domenica 26 giugno 2016

IL FUTURO. Ale Gentile all’esame di maturità

DALLA GAZZETTA DI CASERTA DEL 27/06/2016

IL FUTURO. Il maddalonese doc è diviso tra l’esperienza continentale e l’avventura oltreoceano
Ale Gentile all’esame di maturità

di Giovanni Bocciero

MADDALONI. Senza soste la stagione agonistica per Alessandro Gentile, che dopo aver alzato le braccia al cielo lo scorso 13 giugno al PalaBigi di Reggio Emilia per la vittoria in Gara 6 e di conseguenza dello Scudetto, il 20 giugno scorso si è ritrovato al PalaDozza di Bologna per iniziare il raduno con la Nazionale in vista del Preolimpico di Torino del prossimo 4-9 luglio. Un'estate dunque impegnativa per la “pantera di Maddaloni” quanto un vero e proprio campionato, con la speranza che sia ovviamente quanto più lunga possibile con l'obiettivo dichiarato di voler disputare i Giochi Olimpici di Rio di agosto, dal 5 al 20.
Ma in questa estate caldissima non solo bisognerà sudare sul parquet, ma ci si attende anche un grande lavoro fuori dal rettangolo di gioco, negli uffici, dove sarà soprattutto il suo procuratore Riccardo Sbezzi a svolgere un'attività fondamentale. A naso, e secondo i rumors, sono cinque le opportunità per il futuro di Ale Gentile, ovvero la permanenza all'Olimpia Milano con lo scopo però di essere competitivi anche e soprattutto in Eurolega; il trasferimento a due top club continentali come il Barcellona - in vantaggio economicamente - o il CSKA Mosca che hanno già presentato le rispettive offerte al figlio di Nando e che potrebbero dargli l'occasione di misurarsi a livello europeo e di acquisire una dimensione internazionale; l'opportunità turca presentata dall'ambizioso team del Darussafaka Dogus che oltre alle potenzialità economiche può avvalersi della presenza di coach David Blatt sulla panchina; e poi l'ambizione di potersi misurare in NBA con quei Houston Rockets che hanno i diritti sul ragazzo che a 25 anni potrebbe aver raggiunto la maturità necessaria per la “lega più bella del mondo”.
Subito dopo la Finale Scudetto vinta contro Reggio Emilia, Ale Gentile dichiarò che la sua avventura in maglia Olimpia potrebbe essere giunta alla fine dopo cinque lunghe stagioni, e con due Scudetti ed una Coppa Italia messe in bacheca. Lo stesso presidente meneghino, Livio Proli ha avuto la sensazione che il capitano potesse decidere di chiudere qui la sua avventura all’ombra della Madonnina. Le parti in verità stanno ancora chiacchierando, e soprattutto in questa parte finale di giugno sembrano essersi riavvicinate parecchio piuttosto che una settimana fa. Il punto ovviamente non è affatto economico, ma piuttosto di prospettiva e competitività, perché Ale Gentile ha fatto capire a chiare lettere che per rimanere vuole giocarsi tutte le chance possibili in Eurolega dove Milano, nell’ultima edizione, è uscita addirittura alla prima fase. Con la formazione di Giorgio Armani l’atleta maddalonese doc ha contratto sino al 2018, e dunque chiunque volesse ingaggiarlo dovrebbe trovare un accordo per il buy-out.
E allora qui entrano in campo le tre compagini europee di cui abbiamo detto prima. I catalani sono senz’altro i favoriti per la proposta economica biennale fatta al giocatore, molto stimato dalla dirigenza del Barcellona che dovrà poi far coincidere le proprie aspirazioni con quelle del neo coach lituano Sarunas Jasikevicius, certo ma non ancora annunciato. I moscoviti del CSKA restano comunque dietro l’angolo ed hanno dalla loro oltre al grande prestigio anche un budget forse più ampio da poter spendere per allestire la squadra. Infine poi vi sono i turchi del Darussafaka che, oltre all’ambizione di voler diventare una sorta di punto di riferimento nel panorama continentale arrivando a grandi risultati in ambito di Eurolega, possono vendere bene il tecnico israeliano ed ex Treviso, Maccabi ed anche NBA ai Cleveland Cavaliers, Blatt. I soldi però non sono tutto, non ti fanno vincere, e allora pur tra mille ambizioni e tanti soldi da poter spendere il Darussafaka potrebbe non essere proprio la scelta migliore per compiere un ulteriore salto di qualità.
Ma nell’immediato futuro del nativo di Maddaloni potrebbe esserci anche la NBA, cosa che sino a qualche settimana fa si poteva quasi scongiurare almeno per la prossima stagione. A rompere gli indugi e a paventare la possibilità di questa scelta è stato lo stesso Ale Gentile, proprio come fatto in occasione della Finale Scudetto. E lo ha fatto con il guru dei giornalisti statunitensi, vale a dire Adrian Wojnarowski. Mettere piede negli Stati Uniti significa decidere di indossare la casacca degli Houston Rockets, avendo quest’ultimi acquisito i diritti sul giocatore in occasione del Draft 2014 quando il figlio di Nando fu chiamato con la scelta numero 53 dai Minnesota Timberwolves. Decidere di fare il viaggio transoceanico è sicuramente un gesto di grande maturità, perché per quello che è il carattere piuttosto vulcano e fumantino del capitano dell’Olimpia Milano, non lo vediamo starsene buono buono in panchina come la prima versione di Marco Belinelli ai Golden State Warriors oppure come sino ad un anno fa Gigi Datome tra i Detroit Pistons ed i Boston Celtics. Insomma, Gentile per andare in NBA innanzitutto vorrà avere delle rassicurazioni sul suo minutaggio dal coach dei texani Mike D’Antoni, e poi certamente è consapevole che onde tutto dovrà impegnarsi tanto per farsi valere sulla concorrenza, cercando anche di limare quelli che sono i suoi difetti di gioco.
E qui ritorniamo a questa estate che si spera possa essere davvero molto lunga. Le esperienze del Preolimpico prima e, incrociamo le dita, dei Giochi Olimpici dopo, possono aiutarlo a non dover essere per forza protagonista sia in termini di minuti che come qualità, come invece spesso e volentieri è successo in maglia Olimpia. Un esame parecchio interessante questo per “l’ariente di Maddaloni”, che proprio da questa esperienza in azzurro con il vice Giordano Consolini, colui che ai tempi della Virtus Bologna lo reputò non adatto, può maturare.

L’ItalBasket continua a lavorare

DALLA GAZZETTA DEL 26/06/2016

PREOLIMPICO. Il Torneo di Bologna di questo weekend è un altro test
L’ItalBasket continua a lavorare

CASERTA. Il Torneo di Bologna è un altro step di avvicinamento di un certo livello dell'ItalBasket al Preolimpico di Torino. Dopo questo weekend il C.t. Ettore Messina dovrebbe scremare il gruppo sino ai 12 finali per l'appuntamento torinese. Di amichevoli ce ne saranno altre anche a Biella, ma queste in terra felsinea possono valere la convocazione per quei giocatori, vedi Poeta, Cinciarini, Pascolo o Tonut, ancora al limite nelle gerarchie del coach azzurro. Questo presumibilmente farà sì che ognuno scenda in campo dando il massimo per provare a confondere le idee del selezionatore.
E poi ovviamente ci sono i fuoriclasse azzurri, i vari Gallinari, Belinelli, Datome, Gentile, Hackett, Melli e Bargnani, certi di avere un posto di grande rilevanza in questa nazionale che non solo dovranno fare da traino per gli altri, ma anche provare a raggiungere un ulteriore gradino in ambito internazionale nonostante le tante e diverse esperienze sia in Europa che in NBA dove già si sono messi in vetrina. Questa Italia è indubbiamente talentuosa e valida in campo mondiale, ma bisognerà dimostrare sul rettangolo di gioco di meritarsi tutti gli aggettivi possibili ed immaginabili, perché alla fine sono sempre i risultati che etichettano e suddividono i campioni da quelli papabili. La mentalità portata dal C.t. Messina e di cui si è avuto già un assaggio in occasione del Torneo di Trento è senza dubbio un valore aggiunto per questo gruppo, che negli scorsi anni si è sempre dimostrato molto operaio. Questa qualità non deve mancare neppure adesso, soprattutto visto che il Preolimpico è davvero dietro l'angolo e diventa fondamentale impegnarsi forte e concentrare il lavoro in questi pochi giorni rimanenti. Ed ovviamente proprio questo Torneo di Bologna potrà dare delle ulteriori risposte in termini di valutazione dello stato di salute di questa ItalBasket.
Giovanni Bocciero

venerdì 24 giugno 2016

La Juvecaserta deve sostenere l’esame della fidejussione

DALLA GAZZETTA DI CASERTA DEL 25/06/2016

LEGA A. Il tempo scorre e patron Iavazzi vuol garantire un futuro al club bianconero
La Juvecaserta deve sostenere l’esame della fidejussione

di Domenico Landolfo

CASERTA. Il tempo fugge e non s'arresta un'ora... Il poeta così scriveva in versi, è un ripasso in periodo di esami non guasta mai, ma in casa Juvecaserta la differenza tra una promozione ed una bocciatura è davvero molto pesante. Steso un velo scuro sull'affaire Williams, che di qui a poco molto probabilmente finirà al vaglio degli inquirenti per gli accertamenti del caso, è tornato prepotentemente concentrica la situazione del patron Iavazzi. Negli scorsi giorni è emersa in maniera forte la sua volontà di garantire a questa squadra un futuro, ed ecco quindi il prodigarsi in maniera spasmodica per ottenere la fideiussione che è condicio sine qua non per andare a ratificare l'iscrizione al campionato.
FOTO ELVIO IODICE
Il fatto che comunque vicino alla società ci siano Ferrarelle e Pasta Reggia fa ben sperare che qualcosa si muova, eppure la celebre frase galileiana non tiene il passo. Si la fideiussione, ma poi Iavazzi ha detto in maniera molto netta che la società va ceduta affinché possa farsi la Serie A, e quindi ammesso che entro i prossimi giorni possa essere "sanato" il nodo gordiano dei 250 mila euro, ci si ritroverebbe con una società in vendita. E quindi il periodo di esami torna preponderante: se di letteratura e metafore abbiamo detto in apertura, di diritto potremmo presto parlare e di matematica economica possiamo ben dissertare, ora tocca alla filosofia, forse l'ambito che più fotografa il quotidiano bianconero.
Un pendolo come quello di Shopenauer che non si alterna tra la vita e la morte, ma tra il sentore di incertezza e la paura di sparire di nuovo. Perché la storia insegna, ed il '98 non è troppo lontano retaggio, che non serve molto altro per tornare in un baratro di difficile risalita. Ed allora, tocca mettersi sui libri e provare a dare il meglio di se perché per Caserta e la sua squadra di basket qui non si può rischiare di farsi trovare impreparati alle sfide che chiameranno nei prossimi giorni tutti i protagonisti sul campo. Il futuro è incerto, si attendono notizie e soffiate, proprio come i temi della maturità nel celebre film, sperando che il nostro lieto fine possa arrivare puntuale come nelle migliori pellicole.

domenica 19 giugno 2016

PREOLIMPICO. ItalBasket, il dettaglio delle scelte del C.t. Messina

DALLA GAZZETTA DI CASERTA DEL 20/06/2016

PREOLIMPICO. Ottime prove contro Repubblica Ceca e Cina, difesa intensa e movimento della palla
ItalBasket, il dettaglio delle scelte del C.t. Messina

CASERTA. L’ItalBasket ha vinto e convinto durante il quadrangolare della Trentino Cup, in cui ha messo in pratica alcuni dettami tecnici su cui basa il proprio lavoro il C.t. Ettore Messina, ovvero grande intensità difensiva ed ottimo movimento della palla. «Ho molto apprezzato due cose - ha commentato il coach azzurro Messina al termine del torneo - che mi danno fiducia per l’immediato futuro: nei momenti di difficoltà siamo riusciti ad uscirne con due palleggi in meno e un passaggio in più facendo muovere molto la palla. Quando la palla si muove veloce le cose funzionano. Quando la palla si ferma nessuna squadra può fare strada. Sono contento anche di aver trovato delle difficoltà: potevamo innervosirci e invece abbiamo avuto pazienza e autocontrollo, due virtù che ci serviranno come il pane. Mi ripeto, è bello vedere la grande disponibilità sia dei più famosi sia dei giovani».
Se la schiacciante vittoria per 78-48 arrivata in semifinale contro la Repubblica Ceca orfana dei suoi migliori giocatori Jan Vesely e Tomas Satoransky può aver agevolato e non poco il compito degli azzurri, contro la Cina in finalissima si è avuta una buona conferma della prestazione, soprattutto in termini di intensità e fisicità. La nazionale campione d'Asia già qualificata alle Olimpiadi di Rio, pur senza schierare l'ex NBA Jianlian Yi ma con il prospetto in ottica Draft (si terrà nella notte di giovedì) Zhou Qi, presentava un roster comunque valido tecnicamente e che dalla palla a due ha indirizzato la partita sul binario della fisicità. Sfida che la nostra nazionale ha accettato di buon grado senza indietreggiare e partendo spedita con un parziale di 18-0.
La competizione, a cui non hanno partecipato Andrea Bargnani e Stefano Tonut per alcuni risentimenti muscolare, ha dimostrato che Marco Belinelli è già in splendida forma evidenziando anche una certa leadership che va oltre il suo cavallo di battaglia che ha nel tiro da fuori. Danilo Gallinari dopo aver lasciato il palcoscenico agli altri contro i cechi, ha fatto vedere sprazzi del suo talento di fronte ai cinesi, quasi a voler far sapere che quando il gioco si fa duro, i duri iniziano a giocare. Ottime impressioni sono giunte anche da Hackett, Abass, Cervi e Cusin, con performance solide. Ma il commissario tecnico Messina ha regalato spazio a tutti, ed i giovani come Fabio Mian, Simone Fontecchio o Matteo Imbrò hanno risposto presente lanciando un messaggio piuttosto chiaro: dietro ai soliti noti c'è chi spinge per entrare a far parte della nazionale azzurra.
Al termine della kermesse trentina sono stati comunicati i sedici che da oggi si ritroveranno in quel di Bologna, per la seconda parte del raduno, quella decisiva in ottica convocazioni per il Preolimpico che inizierà a Torino tra due settimane esatte. E già per queste decisioni non è stato facile escludere alcuni giocatori piuttosto che altri. Ma andiamo nel dettaglio. Messina ha diramato la lista dei sedici che comprende i playmaker Daniel Hackett, Andrea Cinciarini e Giuseppe Poeta; le guardie Pietro Aradori, Marco Belinelli, Amedeo Della Valle, Alessandro Gentile e Stefano Tonut; le ali Awudu Abass,  Andrea Bargnani, Gigi Datome, Danilo Gallinari, Niccolò Melli e Andrea Zerini; ed i pivot Riccardo Cervi e Marco Cusin. Riserva a casa sono invece i playmaker Luca Vitali e David Cournooh, la guardia Fabio Mian e l'ala Davide Pascolo. Esclusione eccellente è sicuramente Achille Polonara, che dopo aver preso parte all'EuroBasket dello scorso settembre osserverà un'estate di riposo dall'azzurro. Rispetto ai 24 preselezionati dello scorso maggio mancano anche Bruno Cerella, che poteva essere un valore aggiunto in ottica difensiva, e Andrea De Nicolao che aveva dimostrato di poter essere una valida alternativa in cabina di regia. Tra le riserve a casa c’è forse delusione per Pascolo, che in quel del PalaTrento ha fatto ammirare una buona pallacanestro ma che non è stato sufficiente per strappare la convocazione del C.t. Messina, che gli ha preferito un più energico Zerini che forse si sbatte di più su entrambe le metà campo. Da oggi, comunque, il livello si alzerà ulteriormente.
Giov.Bocc.

venerdì 17 giugno 2016

FINAL FOUR UNDER 13. Maddaloni vuole il “triplete”

DALLA GAZZETTA DI CASERTA DEL 18/06/2016

Maddaloni vuole il “triplete”, Del. Fes. il primo ostacolo

MADDALONI. Ultimo appuntamento stagionale per l’Under 13 della Pallacanestro San Michele che oggi e domani sarà impegnata nel Concentramento finale di Monte di Procida. I biancazzurri di coach Massimo Ricciardi arrivano a questa Final Four da imbattuti, avendo collezionato sin qui ventuno successi in altrettante partite disputate. Fondamentale l’ultima vittoria nello spareggio secco che ha visto Maddaloni impegnato sul parquet della Virtus Battipaglia, che ha assaporato il gusto amaro della prima sconfitta stagionale pur vendendo cara la pelle. Alla fine il punteggio di 68-53 ha premiato i ragazzi cari a patron Andrea De Filippo. La società maddalonese insegue adesso il sogno di poter vincere il suo terzo campionato giovanile in questa straordinaria annata agonistica, che l’ha vista già trionfare nelle categorie Under 16 Eccellenza ed Under 14 Elite. Oggi alle 17 semifinale contro la Del. Fes. Avellino, che arriva anch’essa a questo appuntamento da imbattuta, mentre a seguire palla a due dell’altra semifinale tra i padroni di casa della Virtus Monte di Procida ed il Sales Vomero. Domani le finali.
Giovanni Bocciero

giovedì 16 giugno 2016

Juvecaserta, tanti accordi ma nulla di concreto

DALLA GAZZETTA DI CASERTA DEL 17/06/2016

LEGA A.  Patron Iavazzi sembra non voglia cedere, gli sponsor la sua unica possibilità
Juvecaserta, tanti accordi ma nulla di concreto

CASERTA. C’è una situazione di stallo nella trattativa di cessione della Juvecaserta da parte di patrin Raffaele Iavazzi nei confronti di mister Lawish Mohamed Williams che sicuramente non fa bene. Il confronto - soltanto postale - tra le parti c’è stato, e si è anche giunti ad un accordo, eppure qualcosa non quadra. Da un lato ci sono le perplessità sulla persona di mister Williams, ovvero si conosce pochissimo di lui e ne tanto meno ha pensato di farsi un viaggio a Caserta - dato che a lui non mancano le possibilità - per capire in che baratto di marmellata sta mettendo effettivamente le mani. Da questo punto di vista, però, assicura sulla serietà del personaggio il suo massimo sponsor, cioè Alfredo Scauzillo che oltre a fare da intermediario in tutta questa faccenda ha anche la procura di mister Williams, e dunque parla per conto suo.
Dall’altra parte, però, sembra tanto che patron Iavazzi non voglia poi cedere con tanta voglia il club di Pezza delle Noci, la sua “creatura” come tante volte l’ha chiamata. Un pizzico di sentimentalismo che fa ancora sorridere in un mondo come quello dello sport, che purtroppo, sta diventando sempre più soggetto alle regole della finanza. Fatto sta che ad oggi una soluzione a tutto ciò, nonostante si abbiano ancora sensazioni piuttosto positivi nella conclusione dell’affare, ancora non si è raggiunta. Anche se mentre scriviamo si potrebbe sciogliere il nodo di questa matassa.
Il piano A resta la vendita della società bianconera, che finirebbe tra le aziende di mister Williams con un management completamente da ricostruire e soprattutto con le scadenze che incombono sempre più: 250 mila euro per la fidejussione e 18 mila euro da versare alla Fip per l’iscrizione.
Ma patron Iavazzi sembra avere anche il piano B, ovvero ringraziare dell’interessamento di mister Williams ma gettare per aria qualsiasi trattativa vi fosse sul tavolo, e di conseguenza rimanere al timone della Juvecaserta, la sua “creatura”, con un pool di sponsor pronti ad appoggiarlo. Vedi la famiglia Pallante con il marchio Pasta Reggia, vedi il gruppo Ferrarelle che potrebbe scendere in campo con il brand Acqua Vitasnella, e che frutterebbero poco meno di 500 mila euro - secondo i rumors - da poter ampliare con qualche altro sponsor che sposi la causa bianconera.

lunedì 13 giugno 2016

NUOTO. L’Athena trionfa a Lignano Sabbiadoro

DALLA GAZZETTA DI CASERTA DEL 13/06/2016

FINALI CSI. Il sodalizio di Maddaloni porta a casa ben dieci medaglie dai campionati italiani
L’Athena trionfa a Lignano Sabbiadoro

di Giovanni Bocciero

IL GRUPPO AGONISTICO DELL'ATHENA MADDALONI
MADDALONI. Nella piscina olimpionica di Getur, a Lignano Sabbiadoro, più di 1220 atleti proveniente da tutta Italia hanno dato vita alla 14esima edizione dei Campionati Italiani di Nuoto CSI. E a rappresentare la Campania, e soprattutto Terra di Lavoro, vi era la compagine dell'Athena Maddaloni capitanata dall'istruttore Saverio Sivo e coadiuvato nel lavoro quotidiano da Rita Silvestre e Pierluigi Francischetti e con quindici giovani nuotatori compresi in una fascia d'età che va dai più grandi del 1995 ai più piccoli nati addirittura nel 2006 a gareggiare nelle varie categorie. Questa la lista in ordine prettamente alfabetico: Alessia Amato, Lorena Cecere, Michelina D'Agostino, Claudia De Siena, Pierluigi Francischetti, Antonia Genovese, Daniele Lerro, Nicola Maiello, Emanuel Karol Mastroianni, Felice Merola, Francesco Perrotta, Flavio Santoro, Vincenzo Scalaprice, Giandomenico Tagliafierro ed Antonio Tortora.
I campionati italiani hanno avuto il via nella giornata del 2 giugno in una atmosfera piuttosto eccitante. L'Inno d'Italia cantato a squarciagola, nella giornata in cui si festeggiava la Repubblica Italiana, da atleti e pubblico ha emozionato e non poco. Dopodiché si è scesi in vasca, con il programma della kermesse che nella giornata d'esordio ha visto i nuotatori cimentarsi nelle qualificazioni e nelle finali dei 50 dorsi. Nel pomeriggio gare mozzafiato anche per le qualificazioni dei 50 stile libero. La giornata di gare di venerdì 3 giugno si è aperta con le qualificazioni dei 50 rana e 200 stile libero, prima delle finali dei 50 stile libero. Nel pomeriggio si sono assegnate le medaglie nelle finali dei 50 rana e, a seguire, le batterie di qualificazione dei 100 farfalla e 100 rana. Sabato 4 giugno si sono disputate le finali dei 100 rana, precedute dalle batterie dei 100 stile libero e dei 50 dorso. Nel pomeriggio corsie impegnate dai campioni dei 100 stile libero, 50 dorso e 200 misti ed infine le staffette 4x50 stile libero che hanno chiuso, la domenica mattina, la 14esima edizione dei campionati nazionali CSI.
EMANUEL KAROL MASTROIANNI
Per la Campania, come già detto, si è affermata la società Athena Maddaloni che ha chiuso la manifestazione racimolando ben dieci medaglie di cui 4 d’oro conquistate da Emanuel Karol Mastroianni, il più piccolo degli atleti medagliati con i suoi 11 anni, che si è imposto nella categoria Esordiente B sia nei 50 che nei 100 dorso, Pierluigi Francischetti per la categoria Cadetti nei 50 rana e Giandomenico Tagliafierro sempre per la categoria Cadetti nei 100 rana. Gli argenti sono stati 5, in cui il solo Flavio Santoro nella categoria Seniores è salito sul podio nei 100 stile libero, 50 e 100 dorso, e 200 misto; e Vincenzo Scalaprice nella categoria Seniores nei 100 rana; mentre l'unico bronzo porta la firma di Giandomenico Tagliafierro per la categoria Cadetti nei 50 rana.
Questi piazzamenti, in cui altri sei atleti sono giunti quarti nelle varie graduatorie maschili, sono da considerarsi un eccellente risultato per il sodalizio dell'Athena Maddaloni visto il comunque esiguo numero di atleti, appunto quindici, presentati alla fase finale nazionale di Lignano Sabbiadoro dove la corazzata lombarda della Polisportiva Sport e Cultura A.S.D., ad esempio, è stata la vincitrice del trofeo per società potendo presentare oltre 150 tesserati. Ma questi risultati sono ovviamente il frutto del duro lavoro in piscina che hanno visto i quindici nuotatori allenati dall'istruttore Saverio Sivo imporsi sin dalle gare regionali in vasca corta disputate nelle varie tappe di Cava de' Tirreni, Bellizzi, Mercogliano e soprattutto allo stadio del nuoto di Caserta nella piscina olimpionica da 50 metri. Non a caso l'Athena Maddaloni ha vinto le classifiche sia maschile che femminile che generale a livello regionale, così da qualificare quindici atleti ai campionati nazionali CSI.
L'ISTRUTTORE SAVERIO SIVO
«Questo per noi è stato il secondo anno di attività con questo gruppo agonistico - ha dichiarato l'istruttore Saverio Sivo - nato praticamente da zero e costruito giorno dopo giorno con grande impegno da parte di tutti i giovani nuotatori. In virtù di ciò si capisce perfettamente che essere riusciti a conquistare ben dieci medaglie alle finali nazionali è un risultato magnifico per noi. Ci auguriamo che questo sia soltanto un punto di partenza e che sempre più nostri tesserati riescano a raggiungere risultati e palcoscenici importanti a livello nazionale. Mi preme comunque ringraziare tutto lo staff con cui quotidianamente lavoro e mi confronto - ha concluso l'istruttore capo maddalonese - ed ovviamente con tutto il gruppo agonistico senza dimenticare i ragazzi che non sono riusciti a qualificarsi per Lignano Sabbiadoro ma che comunque si sacrificano in piscina e possono continuare a migliorare».
E allora, senza voler dimenticare proprio nessuno, oltre ai quindici atleti dell'Athena Maddaloni che hanno disputato le finali nazionali fanno parte del gruppo agonistico maddalonese anche (sempre in ordine alfabetico): Alessandro Carfora, Giovanni Ciaramella, Alberto De Lucia, Umberto Della Valle, Ivan D'Onofrio, Renato Fantauzzi, Luigi Pio Maccarone, Gioele Merola, Antonio Rienzo, Assunta Semonella, Luca Sferragatta, Michela Tagliafierro, Vincenzo Tedesco e Davide Vinciguerra.

venerdì 10 giugno 2016

Juvecaserta, Dell’Agnello a lavoro per il futuro?

DALLA GAZZETTA DI CASERTA DEL 11/06/2016

LEGA A.  Il tecnico visto giovedì sera a Scafati sarà confermato se si farà il campionato
Juvecaserta, Dell’Agnello a lavoro per il futuro?
Patron Raffaele Iavazzi ha dettato le condizioni per la cessione del club

di Giovanni Bocciero

CASERTA. Giorni caldi in città per la trattativa che ha visto il patron bianconero Raffaele Iavazzi incontrare dei rappresentanti dell’Alpha Plus International LTD. Pur non avendo ancora presentato una reale offerta economica, il che fa comunque storcere un po’ il naso, la società inglese di cui è proprietario mister Lawish Mohamed Williams sembra intenzionata ad acquistare il club di Pezza delle Noci.
Da questo punto di vista, come già ribadito alla stampa, Iavazzi è pronto a fare un passo indietro cedendo tutta la franchigia anche se vorrebbe rimanere con una quota del 10, massimo 20%. Certo è che rimarrà in capo al settore giovanile, che avente un altro codice FIP non rischia neppure di scomparire nel caso triste in cui la Juvecaserta dovesse definitivamente scomparire come nel 1998. Da questo punto di vista il patrimonio giovanile è salvo. Iavazzi ha comunque dettato delle condizioni per la vendita, che già aveva apertamente rivelato alla stampa settimane fa: la squadra deve rimanere a Caserta, e vuole avere un diritto di prelazione in una futura e successiva cessione della società. Insomma le parti sono in contatto e stanno trattando questo passaggio del testimone anche se il tempo è purtroppo tiranno e la fatidica data del 20 giugno, quando bisognerà depositare la fidejussione da 250 mila euro per completare l’iter burocratico dell’iscrizione della squadra al massimo campionato si avvicina sempre più.
Eppure in tutto ciò c’è un indizio che rappresenta forse una nota confortevole per il futuro del club di Pezza delle Noci. Coach Sandro Dell’Agnello che sarà riconfermato nel momento in cui si avrà la certezza che il campionato si farà, è stato visto in quel di Scafati giovedì sera, in occasione della sfida tra la locale formazione di patron Nello Longobardi e la Leonessa Brescia che il tecnico toscano ha allenato dal 2010 al 2012. Chissà se è stato invitato alla partita - che tra l’altro Brescia ha vinto conquistando il diritto di sfidare la Fortitudo Bologna nella finale promozione - dalla dirigenza lombarda con cui è rimasto in ottimi rapporti. Ma quello che più deve far riflettere è che, pur non mettendo in dubbio che il coach nutra affetto per Brescia, l’essere stato a Scafati può significare che sia stato a Caserta per iniziare a programmare il lavoro futuro, appunto, e quindi che nonostante tutto questo “pathos” una conclusione positiva è ancora possibile.

mercoledì 8 giugno 2016

PREOLIMPICO. Lo spirito è quello giusto per l’ItalBasket

PREOLIMPICO. A Folgaria è iniziato ufficialmente il raduno degli azzurri ancora incompleti
Lo spirito è quello giusto per l’ItalBasket

CASERTA. È iniziato ufficialmente il raduno dell'ItalBasket in quel di Folgaria in vista del Preolimpico di Torino del prossimo 4-9 luglio. Nel primo giorno di scuola sia il presidente federale Gianni Petrucci che il commissario tecnico Ettore Messina hanno rilasciato parole importanti che fanno capire quanto entrambi ambiscano a riportare la Nazionale azzurra alle Olimpiadi. C'è voglia di lavorare, di sudare, di lottare per centrare l'obiettivo estivo che riporterebbe così l'Italia nell'Olimpo. Sicuramente per il momento non si potrà lavorare con il gruppo al gran completo, dato che soltanto da poco si è unito il pivot Riccardo Cervi, mentre il playmaker Daniel Hackett arriverà in quel di Folgaria nei prossimi giorni.
Sono invece ancora impegnati nella finale scudetto i milanesi Alessandro Gentile, Bruno Cerella, Andrea Cinciarini e Daniele Magro, e gli emiliani Pietro Aradori, Achille Polonara, Amedeo Della Valle ed Andrea De Nicolao, così come Gigi Datome protagonista nella finale turca tra Fenerbahce ed Anadolu Efes e Nicolò Melli in quella tedesca tra Bamberg ed Ulm. A pieno regime hanno invece iniziato ad allenarsi anche i giocatori "americani" Danilo Gallinari e Marco Belinelli dopo aver osservato la tempistica richiesta dall'accordo tra FIBA ed NBA.
Insomma il cammino sembra piuttosto tracciato e soprattutto la volontà di fare non bene, ma benissimo, è davvero tanta da parte degli azzurri, che sono accomunati da uno spirito particolare, trapelato dalle parole del playmaker campano Peppe Poeta. Il fatto di essere stati solo convocati per il raduno, al di là delle scelte tecniche che poi porteranno il C.t. Ettore Messina a selezionare i 12 definitivi, renderanno partecipe di questa avventura tutti, anche se non fisicamente presenti. Questo è senz'altro lo spirito giusto per l'ItalBasket, che in verità lo ha sempre connotato. Già lo scorso anno più volte Michele Vitali che fu tagliato proprio all'ultimo per un fastidio muscolare tra l'altro, dichiarò che durante l'EuroBasket tra una partita e l'altra, ed anche nell'immediato post-partita, si messaggiava con gli azzurri per festeggiare insieme a tutti loro così come rammaricarsi per le sconfitte e pensare subito al prossimo incontro.
Uno spirito di squadra che può fare soltanto bene ad un gruppo che per talento non ha nulla da invidiare soprattutto a Grecia e Croazia, gli ostacoli decisamente più ostici al Preolimpico di Torino. Proprio su questo fattore, ma non solo, si baserà l'intenso lavoro del selezionatore Messina, pronto a raccogliere una sfida interessante e prestigiosa ma al tempo stesso anche dalla grande responsabilità. L'appuntamento è senz'altro clou per tutto il movimento cestistico italiano, ancor di più perché questa volta lo si ospita addirittura. E allora forza ItalBasket, tutti vogliamo andare a Rio insieme a voi.
Giovanni Bocciero

lunedì 6 giugno 2016

Juvecaserta, diverse le ipotesi per la “salvezza”

DALLA GAZZETTA DI CASERTA DEL 07/06/2016

LEGA A.  La strada più papabile è quella della cessione di patron Iavazzi a mister Williams
Juvecaserta, diverse le ipotesi per la “salvezza”

di Giovanni Bocciero

CASERTA. Questa sarà un’altra settimana di fuoco e fiamme all’ombra della Reggia, e non di certo per l’imminente ballottaggio per le amministrative, che guarda caso vi saranno il prossimo 19 giugno, quando invece il giorno dopo, il 20, è la data di scadenza per versare la fidejussione da 250 mila euro e permettere alla Juvecaserta di sopravvivere. Perché è di questo che stiamo parlando, non di Serie A o A2, ma di vivere o morire. Certo, sempre sportivamente parlando.
Con questo vogliamo sottolineare come dalla classe politica ed imprenditoriale di Terra di Lavoro è bene aspettarsi il nulla, piuttosto che sperare in qualcosa che difficilmente arriverà. Meglio concentrarsi sul ballottaggio, i voti, e di conseguenza i propri interessi. E meno male che nessuno abbia svenduto il nome della società bianconera nei propri comizi da piazza.
Allo stesso tempo l’associazione “Io sto con la Juvecaserta” non sta minimamente raggiungendo la cifra dei 250 mila euro necessari per iscrivere, di fatto, la squadra alla prossima Serie A. Rumors dicono che si sia appena superata quota 30 mila euro, davvero insufficiente. Ma i soci fondatori dell’associazione di supporters si sta dando gran da fare nel trovare papabili investitori per la Juvecaserta. Non è certo un segreto che Alfredo Scauzillo abbia messo in contatto patron Raffaele Iavazzi con un investitore di cui da alcuni giorni si conosce anche il profilo. Si tratta di mister Lawish Mohamed Williams, proprietario dell’Alpha Plus International LTD che si occupa del settore grandi distribuzioni. sia in campo elettronico che in quello del cibo.
La volontà di entrare nel mondo della pallacanestro italiana, soprattutto perché amico di Giorgio Armani, c’è. Ma da qui a dire che l’affare si farà, purtroppo, non è sicuro. Al di la dell’azionariato popolare che è una via assai difficile da percorrere, e di questa trattativa per la cessione della proprietà, l’altra soluzione che potrebbe salvare la Juvecaserta sono gli sponsor. Sempre nei giorni scorsi si è parlato di un possibile investimento di Acqua Vitasnella, che ha lasciato Cantù, ma anche qui la strada è in salita.

domenica 5 giugno 2016

UNDER 13. Maddaloni agli spareggi e con il titolo nel mirino

DALLA GAZZETTA DI CASERTA DEL 06/06/2016

UNDER 13. Maddaloni agli spareggi e con il titolo nel mirino

MADDALONI. Continua il percorso immacolato dell’Under 13 regionale della Pallacanestro San Michele, che ha chiuso il girone Gold K della seconda fase centrando il ventesimo successo della propria stagione. I biancazzurri di coach Massimo Ricciardi stanno stritolando un po’ tutti gli avversari che si sono ritrovati sul loro cammino, e così dopo aver vinto il girone di qualificazione si sono aggiudicati il primo posto anche in questa seconda fase addomesticando Sorriso Azzurro San’Antimo, Sant’Egidio Corbara e Virtus Sinuessa Mondragone con una media punti realizzati di 67,6 ed una media punti subiti di 30,8. Miglior attacco e miglior difesa, di conseguenza, con il solo Sorriso Azzurro Sant’Antimo che ha realmente creato qualche piccolo grattacapo alla formazione maddalonese, dato che all’andata in trasferta si era imposta di otto punti (48-56) mentre al ritorno nell’ultima gara del raggruppamento ha vinto con il punteggio di 57-35. Con questo primo posto il San Michele accede agli spareggi Elite Eight che lo vedrà opposto alla Virtus Battipaglia, gara secca che per sorteggio giocherà in trasferta, ma che se lo vedrà ancora vincitore significherà qualificarsi per il Concentramento finale e puntare ad un altro titolo.
GIBO

L’INTERVISTA. San Michele, De Filippo: “Stagione esaltante”

DALLA GAZZETTA DI CASERTA DEL 06/06/2016

L’INTERVISTA. La società biancazzurra adesso pensa a programmare il futuro
Per il San Michele grandi trionfi
De Filippo: “Stagione esaltante”

di Giovanni Bocciero

MADDALONI. Un’altra stagione sta per giungere al termine per la Pallacanestro San Michele, che comunque ha ancora qualche appuntamento importante a cui prendere parte prima di andarsene in ferie senza però perdere la bussola, perché la prossima annata va programmata sin da subito se si vogliono raggiungere traguardi sempre più alti.
Questa stagione ha regalato tantissime emozioni, e non è ancora finita?
«Stagione esaltante e bella - ha esordito il dirigente responsabile Pasquale De Filippo -. I successi erano prevedibili avendoci lavorato da tempo, ma viverli è stata un'esperienza straordinaria. Non potevamo farci regali migliori per la nostra decima stagione di attività e siamo appena all'inizio».
Il campionato della prima squadra è stato più difficile del previsto, alla fine però la salvezza è giunta in un palazzetto stracolmo?
«La salvezza ottenuta all'ultima gara ci ha fatto vivere un momento di forte ansia, ma paradossalmente abbiamo ricompattato l'ambiente che ha fatto sentire fortemente la sua vicinanza alla squadra ed abbiamo quasi riconquistato la Serie B dopo che sembrava tutto compromesso. Non ringrazierò mai abbastanza i grandi uomini avuti con noi in questa stagione, i quali hanno dato davvero grande prova di attaccamento alla nostra causa e che hanno comunque conseguito il risultato minimo a loro richiesto. Vedere infine il pubblico delle grandi occasioni gremire il nostro palazzetto, è stato davvero il più bel colpo d'occhio che i nostri tifosi potessero regalarci anche per dimostrare come ormai la B è un patrimonio un po' di tutti».
Al giovanile due campionati vinti ed uno per cui si è ancora in corsa, la strada è quella giusta?
«I risultati del settore giovanile dimostrano come ormai siamo la migliore realtà della regione. Vincere due dei massimi campionati regionali, il terzo posto con gli Under 15 Elite, aver sfiorato il concentramento finale nell’Under 18 Eccellenza/Elite ed essere ancora in corsa da imbattuti nel campionato Under 13, sono risultati che dimostrano una grande competenza sia in termini di reclutamento da parte della società, sia in termini di programmazione e sia in termini di staff tecnici di primissimo livello. Grazie al lavoro di Giovanni Monda, proveremo in tempi brevissimi ad avere prodotti del nostro vivaio che proveranno a dare lustro e continuità alla tradizione cestistica maddalonese. Abbiamo già talenti di notevole interesse - ha continuato il deus ex machina del San Michele Maddaloni - di cui sentiremo parlare negli anni a venire e siamo una piazza ambita da tanti giovani dell'intera regione. La nostra prima Finale Nazionale del prossimo luglio a Bormio e la nostra prima Fase Interzona a Tolentino, sono solo l'inizio di una serie di appuntamenti a cui dovremo abituarci ogni anno e che dovranno rappresentare una costante su cui basare il nostro lavoro di prospettiva. Siamo l'unica società campana che disputa un campionato nazionale senior insieme al Basket Agropoli, ad aver vinto anche uno dei massimi campionati giovanili regionali, e siamo l'unica società casertana ad aver vinto due dei massimi campionati nello stesso anno in Campania, a dimostrazione che siamo il punto di riferimento del basket giovanile nella provincia di Caserta e non solo».
Cosa bisogna aspettarsi adesso per il futuro, nel breve e lungo termine?
«A breve termine non sarà tanto facile pensare di migliorare questi risultati giovanili, ma lo dicevamo anche gli anni scorsi. Le sfide non ci fanno paura e siamo certi che continueremo a mietere successi e creare prospetti, cercando di consolidarci sempre più e costruendo un roster per la squadra senior che non ci faccia stare in apprensione come la stagione appena trascorsa. A lungo termine crediamo di acquisire sempre più una dimensione di rilievo a livello giovanile e puntare a diventare una delle società più importanti del Sud Italia - ha concluso il dirigente biancazzurro De Filippo -, sempre più attrattiva nello scenario cestistico italiano».

sabato 4 giugno 2016

La Campania dei canestri ai “raggi x”, intervista a coach Ponticiello

DALLA GAZZETTA DI CASERTA DEL 05/06/2016

L’INTERVISTA. Coach Ponticiello: «Ci sono momenti di semina e di raccolta, questo è di semina»
La Campania dei canestri ai “raggi x”
Sei i trofei vinti: dalla Partenope Napoli alla Scandone Avellino passando per la Juvecaserta

di Giovanni Bocciero

CASERTA. Da quando esiste la massima serie di pallacanestro come la conosciamo noi, ovvero dal 1965, c’è quasi sempre stata almeno una rappresentate della Campania. Le squadre della nostra regione sono anche state le uniche al di sotto di Roma ad alzare al cielo dei trofei: la Partenope Napoli prima la Coppa Italia del 1968 e poi la Coppa delle Coppe del 1970, la Juvecaserta prima la Coppa Italia del 1988 e poi lo Scudetto del 1991, il Basket Napoli la Coppa Italia del 2006 mentre la Scandone Avellino la Coppa Italia del 2008. Addirittura nella stagione 2008/09 si è sfiorato un clamoroso poker, se mentre Caserta festeggiava il ritorno in massima serie non ci fosse stata la retrocessione di Scafati, con Napoli ed Avellino a guardare. Le altre rappresentanti del Sud si limitano a Reggio Calabria, Brindisi e Capo d’Orlando, con Trapani e Messina che sono state delle autentiche meteore.
LA JUVECASERTA SCUDETTATA DEL 1991
I successi delle suddette formazioni campane sono arrivati grazie sicuramente agli investimenti fatti dai singoli patron dell’epoca, vedi Maggiò, Maione o Ercolino, ma sono stati il frutto di un duro lavoro, espresso con capacità e professionalità, spesso costruiti con il tempo. A far da cornice non poteva certamente mancare la passione per questo sport e quel pizzico di “cazzimma” tutta campana.
Coach Francesco Ponticiello a tal proposito si è anche detto contrario al termine “cazzimma” utilizzato in maniera abusata e troppo sufficientemente dai giornalisti, senza dargli il giusto valore. «Rispetto alla “cazzimma”, il mio non è un ripudio della capacità di “esser svegli” che ci contraddistingue, tutt’altro. Piuttosto una forma di congenita allergia agli stereotipi: spesso si dimentica che dietro il successo di giocatori campani come i fratelli Gentile, come Poeta, allargando il campo al calcio, i fratelli Cannavaro, Insigne, ci sia tanto lavoro, anni ed anni di sacrifici. Perché dimenticarsi di questo lavoro, del tanto allenamento, dietro ciò che ora rappresentano?».
Inoltre, abbiamo voluto il parere di un professionista come coach Ponticiello, più volte relatore ai clinic della Campania, per analizzare a 360° lo stato del movimento cestistico regionale, le piazze storiche ed i loro successi tra prime squadre e settore giovanile.
Partiamo da un dato di fatto, al di sotto di Roma soltanto le squadre campane sono state capaci di vincere sei trofei e tenere alta la bandiera del Meridione. Al budget bisogna legare capacità e passione?
«Non c'è dubbio, il budget è solo un punto di partenza. Poi viene il come questo venga trasformato in costruzione dello staff tecnico, in allestimento dell'organico, in quotidiana preparazione della competitività in campionato, ed infine in risultati. Non è assolutamente meccanica la trasformazione di un eccellente budget in vittorie. Napoli, Caserta, Avellino, quale che fosse il budget che ognuna delle squadre citate disponeva, parla soprattutto di una riuscita sintesi di tutti questi fattori».
COACH FRANCESCO PONTICIELLO
Veniamo all’oggi e non possiamo che applaudire la Scandone Avellino per la semifinale raggiunta dopo una stagione da record. Che impatto può avere sul movimento regionale un tale risultato?
«Sta a significare come, anche in Campania, puntando a costruire una buona sintesi tra il budget e ciò che viene dopo, ovvero se si riesce a determinare quella sintesi di cui parlavamo in precedenza, si può fare non solo bene, ma benissimo. È una grossa iniezione di fiducia per tutta la Campania dei canestri, non solo per Avellino. Ma è chiaro che alla società irpina, a Pino Sacripanti, alla squadra, vanno fatti innanzitutto tutti i complimenti del caso. Bravi davvero, anche perché l'inizio, come sempre avviene quando si cambia così tanto, non era stato così semplice. Ed invece il 2016 è stato davvero straordinario».
A Caserta purtroppo si sta vivendo una situazione drammatica. A suo avviso sarebbe stato meglio rinunciare al ripescaggio l’anno scorso ed avviare un progetto magari con qualche giovane italiano interessante?
«Non amo le semplificazioni, e nel caso specifico, bisogna ricordare che Sandro Dell’Agnello e la Juvecaserta, a parte qualche brivido finale, peraltro ben superato con la meritatissima salvezza, hanno disputato davvero un ottimo campionato. Le problematiche attuali, la criticità del momento non dipendono infatti da aspetti tecnici, e neppure di programmazione. Poi è chiaro che nella memoria di tutti ci sia la straordinaria tradizione di Caserta, quella che ha vinto lo scudetto con ben 7 giocatori su 10, tutto il roster meno Shackelford, Frank e proprio Dell’Agnello, composto da giocatori campani e prodotti del settore giovanile bianconero. E speriamo anche che questa caratterizzazione “indie” del basket a Caserta ritorni a manifestarsi. Però al momento tutti ci dobbiamo augurare che la Juvecaserta sia ai nastri di partenza dell’A1 il prossimo autunno. Questo è il fattore principale ed irrinunciabile».
Quello che non ha fatto Caserta l’ha fatto Scafati, nel senso che due anni or sono è ripartita dalla Serie B, ha messo a posto i conti, e adesso dopo aver dominato per tutta la stagione è tra le favorite per la promozione in A1?
«Scafati ha fatto una eccellente stagione, investendo su un organico di altissimo profilo ed il mio amico Perdichizzi ha tradotto tutto questo in competitività. Sarà senza dubbio, e fino alla fine, una delle principali protagoniste della corsa all’A1».
Sempre in Serie A2 quest’anno c’è stato il Basket Agropoli che da neopromossa ha disputato un campionato straordinario, centrando gli innesti per la categoria, segno che quando si lavora bene si raccolgono anche i frutti?
«Agropoli è stata senza dubbio la principale sorpresa di questa stagione di A2. E la società cilentana ha senz’altro portato avanti in questi anni una programmazione seria e mirata. Antonio Paternoster, altro amico, ha lavorato benissimo su un roster che ha mostrato da subito un eccellente equilibrio tra il talento del trio Roderick, Trasolini e Tavernari, la grande esperienza di Santolamazza, su cui è stato fatto un investimento coraggioso e dagli enormi risultati, e la gioventù del resto dell’organico. Direi che, come nei casi di Avellino, Caserta, Scafati, i complimenti siano assolutamente meritati, amplificati dall’evidenza che nessuno l’estate scorsa si aspettava che Agropoli disputasse un campionato tanto positivo».
Capitolo Napoli: da oltre un quinquennio si stanno scrivendo soltanto brutte pagine. La poca fattibilità dei vari progetti può essere riscontrata alla base, ovvero che nessuno è ripartito da un settore giovanile forte?
«Difficile valutare la situazione di Napoli, se non si conoscono direttamente le vicende che hanno portato a questi ripetuti blackout. In realtà delle società che investono ed hanno un’ottima programmazione in ambito giovanile ci sono, ad esempio il ViviBasket Napoli, che, oltre a fare un ottimo reclutamento, ha prodotto discreti prospetti, che hanno calcato anche i parquet di A2. Speriamo che si riesca a ripartire proprio da questi esempi di programmazione. La Campania del basket non può certo rinunciare a Napoli».
E arriviamo anche al settore giovanile, che in questa stagione ha visto una sola formazione (il Cilento Agropoli iscritto per altro alla Serie C) disputare il campionato Under 20 Eccellenza. Solo una questione di annate?
«No, francamente non credo che sia un fatto di annate, anche perché, in regione, dei ‘96 e dei ‘97 in grado di ben figurare nell’Under 20 ci sono senza dubbio, alcuni di loro sono stati parte importante delle nazionali giovanili che hanno centrato importanti risultati internazionali negli ultimi anni. Purtroppo è sopraggiunta nelle società un disinteresse, solo parzialmente motivato dalle oggettive difficoltà ad investire nell’attività giovanile. È piuttosto un problema di mentalità, che peraltro il positivissimo lavoro del Centro Tecnico Federale, in diretta connessione con il Settore Squadre Nazionali Giovanili, il lavoro sulla formazione dei giovani allenatori e l’opera lungimirante di alcune società, stanno contribuendo a migliorare. Per carattere tendo a sottolineare gli aspetti positivi, e pur non sottovalutando le criticità che tu hai riferito, sono ottimista per il futuro. Anche quello immediato».
L'ARTUS MADDALONI CON ALESSANDRO GENTILE
E SALVATORE PARRILLO ADESSO IN FINALE SCUDETTO
La Campania ogni anno produce prospetti interessanti che emigrano in piazze prestigiose, ma quest’anno dall’Under 20 all’Under 15 non avrà una rappresentante alle Finali Nazionali. Uno smacco per l’intero movimento?
«Senza dubbio, ed il confronto con anni, neppure così lontani, in cui compagini come Juvecaserta, Napoli, Sant’Antimo, Pozzuoli, Salerno, Scafati, Maddaloni, e dimentico colpevolmente, e senza volerlo, qualcun’altra, riuscirono a mandare loro rappresentanti alle Finali Nazionali Under 17 o Under 19, diviene impietoso. Perché anche regioni con minore quantità e qualità della nostra hanno centrato questi obiettivi. Ma non è il caso di piangerci addosso, ci sono momenti di semina e momenti di raccolta. Evidentemente questo è il momento della semina».

venerdì 3 giugno 2016

Juvecaserta, tante le chiacchiere e pochi i fatti

DALLA GAZZETTA DI CASERTA DEL 04/06/2016

LEGA A.  Appendere striscioni per la città serve a ben poco, che si contribuisse piuttosto
Juvecaserta, tante le chiacchiere e pochi i fatti

di Giovanni Bocciero

CASERTA. Tante chiacchiere, tanto rumore, ma almeno per il momento i fatti stanno poco più dello zero. La mobilitazione dei tifosi ha senz’altro scosso l’opinione pubblica, ma in quanto alle tasche queste rimangono ben sigillate. Purtroppo è quello che ormai da diversi anni a questa parte succede in città: in tanti parlano, in pochi concretizzano. Caserta città del basket, un tempo forse, perché adesso assomiglia sempre più ad un’ultima landa desolata in procinto di perdere l’ultimo barlume di luce, rappresentata ovviamente dalla Juvecaserta. Il presidente dell’associazione di supporters, Alfonso Tramontano, nell’ultimo incontro a porte aperte aveva chiaramente detto che il territorio di cui si chiedeva a gran voce l’intervento in favore del club di Pezza delle Noci doveva essere la cittadinanza, quella attiva che ha a cuore le sorti della squadra. Bene, quella stessa cittadinanza sta seguendo le stesse orme dei politici e degli imprenditori casertani.
E’ inutile andare in giro per la città ad appendere striscioni, a denunciare cosa non fanno gli altri, a pretendere che le aziende caccino i soldi per un loro sfizio, a gratis. Ognuno si prenda le proprie responsabilità prima di sparlare degli altri. Dimostrasse quanto ci tiene alla Juvecaserta, e lo faccia con i fatti e non con le solite chiacchiere da bar.
Patron Raffaele Iavazzi ha elogiato i fautori dell’associazione “Io sto con la Juvecaserta” sottolineando che sono la parte buona del tifo, quella che cerca di fare i fatti, e che qualsiasi cosa raccolgano sarà prezioso. Purtroppo non abbastanza per salvare la franchigia, sempre se da qui a qualche giorno non succeda qualcosa di eclatante. Circa dieci giorni sono passati dal lancio dell’Iban che avrebbe dovuto scuotere tutti, ma la raccolta prosegue molto a rilento, e di questo passo non si raggiungeranno quei 250 mila euro necessari per la fidejussione che è l’obiettivo minimo dell’associazione. Neppure l’intervento di artisti famosi ha sensibilizzato abbastanza tale iniziativa. E a questo punto solo gli sponsor, di quelli grossi, possono salvare la Juvecaserta.

giovedì 2 giugno 2016

PREOLIMPICO. Per l’ItalBasket l’obiettivo è chiamato Rio

DALLA GAZZETTA DI CASERTA DEL 03/06/2016

PREOLIMPICO. Al prossimo raduno del 6 giugno ranghi più completi per il C.t. Ettore Messina
Per l’ItalBasket l’obiettivo è chiamato Rio

CASERTA. Si scaldano i motori in quel di Bologna, dove ha avuto inizio il pre-raduno dell’ItalBasket che il prossimo luglio letteralmente combatterà in quel di Torino per vincere il Preolimpico e staccare il biglietto per Rio de Janeiro. Ovviamente sono ancora diversi i giocatori selezionati dal C.t. Ettore Messina impegnati con i rispettivi club nelle finali o semifinali dei campionati, e allora gruppo ridotto e lavoro quasi prettamente atletico ed individuale, agli ordini del tecnico Luca Dalmonte e del preparatore fisico Francesco Cuzzolin.
Al momento ad alternarsi tra palestra e piscina vi sono i trentini Davide Pascolo e Giuseppe Poeta, i cremonesi Marco Cusin e Luca Vitali, il canturino Abass Awudu Abass, il virtussino Simone Fontecchio e gli “americani” Andrea Bargnani a pieno regime e Marco Belinelli e Danilo Gallinari con un lavoro più soft in virtù degli accordi che intercorrono tra la FIBA e la NBA.
Dal 6 giugno prossimo, quando inizierà ufficialmente il training camp in quel di Folgaria, anche le stelle azzurre cominceranno a fare sul serio con tutto il gruppo che andrà ad arricchirsi di ulteriori pedine come i brindisini David Cournooh e Andrea Zerini, l’ex casertano Michele Vitali, il veneziano Stefano Tonut, il cremonese Fabio Mian, il trentino Diego Flaccadori (che lascerà il raduno il 10 giugno per andare all’EuroCamp di Treviso e poi agli Europei Under 20), l’avellinese Riccardo Cervi (atteso per l’8 giugno dopo la semifinale persa contro Reggio Emilia) ed il “greco” Daniel Hackett (atteso per il 13 giugno dopo il campionato vinto con l’Olympiacos).
C’è letteralmente da sgobbare sin dal primo giorno di allenamento, non solo per conquistarsi la convocazione a vestire la maglia azzurra, ma anche e soprattutto per capire ed imparare quelli che saranno i nuovi dettami tattici richiesti dal selezionatore Messina. Giocatori chiave di questa ItalBasket come Belinelli e Bargnani, che nelle loro rispettive parentesi bolognesi, trevigiane eppure oltre oceano hanno già lavorato con il nuovo C.t., non possono che tesserne le lodi ed essere allo stesso tempo contenti di tornare a lavorare con un allenatore di tale calibro mondiale. Altri, come Gallinari e Datome, che di Messina conoscono soltanto la fama ed il ricco palmares, sono vogliosi comunque di scendere in campo ed approcciarsi a questa nuova avventura nel miglior modo possibile, consapevoli che adesso bisogna vincere senza scusanti.
L’attesa è tanta e la pressione molta in vista di questo Preolimpico che è di fatto l’appuntamento clou dell’intero movimento cestistico. Un appuntamento che deve rilanciare con risultati concreti l’ItalBasket, e farla ritornare alle Olimpiadi dopo l’ultima presenza datata Atene 2004, quando il gruppo di Recalcati al culmine di un ciclo riuscì addirittura a tornare a casa con una fantastica medaglia d’argento al collo. Ci sono le potenzialità, c’è la fame di vittoria, c’è il talento e la preparazione tecnica, c’è l’esperienza, questa ItalBasket deve soltanto far infiammare i cuori di tutti gli italiani un po’ come fatto agli ultimi Europei. Ma questa volta si spera di riuscire ad arrivare fino in fondo, step by step, concentrati sull’obiettivo e sospinti da tutto il popolo con il cuore a spicchi.
Giovanni Bocciero

mercoledì 1 giugno 2016

UNDER 14 ELITE. Il San Michele si laurea campione regionale

DALLA GAZZETTA DI CASERTA DEL 02/06/2016

UNDER 14 ELITE. I biancazzurri si aggiudicano la finale-derby e andranno a Bormio il prossimo luglio
Il San Michele si laurea campione regionale

PALL. SAN MICHELE 59
JUVECASERTA         54
(15-22; 29-34; 45-42)

MADDALONI: Verdicchio n.e., Caiazzo, Amodio 9, Schettino 9, De Lucia 6, Pella n.e., Ocarino, Pagano 4, Arciero F. 8, Verazzo 15, Arciero G. 8, Amoroso, All. Monda, Ass. Ricciardi, Ass. Iorio.
CASERTA: Beneduce 4, Tagliafierro n.e., Ponticelli n.e., Telese 1, Iavazzi 20, Alessandrini 2, Aldi 14, Di Lauro, D'Addio 11, Campanile, Tommaso 2, Cioni, All. Vinciguerra, Ass. Palladino, Ass. Cicala.
ARBITRI: Luca Mogavero di Bellizzi (SA) e Roberto D'Andrea di Salerno (SA).

MADDALONI. L'Under 14 Elite della Pallacanestro San Michele si laurea campione regionale battendo nella finale del Concentramento di categoria la Juvecaserta. Per la cronaca in semifinale i casertani avevano superato il ViviBasket Napoli per 60-43 mentre i maddalonesi la Del. Fes. Avellino per 71-62. Gli irpini poi hanno conquistato il terzo posto vincendo 50-49 contro i partenopei.
Tornando alla finalissima, il clima è stato da bolgia sin dal riscaldamento, con il Pala Angioni-Caliendo gremito e rumoroso. L'inizio è tutto di marca ospite (9-3 al 2') ma la partita è vibrante, Maddaloni prova a rientrare ma con una situazione falli complicata ed un 6-0 di parziale rimediato fanno optare per il timeout (18-9 al 7'). Due triple consecutive per i biancazzurri ricuciono il gap sul 20-15 a poco dal termine del primo quarto. La seconda frazione si apre con un botta e risposta in sequenza, ma è ancora Caserta a concretizzare meglio (30-21 al 14'). Un parziale di 4-0 per i padroni di casa induce gli avversari al timeout anche perché la difesa di Maddaloni inizia ad essere arcigna e ancora una volta accorcia le distanze (32-29 al 19').
Nella ripresa la partita continua ad essere tirata, bella, con tanti capovolgimenti di campo. Il San Michele torna a -1 ma Caserta in penetrazione prova a respingerlo (40-37 al 25'). Fisicamente però gli ospiti sembrano calare ed i locali invece crescono. Arrivano diversi viaggi in lunetta che prima valgono la parità a quota 40 e poi l'allungo sul 45-42 con cui si conclude il terzo quarto. L'ultimo periodo inizia con una tripla per Maddaloni che dopo una sequenza di errori realizza il canestro del +8 (50-42 al 34') che costringe al timeout Caserta. Nei successivi 3' gli ospiti tentano una lenta risalita sfruttando anche la sterilità offensiva dei biancazzurri che al momento opportuno infilano 4 punti consecutivi mettendo al sicuro il successo (54-48 al 38'). Negli ultimi due giri di lancette si ha la classica processione dalla linea della carità che non cambia il risultato del match: finisce 59-54 per Maddaloni.
Aver giocato la finalissima per Maddaloni e Caserta ha significato essersi qualificate alle Finali Nazionali di categoria in quel di Bormio dove si terranno dall'11 al 17 luglio prossimo. La competizione tricolore Under 14 ha perso però l'assegnazione dello scudetto ed è stata girata a mo' di torneo estivo, un Festival Sportivo, senza alcun contributo da parte della Federazione Italiana Pallacanestro per le 32 squadre che provenienti da tutta Italia vi parteciperanno come al solito con grande entusiasmo.
Giovanni Bocciero