martedì 30 dicembre 2014

Juvecaserta, un anno iniziato bene ma finito mestamente

DALLA GAZZETTA DI CASERTA DEL 31/12/2014

LEGA A. I bianconeri sono passati dai playoff sfiorati all’ultimo incredibile posto in classifica
Juvecaserta, un anno iniziato bene ma finito mestamente

Giovanni Bocciero

CASERTA. La Juvecaserta vivrà questo Capodanno decisamente male. Purtroppo lo 0-13 in classifica non può far dormire sonni tranquilli a nessuno, dirigente o tecnico che sia.
Eppure questo anno aveva visto la società di Pezza delle Noci chiudere in crescendo la passata stagione, sfiorando i playoff mancati a causa solo della differenza canestri. Poi il mercato estivo, ripartendo dallo zoccolo duro che aveva contraddistinto la splendida creatura del duo Atripaldi-Molin. L’aggiunta del figlio prodico Enzino Esposito, che in estate ha contribuito con le sue conocenze al mercato degli americani. L’inizio della preparazione, le grandi speranze per una stagione che avrebbe dovuto vedere la Juvecaserta competere nella parte sinistra della classifica. Ma poi si sono susseguiti gli infortuni, l’inizio balbettante in campionato con prestazioni allucinanti, l’esonero di Molin dopo 5 sconfitte consecutive, l’arrivo di Markovski in panchina, la cacciata con conseguente dimissioni di Atripaldi, i ribaltoni del roster con arrivi e partenze, il nuovo cambio dell’allenatore con Esposito promosso da assistente ad head coach. Ma i problemi almeno per il momento restano. Soprattutto in queste ultime settimane ha regnato il caos a Pezza delle Noci, sono state prese delle scelte poco comprensibili. Ma noi vogliamo ricordarci la squadra dello scorso anno.

UNDER 19: Il San Michele chiude al secondo posto nel girone

DALLA GAZZETTA DI CASERTA DEL 31/12/2014

I biancazzurri con gli ultimi due successi contro Ellebielle e Nola arrivano dietro al B.C. Giugliano
UNDER 19: Il San Michele chiude al secondo posto nel girone

ACADEMY BK NOLA 75
PALL. SAN MICHELE 90
(18-25; 32-49; 54-72)

NOLA: Damiano 4, Marro, Giugliano 5, Somma 2, De Luca 9, Liguori 35, Nappo 13, Falco 7, All. Simeoli.
MADDALONI: Ragnino 7, Salanti 2, Ianniello 2, Calcavecchia 4, Nuzzo 10, Pedata 21, Barometro 12, Bocciero 2, Pratillo 9, Borrelli 9, Liguoro 5, De Martino 7. All. Monda, Ass. Ricciardi
ARBITRI: Giovanni Spera e Giuseppe Abate di Avellino.

NOLA. L’Under 19 Elite del San Michele Maddaloni chiude l’anno classificandosi al secondo posto nel proprio girone, aspettando il comunicato ufficiale che sancirà i raggruppamenti della seconda fase. Importanti sono state queste ultime due affermazioni, perché prima di andare a vincere in quel di Nola, i biancazzurri avevano battuto tra le mura amiche i cugini dell’Ellebielle Caserta con il punteggio di 61-54. E allora facciamo un passo indietro, perché il derby casertano era importantissimo ai fini della classsifica essendo Maddaloni attardata da Caserta e Giugliano di due punti. L’approccio al match fu migliore da parte degli ospiti che si portarono subito sul 5-15. I maddalonesi, allungando la difesa e creando ritmo in attacco riescono a ricucire lo strappo. E’ Andrea Barometro a spingere i propri compagni, il quale mette tanta grinta e intensità in difesa e una buona precisione in attacco. La retroguardia casalinga è troppo blanda però, con rotazioni che spesso vengono meno concedendo canestri facili agli avversari. Non appena Maddaloni serra le file arriva il sorpasso sul 26-24. Nel terzo quarto c’è un autentico testa a testa in cui i locali recuperano diversi paloni ma allo stesso tempo li sprecano. 
Con questo andazzo, al 35’ l’Ellebielle ritorna in vantaggio sul punteggio di 48-49. Capitan Ivano Ragnino si scuote e prova a riportare la contesa dalla propria parte con un break di 6-0. Al Maddaloni non basta vincere, lo deve fare di 11 punti per aggiudicarsi anche lo scontro diretto in un più che probabile arrivo alla pari. Nell’ultimo minuto il vantaggio dei calatini è di 10 punti, ma dalla lunetta i casertani accorciano sul meno sette. Con una manciata di secondi il Maddaloni ha l’ultimo tiro da tre punti che si spegne sul primo ferro. Vittoria mescolato a sconforto, che in meno di 24 ore si dissolve per la sconfitta del Giugliano ad Afragola. Facendo due calcoli, tutte e tre le squadre sono appaiate a 12 punti con la seguente classifica avulsa: Giugliano 6, Maddaloni 4 e Caserta 2. Dunque per arrivare secondi ai ragazzi di coach Giovanni Monda non resta che vincere a Nola contro l’Academy Basket. Impegno non proibitivo ma sicuramente non di facile interpretazione. L’approccio alla gara dei biancazzurri è però buono, imprimendo i propri ritmi e concedendo poco agli avversari che riescono a restare a contatto dopo 10’ sul 18-25. Nella seconda frazione sale in cattedra Paolo Pedata che risulterà essere un enigma per la difesa nolana. I maddalonesi hanno una buona circolazione di palla, dalla panchina si alzano tutti gli atleti a disposizione già nel primo tempo e allo stesso tempo quasi tutti riescono ad andare immediatamente a bersaglio. E così al riposo lungo sono diciassette le lunghezze che dividono le due compagini. La forbice andrà allargandosi nella ripresa man mano che i minuti scorrono, e seppur gli arbitri alla fine fischieranno quindici falli in più al Maddaloni, quest’ultimo si aggiudica l’incontro con il punteggio di 90-75. E con le vittorie di Giugliano e Caserta, tutte terminano con 14 punti.
Gibo

La Juvecaserta fa “tredici” a Sassari

DALLA GAZZETTA DI CASERTA DEL 30/12/2014

LEGA A. Senza Sam Young la formazione di coach Esposito se l’è giocata a viso aperto
La Juvecaserta fa “tredici” a Sassari
Buona gara ma manca il successo

Giovanni Bocciero

SASSARI. Impegno proibitivo al PalaSerradimigni di Sassari per la Juvecaserta, contro una delle migliori squadre d’Italia. Oltretutto, i casertani arrivano in Sardegna senza Sam Young, giocatore parecchio discusso all’ombra della Reggia per via del fatto che ha un talento importante vista la sua capacità di realizzare praticamente quando vuole, ma allo stesso tempo la svogliatezza con cui difende e si rapporta in campo con i compagni.
Pronti via, sono proprio i casertani a mettere per due volte il naso avanti, subito però riacciuffati dai padroni di casa sul 5-5. Sassari dalla lunetta con Todic passa in vantaggio, ma Ronald Moore partito addirittura in quintetto realizza il meno uno. Sassari fa le prove di fuga sul 13-7 al 4’ che costringono coach Enzino Esposito a chiamare timeout per non prendere l’imbarcata, soprattutto con Lawal che nel pitturato non segna ma fa la differenza. I sardi spinti da Dyson arrivano a sfiorare la doppia cifra sul 19.-10. Caserta si scuote e applicando un’ampia rotazione trova quattro triple quasi consecutive con Carleton Scott, inizio da incorniciare per l’americano, capitan Mordente e Vitali, così da impattare a quota 21 punti al 7’ circa. Sassari va a corrente alternata, ma quando riesce ad accendersi soprattutto in transizione è capace di realizzare degli ottimi parziali. La risposta della Juvecaserta è affidata a Claudio Tommasini, che a cavallo tra prima e seconda frazione manda a bersaglio prima i liberi che accorciano lo svantaggio e poi la tripla del nuovo meno uno (31-30). Esposito dà spazio a tutta la propria panchina, facendo scendere in campo a dieci degli undici elementi a propria disposizione con il solo ex di turno Tessitori ancora con il coprimaglia indosso. Con un nuovo break di 11-2 i locali, con Sosa in gran spolvero, toccano la doppia cifra di vantaggio sul 42-32 al 15’, nonostante i bianconeri cercassero di tenere i ritmi della gara bassi, sotto controllo per non far infiammare il team di Meo Sacchetti. Con due palle perse consecutive, però, la Dinamo permette a Caserta di rispondere con Dejan Ivanov che segna da tre punti alimentando lo 0-5 di parziale. Sempre dai 6,75 va a bersaglio ancora il lungo bulgaro che permette ai propri compagni di tenere botta arrivando così sul 52-47 con cui le due squadre vanno al riposo lungo. Buona circolazione di palla per la Juvecaserta, che riesce a mandare a segno quasi tutti i propri giocatori.
FOTO CAROZZA
Al rientro dagli spogliatoi si vede ancora tutto l’orgoglio bianconero, con Bozhidar Avramov che centra per ben due volte il canestro dalla lunga distanza facendo capire che c’è una partita da giocare. Sassari però riesce ad essere estremamente costante nell’andare a segno, soprattutto con le sue bocche da fuoco Dyson e soprattutto Logan ed un silenzioso Todic. E così scollinato il 25’ la Dinamo conduce saldamente sul 70-59. Nonostante ciò, Caserta tiene duro, stringe i denti e riesce ancora una volta a reagire piazzando un mini parziale di 2-6 con tanto di ciliegina, ovvero una schiacciata prepotente di Scott. La formazione sarda ha comunque l’ultimo possesso da poter giocare del terzo periodo, e lo sfrutta a dovere con il tiro pesante di Formenti realizzato proprio sul filo della sirena, che regala il nuovo più dieci ai padroni di casa (75-65).
Nell’ultimo quarto di gioco o va o la spacca per la Juvecaserta, che con un’altra buona prestazione ci fa davvero poco, sono i punti e le vittorie quelle che contano.Sporgendosi troppo, e vivendo una reale difficoltà a creare degli attacchi produttivi, complicano la “mission” bianconera, che dopo tre giri di lancette precipitano sull’82-67 costringendo la panchina a fermare l’emorragia con un minuto di sospensione. E’ la transizione e i contropiedi che permettono a Sassari di raggiungere addirittura le diciassette lunghezze di vantaggio. La bomba di Michele Vitali cerca di rianimare un po’ le speranze dei viandanti che accorciano sull’85-71. I buoi scappano definitivamente dalla stalla quando Sassari trova di nuovo la mira dall’arco dei tre punti, arrivando alla soglia dei venti punti di vantaggio. Le ultime sortite per la squadra casertana arrivano da Moore e da Michele Antonutti che muovono la retina riducendo il gap così da approfittare del calo di concentrazione e d’intensità degli avversari, appagati naturalmente del risultato che stava maturando.
Nella conferenza stampa post gara il tecnico bianconero Esposito è stato preciso e coinciso, senza dilungarsi troppo. Le sue parole sono state di elogio, se vogliamo, per un gruppo che contro Sassari “si è cercato in campo, ci si è passata meglio la palla, e soprattutto in tre quarti di gioco ha difeso bene, con voglia e grinta. Se continuiamo naturalmente su questa falsariga arriverà ben presto il primo successo, che ci permetterà anche di toglierci questa scimmia dalla spalla”. Anche nella trasferta di Sassari è dunque arrivata una sconfitta per la Juvecaserta, che è sempre in fondo alla classifica con uno 0-13.

domenica 28 dicembre 2014

Maddaloni battuto con onore ad Agropoli

COMUNICATO STAMPA PALL. SAN MICHELE DEL 28/12/2014


Maddaloni battuto con onore ad Agropoli

BCC Polisportiva Agropoli- Gruppo Ventrone Maddaloni 87-79
Agropoli: Romano 12, Serino 9, Molinaro 10, Spinelli 7, Iurato 12, Di Lascio, Borrelli 11, Palma 7, Birindelli 8, Marulli 11, All. Paternoster, Ass. Delia.
Maddaloni: Piscitelli 14, Guastaferro 6, Desiato 25, Marini 10, Garofalo 4, Rusciano 10, Chiavazzo n.e., Rollo, Sergio 10, Pascarella, All. Massaro, Ass. Ricciardi, Ass. Sasso.
Parziali: 17-16; 40-36; 65-57.
Arbitri: Carlo Leoni Orsenigo e Jacopo Spinelli di Cantù (CO).

Cronaca: Il Gruppo Ventrone Maddaloni esce sconfitto in quel di Agropoli. I maddalonesi sono comunque stati protagonisti di una buona prova, coriacea nonostante di fronte ad una squadra oggettivamente più forte, per questo è da prendere questa buona prestazione, e lasciare l'arbitraggio, che ad un certo punto ha soltanto fatto incattivire la gara.
Maddaloni deve fare a meno di Francesco Chiavazzo, infortunatosi in settimana e a referto soltanto per onor di firma. L'approccio alla gara, nonostante questa defezione, è proprio migliore per gli ospiti, che dopo tre giri di lancette sono in vantaggio sull'1-8 grazie ad una manovra offensiva che vede una buona circolazione di palla liberando i lunghi vicino a canestro. Agropoli tarda ad ingranare, e così quando si scollinati metà quarto i biancazzurri conducono sul 3-12. Vantaggio che poteva essere anche maggiore se solo alcuni possessi fossero stati gestiti meglio, e se soprattutto non fosse tremata la mano dalla lunetta. Entrambi gli allenatori provvedono ad una girandola di cambi, i locali per trovare il bandolo della matasse, gli ospiti per una situazione falli che si stava complicando e non poco. E sono proprio i gregari a condurre la rimonta casalinga, con un paio di tiri pesanti e delle penetrazioni (17-15 al 7'). Il Maddaloni vive un momento di difficoltà a cui si aggiungono l'antisportivo a Marini ed il tecnico di Desiato. Nonostante ciò i ragazzi di coach Massimo Massaro stringono i denti e vanno al primo mini break sotto di un solo punto.
SALVATORE DESIATO
Il secondo quarto inizia con una bomba di Biagio Sergio, che riporta in vantaggio i viandanti. I primi minuti sono comunque un continuo botta e risposta, con il Maddaloni che realizza il canestro del +2 e Agropoli che trova immediatamente la parità (23-23 al 14'). I cilentani trovano però due triple consecutive che rompono l'equilibrio creatosi in questo frangente di gara, e l'inerzia passa dalla loro parte. Maddaloni è squadra coriacea, mette grande intensità in difesa e oltre a contendere tutti i rimbalzi agli avversari, visibilmente più grossi, li costringono a diverse palle perse. I minuti scorrono ed il gioco si fa inesorabilmente più maschio, con contatti al limite del regolamento, cosa che porta gli arbitri a fischiare un altro antisportivo, questa volta a Molinaro. Agropoli, spinto anche dal pubblico del Pala Di Concilio, riesce a raggiungere sei punti di vantaggio a poco meno dell'ultimo minuto di gioco, ma in penetrazione Salvatore Desiato ricuce il gap prima di mandare le squadre al riposo lungo.
Al rientro dagli spogliatoi gli arbitri decidono di diventare protagonisti, fischiando una sequenza di falli in difesa al Maddaloni impressionante. Questo comporta che i biancazzurri naturalmente s'innervosiscano, e sulle proteste vivaci di capitan Nino Garofalo i due in grigio decidono di mostrare la "grande t". Intanto Agropoli si galvanizza, manda a bersaglio tre triple sul mal rientro in transizione difensiva degli ospiti, e questo frutta il massimo vantaggio sul 61-44. Se c'è una cosa che Maddaloni non sa fare, però, è arrendersi. Pian piano i viandanti si risistemano, soprattutto mentalmente, e mettono a segno un ottimo parziale di 13-2 che riapre praticamente la contesa sul 63-57.
L'ultima frazione vede i maddalonesi cavalcare il buon momento con cui hanno concluso il terzo quarto, accorciando a sole quattro lunghezze (65-61) dopo circa due giri di lancette. Quando i locali entrano in ritmo dalla lunga distanza, però, diventano quasi immarcabili, e nonostante i biancazzurri producessero punti in attacco il divario inesorabilmente tendeva ad allargarsi. Il Maddaloni ha lottato fino alla fine, provando a gettare il cuore oltre l'ostacolo, e alla sirena pur se si è dovuto arrendere lo ha fatto con l'onore delle armi.

sabato 27 dicembre 2014

Juvecaserta, bisogna buttare il cuore oltre l’ostacolo

DALLA GAZZETTA DI CASERTA DEL 28/12/2014

LEGA A. La difesa e l’atteggiamento dei bianconeri le maggiori lacune di questa stagione
Juvecaserta, bisogna buttare il cuore oltre l’ostacolo

CASERTA. E siamo arrivati a dodici sconfitte per la Juvecaserta adesso di coach Enzino Esposito. Battesimo da capo allenatore infelice per l’ex beniamino della “torcida bianconera”, che anche ieri è stato acclamato prima della palla a due ed anche in alcuni frangenti della stessa gara. Per lui un esordio infelice neanche tanto per la sconfitta in se e per se, ma per la prestazione quasi rinunciataria, remissiva, scialba. E con questo trovano purtroppo adito i vari cori della curva casertana che per sommi capi urlava: “Andate a lavorare”, “Meritiamo di più”, e tanti altri poco meno carini.
Nemmeno la bolgia “al contrario” del PalaMaggiò riesce a scuotere i giocatori, a far sì che in loro si sviluppi un moto d’orgoglio. Ed è anche per questo che il “capitano” Esposito, oggi più che mai di nome e di fatto, ha in un certo senso tuonato in sala stampa, puntando il dito contro la difesa, finita principalmente sul banco degli imputati, e soprattutto contro quei giocatori con poca voglia e dedizione. Effettivamente la difesa è una questione principalmente di volontà, di sacrificio. E lasciamo stare anche le rotazioni, gli aiuti, il lato debole e via discorrendo, cose che comunque Esposito ha sottolineato che “allenerà” come fossero al minibasket. E non tragga in inganno la maggiore fisicità e l’atletismo di Avellino, perché Caserta ha chiuso la partita con ben dieci rimbalzi in più (34 contro 24) ma gli avversari hanno fatto registrare un 34/41 da due punti, frutto di tanti facili lay-up ora in back.door, ora con taglio frontale a centro area o addirittura in penetrazioni 1vs1 e contropiede. Insomma, ogni qualvolta Avellino attaccava il ferro è riuscita per la stragrande maggioranza delle volte ad appoggiare comodamente il pallone nel cesto. Acqua da ogni dove per un’imbarcata generale.
FOTO CAROZZA
Con il derby possiamo forse assodare una cosa: questa è la squadra e con ogni probabilità questo sarà l’andazzo. Lavorare in palestra si, ma di margini di miglioramento non se ne intravedono. L’unica cosa che può segnare una svolta in questa stagione alla Juvecaserta è un cambio radicale dell’atteggiamento dei giocatori. Vedere gli avversari sbucciarsi le ginocchia per arrivare su di un pallone che sta per terminare fuori dopo che quello stesso pallone è passato non molto lontano dai propri piedi (ogni riferimento è puramente casuale: Sam Young) ha del pazzesco. E poco importa se poi si riescono a realizzare 78 o 80 punti, così come analizzato da “El Diablo” in virtù del fatto che Avellino ha tirato i remi in barca negl’ultimi due minuti di gara, quando poi concedi 59 punti alla fine del primo tempo e 105 alla sirena finale. Perché invece il pubblico applaude quasi a mo’ di standing ovation Andrea Michelori per un semplice tentativo di anticipo nemmeno riuscito? Perché in ciò si è intravista voglia di lottare, voglia di combattere, parole sconosciute per gran parte dei bianconeri.
Rispettiamo la volontà della società di apportare l’ulteriore staffetta in panchina da Markovski ad Esposito dopo aver raggiunto il record di 0-11, ma meno capiamo la tempistica. Insomma poche ore prima erano arrivati a Caserta Capin ed Avramov, due giocatori che verosimilmente ha voluto proprio il tecnico macedone. Ed infatti, contro Avellino Avramov è stato mandato in tribuna per scelta tecnica, anche se lo stato fisico sembra la causa ufficiale. Ed al posto suo si accomoda in panchina Ronald Moore, il folletto di Philadelphia con le valigie pronte da una settimana abbondante. Si aspettava il suo taglio, insomma, e invece Esposito lo manda nella mischia quando Capin in cabina di regia fa diversi danni, quasi come uno scherzo del destino. Scelte che lasciano molto a desiderare se si pensa che purtroppo, allo stato attuale, non ci sono delle regole ben precise, una tabella di marcia ferrea da seguire, costi quel che costi.
In fin dei conti stiamo parlando proprio delle stesse regole che il tecnico casertano doc ha ammesso di dover mettere per raddrizzare la situazione in  difesa. Purtroppo di tempo ne rimane sempre di meno. Domani la Juvecaserta sarà di nuovo in campo nella proibitiva trasferta di Sassari, al PalaSerradimigni che fu espugnato non più di otto mesi fa. Ma quella era tutta un’altra Caserta, una squadra che giocava insieme, si divertiva insieme, ed anche se aveva limiti tecnici e caratteriali, buttava sempre il cuore oltre l’ostacolo.

Valerio Salanti spinge il Santa Maria a Vico

DALLA GAZZETTA DI CASERTA DEL 28/12/2014

SERIE D. Il playmaker maddalonese doc: “Ci meritiamo un posto ai playoff”
Valerio Salanti spinge il Santa Maria a Vico

SANTA MARIA A VICO. Durante queste festività abbiamo intervistato Valerio Salanti, play della Pall. Santa Maria a Vico. Dopo un inizio di campionato stentato avete raccolto 5 vittorie nelle ultime 7 partite, con una sconfitta arrivata di 1 punto a Roccarainola. Possiamo dire che avete trovato il bandolo della matassa? “L’inizio di campionato purtroppo è stato un vero e proprio susseguirsi di cose negative - ha esordito il maddalonese doc -, infortuni vari, squalifiche e problemi con il campo in cui ci alleniamo che essendo stato omologato dalla federazione solo nelle ultime settimane, ha fatto sì che giocassimo sempre in trasferta. I fisiologici problemi di ambientamento iniziale sono stati amplificati da tutti questi fattori, ma siamo stati bravi a far gruppo nei momenti di maggior difficoltà, a lavorar duro in palestra, e gli ultimi risultati sono la prova di quanto di buono siamo riusciti a fare”.
VALERIO SALANTI
Pian piano stai cercando di ritagliarti il tuo posto in squadra, com’è il tuo rapporto con i compagni e con coach Ciaravolo? “Essendo la mia prima esperienza vera e propria in un campionato maggiore, ho dovuto dimostrare dal primo giorno di essere in grado di tenere bene il campo e di essere un valore aggiunto per la mia squadra. Coach Ciaravolo ad agosto mi testimoniò tutto il suo piacere e la sua volontà nell’avermi in squadra, e mi sta aiutando molto nel migliorare, così come tutti i miei compagni che con la loro esperienza ogni giorno mi insegnano qualcosa con i loro preziosi consigli. Siamo un ottimo gruppo, e tutti mi stanno mettendo nelle condizioni migliori per far bene”.
Infine, qual è il tuo pronostico per l’anno nuovo e la continuazione della stagione? “Fare pronostici in una stagione così equilibrata è molto difficile. Ad ogni modo, se saremo bravi ad affrontare questo girone di ritorno col giusto piglio, nessuna partita ci vede assolutamente sfavoriti. Sono molto fiducioso per quello che possiamo fare, e sono certo che una volta agguantato quel posto nei playoff che sicuramente ci spetta, saremo una brutta gatta da pelare per chiunque ci dovrà affrontare”. L’ultimo pensiero va all’amico Vincenzo Lombardi, maddalonese doc ed infortunatosi con il Saviano. “Colgo l’occasione per fargli un grandissimo in bocca al lupo. Io e Vincenzo, cestisticamente parlando, siamo cresciuti insieme, prima da avversari e poi da compagni di squadra, condividendo tanti bei momenti insieme. Gli mando un grosso abbraccio, e che si rimetta quanto prima e meglio di prima, che lo aspetto in campo quando le nostre squadre si riaffronteranno”.
Gibo

La Juvecaserta perde anche nel derby

DALLA GAZZETTA DI CASERTA DEL 27/12/2014

LEGA A. Avellino domina dall’inizio il match, mentre i tifosi urlano a fine gara: “Meritiamo di più”
La Juvecaserta perde anche nel derby
Prova difensiva orrenda dei bianconeri

Giovanni Bocciero

CASERTA. L’ambiente del PalaMaggiò, vuoi per il derby, vuoi per l’esordio di Esposito da capo allenatore, era abbastanza surriscaldato sin dall’inizio. La prima cosa che ha caratterizzato il prepartita è stata l’esclusione dalla lista di Avramov, al quale per una scelta puramente tecnica è stato preferito Ronald Moore.
Pronti, partenza e via, i bianconeri hanno collezionato subito tre palle perse, permettendo agli avversari d’involarsi sullo 0-7. Esposito dalla panchina mimava di riempire l’area per impedire ad Anosike di giocare l’1vs1, con il quale ha subito fatto prendere il vantaggio ai suoi. La Juvecaserta emana un sussulto con la doppia bomba mandate a bersaglio prima da Carleton Scott e poi da Michele Vitali (6-9). Alla quinta palla persa, entra Moore per Capin. Uno scherzo del destino se vogliamo. Intanto Avellino non guarda in faccia a nessuno e si porta sull’8-18 al 5’. Michele Antonutti appena entrato intercetta e schiaccia in contropiede, facendo scoppiare il palazzo che ritorna ad incitare la squadra.  Intanto uno spento Sam Young viene richiamato in panchina, e “El Diablo” gli si siede vicino sussurrandogli qualcosa all’orecchio, ovviamente tattiche, come fa però un padre con un figlio. Avellino con una buona circolazione della palla e con le individualità riesce a segnare con grande costanza, portandosi sul 14-31 a meno due giri di lancette, e costringendo la Juvecaserta al secondo timeout del quarto.
FOTO CAROZZA
Nel secondo periodo rientra Aleksandar Capin che segna immediatamente da tre togliendosi un po’ di polvere da dosso. Dall’altra parte subito risponde Justin Harper con la stessa moneta, e la situazione in pratica non cambia. In un’azione d’attacco Young però non si tuffa su di un pallone vagante, conquistato poi dagli avversari, e questo fa scatenare l’ira dei tifosi casertani. Una schiacciata di Amedeo Tessitorie e la penetrazione con fallo di Vitali rianimano il pubblico. La difesa bianconera ha però dei passaggi a vuoto, e allora prima Adam Hanga con un semplice lay-up e poi Sundiata Gaines da tre mantengono saldamente al comando Avellino sul 28-40 al 14’. Mentre la Juvecaserta litiga con i liberi, il pick’n’roll biancoverde, tanto laterale quanto frontale, fa davvero male. Sul 35-51, e sull’ennesimo tiro sbagliato dall’arco di Capin, che sarà richiamato in panchina per far posto a Claudio Tommasini, si fanno assordanti i fischi del PalaMaggiò. All’intervallo le due squadre ci arrivano sul 44-59, con tripla finale dei padroni di casa, che rappresenta, guardando il bicchiere mezzo pieno, quasi un affare per i locali.
Al rientro dagli spogliatoi si sommano tanti errori da entrambe le parti, e il gioco inesorabilmente ne risente. La reazione dei bianconeri è rimessa nel tiro pesante di Claudio Tommasini (49-64) che evita di raggiungere il ventello di vantaggio agli irpini. Con Young svogliato e beccato in continuazione dal pubblico per una prestazione scialbo in difesa (non una novità) quanto in attacco (e allora diventa quasi un giocatore nullo), l’unico boato del PalaMaggiò è racchiuso all’ingresso in campo di Andrea Michelori, che dopo un paio di minuti si prende quasi la standing-ovation per un tentativo di anticipo in tuffo. Harper fa il buono ed il cattivo tempo per Avellino, realizzando un paio di canestri con un equilibrio approssimativo, ma vedendosi fischiare anche un fallo tecnico per una protesta plateale. Caserta sembra in balia dell’avversario, che al 30’ può contare sullo stesso margine di vantaggio, ovvero quindici lunghezze, essendosi limitata assolutamente soltanto ad amministrare. Il reparto bianconero che forse ha cercato di fare qualcosa di concreto è stato il pacchetto lunghi, con i vari Tessitori, Michelori e Antonutti, ma nella propria metà campo gli avversari hanno avuto vita facile.
L’ultimo periodo inizia con gli esterni avellinesi che bucano piuttosto agevolmente la difesa casertana. Un problema che alla fine diventa grosso come una casa, visto che alcuni minuti dopo Michele Vitali viene infilato con un taglio back-door da far impallidire anche un bambino del minibasket esibitosi durante l’intervallo. In attacco si vede un incisivo Amedeo Tessitori, ma è l’unico a riuscire a trovare il fondo della retina con costanza. A 5’ dalla fine Avellino conclude un contropiede in schiacciata con Gaines (75-97), e sul minuto di sospensione chiamato da Enzino Esposito il pubblico inizia a lasciare piuttosto mestamente le tribune della “Reggia del basket”. Young segna con l’aiuto del ferro uscendo dal blocco, mentre ancora Harper affonda la palla a due mani nel cesto casertano, imitato nell’azione immediatamente successiva da Marc Trasolini che fa scollinare la tripla cifra agli irpini (89-101) a poco più di due giri di lancette dalla conclusione. In curva, esposto ad inizio gara, c’era uno striscione che recitava: “Serve un miracolo? Facciamolo”. A dirsi è facile, a farsi è più difficile.

NESSUNA SORPRESA NEL 12ESIMO TURNO

mercoledì 24 dicembre 2014

VIDEO: San Michele e Liberty augurano Buon Natale.

COMUNICATO STAMPA PALL. SAN MICHELE DEL 24/12/2014

San Michele e Liberty augurano Buon Natale

La festa di Natale della Pallacanestro San Michele e della Liberty Maddaloni è stata un gran successo. Presenti tutti i dirigenti, gli atleti della prima squadra, del settore giovanile e di tutto il minibasket, con genitori al seguito che insieme ad una buona parte della cittadinanza hanno occupato gli spalti del Pala Angioni-Caliendo in questa sorta di augurio di buone feste universale.
In campo i bambini, ragazzi, e giovani si sono divertiti tra giochi, competizioni e soprattutto l’All Star Game Juniores, che ha visto la partecipazione di una selezione di atleti dell’Under 15 Eccellenza, delle due Under 17 biancazzurre e dell’Under 19 Elite, che si sono suddivisi in “bianchi” e “blu”, e in cui prendendo spunto ed esempio dai campioni dell’NBA hanno regalato giocate mozzafiato da strappa applausi. Bellissimo il momento finale, conviviale, in cui tutti i presenti hanno partecipato al buffet. Presenti nell’arco della serata prima il sindaco della città di Maddaloni, Rosa De Lucia, e poi il parroco del Corpus Domini, don Carmine. L’ultimo atto della festa è stata la foto di gruppo a cui hanno partecipato tutti i membri della Pallacanestro San Michele e della Liberty Maddaloni. Entrambe le società, colgono l’occasione per fare i più sentiti auguri di Buon Natale e di un felice anno nuovo ai propri sostenitori, ai propri tifosi, alle istituzioni civili e religiose, e agli organi d’informazione.

Di seguito l'intervista a coach Giovanni Monda, responsabile del settore giovanile calatino ed organizzatore dell'evento.



Addetto Stampa
Pall. San Michele
Giovanni Bocciero

Esposito: “Ci voleva una persona folle e con cuore, eccomi”

DALLA GAZZETTA DI CASERTA DEL 24/12/2014

IL NEOCOACH. La situazione non è delle migliori, bisogna lavorare e guardare soltanto avanti
Esposito: “Ci voleva una persona folle e con cuore, eccomi”

CASERTA. Momento importante a Pezza delle Noci, con la conferenza stampa per la presentazione di Esposito quale nuovo head coach della Juvecaserta.
“Alla luce dei risultati raccolti, abbiamo deciso - ha esordito il presidente bianconero Carlo Barbagallo - di affidare la guida della squadra ad Enzo Esposito. La situazione attuale richiede capacità tecniche, cuore e attaccamento alla maglia, tutte caratteristiche che sicuramente possiamo riscontrarle in Enzino”.
Dopo la brevissima introduzione del numero uno societario, la parola è ovviamente passata al protagonista, “El Diablo”, che ha tenuto una conferenza a dir poco tra il sacro ed il profano, in cui non sono mancate esclamazioni da scugnizzo vero.
“Ho accettato l’incarico molto volentieri ed oltre al fatto di credere di poter dare una mano alla squadra, sono riconoscente alla proprietà per avermi voluto innanzitutto riportare qui a casa in estate. Io di miracoli non ne faccio, ma non posso dimenticare comunque il lavoro fatto prima da Molin e poi da Markovski. Stamane (ieri, ndr) ho parlato con la squadra, e gli ho detto che risalire da questo attuale 0-11 sarebbe la cosa che si avvicinerebbe di più alla conquista dello scudetto del 1991. Per questa città e per questa società dobbiamo provarci. Sicuramente da parte mia proverò a portare e a dare energia e carica agonistica ai ragazzi. Per il bene di tutti dobbiamo però iniziare a guardare soltanto avanti, perché se ci soffermiamo sempre all’ultima gara giocata non riusciremo mai a migliorare. C’hanno provato i miei predecessori e purtroppo non ci sono riusciti. Adesso ci proverò anch’io, anche se bisogna tenere conto che ci sta mancando davvero quel pizzico di fortuna che ci permetterebbe di vincere la prima partita. Se contro Varese avessimo raccolto i primi due punti, adesso trascorreremmo un Natale felice e staremmo pensando di raggiungere quota quattro punti contro Avellino. Io proverò ad allenare questa squadra così come è. Ronald Moore resta fuori, ma siccome è innanzitutto una persona disponibile resterà con noi nei prossimi giorni finché non ci sarà un provvedimento della società. Noi abbiamo un visto, o un tesseramento ancora, quindi non possiamo utilizzarlo già adesso. Ma più che per una questione di convenienza o opportunità, se proprio dovesse esserci la necessità di aggiungere un altro giocatore a questo roster, sarò io stesso a chiedere alla proprietà di fare un altro sacrificio, perché i proprietari stanno davvero facendo dei grandi sacrifici. Ho parlato con i giocatori, come ho già detto, e bisognerà lavorare tanto, tantissimo in palestra perché sicuramente ci sono delle difficoltà, abbiamo commesso diversi errori in precedenza, ma adesso dobbiamo cercare di migliorare”.
"EL DIABLO" ESPOSITO DURANTE LA PRESENTAZIONE
Esposito è stato un vero e proprio fiume in piena, ad ogni domanda dei giornalisti ha risposto con la solita schiettezza che lo ha contraddistinto come giocatore, come campione, come persona.
“Io non ho nessuna paura di questo esordio in serie A da capo allenatore. Nella mia vita ho soltanto paura delle botte di mia mamma. Ho avuto tanti maestri nella mia carriera, e quindi se dovessi dire a chi mi possa ispirare da allenatore, dico sicuramente a Franco Marcelletti. Ovviamente bisognerà fare i dovuti paragoni tra la pallacanestro che era e quella che è oggi. Un errore è appunto quello di guardare al passato, così come non mi sognerò mai di dire a qualche giocatore di guardare come giocavo io. Quella era un’altra epoca, un altro basket. Ho sentito Frank Vitucci, che mi ha mandato un messaggio con scritto: proprio io dovrò farti il battesimo! Io gli risposto speriamo che non mi farai anche la cresima. Alla proposta della società mi sono preso del tempo per pensare, poi ha vinto il cuore ed ho accettato. Effettivamente la situazione è quella che è, e accettare con questo 0-11 è da folli. Ma se qui c’è una persona con cuore e follia, quella persona sono proprio io. Cosa dobbiamo migliorare in partita? Sicuramente l’intensità e la concentrazione, perché in questa pallacanestro moderna non puoi giocare per 25 o 28 minuti, devi essere sul pezzo per almeno 35 minuti, altrimenti nel momento di pausa gli avversari ti asfaltano e seppur avevi recuperato ritorni ad avere un ampio distacco”.
Infine, il neo coach bianconero ha analizzato Avellino: “è una squadra molto atletica, si basa su sei-sette giocatori sia per punteggi che per minutaggi. Viene da due vittorie consecutive e nell’ultimo periodo è in generale molto in crescita”.
Giovanni Bocciero

martedì 23 dicembre 2014

Juvecaserta, regna il caos a Pezza delle Noci

DALLA GAZZETTA DI CASERTA DEL 23/12/2014

LEGA A. Dopo l’undicesimo k.o. consecutivo è finito sulla graticola l’allenatore Zare Markovski
Juvecaserta, regna il caos a Pezza delle Noci

Giovanni Bocciero

CASERTA. Regna il caos in casa Juvecaserta. Un caos che neanche a dirlo aumenta di settimana in settimana, man mano che arrivano le sconfitte. Insomma, sembra quasi di rivivere la stessa identica storia ogni lunedì, all’indomani di un risultato negativo, e che purtroppo tende a crescere esponenzialmente sempre di più ogni sette giorni trascorsi. Regna il caos, perché dopo il giemme, l’allenatore, cinque nuovi giocatori, ci sono dei nuovi rumors, e forse non poteva essere altrimenti. Adesso sulla graticola c’è, neanche a dirlo, coach Zare Markovski, che pur con delle prestazioni di squadra quantomeno fiduciose per il futuro, ha raccolto uno 0-6, una sconfitta in più rispetto al proprio predecessore, arrivando al record complessivo di 0-11.
FOTO FILAURO
I rumors riguarderebbero una presunta decisione da parte della società di Pezza delle Noci di esonerare il tecnico macedone, che stava contribuendo a ricostruire la formazione bianconera a sua immagine e somiglianza. Ma se adesso dovesse esserci un altro ribaltone in panchina, tutti gli sforzi tecnici ed economici in sede di basket mercato che fine fanno? Perché si è deciso di avallare le decisioni di un coach che comunque aveva le ore contate, o comunque influenzabili dal risultato?
Che si voglia uscire da questa situazione negativa non lo si mette in dubbio, ma siamo sicuri che le scelte fin qui prese dalla proprietà casertana siano giuste, e che non siano dettate soltanto dalla frenesia, del momento?

Il tribunale dell’inquisizione bianconera con giudici supremi ha già punito l’allenatore Molin ed il giemme Atripaldi, su chi si focalizzerà adesso?

lunedì 22 dicembre 2014

VIDEO: Maddaloni in scioltezza, parlano Massaro e De Filippo

COMUNICATO STAMPA PALL. SAN MICHELE DEL 21/12/2014

Maddaloni in scioltezza contro Catanzaro

Gruppo Ventrone Maddaloni- Sfy Planet Catanzaro 77-64
Maddaloni: Piscitelli 13, Guastaferro 5, Desiato 5, Marini, Garofalo 15, Rusciano 5, Chiavazzo 18, Rollo, Mastropietro 2, Sergio 14, All. Massaro, Ass. Ricciardi, Ass. Sasso.
Catanzaro: Fratto n.e., Carpanzano, Battaglia 13, Naso 5, Ippolito, Zofrea n.e., Scuderi 5, Sereni 15, Morici, Fall 26, All. Tunno, Ass. Ceroni.
Parziali: 21-13; 40-31; 61-42.
Arbitri: Luigi Gaudino di Nocera Inferiore (SA) e Paolo Carotenuto di Scafati (SA).

Cronaca: Il Gruppo Ventrone Maddaloni batte piuttosto agevolmente il Catanzaro tra le mura amiche del Pala Angioni-Caliendo. Con maggiore cinismo, forse, i biancazzurri avrebbero potuto vincere con un vantaggio sicuramente maggiore. L'importante era però conquistare la posta in palio per consolidare la quinta piazza. Partita comandata dall'inizio alla fine dai locali, che nonostante abbiano avuto di fronte una squadra sembrata mai remissiva, non hanno mai dato l'impressione di soffrire più di tanto gli avversari.
Ci vogliono due giri di lancette per vedere il primo canestro della gara, messo a segno dai padroni di casa. Le squadre spingono sin da subito, provando ad usufruire del contropiede per muovere la retina. Su questa falsariga va praticamente a nozze Francesco Chiavazzo, che porta il Maddaloni sul 15-7 al 6' costringendo gli ospiti al timeout. Il divario tra le due squadre resta quasi lo stesso sino al termine della prima fazione.
FOTO AFFINITO
Il secondo periodo segue lo stesso leit movit di quello precedente. Gli ospiti provano a resistere, ma quando Biagio Sergio entra in ritmo dalla lunga distanza il punteggio sul tabellone luminoso diventa 30-19 al 14'. Cresce il risultato, passano i minuti, e aumentano anche gli errori. Infatti, volendo cercare quasi all'esasperazione il contropiede, entrambe le formazioni commettono qualche errore di troppo. Questo va a vantaggio di chi è in testa, e quindi al riposo lungo il San Michele può tranquillamente godere di otto lunghezze in più.
Al rientro dagli spogliatoi la musica non cambia, sono sempre i padroni di casa a sviluppare le migliori trame di gioco, e addirittura dopo tre giri di lancette il Catanzaro è costretto a chiamare un altro minuto di sospensione per fermare la propria emorragia (49-33). Il gioco dei maddalonesi subisce un affievolimento, e complice anche un severo antisportivo fischiato a Desiato la partita sembra potersi riaprire. Sembra, perché quando Peppe Piscitelli si mette in proprio manda a bersaglio un paio di piazzati che rilanciano il San Michele sul 59-40 al 27', con gli ospiti che cercano di creare qualche grattacapo con una difesa a zona.
Con lo stesso piglio difensivo, cercando anche di fare pressing, i calabresi iniziano l'ultimo quarto. Coach Massimo Massaro aveva già richiesto un timeout per parlare con i suoi ragazzi proprio sul come attaccare la zona, ma questo non porta i risultai sperati. Di fatto, il Catanzaro senza mai arrendersi ricuce sino al 69-57 del 36'. È tutto fumo ma niente arrosto, come si suol dire, perché con capitan Nino Garofalo che si fa trovare pronto sugli scarichi il Maddaloni archivia il match chiudendo in gran scioltezza.




Addetto Stampa
Pall. San Michele
Giovanni Bocciero

domenica 21 dicembre 2014

Under 15: Il Maddaloni lotta ma si arrende alla corazzata Stabia

DALLA GAZZETTA DI CASERTA DEL 22/12/2014

Under 15: Il Maddaloni lotta ma si arrende alla corazzata Stabia

PALL. SAN MICHELE 40
NB STABIA 54 
(10-9; 24-24; 31-37)

MADDALONI: Torre 6, Tedesco 2; Guarino 4; Spallieri 5; Petringa, Ceriello 12; Di Gaetano, Ragnino, Pascarella, Migliaccio 9; Galietti, Bentrand 2. All. Monda Ass. Coscione Ass. De Maria.
STABIA: Pacifico, Federico 14, Chirico 9, Vitale 6, De Riso, De Martino, Ascione 20, Di Capua 2, Apostolo, Pentangelo 2, Nappi 1, D' Aguacci. All. Zurolo.
ARBITRI: Francesco Padula di Caserta e Luca Leggiero di San Tammaro.

MADDALONI. Viene sconfitta con l’onore delle armi l’Under 15 Eccellenza del San Michele Maddaloni, che si arrende tra le mura di casa contro la corazzata e capoclassifica del Nuovo Basket Stabia. Ma almeno nel primo tempo non c’è stata alcuna differenza tra le due compagini. Dopo la palla a due il gioco stenta a decollare, con errori che si sommano da entrambe le parti. Si segna con il contagocce, e il più delle volte i canestri arrivano in perfetta alternanza facendo cambiare sempre il vantaggio. Per i locali è Giovanni Ceriello a realizzare con costanza. Anche nel secondo quarto si segna poco, e dopo 3’ gli stabiesi riesco a piazzare un fulmineo break di 4-0 (10-13) che potrebbe essere decisivo. Così non è perché i ragazzi di coach Giovanni Monda non indietreggiano e chiudono il primo tempo in parità. Nella ripresa gli ospiti alzano l’intensità e provano a prendere il largo al 30’. Vantaggio che aumenta nell’ultima frazione, in cui i maddalonesi vanno praticamente a segno con Salvatore Migliaccio soltanto dalla lunetta.
Gibo

sabato 20 dicembre 2014

VIDEO: Il San Michele vuole ripartire contro Catanzaro. Parla coach Massaro

COMUNICATO STAMPA PALL. SAN MICHELE DEL 20/12/2014

Il San Michele vuole ripartire contro Catanzaro

Il San Michele Maddaloni affronterà, domani 21 dicembre alle ore 18:00, il Planet Catanzaro tra le mura amiche del Pala Angioni-Caliendo nella gara valevole per il penultimo turno del girone d’andata del campionato di Serie B, prima di concluderlo con la trasferta di Agropoli il prossimo 28 dicembre. Catanzaro è squadra non nuova al palcoscenico maddalonese, avendo per tanti anni affrontato l’allora Artus Maddaloni nella vecchia B2 o B Dilettanti come dir si voglia. E fino allo scorso anno a guidare in campo la squadra calabrese (fallita e ripartita dalla Serie C) c’era lo storico capitano Andrea Cattani, ben conosciuto dal pubblico calatino, che dopo aver appeso le scarpette al chiodo oggi riveste un ruolo dirigenziale.
Il team allenato da coach Fabrizio Tunno ha sfiorato la promozione in Serie B nella passata stagione, perdendo appunto la finale che decretava il salto di categoria contro Palermo. I risultati sportivi sono valsi comunque il ripescaggio. Squadra costruita quasi in casa, con diversi prodotti locali, molto giovane (tutti al di sotto del 1990 come anno di nascita tranne due intrusi) che mette sul parquet tanta energia che ne fanno una autentica mina vagante. Attualmente Maddaloni e Catanzaro occupano insieme al Monteroni la quinta piazza in classifica a 12 punti, e dunque questo è un vero e proprio spareggio che può consentire ad una delle due di continuare momentaneamente a rincorrere il quarto posto distante quattro lunghezze. Tornando al Catanzaro, sarà importante tenere d’occhio il playmaker all-around Andrea Scuderi e l’atletico pivot coloured Yande Fall. Il supporting cast prevede i due lunghi classe ’84 Giacomo Sereni e Davide Naso, il cecchino Pasquale Battaglia ed il versatile Gianluca Carpanzano, oltre agli esterni Simone Ippolito e Nicolas Morici pronti a portare il proprio contributo. Tra San Michele e Planet sarà il primo match ufficiale l’uno contro l’altro, e non si poteva scegliere davvero occasione migliore vista la posta in palio.


«Veniamo da una delle settimane di allenamento più difficile della nostra stagione - ha esordito coach Massimo Massaro - con diversi giocatori che sono stati fermi ai box per un riposo precauzionale. Contiamo di avere il roster al completo per domenica, perché giochiamo in casa e vogliamo tornare al successo. A Pescara siamo stati protagonisti di una prestazione grigia, eravamo certamente incerottati, ma i nostri avversari hanno meritato la vittoria. Archiviata la sconfitta dobbiamo fare tesoro degli errori. Contro Catanzaro sarà uno scontro quasi diretto, almeno per l’attuale situazione in classifica. Si tratta di una squadra dai due volti, che nel reparto esterni è molto giovane, che corre, giocando in velocità ed in contropiede, con grandi istinti offensivi. I lunghi invece sono esperti e catturano tanti rimbalzi. Dovremo essere bravi ad imbrigliarli - ha concluso il tecnico maddalonese - cercando di imporre il nostro gioco».


Addetto Stampa
Pall. San Michele
Giovanni Bocciero

Juvecaserta, Markovski sui cambi: “Sappiamo ciò che lasciamo”

DALLA GAZZETTA DI CASERTA DEL 20/12/2014

JUVECASERTA. In vista dell’impegno contro Varese il tecnico ha presentato i neoacquisti bianconeri
Markovski sui cambi: “Sappiamo ciò che lasciamo”

Giovanni Bocciero


CASERTA. «Sai quello che lasci ma non sai quello che trovi». Con queste parole ha avuto inizio la conferenza stampa di coach Zare Markovski in vista del delicato incontro di domani contro la Pallacanestro Varese. Ovviamente queste parole si rifacevano agli ultimi due colpi di mercato messi a segno dalla Juvecaserta, che rispondono ai nomi di Capin e Avramov, e ai rispettivi tagli di Frank Gaines, già accasatosi a Pesaro, e di Ronald Moore, in via di rescissione. «Ci lasciamo indietro dieci sconfitte e proviamo a guardare al futuro. La struttura della squadra non cambia perché Capin viene al posto di Moore mentre Avramov sostituirà Gaines».
L’allenatore macedone ha poi analizzato i due volti nuovi: «Entrambi li conoscevo già per averli seguiti nelle loro carriere. Aleksandar Capin porterà esperienza, e cercheremo con lui di gestire meglio i momenti clou delle partite visto che abbiamo perso alcune gare proprio nel rush finale. Con Bozhidar Avramov invece, mettiamo un giocatore che speriamo possa trovare l’ambiente giusto qui a Caserta per esplodere. Dal punto di vista difensivo mi auguro che possano dare quanto davano Gaines e Moore, ma quello che più mi preme è che con loro miglioriamo in attacco viste le nostre carenze al tiro con percentuali molto basse. Fisicamente stanno entrambi bene, allenati e subito a disposizione. Mi aspetto un buon feeling tra Avramov e Dejan Ivanov, essendo entrambi giocatori della nazionale bulgara. Avramov inoltre, è un “2” che tende a giocare spesso palla in mano anche in situazione di pick and roll, oltre a poter tirare sugli scarichi. Con lui, Tommasini e Sam Young dovremmo avere almeno due giocatori contemporaneamente in campo capaci di giocare pick and roll».
L’allenatore ha poi risposto alle domande inerti la nuova veste di coach/giemme, e le responsabilità nonché le difficoltà che comporta: «E’ stato molto difficile intervenire sul mercato sia economicamente, perché siamo stati quasi costretti ad offrire più del valore dei giocatori, sia sportivamente per lo 0-10 che pende sulla nostra testa. Per quanto riguarda il ruolo di giemme non cambia assolutamente nulla, perché anche quando c’era Atripaldi venivo interpellato sulle questioni di mercato, e le mie parole avevano un peso. Adesso dovrei farmi le domande e darmi anche le risposte da solo».
Markovski ha avuto da parlare anche sugli italiani, sia per ciò che stanno facendo in campo sia per acciacchi vari: «Claudio Tommasini è un giocatore che non ti fa perdere ma nemmeno vincere, Amedeo Tessitori si è ben disimpegnato a Milano essendo una nota lieta, Michele Antonutti non si è allenato in settimana per uno stiramento al polpaccio, ma anche con una sola gamba giocherà, e lo stesso dicasi per Michele Vitali che domenica dovrà esserci anche se oggi (ieri, ndr) non si allenerà. La squadra per me personalmente è un piccolo orgoglio perché siamo sempre presenti nel lavorare. Purtroppo le vittorie mancano e le sconfitte tendono a demoralizzare tutti».
Sul prossimo avversario, invece, «Varese è squadra che ha un po’ tutto, io però mi preoccupo solo della mia squadra, e non di quello che non posso controllare. Tirano con buone percentuali e sotto le plance prendono tanti rimbalzi. Hanno in media anche più possessi di noi, ma controllare il ritmo della partita è una “favola”, perché non lo si può gestire. Bisogna imporsi in difesa per creare un buon numero di possessi in contropiede».
Le ultime battute del tecnico, più sciolto rispetto alle prime conferenze stampa, sono per Gaines, il quale ha rilasciato delle dichiarazioni piuttosto al veleno: «Sinceramente non ho nulla da dire. Sono senz’altro battute di basso valore per cercare di “arruffianarsi” l’ambiente. La crudeltà del momento è che carte alla mano era la guardia che ci mancava».
Chiusura scherzosa: «Adesso sappiamo che la squadra è incinta, dobbiamo però aspettare l’ecografia per vedere se si tratta di un maschio o di una femmina».

venerdì 19 dicembre 2014

La Juvecaserta è impegnata su due fronti

DALLA GAZZETTA DI CASERTA DEL 19/12/2014

La squadra lavora in vista della gara con Varese, la società sul mercato per sostituire Gaines
La Juvecaserta è impegnata su due fronti

Giovanni Bocciero

CASERTA. Domenica la Juvecaserta attende la Pallacanestro Varese, in un match che vuoi o no, sarà decisivo. In realtà, da qui in poi ogni gara diventa giocoforza importante, vitale. Saranno tutte delle finali per il team di Pezza delle Noci che deve inesorabilmente iniziare ad accumulare punti se vuole risalire la china ed evitare l’incubo retrocessione che, man mano che le giornate di campionato stanno passando, sta diventando sempre più un’orribile realtà. Eppure questa squadra era stata costruita in estate per aspirare a qualcosa in più addirittura dell’ottavo posto. Ed il precampionato aveva consolidato questa idea. Purtroppo poi tutti si sono dovuti ricredere, ingoiando dei bocconi amari domenica dopo domenica.
FOTO CAROZZA
Adesso è giunto il momento di risollevarsi, soprattutto in virtù del fatto che la cura di coach Zare Markovski sembra iniziare a portare i suoi frutti, quantomeno sotto l’aspetto della voglia e dell’intensità. Il gioco di squadra può e deve ancora migliorare, ma diamo tempo a tempo. A sentir parlare i tifosi, però, il tempo è finito. Se fosse per loro vorrebbero agguantare i primi due punti al più presto, e magari dar vita ad un bel filotto di vittorie. Purtroppo però, non si ha la bacchetta magica per fare ciò, e quindi non resta che lavorare, lavorare e se necessario, continuare a lavorare in palestra.
La società bianconera ci sta provando in tutti i modi a raddrizzare la situazione, visto che dopo il taglio di Frank Gaines ormai auspicato da tempo e arrivato ufficialmente nella giornata di mercoledì, si è ritornati decisi sul mercato per aggiungere al roster una guardia di valore, che porti un contributo consistente. Di idee, forse, non ce ne sono ancora. Di nomi se ne fanno tanti, ma bisogna lavorare tanto per apportare questo cambiamento. Allo stato attuale ci viene da pensare e da credere che contro Varese la Juvecaserta giocherà con un giocatore in meno rispetto alle ultime uscite, ma non si sa mai. Il mercato si sa, si rincorre di ora in ora, e la soluzione migliore potrebbe sbucare da dietro l’angolo in qualsiasi momento. Non resta che attendere gli sviluppi. 

UNDER 17 ELITE: Maddaloni in testa al giro di boa

DALLA GAZZETTA DI CASERTA DEL 19/12/2014

UNDER 17 ELITE. Biancazzurri vittoriosi con Secondigliano e ancora imbattuti
Maddaloni in testa al giro di boa

C.S. SECONDIGLIANO    53
PALL. SAN MICHELE    56
(12-7; 30-25; 41-41)

SECONDIGLIANO: Carrasta, Cerullo 1, Cino 8, Concilio 6, Elmo 6, Gabrielli 11, Ladogana, Piccardi 5, Rispoli, Ruffo 9, Vitiello 7, All. Correale.
MADDALONI: Pascarella 19, Bocciero 3, Brancaccio 9, Cioppa 2, Nappi 5, Chiriano 4, Tangredi 3, Ciccone, Mandato 3, Pagano 2, Lucariello 2, Cicala 4, All. Borrelli.
ARBITRI: Vincenzo Scognamiglio ed Emilio Supino di Napoli.


NAPOLI. Resta imbattuta la formazione Under 17 Elite del San Michele Maddaloni, che passa anche sul parquet del Secondigliano terminando il girone d’andata del campionato saldamente in testa alla classifica, con due punti sulla JC Accademy sconfitta nel solo scontro diretto.
Come quasi sempre accade, i biancazzurri partono piuttosto soft subendo il gioco degli avversari. La manovra degli ospiti è fin troppo prevedibile, scontata, e questo permette ai partenopei di mettere sempre una pezza nelle rotazioni difensive ed evitare di subire canestro. Anche la retroguardia dei calatini è da rivedere, perché poco aggressiva e soprattutto permissiva. E così al 10’ il Secondigliano conduce le danze sul 12-7. L’inizio di secondo quarto vede scendere sul parquet un Maddaloni completamente diverso. Evidentemente coach Antonio Borrelli avrà spronato a dovere i propri ragazzi, che hanno piazzato un considerevole parziale di 2-13, che ha di fatto ribaltato il match (14-20). Scollinata metà frazione, però, i viandanti sono risprofondati nella più totale anarchia tattica, che ha rimesso inesorabilmente in discussione il punteggio. Bravi i padroni di casa ad approfittarne mettendo a segno un contro break di 14-2 che li ha riportati in vantaggio (28-22) a pochi giri di lancette del primo tempo.
Dopo l’intervallo è regnato sostanzialmente l’equilibrio in campo, con le compagini che hanno dato vita ad un testa a testa che di fatto non permetteva a nessuna delle due di prendere il largo. E così si arriva all’ultimo mini riposo sul punteggio in perfetta parità a quota 41.
Il quarto periodo vede nuovamente i biancazzurri spostare l’inerzia della gara dalla propria parte, ritrovando smalto in attacco e serrando le riga in difesa. La squadra sembra indirizzare l’incontro sui binari più congeniali, e a 2’ dalla fine conducono 45-53. Un imprevisto blackout, però, sembra far capitolare il tutto ma per fortuna questo non accade.
Gibo

San Michele: intervista al fisioterapista Iacopo Mancini

SERVIZIO VIDEO DA YOUTUBE 19/12/2014

San Michele: intervista al fisioterapista Iacopo Mancini




mercoledì 17 dicembre 2014

U17: San Michele “forza sette”, espugnata Orta di Atella

DALLA GAZZETTA DI CASERTA DEL 18/12/2014

UNDER 17. I biancazzurri di coach De Maria hanno lasciato poche speranze ai malcapitati avversari
San Michele “forza sette”, espugnata Orta di Atella

ORTA SPORT 34
PALL. SAN MICHELE 65
(13-24; 22-39; 28-46)

ORTA: Iovinella, Falace, Di Donato 2, Ferrara 6, Pezzella, Della Porta 9, Della Gatta 9, Russo, D'Ambrosio, Russo V. 2, Cicatelli 6, Capitale, All. Cesaro.
MADDALONI: Notaro 12, Nuzzo 12, Famoso 2, Ferraro 3, Farina 5, Cioffi 4, Ricciardi 13, Sarchioto 2, Tirino 12, All. De Maria.
ARBITRI: Vittorio Patane' e Luca Patane' di San Tammaro.

ORTA DI ATELLA. Continua nella sua cavalcata l’Under 17 maschile del San Michele Maddaloni, che passa senza troppi patemi sul parquet dell’Orta Sport. Gara che si presentava come un banco di prova per i ragazzi di coach Ferdinando De Maria, che voleva ricevere le giuste risposte dopo la prova opaca di sette giorni prima contro il Basket Casapulla “B”. Risposte che sono arrivate puntuali dai biancazzurri, che hanno fatto capire apertamente che quella partita fu giocata soltanto in una giornata “no” per tutti.
In questo match, valido per la settima giornata di campionato, il Maddaloni ha sin da subito preso le operazioni in mano, anche se era lontano da quella macchina perfetta ammirata in altre circostanze. C’è anche da dire che il campo di gioco, non in perfette condizioni per la tanta polvere presente, influenzava e non poco il gioco tecnico degli ospiti. Nonostante ciò, al primo ritorno in panchina erano già undici le lunghezze che dividevano le due compagini.
Nella seconda frazione il ritmo della gara era sempre scandito dai viandanti, che con la coppia di maddalonesi doc formata da Bruno Notaro e Fabio Nuzzo, continuava a trovare con grande costanza il fondo della retina. Qualche problema era invece da registrarsi in difesa, dove veniva concesso qualcosa di troppo agli atellani che all’intervallo erano attardati di soli diciassette punti, pochi per quelli che erano i valori reali delle squadre.
Dopo aver rifiatato negli spogliatoi, i biancazzurri hanno ripreso da dove avevano lasciato, ed anzi, la prestazione è cresciuta man mano che passavano i minuti, con Salvatore Tirino che diventava sempre più padrone incontrastato delle due aree colorate, segnando e prendendo rimbalzi. I padroni di casa pur sofferenti continuavano a tenere botta, e così all’ultimo mini break il divario era aumentato di un solo punto. A poco interessa, perché comunque il San Michele era in pieno controllo della partita, e neppure la difesa a zona dell’Orta Sport ha creato seri grattacapi a Ferraro e compagni. La partita andava comunque ammazzata, ed è stato compito di Simone Ricciardi infilare a più riprese il canestro avversario che ha fatto alzare definitivamente bandiera bianca agli avversari vista la tanta acqua che stavano imbarcando. E così con un parziale di 6-19 il Maddaloni ha chiuso il risultato con un soddisfacente più trentuno che rappresenta la giusta fotografia dell’incontro.
La compagine del comune delle “Due Torri” osserverà il turno di riposo nell’ultima giornata che si disputerà in questo 2014, e quindi tornerà in campo l’anno nuovo, con un match che varrà una buona fetta del primato in classifica contro i Cedri San Nicola.
Giovanni Bocciero

Juvecaserta, vitale iniziare a muovere la classifica

DALLA GAZZETTA DI CASERTA DEL 17/11/2014

LEGA A. Sul taglio di Gaines si aspetta l’ufficialità mentre si lavora attentamente sul sostituto
Juvecaserta, vitale iniziare a muovere la classifica

CASERTA. Archiviata la trasferta con sconfitta di Milano, la Juvecaserta si è cimentata nuovamente in palestra per preparare la prossima partita contro Varese. Ecco, impegno ostico per una miriade di motivi, soprattutto mentale visto che i bianconero sono alla ricerca disperata del primo successo per sbloccarsi, e di classifica, ed è inutile ricordare che tra le due squadre ci sono otto punti di differenza.
FOTO FILAURO
La situazione non è facile e non è prevedibile, perché il team di coach Zare Markovski ha dimostrato che nelle ultime gare ha messo in campo una buona prestazione, m,a questo indubbiamente non basta più. Non basta perché bisogna muovere la classifica incamerando i primi due punti della stagione. E forse, per una volta, siamo sicuri che la tifoseria è tutta d’accordo alla domanda su cosa preferirebbe vedere contro Varese: una buona prestazione, oppure i due punti?
Con Varese non sappiamo se ci sarà o meno Frank Gaines, il quale è ormai dalla settimana scorsa con le valigie sull’uscio di casa. La sensazione è che in questi giorni possa arrivare l’ufficialità del suo taglio, anche perché dopo il non utilizzo in quel di Milano immaginiamo che la sua importanza all’intero del roster di Pezza delle Noci è nullo, è zero. Di certo però non sarà facile trovare nell’immediato un sostituto, anche perché cambiare tanto per farlo non avrebbe, effettivamente, alcun senso. Sostituire un nome con un altro, ed in più spendendo anche dei soldi, non è la politica giusta. A tal punto, meglio ritagliare qualche minutino a qualche giovane del vivaio in modo tale da provare a lanciare qualche promettente under. E allora, senza farsi prendere dalla frenesia, bisogna studiare bene il nuovo innesto, proprio per non incorrere in altri errori di ambientamento ed alchimia con la squadra, perché in quel caso non ci sarà più il capro espiatorio Atripaldi, e quindi a chi sarà addossata la colpa nel caso in cui dovesse arrivare un altro flop dal mercato?

LNP: Soltanto tre affermazioni per i casertani

DALLA NUOVA GAZZETTA DI CASERTA DEL 17/12/2014

Pochi sorrisi sui sette match che vedevano atleti di Terra di Lavoro impegnati
LNP: Soltanto tre affermazioni per i casertani

CASERTA. Ritorna l’appuntamento settimanale con la rubrica degli atleti casertani che militano nei campionati targati LNP.
Iniziamo dalla massima categoria, ovvero l’A2 Gold, dove ha ritrovato il sorrido l’Angelico Biella di Domenico Marzaioli, vittorioso 95-91 tra le mura amiche contro Trapani. Per il prodotto dell’Artus Maddaloni 8’ d’impiego con 4 punti realizzati (2/2 dal campo) 1 assist distribuito e 1 palla recuperata.
In A2 Silver invece, continua il momento negativo della DeLonghi Treviso di Dario Cefarelli, che si arrende sul campo di Ravenna con il punteggio di 68-66. L’ex campione europeo Under 20 ha calcato il parquet per 5’ sporcando il proprio scout con 2 punti (1/1 al tiro) e 3 rimbalzi. Stop per la Proger Chieti di Luigi Sergio, sconfitta a Ferrara per 79-75. Il maddalonese doc ha contribuito nei suoi 17’ di gioco con 6 punti (1/2 da 3), 1 rimbalzo, 1 assist ed 1 recupero.
GIOVANNI MONTUORI
In Serie B soltanto risultati amari per i giocatori di Terra di Lavoro. Iniziamo dalla BPC Virtus Cassino superata in casa dall’Eurobasket Roma per 69-70. Con Gennaro Valentino e Marco Busico a riposo precauzionale, l’unico ad essere sceso in campo è stato Antonio Salzillo, che negli 8’ d’utilizzo non ha timbrato il cartellino (0/1 da 2 e 0/1 da 3),  afferrando 4 rimbalzi, servendo 1 assist ma perdendo 2 palloni. La Dynamic Venafro di Onorio Petrazzuoli, invece, si è arreso con l’onore delle armi a Palermo con il punteggio di 76-71. Per l’atleta nativo di Caiazzo 10 punti (2/5 da 2 e 2/10 da 3), 3 rimbalzi, 6 assist e 1 persa senza mai lasciare il parquet.
In Serie C Giovanni Montuori (2 punti, 1 rimbalzo e 1 assist in 18’) ed il Campli hanno espugnato Gubbio dopo un supplementare (83-86), mentre l’overtime è stato indigesto per Antonio Porfido (0/3 dal campo, 2 rimbalzi e 2 assist) ed il Trani (89-79) a Pozzuoli. Dilagano Alessandro Porfido (0/2 al tiro, 1 rimbalzo e 1 assist) ed il San Severo (102-46) contro la Megaride Napoli.
Gibo

lunedì 15 dicembre 2014

Per la Juvecaserta uno “scontro” senza fine

DALLA GAZZETTA DI CASERTA DEL 16/12/2014

Bianconeri sempre più ultimi in classifica, tifoseria divisa e società senza alcuna pace
Per la Juvecaserta uno “scontro” senza fine

CASERTA. Come ampiamente preventivabile, la Juvecaserta è tornata dalla trasferta del Mediolanum Forum di Assago con “zero punti” in tasca, quello che forse era meno certo è che i bianconeri se la sarebbero giocata fino alla fine. E questo, naturalmente, non lascia che ulteriore amaro in bocca.
Insomma, questa squadra pur tra mille difficoltà e disavventure pare ce la stia mettendo tutta per sbloccarsi, ma purtroppo “manca sempre quel soldo per fare una lira”. Il team di coach Zare Markovski se la sta giocando con tutti, dimostrando a più riprese che questo 0-10 in classifica non è veritiero, soprattutto dal cambio dell’allenatore in poi, perché le gare in casa contro Pistoia prima e Cremona poi sono state uno spettacolo indegno per la piazza casertana.
Quello che purtroppo spaventa sempre più il popolo di fede bianconera è la retrocessione, un incubo che di domenica in domenica sembra diventare sempre più realtà soprattutto a causa del cammino che stanno facendo le dirette concorrenti. Domenica infatti Pesaro è passata sul campo di Cremona, Capo d’Orlando ha avuto la meglio tra le mura amiche di Cantù, proprio come Varese ha superato Bologna. E a questo punto siciliani e varesini sono saliti ad otto punti insieme ad un gruppone che comprende sei compagini, mentre i pesaresi sono penultimi a sei punti. La situazione, in pratica, non si poteva complicare più di questo. Per una Juvecaserta che rimane costantemente al palo, ci sono le avversarie che in qualche modo muovono la propria classifica, e questo rende tutto dannatamente complicato per Sam Young e compagni.
FOTO CAROZZA
Secondo le statistiche, è stato eguagliato il record di dieci sconfitte consecutvie appartenente alla stagione 1997-98, quando Caserta era in A2 e rimase a secco dal 12 ottobre del ’97 (quarta di andata) alla prima di ritorno del 21 dicembre dello stesso anno. Il “tabù doppia v”, così come riportato dal sito web Sportcasertano, fu sfatato con l’anno nuovo, in casa, contro Montecatini. I bianconeri persero a Trieste (88-78), Fabriano (83-74), tra le mura amiche con Gorizia (66-80). Ventello ad Avellino e k.o. di misura nel derby con Napoli 80-81. Sconfitta sul campo della neopromossa Jesi e venti punti di scarto al PalaMaggiò contro Imola. Le battute d’arresto continuarono a Livorno (100-84), Sassari (84-73) e a Forlì (94-64). Il sorriso fu ritrovato, di fatto, contro Montecatini. In Serie A la striscia negativa si era fermata a sei insuccessi, nella stagione 1993-94, e alla fine ci fu purtroppo la retrocessione. Dato, quest’ultimo, che va inesorabilmente aggiornato. Dal 21 novembre del ’93 l’allora Juvecaserta fu battuta da Treviso, Milano, Reggio Calabria, Livorno, Pesaro e Venezia prima di espugnare, guarda un po’, il PalaTerme di Montecatini. Verrebbe quasi da dispiacersi del fatto che la formazione toscana non stia in massima serie. Quello di quest’anno sarà ricordato certamente come l’avvio più brutto della storia dei bianconeri con lo 0-10 mai registrato prima. In precedenza si ricorda nella stagione 2010-11 lo 0-5 causato dai k.o. contro Biella, Sassari, Pesaro, Siena e Virtus Bologna prima del riscatto in quel di Brindisi.
Pensare al passato, però, non aiuterà in questo presente condizionato da troppa negatività. L’ultimo sfogo è stato del presidente Carlo Barbagallo che ha utilizzato come al solito i social network per invitare i tifosi a “lasciarci lavorare in pace”. Purtroppo è quello che attualmente manca alla Juvecaserta, la serenità, la tranquillità di poter lavorare in campo e molto probabilmente anche fuori, in modo da raddrizzare la barca. La tifoseria bianconera, in questo, sta soltanto peggiorando le cose, dividendosi al suo interno tra contestatori e difensori, tra disfattisti e fiduciosi. C’è chi, sarcasticamente, ricordava che Markovski ha centrato la quinta sconfitta consecutiva, proprio come Molin, e dunque dovrebbe essere esonerato? Via l’ex tecnico mestrino ed il giemme Atripaldi è arrivata un’altra sconfitta, ma non erano loro la colpa di tutto? Insomma, uno scontro praticamente fratricida in cui nessuno, ma davvero nessuno la può spuntare. Dopotutto lo stesso Marco Atripaldi ha confessato nel momento in cui rendeva le proprie dimissioni nel dopo gara contro Trento che l’ambiente deve compattarsi, non dividersi, altrimenti la strada si fa ancora più ripida, in tutti i sensi.
E dopo lo sfogo dell’azionista di maggioranza Lello Iavazzi, di sette giorni fa, gli fa ego il socio Barbagallo. Nulla di positivo, la proprietà sta vivendo male questa situazione, e i proprietari sembrano sempre più lontani dalla pallacanestro.