domenica 31 luglio 2016

La Juvecaserta tra nuovi arrivi e conferme

DALLA GAZZETTA DI CASERTA DEL 01/08/2016

LEGA A. Si sta componendo il puzzle a disposizione di coach Sandro Dell’Agnello
La Juvecaserta tra nuovi arrivi e conferme

di Domenico Landolfo

CASERTA. La calda estate del basketmercato infuria impetuosa, Caserta assesta qualche colpo, sibila e sta attenta ad ogni sospiro, non si preclude nulla, ma tutto sempre in termini di un budget oculato ed in cui le follie sono solo cattive suggestioni. La qual certa stabilità raggiunta in settimana e suggellata dalla conferenza stampa ha prodotto il suo fluido benefico come una flebo di antidolorofico che placa ogni dolore ed aiuta a riposare. Cosa bolla in pentola adesso è difficile da pensare, le opinioni si inseguono, e tra chi parla di rotazione a 9 giocatori, con Czyz e Gaddefors nello starting five, e chi invece ritiene che la squadra fin qui messa su sia solo quella della panchina e sogna il quintetto, beh, non c'è molto da stare tranquilli. La scelta di creare uno staff più composito nelle sale della dirigenza, con Nevola e il gm Guastaferro e gli altri collaboratori ben vigili alle opportunità, lascia trasparire comunque una buona garanzia, laddove invece negli anni passati troppe volte il cosiddetto doppio ruolo di coach e gm aveva creato non pochi grattacapi. Se comunque la società pare a posto, e dopo tanto tempo è un piacere poterlo scrivere, la realtà è che di giocatori a referto al momento ve ne sono 5 barra 6, con Metreveli apparso già al lavoro tramite il profilo Twitter della Juvecaserta, ma la cui conferma ufficiale non è stata ancora pubblicata nella sezione news. Così facendo, considerando anche il georgiano di passaporto e soprattutto formazione italiana, la truppa a disposizione di Sandro Dell'Agnello vede a referto Giuri, che porta sul petto ancora i tanti attestati di stima della passata stagione e che ha dimostrato attaccamento alla maglia e al progetto, dato non trascurabile al giorno d'oggi in cui le bandiere non esistono più; Cinciarini, che dopo qualche tira e molla, dovuto alla corte di molte squadre di A2 che gli offrivano un posto da titolare garantito, ha scelto anche lui di passare un altro anno in bianconero, con la prospettiva di diventare un capitano oltre che il leader già mostrato, nonchè un esempio per tutti i suoi compagni; Gaddefors, la vera pescata del mercato, visto che la sua passata stagione è stata un successo, ed il ragazzo che tanto piace per la sua dedizione difensiva di sicuro è un nuovo acquisto.
COACH DELL'AGNELLO (FOTO ELVIO IODICE)
Nelle sue settimane estive sta ricaricando le batterie, come mostra il suo profilo Instagram, ma appare felice di ritornare all'ombra della Reggia e di sicuro è un punto fermo del team; Metreveli come detto già lavora per recuperare e serve tutto l'aiuto che si può portare a questa squadra. A tal proposito, proprio rispetto alla scelta dell'ex Orlandina (al moneto) al posto del "casertano" Linton Johnson, giova precisare che il primo avendo una formazione di 5 anni di giovanile in Italia, può giocare da italiano puro, come Giuri, Cinciarini o Cefarelli per intenderci. L'ex Chicago Bulls, che risiede in Italia, sposato ad una ragazza italiana e per tale motivo munito anche di cittadinanza, secondo il regolamento fip potrebbe al massimo giocare da passaportato, occupando uno degli spot dei comunitari, insomma da Cotonou. Magari tale discorso potrebbe tornare d'attualità in caso di ultimo tassello dei 4 comunitari da prendersi, ed il ragazzo che tanto sta facendo per questa città lo meriterebbe. Capitolo "nuovi". Presunto tale può dirsi Cefarelli, che torna a vestire la casacca bianconera dopo i tempi di Pino Sacripanti ed una serie inenarrabile di sfortunati infortuni che ne hanno frenato la crescita. Non che il suo sia un compito da poco, perché ha da far capire ai nuovi quale sia il significato di "casertanità, cazzimma e cuore" che devono essere il leit motiv della prossima stagione. Last, in ordine di arrivo, di sicuro not least, ma anche e sopratutto "buona presa" è Czyz, giocatore polacco visto in Italia a Roma e più recentemente a Pistoia. Di sicuro lo speaker del PalaMaggiò sarà il meno felice del nuovo difficile cognome, perché in campo è un giocatore che si fa amare, perché difende alla morte, perché regala bricioli di energia, perché fa piccole grandi cose che cambiano inerzia e ritmo, come un rimbalzo offensivo, uno scivolamento. In coppia con Gaddefors magari non ti regalano 40 punti in due, ma tra rimbalzi e palle recuperate e canestri evitati, valgono di sicuro il prezzo del biglietto.

venerdì 29 luglio 2016

SERIE B: La Pall. San Michele cala il poker con un ritorno

COMUNICATO STAMPA PALL. SAN MICHELE DEL 29/07/2016

La Pall. San Michele cala il poker con un ritorno

L'A.S.D. Pallacanestro San Michele Maddaloni comunica di aver ingaggiato per la stagione 2016/17 l'ala-pivot Giuseppe Luongo, che va così ad aggiungersi ad Alessandro Guagliardi, Fabio Sansone e Federico Saini. Per il lungo classe 1991, alto 198 cm e nativo di Napoli, si tratta di un gradito ritorno all'ombra delle "Due Torri" dopo la stagione 2012/13 che lo vide grande protagonista con la casacca biancazzurra indosso. Cresciuto nelle giovanili del ViviBasket Napoli con parentesi alla Partenope Napoli in Serie C prima e al Napoli Basketball in Serie B poi. Successivamente nella stagione 2011/12 prima è a Bisceglie in Serie B e poi a Benevento in Serie C, mentre nel 2012/13 inizia ad Airola in Serie C per poi concludere con la promozione in Serie B a Maddaloni. Nell'estate del 2013 viene ingaggiato dalla Virtus Pozzuoli in Serie C dove vi rimane per due anni. Nell'ultima stagione ha vestito la maglia dell'Angri Pallacanestro in Serie C Silver. Giuseppe è un giocatore solido, un combattente, un lungo atipico e dinamico che da il meglio di se quando può correre in campo aperto. In difesa è un guerriero che emerge grazie alla sua fisicità.

GIUSEPPE LUONGO ALL'ANGRI PALLACANESTRO
«Di Maddaloni ho ricordi fantastici - ha esordito il neo lungo calatino -. La vittoria di quel campionato di Serie C fu l'esaltazione di un magnifico contesto, fatto di giocatori, staff, tifosi ed appassionati, che insieme diedero il proprio contributo per raggiungere quel risultato. Speravo di tornare un giorno, ed ora che è successo, posso difendere in campo questa maglia. Considerando il roster che sta nascendo, di giocatori giovani e motivati, sono certo che affronteremo con il massimo impegno ed entusiasmo il prossimo campionato ed il nostro pubblico, che non vedo l'ora di riabbracciare - ha concluso Giuseppe Luongo -, sarà la nostra marcia in più».

Sul quarto tassello del puzzle per il San Michele Maddaloni, il dirigente responsabile Pasquale De Filippo ha così commentato: «Giuseppe è un graditissimo ritorno che apprezzeremo tanto per lo spirito e la grinta che mette in campo ogni attimo di ogni sua partita. Benvenuto Giuseppe e in bocca al lupo per questo campionato».



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Pall. San Michele
Giovanni Bocciero

venerdì 22 luglio 2016

SERIE B: La Pall. San Michele fa tris in sede di mercato

COMUNICATO STAMPA PALL. SAN MICHELE DEL 22/07/2016

La Pall. San Michele fa tris in sede di mercato 

L'A.S.D. Pallacanestro San Michele Maddaloni comunica il terzo volto nuovo per la stagione 2016/17 dopoAlessandro Guagliardi e Fabio Sansone, e si tratta dell'ala grande Federico Saini. Il lungo classe 1992, alto 200 cm, è nato a Monza ma è originario di Villasanta (MB) dove ha mosso i primi passi a livello cestistico nella locale Team 86 Villasanta con cui appena diciottenne venne aggregato alla prima squadra militante in Serie D. Nel 2010 il grande salto all'Olimpia Milano che lo seguiva da tempo e che lo ha fatto esordire in Serie A nel match contro Cremona. Tempo un anno, però, e ritorna al Team 86 Villasanta per concludere gli studi, un'aspetto ritenuto molto importante da Federico che ha sempre rifiutato di allontanarsi da casa. Nell'estate del 2012 è stato ingaggiato dalla Sangiorgese Basket disputando due campionati di Serie B con annessi playoff, mentre nel 2014 c'è stato il passaggio alla Pallacanestro Bernareggio con cui ha giocato prima la DNC e poi la Serie C Gold lombarda in virtù della riforma dell'ultima stagione. L'estate scorsa ha inoltre preso parte al ritiro precampionato della stessa Milano agli ordini di coach Repesa. Federico fa dell'atletismo il suo cavallo di battaglia, potendo contare su di un fisico pazzesco che gli permette di toccare altezze incredibili rendendo il suo gioco particolarmente spettacolare ed intenso.

FEDERICO SAINI MENTRE DIFENDE NEL RITIRO CON MILANO
«Voglio ringraziare innanzitutto la società per la fiducia che ha dimostrato nei miei confronti - ha esordito il neo lungo calatino -, perché pur non conoscendomi di persona mi hanno fatto capire che sarò un giocatore importante per la squadra. Per me sarà tutto nuovo, dall'ambiente ai compagni al campionato, di cui non conosco praticamente nulla se non qualche giocatore ma per sentito dire. Anche e soprattutto per questo non vedo l'ora di iniziare questa avventura che mi permetterà di misurarmi - ha concluso Federico Saini - in un contesto totalmente nuovo ed in una città come Maddaloni».

Sul terzo acquisto del San Michele Maddaloni il dirigente responsabile Pasquale De Filippo ha dichiarato: «Da più parti si complimentano con noi per aver preso Federico che molti definiscono un "nerobianco" per evidenziare le straordinarie doti atletiche che possiede. Sono certo che, messo nelle condizioni ideali, potrà rappresentare uno dei protagonisti della nostra stagione. Un grosso in bocca al lupo a Federico».



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Pall. San Michele
Giovanni Bocciero

martedì 19 luglio 2016

SERIE B: La Pall. San Michele ufficializza il secondo ingaggio

COMUNICATO STAMPA PALL. SAN MICHELE DEL 19/07/2016

La Pall. San Michele ufficializza il secondo ingaggio

L'A.S.D. Pallacanestro San Michele Maddaloni comunica il secondo ingaggio per la stagione 2016/17 dopo quello di Alessandro Guagliardi, e si tratta del playmaker Fabio Sansone. Il regista nativo di Roma, classe 1996 ed alto 170 cm, ha condiviso insieme a Guagliardi nell'ultimo campionato l'esperienza al Globo Isernia. Altro atleta romano doc, ed altro prodotto del settore giovanile della Virtus Roma, Sansone nell'estate del 2014 si è trasferito alla compagine di A2 del Basket Latina con cui ha disputato il campionato DNG Under 19 e contemporaneamente il torneo di Serie D con il team satellite. L'anno scorso la sua prima avventura in Serie B ed in Campania, alla Cesarano Scafati prima di passare a metà stagione al Globo Isernia, affrontando Maddaloni in due circostanze diverse e sempre al Pala Angioni-Caliendo. Fabio fa delle letture di gioco e del baricentro basso le sue armi migliori, a cui abbina mani educate che ne fanno un giocatore interessantissimo per la categoria ed il mosaico biancazzurro in via di componimento.

FABIO SANSONE CON LA CASACCA DELLA CESARANO SCAFATI
«Sono contento di essere diventato un nuovo giocatore del Maddaloni - ha esordito il neo regista calatino -, una squadra che mi consentirà di migliorare ulteriormente. Quello è sicuramente il mio primo grande obiettivo, essendo ancora un under, e credo proprio che abbia trovato l'ambiente adatto dove poterlo fare. Ho avuto modo di parlare già con coach Monda, e mi è sembrato una persona piuttosto seria con la quale si potrà lavorare molto bene. Non vedo l'ora che inizi questa nuova stagione - ha concluso Fabio Sansone - per potermi misurare in questa categoria e in una piazza calda come Maddaloni».

Sul secondo volto nuovo del San Michele Maddaloni si è così espresso il dirigente responsabile della società Pasquale De Filippo: «Sansone è sicuramente uno degli under che più si sono messi in mostra nello scorso campionato e confidiamo nella sua definitiva consacrazione come giocatore di categoria. Un grosso in bocca al lupo a Fabio».



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Pall. San Michele
Giovanni Bocciero

lunedì 18 luglio 2016

SERIE B: La Pall. San Michele mette a segno il primo acquisto

COMUNICATO STAMPA PALL. SAN MICHELE DEL 18/07/2016

La Pall. San Michele mette a segno il primo acquisto

L'A.S.D. Pallacanestro San Michele Maddaloni comunica di aver ingaggiato per la stagione 2016/17 la guardia-ala Alessandro Guagliardi. L'esterno nativo di Roma, classe 1994 ed alto 195 cm, ha indossato nell'ultimo campionato la casacca del Globo Isernia incrociando le lame proprio con la compagine maddalonese. Romano doc, sin da giovanissimo è entrato a far parte del settore giovanile della Virtus Roma, con la quale è giunto terzo nel 2012/13 alle Finali Nazionali DNG mentre nel maggio 2013 ha esordito in Serie A nella gara di playoff contro Reggio Emilia mettendo a segno una tripla. Dall'estate del 2013 ha iniziato la sua avventura in Serie B, vestendo prima la maglia dell'Eurobasket Roma, poi della Stella Azzurra Roma e l'anno scorso quella del Globo Isernia. Alessandro è dotato di un fisico prestante e di un tiro eccellente che gli consentono di disimpegnarsi sia da guardia che da ala piccola, e rappresenta il primo tassello del mosaico biancazzurro.

ALESSANDRO GUAGLIARDI LO SCORSO ANNO AD ISERNIA
«Sono felice di poter giocare dalla prossima stagione a Maddaloni - ha esordito il neo esterno calatino -, società che ha dimostrato grande fiducia in me. Di carattere sono una persona esigente, e quando mi è stato prospettato di essere un pezzo importante di una squadra ambiziosa che ha come obiettivo minimo il raggiungimento dei playoff non ho esitato. Ho avuto la possibilità di affrontare il San Michele nello scorso campionato, ed il pubblico maddalonesi mi ha colpito favorevolmente per il calore che trasmette. Poi ho seguito le gare dei playout, e vedere un palazzetto di quelle dimensioni praticamente sold out è un'immagine che ti rimane impressa. Il pubblico dovrà essere il nostro sesto uomo, e io così come la squadra - ha concluso Alessandro Guagliardi - ce la metteremo tutta per farlo divertire il più possibile».

Sul primo volto nuovo del San Michele Maddaloni in vista della prossima stagione, ha così commentato il dirigente responsabile Pasquale De Filippo: «È un prospetto che avevamo seguito lo scorso anno e che ha fatto molto bene, è un prototipo che può connotare il tipo di squadra che vogliamo fare quest'anno. Un grosso in bocca al lupo ad Alessandro».



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Pall. San Michele
Giovanni Bocciero

venerdì 15 luglio 2016

SERIE B: La Pall. San Michele riparte da coach Monda

COMUNICATO STAMPA PALL. SAN MICHELE DEL 15/07/2016

La Pall. San Michele riparte da coach Monda

L'A.S.D. Pallacanestro San Michele Maddaloni comunica che anche per la stagione 2016/17 la carica di head coach della prima squadra sarà ricoperto dal tecnico Giovanni Monda. L'allenatore è già all'opera, di concerto con lo staff dirigenziale, nella costruzione del roster biancazzurro che disputerà per la quarta stagione consecutiva il campionato nazionale di Serie B. Come lo scorso anno, la compagine maddalonese è stata inserita nel girone C dove vi sono stati diversi cambiamenti ed altri ve ne saranno ancora in questa estate a causa di rinunce e cessioni del titolo che aprono ai ripescaggi. L'attuale raggruppamento è così composto: Stella Azzurra Viterbo, Stella Azzurra Roma, Luiss Roma, Vis Nova Roma, Basket Palestrina, Virtus Cassino, Virtus Valmontone, Basket Scauri, Tigers Forlì (ha acquistato il titolo della Cesarano Scafati), Cilento Agropoli (potrebbe trasferirsi a Napoli), Planet Catanzaro, Zannella Cefalù, Sport è Cultura Patti e Basket Barcellona Pozzo di Gotto. In virtù della non iscrizione dell'Aquila Palermo, è previsto un ripescaggio.

In merito alla riconferma di coach Monda, queste sono le dichiarazioni del dirigente responsabile Pasquale De Filippo: «Credo sia la scelta migliore per dare continuità ad un lavoro iniziato da un po' da Giovanni che meritava una nuova occasione dopo la tanto sofferta salvezza della scorsa stagione. Non bisogna dimenticare che lo scorso anno oltre a mantenere la categoria, le due giovanili allenate da Giovanni hanno trionfato nei rispettivi campionati, dando lustro e sostanza al nostro settore giovanile che è ormai uno dei migliori della Campania. In bocca al lupo da tutti noi a Giovanni e da questo momento tutti, società, tifosi e città dobbiamo essere vicini alla squadra ed essere quanto più possibile una cosa sola. Forza Maddaloni».



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Pall. San Michele
Giovanni Bocciero

martedì 5 luglio 2016

Avellino riparte da Ragland e Leunen

Avellino riparte da Ragland e Leunen
In archivio una stagione da incorniciare, la Scandone è già sul mercato
Via Nunnally, si punta sulle conferme importanti e rapide operazioni


di Giovanni Bocciero*

AVELLINO - Quella della Scandone Avellino è stata una stagione fantastica. Dopo le difficoltà iniziali a trovare la giusta continuità di prestazioni, e una volta fatto quadrare il cerchio soprattutto in cabina di regia, la formazione irpina è arrivata ad un passo dalla finale che assegnava lo scudetto. I “lupi” sono usciti sconfitti dall’interminabile serie di semifinale contro Reggio Emilia, in cui è mancata la classica zampata per poter scrivere un’altra pagina memorabile della loro storia. «È un peccato perché davvero c’è mancato poco - ha commentato il diesse Nicola Alberani -, purtroppo il fattore campo è stato determinante in questi playoff. C’è piaciuto onorare il Pala Del Mauro come nostro fortino, ma non siamo riusciti a mettere a segno quel colpo che ci avrebbe permesso di cambiare la stagione». «Ci siamo sempre avvicinati alla vittoria - gli ha fatto eco coach Pino Sacripanti -, ma ci è sfuggita per una manciata di punti in un campo difficile e contro una squadra ben allenata e molto profonda. È un dispiacere perché ci credevamo fortemente e abbiamo dato tutto quello che potevamo dare. Ogni partita ha avuto dei tatticismi diversi, entrambe abbiamo cambiato ogni tanto qualche particolare, e alla fine le giocate individuali sono quelle che hanno deciso le gare».
IL DIESSE ALBERANI E COACH SACRIPANTI
Avellino dopo questa stupenda cavalcata, con la finale di Coppa Italia e la semifinale scudetto ripartirà proprio dal duo direttore-allenatore, confermati già a stagione in corso, e soprattutto da un collaudato roster visti i rinnovi già ufficiali di Maarten Leunen e Joe Ragland, tasselli importanti nell’economia di questa squadra. «Il nostro lavoro nella passata stagione è stato apprezzato - ha dichiarato il diesse biancoverde -, e pur avendo assemblato il roster in ritardo si è potuta ammirarne la qualità. Siamo partiti per ultimi e dunque abbiamo preso giocatori che gli altri avevano un po’ trascurato ma che adesso sono stimati. Cercheremo di mantenere l’ossatura, dovendo fare purtroppo qualche sacrificio, e punteremo a qualche giocatore dal sicuro avvenire». L’obiettivo della Scandone è quello di uscire dal prossimo mercato estivo possibilmente migliorata ulteriormente rispetto a questo anno, così da potersi affermare ancora una volta tra le migliori squadra in Italia, e in Europa. E per questo si sta già strizzando l’occhio a qualche possibile rinforzo seppur «le priorità assolute sono le riconferme - ha rivelato ancora Alberani -. Siamo a lavoro per Green e Severini, e siamo attenti agli italiani un po’ perché purtroppo ce ne sono pochi in giro, un po’ perché non abbiamo le garanzie che Cervi e Pini restino dato che hanno fatto un ottimo lavoro ed hanno diverse richieste. Fare una gara 7 di semifinale è di sicuro prestigioso. Ci sono oggettivamente squadre più attrezzate di noi, ma senz’altro proveremo a fare qualcosa in più l’anno prossimo anche grazie al gruppo Sidigas che ci mette nelle migliori condizioni per lavorare». Capitolo definitivamente chiuso, invece, quello legato a James Nunnally che ha le solite aspirazioni NBA. «Dobbiamo essere contenti di averlo avuto, ci ha dato una grossa mano, ci ha fatto divertire tanto, e gli auguriamo - ha detto il diesse - le più grandi fortune ai più alti livelli». Ci si può aspettare comunque un altro colpo in uscita dall’NBA come quello di Nunnally nella passata stagione, ovvero aspettare che la concorrenza scemi intorno ad un giocatore? «Da un lato ci piacerebbe, ed è un po’ il mio modus operandi - ha rivelato Alberani -, abbiamo però il dolce problema della Supercoppa (24-25 settembre) il che significa che intorno al 15 agosto dobbiamo esserci già tutti. Ed avere i giocatori per quella data comporta firmarli a fine luglio perché tra visti, viaggi e logistica dieci giorni se ne vanno. Non so se riusciremo a fare questa cosa». Rispetto alle ultime stagioni in cui la Scandone ci ha abituati a partire sempre di rincorsa, dunque, questa estate dovrebbe accelerare di gran lunga i tempi. «La speranza è quella, però sul mercato esistono dei valori da cui cerchiamo di non farci travolgere e dunque - ha concluso il diesse irpino - speriamo di anticiparci».

COACH PINO SACRIPANTI
Coach Sacripanti crede fortemente nel lavoro profuso in questa stagione, e nell’ottica delle riconferme «spero di ripartire dal più possibile per cercare di avere continuità. Questo è un volere mio e della società. Il mercato non è ancora partito spedito e mentre ci sono giocatori che stanno aspettando altri sono entusiasti di proseguire questo progetto. Vediamo il mercato cosa offrirà ma la volontà è quella di mantenere il nucleo più numeroso possibile». Diversi rumors vogliono la Scandone in cerca soprattutto di italiani, forse anche per necessità. «I giocatori italiani sono quelli lì, il movimento purtroppo non ne ha creati tanti - ha commentato il tecnico dei “lupi” -. Ne stiamo di sicuro cercando. Ci piacerebbe portare avanti il discorso con Riccardo Cervi, ma deve essere soprattutto una sua volontà. Spero che resti sennò pazienza, andremo altrove, sondando anche il mercato straniero. Parlando con Alberani, credo che la cosa più importante sia che un giocatore abbia la voglia di venire a giocare da noi, bisogna sposarlo il nostro progetto». L’allenatore biancoverde ha in mente di completare il mosaico con giocatori funzionali ai suo dettami tattici, ma sopra ogni cosa «sicuramente guardo alla qualità, e dopo trovo il modo di metterli nelle condizioni per loro migliori. Chiaro che se teniamo l’ossatura della scorsa stagione cercheremo di mettere dentro dei giocatori che possano essere funzionali al sistema di gioco che tanto ci ha fatto vincere». Ma se coach Sacripanti avesse un giocatore come desiderio, che vorrebbe poter allenare, chi sceglierebbe? «Ce ne sono mille di giocatori molto interessanti, quasi tutti impossibili. Mi piacerebbe allenare Gigi Datome o Rakim Sanders, ma stiamo parlando di fantabasket. Restiamo piuttosto con i piedi a terra, capiamo se l’ossatura abbia una sua funzionalità e poi vedremo come sistemarci». Con l’impegno della Supercoppa Avellino deve accelerare i suoi normali tempi di mercato. «Credo che se chiudiamo con i giocatori con cui stiamo già a buon punto nelle trattative arriveremo a Ferragosto con la squadra fatta, che poi è il nostro intento. È logico che se arriviamo a quella data con 8 giocatori e ce ne mancano 2, troveremo quelli necessari per chiudere il roster. L’importante è avere una base per sapere che tipo di giocatori inserire». Escluso dunque un colpo di fine mercato alla Nunnally? «Non escludo niente perché il mercato è molto vario. Se i giocatori che mi soddisfano sono da firmare domani, lo facciamo, ma se devo aspettare metà agosto, aspetteremo metà agosto, purché - ha concluso coach Sacripanti - ci sia una base dove poi poter inserire più facilmente i nuovi».


* per il mensile BASKET MAGAZINE

La JuveCaserta non rischia più

La JuveCaserta non rischia più
Dopo l'allarme di Iavazzi, la società guarda con ottimismo al futuro


di Giovanni Bocciero*

CASERTA - Il 21 maggio scorso Caserta festeggiava perché ricorreva il 25mo anniversario dello storico scudetto del 1991, e soprattutto per quel ricordo ci si è dato da fare per dare un futuro alla JuveCaserta. “Qui o si fa la storia o si muore”, verrebbe da dire, pensando alle scadenze ormai prossime della fidejussione da 250 mila euro e dell’iscrizione alla Fip di 18 mila euro. In questa ottica il “day after” la conferenza stampa di fine stagione del patron Raffaele Iavazzi aveva fatto palesare un futuro prossimo piuttosto burrascoso. Con le proprie aziende che hanno ricevuto l’interdittiva antimafia, l’azionista unico della JuveCaserta non può più sobbarcarsi l’intero onere economico di una stagione agonistica in Lega A. Ma con dispiacere si è dovuto prendere atto che nessuno è stato pronto a rilevare la proprietà e a garantire la continuazione dell’attività in quel di Pezza delle Noci a livello di prima squadra. Alle parole del presidente che ha comunque iscritto regolarmente la squadra al prossimo campionato ha fatto eco un nefasto silenzio soprattutto da parte della classe politica ed imprenditoriale le cui attenzioni sono state rivolte certamente alle elezioni amministrative.

LA TIFOSERIA. Però la tifoseria casertana, che ha rivissuto nella propria mente i ricordi del 1998, quando la formazione della città vanvitelliana fallì per ripartire poi dalle minors e riapprodare in Lega A nell’estate del 2008, non si è chinata ad un destino ormai quasi scritto. Per questo è nata l’associazione “Io sto con la JuveCaserta”, che alla base ha quell’azionariato popolare che vuole a tutti i costi garantire la sopravvivenza del club bianconero. Il progetto pur con tanta voglia e buona volontà e nonostante il coinvolgimento di svariate personalità ed artisti - casertani e non - come Boscia Tanjevic, Massimo Lopez e Marco D’Amore tanto per citarne qualcuno, non si è purtroppo concretizzato seriamente. La somma raggiunta ad oggi - mentre scriviamo - che non servirà assolutamente ad acquistare quote della società perché il gruppo di supporters non aspira ad entrare a far parte dei quadri dirigenziali, si aggira intorno ai 50 mila euro. Cifra purtroppo esigua per poter realmente sostenere la squadra, ma che comunque rappresenta un primo tentativo di coinvolgere il territorio. Perché si parla tanto della partecipazione collettiva per salvare un patrimonio di tutti come la JuveCaserta, ma questo incentivo deve partire proprio da quella cittadinanza attiva.

PATRON RAFFAELE IAVAZZI (FOTO ELVIO IODICE)
LA PISTA ESTERA. Mentre la classe dirigente di Terra di Lavoro ha latitato a scendere concretamente in campo, nonostante una riunione a luci spente presso gli uffici dell’Unione Industriali cittadina, uno dei soci fondatori dell’associazione dei tifosi, Alfredo Scauzillo, ha fatto da intermediario con un gruppo estero capitanato da mister Lawish Mohamed Williams, imprenditore anglo-arabo proprietario di diverse aziende sparse per il mondo e che si occupano di diversi settori. Le referenze su tale personaggio sembrano ottime, dalla serietà all’ingente budget, ma fa nascere delle perplessità il fatto che di lui si conosce davvero ben poco. E proprio per questo è stata anche paventata l’idea che sia soltanto un prestanome. Pur non avendo alcun interesse commerciale qui Italia, ma spinto anche dall’amicizia con Giorgio Armani, ha comunque presentato un’offerta per rilevare il 100% della JuveCaserta. Patron Iavazzi - che ha il desiderio di rimanere in società con una piccola quota del 10%, magari 20% - ha fissato dei paletti ben precisi su questa vendita: la squadra deve rimanere a giocare a Caserta, e lui vuole un diritto di prelazione alle stesse condizioni in caso di successiva vendita della società. Nonostante qualche dubbio di natura emotiva l’accordo sembra potersi chiudere al più presto, forse già mentre stiamo scrivendo, anche perché ci sono delle scadenze piuttosto prossime da rispettare.

IL PIANO B. Ma patron Iavazzi nello stesso tempo in cui portava avanti la trattativa con mister Williams sembra abbia scavato un tunnel come via di fuga in caso non volesse più cedere. La trattativa, in tal caso, è parsa essere uno specchio per le allodole. E questo “piano B” corrisponde ad un ipotetico pool di sponsor dove oltre ad esserci la famiglia Pallante con il marchio Pasta Reggia, vi è entrato a far parte ufficialmente anche il Gruppo Ferrarelle, per voce del suo direttore generale Giuseppe Cerbone, che con un proprio brand farà da sponsor principale per la stagione prossima. Si andrebbe così a costituire un gruzzoletto di oltre 500 mila euro grazie anche all’apporto di qualche altro partner.

IL FUTURO. Cosa riserverà di preciso il futuro, mentre scriviamo, non è dato saperlo. Soprattutto perché la situazione è in un continuo divenire, a volte si tratta soltanto di una questione di ore che spuntano idee, prospettive e intenzioni come funghi. Di certo si è piuttosto ottimisti, adesso, sulla salvezza della JuveCaserta, che o con l’ingresso di mister Williams, o con ancora Iavazzi al timone, dovrebbe disputare la prossima Lega A. E lo dovrebbe fare in entrambe le situazioni con un discreto capitale da investire per il mercato. Sicuramente il patrimonio giovanile è salvo, ed anzi, si vocifera che possa essere addirittura rilanciato dallo stesso Iavazzi. Il patron ha infatti escluso dalla vendita il settore giovanile, esistente sotto forma di JC Academy e con altro codice FIP, e sta addirittura cullando il sogno del ritorno in qualità di responsabile di Franco Marcelletti.





La stagione: promossi e bocciati
Hunt e Gaddefors i migliori, la delusione è Ingrosso

DARIO HUNT (FOTO ELVIO IODICE)
La stagione della JuveCaserta ha avuto degli “up and down” incredibili se si pensa che al termine del girone d’andata il club aveva sfiorato l’accesso alle Final Eight di Coppa Italia, mentre un girone dopo ha dovuto conquistare la permanenza in Lega A nel match da dentro o fuori contro Trento in un PalaMaggiò “sold out”. C’è anche da dire che il campionato è stato indubbiamente travagliato dalla lunga serie di infortuni che ha permesso a coach Sandro Dell’Agnello di poter disputare si e no due partite con il roster al gran completo. Per non parlare dell’ultima fase in cui la formazione bianconera è scesa in campo regolarmente con soli sette effettivi. È dunque facile paragonare la salvezza conseguita ad un vero e proprio miracolo sportivo. Detto ciò, di promossi ce ne sarebbero tanti e di bocciati pochissimi. Dario Hunt si è guadagnato la palma di Mvp perché alla fin fine è stato il più costante tra i suoi. Uomo d’area come pochi, nonostante la sua statura “undersize”, si è aggiudicato la classifica delle doppie-doppie rivelandosi un attaccante piuttosto concreto ed un rimbalzista straordinario dominando svariate volte contro centri più corpulenti. Al suo pari Viktor Gaddefors è stato decisivo fin quando ha potuto giocare, rivelandosi un valore aggiunto pazzesco per la truppa casertana. Arrivato in punta di piedi si è conquistato gara dopo gara tutta la stima possibile, grazie a prestazioni fatte di sacrificio e dedizione. Ha portato versatilità al quintetto, ricoprendo in modo abusato la posizione di ala grande, e quella abnegazione difensiva che si è fatta rimpiangere nel momento in cui si è infortunato. Di bocciati, come detto, ce ne sono pochissimi, ma Tommaso Ingrosso può essere additato sicuramente come il “flop” di questa stagione bianconera. Da lui non ci si aspettava di certo chissà che cosa, però è sembrato inadatto al palcoscenico della Lega A. Non mettiamo in dubbio la sua voglia ed il prezioso lavoro fatto in allenamento, ma alla fine il suo minutaggio è la fotografia di quello che poteva dare realmente alla squadra. Ha avuto delle semplici apparizioni, e neppure con l’acqua alla gola si è deciso di puntare forte su di lui. Una bocciatura eccellente sarebbe invece la dirigenza, che ha sicuramente fatto delle scelte sbagliate (vedi Adegboye e Slokar) nell’arco della stagione che si sono rivelate inutili e soprattutto inefficaci in corso d’opera.



* per il mensile BASKET MAGAZINE