è tramutata nella salvezza, e poi è quasi diventata l’accesso ai playoff.
Un’altrettanto 10 in pagella, e aggiungiamoci anche la lode, se lo è meritato il giemme Marco Atripaldi, che arrivato all’ombra della Reggia ha dimostrato tutte le sue qualità di scout e di manager. Ha saputo consegnare all’allenatore un roster composto da nomi sconosciuti ai più, ma senz’altro talentuosi, utili per il progetto che la Juvecaserta stava disegnando. Così come ha saputo fare da anello di congiunzione tra la proprietà e la squadra.
Oltre al coach Lele Molin, per il quale abbiamo fatto la sua analisi personale, sono da menzion are anche gli altri componenti dello staff tecnico, ovvero gli assistenti Giacomo Baioni e Sergio Luise, e il preparatore Domenico Papa. I primi due meritano entrambi un 7, perché è anche un pò merito loro se il capo allenatore è riuscito nel suo compito. Troppo spesso si sottovaluta la figura del vice allenatore, e proprio Molin conosce benissimo tale situazione, visto che ha costruito tutta la sua carriera da assistente ad Ettore Messina. Per il preparatore Papa, invece, alziamo il voto ad 8. Lavorare sui muscoli dei giocatori non è semplice, però se la Juvecasertaha avuto quella resistenza per buttare il cuore oltre l’ostacolo sino all’ultima giornata di campionato è soprattutto frutto del suo impegno. Per quanto riguarda gli infortuni, non possono essere ricondotti alla preparazione, ma soltanto alla sfortuna.
Infine, un voto bisogna darlo anche a Stefhon Hannah, l’ex regista che è stato croce e delizia dei casertani. E’ stato incostante nelle sue prestazioni, è vero, ma ha fatto intravedere anche doti importanti. Gli diamo un 6,5 per come ha giocato, non per quello che faceva fuori dal campo.

LA PAGELLA DEI BIANCONERI

Marco Mordente 6: Per il capitano bianconero è stata una stagione molto complicata. Sin dall’inzio è stato costretto a fare i lavori straordinari, per cercare di aiutare i propri compagni. Purtroppo non possiamo dire che ci sia riuscito. E’ mancato il suo apporto soprattutto in attacco, dove avrebbe dovuto ricoprire il ruolo di terminale offensivo.
Domenico Marzaioli 6: Valutare la stagione del playmaker maddalonese doc non è facile. Pochi spezzoni di partite, eppure in allenamento ha sempre fatto il suo dovere, con un bel sorriso stampato in viso. Mai una lamentela, un capriccio, sempre al suo posto con professionalità. Contro Cremona si è anche tolto la soddisfazione di segnare.
Michele Vitali 7: Senz’altro una scommessa vinta quella sia della Juvecaserta, che ha creduto in lui, sia di Vitali che ha saputo cogliere l’occasione. Stagione in crescendo per l’esterno bianconero che ha anche addirittura fatto la voce grossa in alcuni momenti cruciali. Da lui si ripartirà, per una stagione in cui sarà in rampa di lancio.
Claudio Tommasini 6,5: Altra lieta sorpresa per la Juvecaserta, che ha puntato forte su di lui. Giunto tra lo scetticismo generale, Tommasini si è guadagnto la fiducia del tecnico e del pubblico. A cavallo tra andata e ritorno è stato tra i migliori, tanto da essere convocato in Nazionale. Peccato per l’infortunio, perché la sua fisicità difensiva sarebbe tornata utile.
Andrea Michelori 7: Il gladiatore ha dimostrato sul campo che può ancora dare battaglia. Si sono sprecati gli aggettivi per definirlo, e lui il suo apporto non l’ha fatto mai mancare. Un lottatore a rimbalzo, porta sempre tanta energia quando viene chiamato in causa. Un vero e proprio esempio per lo spogliatoidal quale bisogna solo imparare.
Jeff Brooks 8: Il go-to-guy di questa Juvecaserta, un pilastro dal quale quasi tutto doveva passare. E’ stato autore di alcune prestazioni monstre in casa, con percentuali al tiro immacolate. Non si può dire lo stesso in trasferta, dove in più di una circostanza ha giocato con il freno a mano tirato. Si è tolto la soddisfazione dell’ASG Italia.
Cameron Moore 6,5: La grande scommessa soprattutto del giemme. Ha dimostrato solo parte del suo valore, facendo vedere sprazzi di talento puro. Ha vissuto qualche up  and down, ma comunque era uno dei migliori nel suo ruolo. L’infortunio gli ha tarpato le ali, e desta perplessità la sua convalescenza e il ritorno senza utilizzo.
Chris Roberts 7,5: La rappresentazione umana di dottor Jekyll e mister Hyde. Nella stagione, e addirittura nella stessa gara, iniziava bene e poi scompariva. Doti atletiche straordinarie, da far impallidire i supereroi, quando si accendeva era come un eruzione vulcanica: inarrestabile. Presente su entrambi i lati del campo, a tratti dominante.
Ronald Moore 7,5: Sicuramente l’uomo giusto al posto giusto. Sin da quando è atterrato a Caserta è stato un grande leader. Si è ambientato subito nella nuova squadra, ed ha preso le redini in mano nel momento della rincorsa playoff. E’ vero, ha steccato l’ultima gara a Pistoia, eppure ha fatto segnare 6 assist e 13 rimbalzi. Può ancora migliorare.
Carleton Scott 7: E’ stato il valore aggiunto allo starting-five. In diverse partite proprio uscendo dalla panchina ha saputo fare la voce grossa. La gara di Pistoia è un esempio lampante. Dentro ha un fuoco che arde tanto da aver più volte esternato con il corpo la sofferenza di essere relegato in panchina. L’anno venturo grande chance.
Tony Easley 6: Il buon Tony è arrivato per necessità, e nelle prime gare ha fatto sorridere per le sue prestazioni. Purtroppo è stato un fuoco di paglia, perché il resto della stagione è stato vissuto con il pathos, sia da lui che dalla tifoseria. Gli spetta di diritto il premio simpatia, ma quando si parla di basket il pivot è da rimandare.
Emanuele Molin 7: Il tecnico è stato senz’altro uno dei maggiori artefici di questa straordinaria stagione. Certo, di errori ne ha commessi, ma come tutti del resto, nulla in più. Ha saputo dare un’identità alla squadra, assemblandola nel corso dell’anno. Non avrà raggiunto il livello di gioco a cui aspirava, ma questa Juvecaserta era un qualcosa.

Il Maddaloni saluta con soddisfazione la stagione

COMUNICATO STAMPA PALL. SAN MICHELE DEL 18/05/2014


Il Maddaloni saluta con soddisfazione la stagione

Polisportiva Agropoli-Gruppo Ventrone Maddaloni 74-59
Agropoli: Romano 18, Serino 16, Cacace 2, Palma 9, Marulli 16, Buono 3, Spinelli, Pongetti, Antonietti 10, Nozzolillo, All. Paternoster.
Maddaloni: Pratillo n.e., Piscitelli 6, Mastropietro n.e., Moccia 14, Desiato 10, Loncarevic 2, Garofalo 7, Rusciano 4, Greco 2, Chiavazzo 14, All. Massaro.
Parziali: 11-13; 31-29; 51-45.
Arbitri: Matteo Semenzato di Mirano (VE) e Alessandro Ventini di Verona (VR).

Cronaca: Il Gruppo Ventrone Maddaloni termina la propria stagione agonistica in virtù del fatto che ha perso la decisiva gara tre dei quarti di finale contro l'Agropoli. Nonostante il risultato finale, in cui comunque nessuno è felice di perdere, l'annata resta assolutamente positiva visto che l'obiettivo dichiarato d'inizio anno era il raggiungimento di una salvezza tranquilla. Qualificarsi per i playoff è stato un qualcosa in più che ha decisamente inorgoglito ulteriormente la società di patron Andrea De Filippo.
La squadra maddalonese inizia la gara abbastanza contratta, dopotutto la posta in palio era di quelle importanti, e non poco. L'Agropoli inizia con una difesa alta che pur senza pressare infastidisce e non poco l'inizio della manovra ospite. La tensione, dopo pochi giri di lancette è già alle stelle, con i padroni di casa che conducono sul punteggio di 9-2. Il Maddaloni è pronto a reagire, cresciuta la propria intensità difensiva, e al 6' riesce addirittura a pareggiare i conti a quota 11. Si procede con un gioco sterile che non produce alcun punto ne da un lato ne dall'altro, fin quando i calatini non mettono la freccia (11-13). Si contano tanti errori da ambo le parti, ed è proprio su questo punteggio che si conclude la prima frazione di gioco.
Il secondo periodo inizia con il Maddaloni che va a segno con la tripla del più 5. Entrambe le squadre, però, continuano a tirare male, e la partita vive uno stallo veramente poco piacevole visti i precedenti. Proprio quando Maddaloni incappa in un blackout senza idee ne gioco, l'Agropoli diventa più aggressivo conquistando un paio di rimbalzi offensivi dai quali nascono i canestri che fomentano il parziale di 12-0 (23-16) al 15'. Resta forse il rammarico per non aver approfittato del momento di difficoltà dei locali per allargare la forbice. Maddaloni dopo un momento poco felice esce dal timeout con energia e difendendo, recupera un paio di palloni che tramuta in punti volando in contropiede. Allo striscione dell'ultimo minuto rimette anche il naso avanti (27-29), ma sono comunque gli agropolesi a condurre le danze al riposo lungo.
Al rientro dagli spogliatoi l'Agropoli riesce a segnare con continuità mantenendo saldamente il naso avanti. I biancazzurri, dal canto loro, sono troppo prevedibili il che li induce a perdere alcuni palloni. I padroni di casa ne approfittano per scappare sul punteggio di 44-35. Gli attacchi vivono degli ulteriori minuti di assoluta attività, in cui si rispondono colpo su colpo a suon di tiri pesanti, facendo lievitare il risultato complessivo. La parte conclusiva del terzo periodo è più teso, più vibrante, in cui le squadre se la danno di santa ragione, facendo prevalere l'agonismo a discapito della tattica.
L'ultimo quarto vede ancora le squadre affrontarsi a viso aperto. Nessuno ci sta a perdere, e allora si continua a battagliare. In una serie come questa, conta tanto soprattutto l'aspetto mentale, e alla terza sfida nel giro di una settimana si può avere un calo. Purtroppo questo colpisce i maddalonesi, che superato il 35' si deconcentrano ed è lì che purtroppo perdono la gara. Oltretutto qualche fischio troppo casalingo complica ancor di più l'ipotetica rimonta dei calatini. L'Agropoli non si fa pregare, allora, e mette a segno i canestri della cosiddetta staffa che di fatti chiudono il match.
Si conclude dunque la stagione, e la Pall. San Michele coglie l'occasione per ringraziare tutti i sostenitori che hanno seguito le gesta dei biancazzurri nell'arco dell'anno agonistico, e soprattutto quei circa cento che hanno accompagnato i propri beniamini in questa ultima trasferta.


Addetto Stampa
Pall. San Michele
Giovanni Bocciero

domenica 18 maggio 2014

Il CdA della Juvecaserta ha tracciato il percorso

DALLA NUOVA GAZZETTA DI CASERTA DEL 18/05/2014

lega a. Rinnovo Moore e trattativa Esposito i primi obiettivi, soci e sponsor i paletti messi
Il CdA della Juvecaserta ha tracciato il percorso

Giovanni Bocciero
CASERTA. Nella giornata di venerdì si è tenuto il CdA della Juvecaserta, presieduto ovviamente da Carlo Brabagallo con la presenza dei due consiglieri Raffaele Iavazzi e Marco Atripaldi. Si sono tirate le somme sulla stagione ormai conclusa, in cui con unaq corretta gestione si sono riusciti a risanare tutti i conti del club. Su questa soddisfazione, la proprietà ha avuto provato a gettare le basi per il progetto dell’anno venturo, in cui il futuro è sereno, certo, ma neanche fin troppo.
Innanzitutto si è sempre alla ricerca di nuovi e ulteriori imprenditori che vogliano abbracciare la causa dei bianconeri, immettendo quella liquidità di cui il club ha comunque bisogno. Come per i soci, si cercheranno anche altri sponsor, in maniera da affiancare la Pasta Reggia della famiglia Pallante che ha dato la sua completa disponibilità a continuare la sua partnership con la società di Pezza delle Noci.
Veniamo poi ai movimenti prettamenti sportivi, che riguardano soprattutto due nomi: quello di Ronald Moore e quello di Enzo Esposito. Per quanto riguarda il playmaker di Philadelphia, la riconferma se l’è conquistata sul campo, diciamo per meriti sportivi, visto che dal suo avvento all’ombra della Reggia si è avuto un considerevole step positivo, se così lo si vuol chiamare. Ha dimostrato di poter reggere il campionato italiano a livello fisico, di poter competere qualitativamente con i suoi pari ruolo, ed è stato quasi doveroso prolungargli il contratto visto per come si è subito catapultato nella sua avventura casertana.
FOTO BUCO
Per quel che riguarda lo “scugnizzo” casertano, invece, è un ritorno al passato. Ritornarlo a vedere soltanto al PalaMaggiò, nell’ultima gara interna contro Cremona quest’anno, è stato un tuffo al cuore, figuriamoci vederlo far parte dello staff tecnico. Il suo nome non è certamente nuovo in casa Juvecaserta, basti pensare che sia il giemme Atripaldi che il presidente Barbagallo hanno dichiarato che il non rivederlo quest’anno in campo con la casacca bianconera in dosso è stato un cruccio che si porteranno. Bisognerà ancora capire, però, con quale ruolo arriverà El Diablo, a metà tra il responsabile del settore giovanile e l’assistente della prima squadra.
Innanzitutto, quali sono state le sensazioni al termine del Consiglio d’Amministrazione di venerdì scorso?
«Le sensazioni sono sempre le stesse - ha esordito il presidente Barbagallo -, quelle che abbiamo avuto durante tutto quest’anno, e siamo fiduciosi per il futuro».
Per quanto riguarda Ronald Moore, il rinnovo contrattuale di quanti anni è?
«Il contratto di Moore è stato già firmato - ha confermato il massimo esponente - ed avrà la durata di un ulteriore anno sportivo».
In riferimento ad Enzo Esposito, a che punto è la trattativa e con che ruolo, se è possibile sapere, arriverà alla Juvecaserta?
«La trattativa con Esposito è a buon punto - ha rivelato il dirigente bianconero - e farà parte dello staff tecnico a 360 gradi, dunque sia per la prima squadra che per il settore giovanile».
Come procede, invece, la ricerca di nuovi soci e ulteriori sponsor?
«La nostra ricerca procede ad ampio raggio - ha proseguito il presidente - e non ci fermeremo qui».
Ma se le energie rimarrebbero le stesse di quest’anno, ce la si farebbe a concludere bene l’anno?
«Diciamo che - ha concluso Barbagallo - che non riusciremmo ad arrivare fino in fondo».
E questo è a conferma del fatto che nell’ultimo CdA si è anche parlato di tagli alle spese previste per la squadra.


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