sabato 30 aprile 2016

Juvecaserta, domenica di passione e avvicinamento

DALLA GAZZETTA DI CASERTA DEL 01/05/2016

LEGA A. L’ambiente ha bisogno di stringersi intorno ai bianconeri in vista di mercoledì
Juvecaserta, domenica di passione e avvicinamento

di Giovanni Bocciero

CASERTA. Oggi è una domenica senza basket, ma certamente non senza passione per la Juvecaserta e tutto il popolo di fede bianconera. È più che altro una domenica di attesa, di preparazione, di avvicinamento al match di mercoledì sera quando sulle tavole del PalaMaggiò scenderanno gli avversari dell'Aquila Trento che hanno l'obiettivo di vincere per qualificarsi ai playoff. E per raggiungere proprio questo obiettivo la formazione trentina ha appena ingaggiato la combo guard Will Cummings che permetterà a coach Maurizio Buscaglia di guadagnare una riserva a Toto Forray in cabina di regia visto l'infortunio del campano Giuseppe Poeta oltre ad allungare le rotazioni tra gli esterni. Il tesseramento dovrà però avvenire entro le ore 11:00 di domani, lunedì 2 maggio, affinché il rinforzo per i playoff possa essere già arruolabile in vista della partita di Caserta.
PATRON RAFFAELE IAVAZZI (FOTO ELVIO IODICE)
Questa notizia di mercato naturalmente non fa che rendere ancor più ardua la “mission” della Juvecaserta che ha delle rotazioni ridotte praticamente all'osso. E non lo diciamo purtroppo oggi, ma da diverse settimane se non mesi. Una cosa che dovrà far riflettere soprattutto la dirigenza casertana ed il patron Raffaele Iavazzi, a cui ulteriori sforzi economici non potevano oggettivamente essere chiesti, ma che andrà rivalutata per il futuro prossimo a cui bisognerà pensare già a partire da giovedì mattina. Qualsiasi sarà il responso del campo a parte se non si voglia alzare bandiera bianca dal punto di vista societario. L'ambiente però adesso ha bisogno di compattarsi, di stringersi intorno alla squadra. Sarà necessario l'apporto del pubblico per centrare la vittoria contro Trento e, di conseguenza, la salvezza.
Struggente l'editoria del collega Camillo Anzoini che praticamente ha lanciato un appello a tutti i casertani per gremire gli spalti del PalaMaggiò, che mai come in questa occasione dovrà intimorire - sportivamente parlando - i rivali. Per il momento i dati parlando di oltre tre mila biglietti venduti, anche in virtù dell'iniziativa lanciata dal club di Pezza delle Noci nel mettere i tagliandi di tribuna e curva al simbolico prezzo di un euro pur di riempire lo storico impianto ed avere il massimo supporto possibile.

SERIE B. La Pall. San Michele inaugura i playout. Ingresso gratuito

COMUNICATO STAMPA PALL. SAN MICHELE DEL 30/04/2016

La Pall. San Michele inaugura i playout

La Pallacanestro San Michele Maddaloni chiusa la regular season del campionato di Serie B al dodicesimo posto inaugurerà questo weekend la serie playout contro la Virtus Fondi, giunta al quindicesimo posto e con ben otto punti di differenza. Sarà una serie sicuramente difficile da interpretare, e che in palio mette la permanenza nella cadetteria per la vincitrice e la retrocessione in Serie C per la sconfitta. In virtù della posizione con la quale si è conclusa la regular season, il San Michele si è conquistato il fattore campo in questo spareggio salvezza anche se è curioso pensare che tra Maddaloni e Fondi in campionato non è praticamente contato tale fattore. I pontini hanno infatti espugnato il Pala Angioni-Caliendo all’andata così come i maddalonesi l’hanno spuntata al Pala Virtus nel match di ritorno.
La stagione regolare però è terminata, dunque adesso bisogna resettare tutto, mettersi alle spalle i tanti alti e bassi e concentrarsi per l’unico obiettivo che deve essere quello di salvarsi. Per riuscire in questo scopo, c’è bisogno di vincere tre partite sulle cinque possibili da giocare, il tutto in circa una settimana e mezza di grande agonismo e sforzo non solo fisico ma anche e soprattutto psichico, che metterà a dura prova tutti i protagonisti coinvolti. Tra l’altro per una delle due si ritornerà finalmente alla vittoria, dato che Maddaloni non esulta da cinque turni, e Fondi addirittura da dodici. Gara 1 di questi playout, che come deciso dalla società di patron Andrea De Filippo sarà ad ingresso gratuito, sarà disputata al Pala Angioni-Caliendo di Maddaloni domenica 1 maggio con palla a due fissata alle ore 18:00, e sarà diretta dai signori Antonio Bartolomeo di Cellino San Marco (BR) e Danny Lillo di Brindisi (BR).

“Ci apprestiamo ad iniziare questa serie playout potendo contare su di una forma fisica tutto sommato accettabile - ha esordito coach Giovanni Monda -, dopo una settimana di duro lavoro e preparazione. Sarà importantissimo vincere subito gara 1 e mettere a segno il primo punto in questa serie che immagino sarà durissima. Oltretutto dovremo giocare da un minimo di tre partite in sei giorni ad un massimo di cinque in undici, ritmi a cui non siamo sicuramente abituati ed anche questo sarà un fattore da non sottovalutare assolutamente. La squadra che in qualche modo riuscirà a preservarsi il più possibile - ha concluso il tecnico biancazzurro - avrà un grande vantaggio in questo cammino”.

Domani, dunque, scatta la serie playout al meglio delle cinque partite tra la Pallacanestro San Michele Maddaloni e la Virtus Fondi, e seguirà questo calendario:
Gara 1 domenica 1 maggio ore 18:00 al Pala Angioni-Caliendo di Maddaloni
Gara 2 martedì 3 maggio ore 20:30 al Pala Angioni-Caliendo di Maddaloni
Gara 3 venerdì 6 maggio ore 19:00 al Pala Virtus di Fondi
Eventuale Gara 4 domenica 8 maggio ore 18:00 al Pala Virtus di Fondi
Eventuale Gara 5 mercoledì 11 maggio ore 20:30 al Pala Angioni-Caliendo di Maddaloni



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Pall. San Michele

Giovanni Bocciero

giovedì 28 aprile 2016

Juvecaserta, Dell’Agnello non teme “giochetti”

DALLA GAZZETTA DI CASERTA DEL 29/04/2016

LEGA A. Nonostante il club dia poche garanzie economiche sarà il campo l’unico giudice
Juvecaserta, Dell’Agnello non teme “giochetti”

di Giovanni Bocciero

CASERTA. Procede la marcia di avvicinamento della Juvecaserta al decisivo e quantomai vitale match casalingo contro l’Aquila Trento di mercoledì prossimo. Una partita che naturalmente conterà moltissimo per il futuro della formazione bianconera che non avrà altra possibilità per agguantare la salvezza in questo campionato.
FOTO ELVIO IODICE
Caserta indifferentemente da cosa farà Torino contro Pesaro, per salvarsi gli basta vincere contro Trento. Ha pienamente il destino nelle proprie mani nonostante ci sia un'ipotesi che la vedrebbe comunque retrocedere pur conquistando la vittoria, ovvero se anche Bologna fosse corsara a Reggio Emilia e Cantù perdesse in casa contro Varese. Proprio lo 0-2 dei bianconeri contro i brianzoli potrebbe avere un peso specifico importante in un'ipotetica classifica avulsa insieme ai piemontesi. Tra le squadre ancora in lotta per la salvezza il club di Pezza delle Noci è quello con le maggiori difficoltà economiche, anche e soprattutto in prospettiva di un'altra stagione in massima serie. Chi all'ombra della Reggia pensa a male, teme che la Juvecaserta possa essere la formazione a cui poter rinunciare in modo più semplice da parte del “sistema”.
In risposta a coloro alza la voce proprio il tecnico Sandro Dell'Agnello: «Io non credo assolutamente all'inciucio, siamo stati accreditati spesso come la squadra che da le minori garanzie dal punto di vista economico, ma nonostante ciò ci siamo sempre seduti al tavolo delle discussioni di lega anche in occasione dell'argomento coppe. Abbiamo scambiato idee e pareri con la lega così come Torino, Pesaro e tutte le altre formazioni della Serie A. Non ho mai e poi mai avvertito in torno a me un atteggiamento tale da parte di chiunque che possa farmi preoccupare, per questo credo che sarà sempre il campo ad essere il giudice supremo, e a dare il verdetto più giusto e che ci meriteremo».

SERIE C. Coach Farina a caccia della Serie B con Reggio

DALLA GAZZETTA DI CASERTA DEL 29/04/2016

SERIE C. La VIS del tecnico casertano esordierà domenica nella Fase Interregionale
Coach Farina a caccia della Serie B con Reggio

CASERTA. Da Caserta a Reggio Calabria, facendo tappa a Battipaglia. È questo il percorso di coach Fabio Farina che sta guidando in tandem la formazione dello stretto della VIS insieme al collega Gaetano D’Arrigo. Dopo aver iniziato nelle giovanili della Juvecaserta e poi aver ricoperto il ruolo di assistente agli ordini di Massimo Riga alla Polisportiva Battipaglia in A1 femminile, quest’anno è arrivata la proposta della VIS Reggio Calabria del vulcanico ed ambizioso d.g. Luigi di Bernardo.
Innanzitutto raccontaci un po' di questa tua esperienza a Reggio Calabria, sia sportiva che umana?
«Sono contento di stare a Reggio - ha esordito il tecnico casertano -. Mi piace lavorare in città dove puoi respirare pallacanestro in ogni angolo. A livello sportivo cerco di fare il mio lavoro sempre a 360° in modo che tutto l'indotto riesca a crescere alla fine dell'annata sportiva. La VIS è una società in rampa di lancio che sta crescendo sia sotto il profilo del settore giovanile sia come investimenti riguardanti la prima squadra partendo dalla presa in gestione dello storico palazzetto Botteghelle. Il d.g. di Bernardo è un vulcano di idee e mette anima e corpo nella sua creatura e questo è un bene per tutti».
COACH FABIO FARINA
Sportivamente parlando avete chiuso la stagione quasi da imbattuti, con un pazzesco record di 24-1. Il segreto di questo risultato?
«Beh, il record è stato sporcato perché Gara2 di finale l'abbiamo persa, e direi anche meno male. Adesso siamo una squadra vera. Nel processo di crescita di questa formazione una sconfitta - ha continuato l’allenatore di Terra di Lavoro - non poteva che far bene. Non ci sono segreti, si cerca di fare il proprio dovere giorno dopo giorno, allenamento dopo allenamento e quando mi guardo indietro e vedo da dove eravamo partiti e a dove siamo adesso sono orgoglioso dei miei ragazzi. Penso che stiano facendo un gran lavoro».
Nonostante ciò per raggiungere la promozione dovrete passare per l'Interzona dove affronterete un'altra corazzata come la Cilento Agropoli, la Diamond Foggia che è arrivata di rincorsa a questo traguardo, e l'altrettanto quotato Patti Basket. Che girone ti aspetti?
«Il girone è molto competitivo. Sarà dura per tutti portare a casa i due punti soprattutto in trasferta. Agropoli, Foggia e Patti sono squadre forti. Ci troveremo ad affrontare giocatori importanti come Nobile o come Costantino. La voglia di cominciare è tanta come la convinzione che - ha concluso coach Fabio Farina - una volta arrivati al gran ballo vogliamo ballare fino alla fine».
La VIS Reggio Calabria che ha l’obiettivo dichiarato di ritornare in un campionato nazionale come quello di Serie B, inizierà la Fase Interregionale domenica ad Agropoli, affrontando la compagine cilentana della star delle minors Njegos Visnjic. Proprio perchè il livello si è ulteriormente alzato rispetto al torneo di Serie C Silver calabrese, la VIS si è rafforzata tesserando la guardia Gianluca Carpanzano del Planet Catanzaro, che quest’anno ha affrontato il San Michele Maddaloni.

GIBO

VIDEO. Maddaloni, coach Giovanni Monda presenta la serie playout

SERVIZIO VIDEO DA GIOVANNI BOCCIERO TV

Maddaloni, coach Giovanni Monda presenta la serie playout



Domenica scatterà dunque la serie playout del campionato di Serie B Giorne C - al meglio delle cinque partite - tra la Pall. San Michele Maddaloni e la Virtus Fondi, e seguirà questo calendario:

Gara 1 domenica 1 maggio ore 18:00 Maddaloni-Fondi
 
Gara 2 martedì 3 maggio ore 20:30 Maddaloni-Fondi

Gara 3 venerdì 6 maggio ore 20:30 Fondi-Maddaloni

Eventuale Gara 4 domenica 8 maggio ore 18:00 Fondi-Maddaloni

Eventuale Gara 5 mercoledì 11 maggio ore 20:30 Maddaloni-Fondi

martedì 26 aprile 2016

Juvecaserta, coach Dell’Agnello: «Qui nessuno vuole mollare»

DALLA GAZZETTA DI CASERTA DEL 27/04/2016

LEGA A. La Juvecaserta deve ricompattarsi in vista del delicato match contro Trento
Coach Dell’Agnello: «Qui nessuno vuole mollare»

di Giovanni Bocciero

CASERTA. Coach Sandro Dell'Agnello ha voluto fare chiarezza e analizzare il momento della sua Juvecaserta dopo la scialba prestazione, per non dire altro, di Brindisi e soprattutto in vista del match delicatissimo e decisivo per la permanenza in Serie A contro Trento. «Sono l'allenatore ed ho indubbiamente delle responsabilità sia tecniche che morali. Manca una settimana alla gara decisiva per la nostra stagione e credo sia giusto dire che qui nessuno vuole mollare. Un anno come questo che abbiamo appena fatto, tra infortuni e roba varia, ti porta purtroppo delle scorie dietro. La reazione che spesso abbiamo avuto a Brindisi purtroppo non c'è stata perché i ragazzi hanno pagato psicologicamente le partite precedenti. Nelle ultime sfide tra Venezia, Avellino e le tante altre ce la siamo sempre giocata fino alla fine venendo poi però battuti proprio sul finire. Nonostante la brutta prestazione di Brindisi, comunque, io dico che siamo ancora presenti. Lo dice la classifica, lo dice il campionato. Ormai ho imparato a conoscere i difetti ed i pregi di ogni nostro giocatore e quindi posso dire che siamo ancora qui vogliosi di lottare finché potremo».
FOTO ELVIO IODICE
Sarà importante l'ambiente che mercoledì riuscirà a creare il PalaMaggiò, più che mai il sesto uomo in questo frangente. «Ci serve un'unità d'intenti, a partire da noi e dalla società e anche grazie al pubblico e all'iniziativa intelligente vagliata dalla Juvecaserta di mettere il biglietto al prezzo di un euro in vista di Trento. La squadra avrà bisogno del sostegno dei nostri tifosi, sempre, perché se iniziamo con un 4/4 allora sono gli stessi giocatori che si galvanizzano, ma se iniziamo con uno 0/4 allora abbiamo bisogno del sostegno e del tifo di tutto il PalaMaggiò. Ci attende un lungo lavoro in vista di mercoledì, che per noi rappresenta una gara decisiva, e dobbiamo essere tutti in fiducia. Una fiducia che tra l'altro abbiamo avuta durante tutto l'anno. Da questo punto di vista abbiamo una serie di giocatori emotivi, che non vuol dire senza carattere, ma che se vengono sostenuti in un certo modo allora possono andare oltre i propri limiti e diventare un fattore».
Nelle ultime uscite sia Siva che Downs sono stati protagonisti di prestazioni molto al di sotto delle loro potenzialità, sembrando di stare a pensare a cosa fare dopo questa esperienza. «Il ruolo di allenatore che ricopro fa sì che li debba supportare e non bastonare, nonostante durante l'anno li abbia spesso bastonati. Ma non è questo il momento proprio perché abbiamo in vista l'ultima partita dell'anno. Ieri invece di fare allenamento ho parlato per due ore con i giocatori su diversi aspetti, e su cose che non si trovano scritti su nessun libro di pallacanestro. Se c'è il momento in cui non ti gira nulla, allora per un paio di azioni è bene mettersi da parte nascondendosi, piuttosto che far vedere di prendere il pallone e fare qualcosa. A Brindisi quando abbiamo sbagliato qualche canestro o qualche azione abbiamo forzato ulteriormente invece di provare la cosa più semplice e stupida che potessimo fare. Assolutamente gli americani non stanno pensando a ciò che ne sarà della loro carriera dopo Caserta. Nessuno se ne vuole andare da qui con una sconfitta, proprio perché ho cercato di infondere in ognuno di loro l'attaccamento a questi colori, che se mi permettete, nessuno più di me può trasmetterlo. Bobby Jones in questo momento ha la faccia giusta per provare a coinvolgere gli altri sulla strada giusta che dobbiamo perseguire. Così come per i giocatori, anche il mio futuro è giocare contro Trento, e non penso minimamente a ciò che succederà dopo quella gara. Da giovedì poi potrà iniziare ogni tipo di processo, ed ognuno dirà la sua a riguardo. Prima però è necessario che l'ambiente tutto remi in un'unica direzione».
L'obiettivo del tecnico bianconero è al momento uno solo. «Spero di arrivare a martedì dove tutti siano al 100%, così da poter fare una vera e propria scelta tecnica. Quindi spero di poter decidere, nel caso, se schierare Linton Johnson, che ha saltato Brindisi a causa di un ematoma al ginocchio, o Uros Slokar, che sabato mattina ha ricevuto una pallonata sull'occhio dovendo portare una benda sino a poco prima di entrare in campo domenica. Al momento, comunque, esclusi i piccoli acciacchi stiamo più o meno tutti in condizioni accettabili. La coperta è corta e non lo diciamo certamente adesso. Ci manca un giocatore per le rotazioni, ma più di tutto ci manca un go-to-guy. Durante la stagione abbiamo cavalcato Siva, Downs e Cinciarini, a cui abbiamo affidato spesso e volentieri i palloni decisivi per vincere le partite. Adesso proprio questi tre giocatori stanno avendo grande difficoltà in campo, e quindi è come se avessimo un'ala spezzata».

domenica 24 aprile 2016

SERIE B. Maddaloni cede con onore contro Scauri

COMUNICATO STAMPA PALL. SAN MICHELE DEL 24/04/2016

Maddaloni cede con onore contro Scauri

Pall. San Michele Maddaloni- Basket Scauri 65-72
Parziali: 26-17; 36-43; 54-51.
Maddaloni: Ragnino 3, Zamo n.e., Listwon 2, Caceres 21, Desiato 3, Rubbera 11, Garofalo 7, Rusciano 7, Pascarella, Florio 11, All. Monda, Ass. Palmisani, Ass. De Maria.
Scauri: Richotti 6, Boffelli 12, Scampone n.e., Bagnoli 27, Lombardo 3, Varga n.e., Salvadori 8, Manzi n.e., Martino 10, Giammo' 6, All. Sabatino, Ass. Pontecorvo.
Arbitri: Francesco Pratico' di Reggio Calabria (RC) e Giuseppe Scarfo' di Palmi (RC).

Cronaca: La Pallacanestro San Michele Maddaloni cede in casa nell'ultima partita della stagione regolare contro un Basket Scauri talentuoso, ma che ha dovuto sudare ben più di quello che ci si sarebbe aspettato. Con orgoglio e motivazione, infatti, i biancazzurri hanno onorato al massimo l'ultimo impegno di campionato prima dei playout, pur consapevoli di non avere più nulla da giocarsi perché costretti allo spareggio salvezza.
Pronti, via, la gara è subito molto vivace perché entrambe le squadre badano poco ai tatticismi e prediligono più le azioni in transizione e d'istinto. Naturalmente mentre Scauri cerca con continuità di appoggiare la palla in post forte del suo pacchetto lunghi, tra cui spiccava Bagnoli (che ha chiuso con 27 punti, 12/16 al tiro e 17 rimbalzi), Maddaloni appena recuperava palla provava a correre in contropiede proprio per evitare che la difesa avversaria potesse schierarsi ed intasare l'area, con Desiato che prima di alzare bandiera bianca in via precauzionale per un fastidio muscolare ha servito un paio di cioccolatini ai compagni. Sul 15 pari (7') è una tripla di Garofalo che lancia la volata dei padroni di casa che chiudono increscendo il primo quarto con la coppia oriunda Rubbera-Caceres. I maddalonesi sciorinano la miglior pallacanestro a cavallo tra le due frazioni conservando il massimo vantaggio sul 31-22 al 13'. Qui sale in cattedra la panchina dei pontini che costruisce prima un parziale di 8-0 impattando il punteggio, e poi compie il sorpasso (36-37) allungando addirittura sul +7 al riposo lungo.
Al rientro dagli spogliatoi Scauri prova a scappare subito con un break di 4-0 raggiungendo l'unica volta la doppia cifra di vantaggio sul +11 all'8'. Dall'altra parte però inizia a carburare Caceres (chiuderà con 21 punti, 12 rimbalzi e 5 assist) che trascina la propria squadra servendo anche un paio di palloni a Rusciano nel pitturato che non perdona ricucendo lo strappo sino al 44-49. Gli ospiti incocciano contro una difesa che ha alzato evidentemente la propria intensità, pur con uno stoico Garofalo gravato di quattro falli. Dai recuperi nasce la rimonta biancazzurra che si concretizza grazie alle due triple di Florio che valgono il sorpasso sul 52-51. Nell'ultimo periodo il San Michele conserva il piccolo vantaggio toccando anche il +5 in virtù del canestro di Ragnino (58-53 al 33'). La partita sale di colpi e aumentano anche gli errori, con Rubbera che rifila due stoppate nel giro di pochi secondi. La reazione di Scauri si concretizza comunque al 36' (+1) e la gara sembra chiusa a 1'45" dalla fine (60-66). Sembra, perché Florio s'inventa un gioco da quattro punti che tiene in vita le speranze dei biancazzurri che devono però arrendersi proprio nel rush finale.
Archiviata dunque la regular season, adesso per il San Michele c'è da preparare lo spareggio playout per mantenere la categoria - al meglio delle cinque partite - che la vedrà opposta alla Virtus Fondi, che ha chiuso all'ultimo posto con soli 6 punti di cui 2 conquistati proprio al Pala Angioni-Caliendo. Gara 1 si disputerà domenica 1 maggio a Maddaloni alle ore 18:00, così come gara 2 in programma martedì 3 maggio alle ore 20:30. Venerdì 6 maggio ci si sposterà a Fondi per gara 3, e si giocherà sempre al PalaVirtus l'eventuale gara 4 domenica 8 maggio. È fissata invece per mercoledì 11 maggio sul parquet maddalonese l'eventuale gara 5.


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Pall. San Michele
Giovanni Bocciero

venerdì 22 aprile 2016

SERIE B. La Pall. San Michele chiude la regular season

COMUNICATO STAMPA PALL. SAN MICHELE DEL 22/04/2016

La Pall. San Michele chiude contro Scauri la regular season

La Pallacanestro San Michele Maddaloni per il trentesimo ed ultimo turno della regular season del girone C del campionato di Serie B ospita il Basket Scauri. Si giocherà, tra l'altro, nell'inusuale sabato pomeriggio per i tifosi maddalonesi in virtù della contemporaneità richiesta dal regolamento per gli ultimi 40' di gioco. Un campionato che purtroppo per i biancazzurri già da due settimane non ha nulla più da raccontare dato che Maddaloni sarà costretta a passare per l'inferno dei playout per conquistare la permanenza nel torneo cadetto. Di fronte avrà invece uno Scauri già qualificato per i playoff, ma a cui i due punti servono eccome per posizionarsi al meglio nella griglia se vorrà fare quanta più strada possibile.
Per Maddaloni il percorso del futuro prossimo è già delineato, e come detto, sarà quello di conquistarsi la salvezza con lo spareggio al meglio delle cinque gare che si disputeranno secondo la formula casa-casa-fuori-fuori-casa. Per casa s'intende naturalmente la squadra che avrà il fattore campo dalla propria, e almeno in questo il San Michele è già certo di averlo conquistato da un mese abbondante avendo preso un consistente vantaggio sulle inseguitrici, ovvero Isernia (10 punti), Venafro (8) e Fondi (6). Se la classifica dovesse rimanere così, gli avversari dei ragazzi di coach Giovanni Monda sarebbero sempre dei pontini, passando da Scauri a Fondi. L'ultimo turno potrebbe però ancora cambiare gli accoppiamenti, perché Fondi pur stando due punti indietro a Venafro ha dalla sua il +25 nello scontro diretto (1-1) e quindi se dovesse riuscire a battere tra le mura amiche l'Eurobasket Roma e contemporaneamente Venafro dovesse perdere in casa contro la Stella Azzurra Roma, Maddaloni si troverebbe accoppiata ai venafrani. In vista della gara contro Scauri, i maddalonesi recupereranno Caceres assente contro Empoli. La partita sarà disputata al Pala Angioni-Caliendo di Maddaloni oggi pomeriggio, sabato 23 aprile con palla a due fissata alle ore 18:00, e sarà diretta dai signori Francesco Pratico' di Reggio Calabria (RC) e Giuseppe Scarfo' di Palmi (RC).


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giovedì 21 aprile 2016

Guerra FIBA-ECA, tutta una questione di soldi

DALLA GAZZETTA DI CASERTA DEL 22/04/2016

L’Italia finita nel mezzo di questa diatriba si allinea con l’organo internazionale
Guerra FIBA-ECA, tutta una questione di soldi

CASERTA. Ormai sono mesi che va avanti la diatriba tra FIBA ed ECA che si contendono il potere del basket europeo e di conseguenza anche i soldi che intorno ad esso girano. Dopotutto la storia ci insegna che non si fanno le “guerre” se non per preservare i propri affari. In questi giorni la federazione internazionale capeggiata da Patrick Baumann è passata dalle parole ai fatti, facendo partire lettere indirizzate a tutte quelle federazioni nazionali che devono risolvere i problemi interni con i cosiddetti “club ribelli”. Stiamo parlando di 14 nazioni tra cui anche l’Italia, per la quale, così come per Grecia, Lituania, Isarele, Turchia e Polonia si tratta solo di un avviso affinché nessun club prenda accordi con l'ECA.
Tutte le federazioni nazionali, ovviamente, si stanno mettendo in regola per rispettare l'egida della FIBA. Sabonis ora presidente della federazione lituana e Kirilenko per quella russa hanno già minacciato i propri club che hanno accordi con l'organizzazione europea di estrometterli dai rispettivi campionati, così come la federazione croata presieduta da Radja ha disconosciuto la Lega Adriatica, competizione sotto il controllo dell'ECA. Anche l'Italia con Gianni Petrucci e addirittura il presidente del CONI Malagò sta cercando di “trattare” con Reggio Emilia, Sassari e Trento - i club ribelli - che vogliono firmare l'accordo con l'Eurolega piuttosto che partecipare alle coppe della FIBA. Poi ci sono anche alcune federazioni come quella slovena che ha accusato la federazione internazionale di “atto ingiusto”, ed altre come quella tedesca e turca che praticamente restano alla finestra aspettando l'evolversi della situazione prima di pronunciarsi e prendere una posizione. Ognuno fa dunque il proprio gioco.
A questa presa di posizione della FIBA fa eco il pugno duro dell'organizzazione europea gestita da Jordi Bertomeu (nella foto), che non ne vuol sapere di piegarsi nonostante le minacce. Anzi, l'ECA non solo ha più volte ribadito che vuol portare tutta la vicenda in tribunale perché convinta di avere ragione, ma ha costruito un fronte unito con tutti i club che vogliono poter partecipare alle sue competizioni piuttosto che a quelle della federazione internazionale. In tanti addetti ai lavori riconoscono la bontà del lavoro svolto dall'Eurolega nell'alzare la qualità della pallacanestro europea e creare un prodotto che al di là del mero risultato può senz'altro paragonarsi allo spettacolo che offre la NBA.
Quale allora la soluzione? Come spesso accade questa potrebbe trovarsi nel mezzo, ma rinunciare al “dio denaro” non sarà facile. Che la FIBA debba avere un ruolo predominante nell'organizzazione delle coppe europee - nonostante per anni lo abbia demandato per usucapione, se ci permettete il termine - è un dato di fatto perché per la struttura piramidale la federazione internazionale deve stare in capo ad ognuno. Da questo punto di vista l'ECA dovrebbe fare un passo indietro senza però lasciare del tutto l'organizzazione, perché l'Eurolega è il suo prodotto, migliorato anno dopo anno e che non potrà che crescere ulteriormente con il sostegno della FIBA in persona. Naturalmente nessuna delle due dovrà però rivendicare il potere sull'altra.
Giovanni Bocciero

mercoledì 20 aprile 2016

Kobe Bryant e la sua voglia di Italia

DALLA GAZZETTA DI CASERTA DEL 21/04/2016

Il cinque volte campione NBA può far crescere il movimento cestistico azzurro
Kobe Bryant e la sua voglia di Italia

CASERTA. Ad una settimana dal suo addio definitivo alla pallacanestro ci sono ancora alcuni interrogativi a cui Kobe Bryant non ha risposto in modo trasparente. Che lui sia particolarmente legato all'Italia non lo ha mai nascosto, fatto sta che durante la sua lunghissima carriera ai Los Angeles Lakers spesso e volentieri si è lasciato andare a dichiarazioni in lingua italiana. Segno inconfondibile che il Bel Paese gli è rimasto dentro. Adesso avendo appeso le scarpette al chiodo ovviamente gli si chiude un capitolo della vita e gliene si apre un altro che scommettiamo vorrà intraprendere con la stessa voglia di vincere che lo ha da sempre contraddistinto sul parquet. Lui stesso si è lanciato in proposte del tipo di aiutare i giovani cestisti italiani a crescere, a migliorarsi, ad affermarsi nel mondo della pallacanestro mondiale. Ma come?
All'amo gettato in acqua dal "Black Mamba" ha subito abboccato il presidente della FIP Gianni Petrucci, che seppur tra mille critiche bisogna dire che da quando si è riappropriato della poltrona del basket italico ha saputo rilanciare il movimento, sull'onda dei diritti televisivi della Serie A e dell'EuroBasket 2015. Alla domanda come Bryant potrà aiutare i giovani atleti azzurri noi rispondiamo con due differenti risposte, e c'è da premettere che non ci immaginiamo un Kobe fisso in palestra a fare allenamenti su allenamenti, nonostante la sua grande abnegazione quando era ancora chiamato a scendere in campo.
Una prima opzione sarebbe quella di coinvolgerlo a pieno regime nella Nazionale, per mandato diretto della FederBasket. Un ruolo da team manager non sarebbe poi follia, perché se ci possiamo permettere un Ct che per dieci mesi sta lontano dall'Italia pur svolgendo un ottimo lavoro di monitoraggio con il suo staff, anche l'ex Lakers potrebbe fare da spola tra Stati Uniti e Italia in base agli impegni dell'ItalBasket, e perché no, anche delle Nazionali giovanili. Ma vi immaginate un raduno dell'Under 16, per dire, con Kobe che si mette casacca e pantaloncini per prendere parte all'allenamento un po' come fa spesso Michael Jordan con i suoi giocatori agli Charlotte Hornets? Brividi!
La seconda ipotesi sarebbe, invece, quella di legare l'immagine di Bryant alla Lega Basket. Ciò vorrebbe dire vedere il cinque volte campione NBA diventare una sorta di ambasciatore del nostro massimo campionato in tutto il mondo; rendersi disponibile a presenziare ad ogni evento dalla Supercoppa alla Coppa Italia ed ovviamente alle Finali Scudetto; utilizzare anche la sua influenza per far approdare ai club italiani qualche giocatore di caratura per far accrescere anche lo spessore qualitativo della Serie A; ed infine esportare grazie alla sua popolarità il nostro campionato oltre i confini nazionali, in mercati come quello della Cina ad esempio, ma anche India o negli stessi Stati Uniti dove proprio grazie alla fama di Bryant potrebbero nascere, magari, qualche progetto comune votato soprattutto per i più giovani.
Giovanni Bocciero

martedì 19 aprile 2016

Juvecaserta, dagli altri campi segnali confortevoli

DALLA GAZZETTA DI CASERTA DEL 20/04/2016

LEGA A. Il “monday night” ha sancito che Brindisi non potrà più raggiungere i playoff
Juvecaserta, dagli altri campi segnali confortevoli

di Giovanni Bocciero

CASERTA. La notizia più importante per la Juvecaserta arriva da Venezia, dove la Reyer nel “monday night” dell’ultimo turno di campionato ha battuto la Pistoia del casertano doc Enzo Esposito. Un risultato che, di fatto, estromette dalla corsa per i playoff quella Brindisi che sarà la prossima avversaria della franchigia di Pezza delle Noci.
LA DIFESA DI BOBBY JONES (FOTO ELVIO IODICE)
Con questo certamente non vogliamo dire che la trasferta pugliese sarà una passeggiata per gli uomini di coach Sandro Dell’Agnello, e che di conseguenza si uscirà dal PalaPentassuglia con i due punti in tasca. Di certo però, si avrà contro una squadra naturalmente delusa per aver mancato l’accesso al “gran ballo”, che sta vivendo un momento anche particolare con le ultime dimissioni del proprio “numero uno” da presidente della Lega Basket. Sicuramente però, Brindisi cercherà quantomeno di chiudere la stagione interna con una vittoria che possa far sorridere la propria tifoseria, dopo un’annata sicuramente molto ballerina, altalenante nei risultati, e di certo non come ci si aspettava all’inizio del campionato.

GLI SCONTRI DIRETTI. Brindisi ha pagato a caro prezzo gli scontri diretti con Venezia (1-1 ma differenza canestri negativa) e Pistoia (0-2), cosa che invece vede Caserta essere avvantaggiata nella lotta salvezza con Bologna (2-0) e Torino (1-1 ma differenza canestri positiva). Per questo ai bianconeri manca una sola vittoria per poter mettere in cassaforte la permanenza nella massima serie - questa volta sul campo -. E proprio come un aiuto per raggiungere questo obiettivo è arrivato da un altro campo, Venezia appunto, chissà che un’altra spinta in caso di sconfitta a Brindisi non possa arrivare da Bologna. Perché nel caso in cui nello scontro diretto dell’Unipol Arena i piemontesi battessero i felsinei, allora quest’ultimi per salvarsi - con la sconfitta casalinga contro Trento della Juvecaserta - dovrebbero andare ad espugnare il PalaBigi di Reggio Emilia in un infuocato derby emiliano.

lunedì 18 aprile 2016

Juvecaserta, cresce la paura per la retrocessione

DALLA GAZZETTA DI CASERTA DEL 19/04/2016

LEGA A. I bianconeri raggiunti da Torino devono vincere almeno una partita
Juvecaserta, cresce la paura per la retrocessione

di Giovanni Bocciero

CASERTA. Nel post partita del derby di mezzogiorno coach Sandro Dell'Agnello ha risposto piuttosto deciso è spaventato alla domanda se aveva paura di retrocedere. In serata, con la vittoria di Torino contro Brindisi - prossima avversaria della Juvecaserta - avrà sicuramente aumentato questo suo stato di insicurezza. I piemontesi con quel successo raggiungono in classifica a quota 20 punti proprio i bianconeri e la Virtus Bologna, per una rincorsa salvezza a due turni dal termine del campionato che coinvolge queste tre compagini.

IL POTENZIALE. Caserta ha pagato anche contro Avellino sicuramente una panchina cortissima per quelli che sono ormai gli standard del massimo campionato. E poi c'è da dire che lo stato di forma di alcune delle sue "stelle" non è più quello di alcuni mesi fa. Su tutti ovviamente ci si riferisce a Peyton Siva e Micah Downs che tra dicembre e gennaio, e un po' anche febbraio, hanno attraversato un periodo da Re Mida: qualunque cosa facessero si tramutava in oro. Anche domenica invece, per il play ex Louisville si sono contate troppe palle perse in momenti delicati del match, poca razionalità, a volte con delle circumnavigazioni alla Magellano intorno all'area pitturata (cit. Domenico Landolfo) che non portavano in dote alcunché alla sua squadra. Diverso il discorso per Downs invece, perché se il suo concittadino di Seattle almeno qualcosa ha scritto sulle statistiche, il giramondo di mezza Europa ha toppato alla grande, pensando a protestare sin dall'inizio con gli arbitri, dato sfogo a tutto il suo istinto così da scomparire dalla partita senza lasciar traccia. E se già sei costretto a giocare in sette, e due uomini importanti vengono meno, allora diventa davvero difficile pensare di portare a casa la vittoria.

MICAH DOWNS (FOTO ELVIO IODICE)
LA METAMORFOSI. Circa due mesi fa la classifica della Serie A è spezzata in due tronconi, in nove lottavano per la qualificazione ai playoff ed in sette invece pensavano alla sola salvezza con la Juvecaserta che guardava tutti dall'alto nel secondo gruppetto. Un piazzamento per il quale ad inizio anno si sarebbe firmato, come dichiarato a più riprese dallo stesso tecnico bianconero. Da quel momento in poi il club di Pezza delle Noci ha infilato un record di 1 vittoria e 8 sconfitte. Un bottino magrissimo che, a conti fatti, non può farti lottare per la retrocessione. Otto sconfitte consecutive intervallate dal miracolo di Pesaro che quantomeno tiene ancora a galla Dario Hunt e compagni, perché altrimenti adesso si poteva essere sul fondo e completamente da soli con un piede e mezzo nella fossa. Fortunatamente ancora tutto è aperto e - cosa di grande rilievo - la Juvecaserta è artefice del proprio destino. Il 2-0 nello scontro diretto con Bologna ed il +2 nella differenza punti con Torino le permettono di poter vincere una sola gara delle prossime due per festeggiare l'aritmetica salvezza dato che domenica ci sarà lo scontro diretto tra felsinei e torinesi ed una delle due rivali sarà costretta a rimanere a 20 punti con l'ultimo turno da giocare. Il suo Caserta lo dovrà comunque fare, perché tra la trasferta di Brindisi e l'ultimo match contro Trento due punti in cascina li dovrà per forza mettere per non rischiare la beffa sul filo di lana.

IL RUSH FINALE. Dicevamo del pessimo record di 1-8 fatto registrare da Bobby Jones e soci negli ultimi nove incontri di campionato. Di quel gruppetto relegato nella parte calda della classifica, in questo intervallo di nove gare, Varese guida con un fantastico 6-3 che adesso le permette addirittura di poter lottare per un posto ai playoff; Pesaro e Capo d'Orlando seguono con un 5-4 che gli ha di fatto permesso di compiere aggancio e sorpasso ai danni dei bianconeri conquistando la salvezza; Torino è stata autrice di un 4-5, che diventa ancora più incredibile con un 4-1 nelle ultime cinque gare, che gli ha riacceso più di una speranza per la permanenza in massima serie; peggiori con un bilancio di 3-6 sono Cantù - che comunque è salva e può guardare già all'anno prossimo - e Bologna che si ritrova forse con il calendario più delicato avendo lo scontro diretto in casa contro i piemontesi e poi la trasferta non proibitiva ma difficile di Reggio Emilia.

domenica 17 aprile 2016

Juvecaserta: Jones super, grande Hunt, Siva così così

DALLA GAZZETTA DI CASERTA DEL 18/04/2016

Juvecaserta: Jones super, grande Hunt, Siva così così

DOWNS 4: Parla con gli arbitri sin dalla palla a due, e questo praticamente lo fa innervosire senza mai entrare veramente in partita. Il suo apporto è mancato drasticamente.
SIVA 5,5: Da osservatori esterni segnamo sul suo taccuino tante cose buone ma altrettante brutte. Troppe palle perse, troppo istintivo e troppo poco razionale così da sprecare diverse occasioni, tante giocate da applausi che non sempre i compagni sfruttano. 
DARIO HUNT CHE SCHIACCIA (FOTO ELVIO IODICE)
HUNT 8: Un voto che evidentemente va estrapolato dalla situazione della squadra. 17 punti e 21 rimbalzi non si fanno tutti i giorni. La sua gara tende a crescere soprattutto nel secondo tempo, dopo un inizio ballerino. Il solito grande lottatore, difensore perfetto, che mostra il fianco dalla lunetta. E se proprio vogliamo trovare il pelo nell’uovo, sbaglia da sotto due appoggi facili proprio nel rush finale.
CINCIARINI 5: Se non lo si vede in attacco significa che i conti non tornano. Tira male, anche se c’è da dire che forse è l’unico che prova ad uscire dagli schemi e prendere qualche vantaggio che non sempre lo premiano.
JONES 7,5: Il miglior giocatore bianconero sotto tanti punti di vista. Si sacrifica in difesa, si rende efficace in attacco, si traveste a tratti da autentico trascinatore della squadra. Continua il suo ottimo stato di forma dopo la prestazione, anche in quel caso inutile, contro Reggio Emilia. Peccato che abbia deciso di iniziare a giocare così bene solo in questo finale di stagione. 
GIURI 6,5: Approccio positivo sin da quando viene chiamato in causa. Addirittura viene preferito a Siva in cabina nel primo tempo. Nel secondo si vede sputare dal ferro due triple importanti. Sempre grintoso.
SLOKAR 5: Quando impiegato si vede poco, anche se per il livello cestistico fa un po’ di cose interessanti.
DELL’AGNELLO 6: Fa quel che può, indica di cambiare sui blocchi e le varie scelte di quintetto sono le migliori che può adottare. Non gli riesce la zampata vincente nel finale.
Giovanni Bocciero

SERIE B. Maddaloni lascia strada ad Empoli

COMUNICATO STAMPA PALL. SAN MICHELE DEL 17/04/2016

Maddaloni lascia strada ad Empoli

Use Basket Empoli- Pall. San Michele Maddaloni 80-57
Parziali: 28-19; 46-32; 69-45.
Empoli: Samoggia 18, Mariotti 10, Sesoldi 1, Pinzani, Scali 7, Ghizzani 8, Mascagni 10, Berni 6, Balducci 2, Bei 18, All. Bassi, Ass. Mazzoni, Ass. Finetti.
Maddaloni: Ragnino, Zamo 7, Listwon 4, Desiato 10, Rubbera 11, Garofalo 11, Rusciano 7, Florio 7, Nappi, All. Monda, Ass. Palmisani, Ass. De Maria.
Arbitri: Aydin Azami di Bologna (BO) e Andrea Valzani di Martina Franca (TA).

Cronaca: La Pallacanestro San Michele Maddaloni esce sconfitta dalla Palestra Lazzeri di Empoli dopo una prestazione piuttosto spenta, dato dal fatto che purtroppo mancavano le giuste motivazioni per affrontare, tra l'altro, la lunga trasferta. Inoltre si è fermato nell'ultimo allenamento prima della partenza Juan Manuel Caceres, che non è proprio partito con la squadra a causa di un risentimento muscolare. Partita che dunque si arricchiva di un fattore negativo per la prestazione dei biancazzurri.
Le prime battute fanno intravedere un certo equilibrio nel gioco con Maddaloni che dopo circa 4' ha addirittura il naso avanti sul 7-10. I toscani, a cui servivano i due punti per continuare a credere nell'ottavo posto che vorrebbe dire playoff, mettono in campo grinta e tanta forza fisica, a volte oltre la soglia permessa dal regolamento. È così man mano che i minuti scorrono e ci si avvia verso il primo mini riposo Empoli da prima passa in vantaggio e poi addirittura allunga trovando la doppia cifra sul 24-13 all'8'. La seconda frazione vede sempre i padroni di casa fare la partita, e soprattutto mettere a segno i canestri che gli permettono di raggiungere 14 punti di vantaggio sul 33-19 al 12'. Due bombe consecutive di Alessandro Florio riaccendono le velleità dei biancazzurri che quasi sembrano riaprire il match. Ma la durezza mentale degli empolesi fa sì che la partita non si riapra più di tanto, e così le squadre rientrano negli spogliatoi con ben 14 lunghezze a dividerle.
Alla ripresa della contesa gli uomini di coach Giovanni Monda sbagliano tanto al tiro, permettendo così ad Empoli di allargare ulteriormente la forbice. Scollinato il 25' arriva il primo vantaggio di oltre 20 punti per i padroni di casa, precisamente sul 60-38. I maddalonesi doc Desiato e Garofalo provano a stringere i denti e a rendere comunque difficile la partita agli avversari, che però preso il ritmo giusto toccheranno anche il più 26 prima che si arrivi all'ultimo mini riposo. L'ultimo quarto è praticamente garbage time, con Maddaloni che concede minuti a tutti i propri elementi, compreso il classe '99 Mattia Nappi. La partita è soprattutto il punteggio è bello che andato, con Empoli che al 35' toccherà il massimo vantaggio sul parziale di 78-49. Alla sirena finale il tabellone mostrerà il punteggio di 80-57.
Nell'anticipo del sabato ha giocato anche Isernia, che ha espugnato il parquet romano della Stella Azzurra così da consolidare il tredicesimo posto in classifica ma senza guadagnare aritmeticamente il fattore campo ai playout così come fatto già da diversi turni dai maddalonesi. Attualmente Isernia ha 10 punti, Venafro 8 e Fondi, con un match in meno, 6. Ma in virtù degli scontri diretti una vittoria od una sconfitta nell'ultima giornata possono ancora ribaltare fattore campo e accoppiamenti, e dunque l'avversaria del San Michele per la post-season è ancora da definire.


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Pall. San Michele
Giovanni Bocciero

sabato 16 aprile 2016

Scandone Avellino: il capobranco James Nunnally

Nunnally trascina Avellino
"Sogno lo scudetto e l'Europa. Perché no?"


di Giovanni Bocciero*

È stato un colpo da novanta del mercato estivo della Scandone Avellino, e come tale si sta rivelando il go-to-guy della squadra. James Nunnally non solo è tra i migliori giocatori del campionato italiano ma dell’intero panorama europeo. Nella striscia positiva del club irpino è decisamente salito di colpi ergendosi ad autentico fattore. Il potenziale è sotto gli occhi di tutti, un prospetto che per il momento ancora non è riuscito ad avere la grande occasione di esprimersi ad alto livello strappando soltanto dei decadale in NBA.
«Lo seguivo da due anni - ha rivelato il gm Alberani -, al coach piaceva, e così è nata la trattativa che comunque è stata complessa. L’essere partiti di rincorsa ci ha aiutato perché lui puntava all’NBA e alla fine siamo rimasti solo noi a corteggiarlo. Abbiamo insistito, mentre comunque sondavamo altri giocatori, ma la differenza l’ha fatta una sua telefonata. Lui avrà voluto capire chi eravamo e perché continuavamo a credere in lui, ma con quel gesto abbiamo capito la sua volontà di voler venire a giocare da noi». A suon di prestazioni sta dimostrando di essere un giocatore d’élite, e Avellino potrebbe essere la sua rampa di lancio. «Per il talento che ha sicuramente appartiene già ad un altissimo livello - ha chiosato ancora il dirigente biancoverde -. Deve imparare che non c’è solo il canestro, a farsi piacere di più la difesa, a livello di intelligenza cestistica sa giocare con i compagni, non è egoista, e se non fa quindici tiri di certo non impazzisce. Deve affinare il suo gioco per dare sempre maggiore qualità, ma è comunque un giocatore consistente. Questa è la sua prima stagione completa in Europa e dunque per lui si tratta di un mondo nuovo. Ma soprattutto in questa fase però, deve capire che se la nostra stagione va in un certo modo gli può girare la carriera». 
Della trattativa che ha portato Nunnally ad Avellino ce ne ha parlato anche coach Sacripanti: «Chiaramente lo conoscevo, però era sul taccuino di Alberani che più di tutti lo ha seguito. Dopo averci parlato pensavamo fosse il giocatore giusto per la nostra squadra». Sta incidendo così tanto sulla meravigliosa stagione della Scandone che non è utopia dire che meriterebbe l’Eurolega. Il tecnico dei “lupi” ha comunque detto la sua: «È sicuramente il giocatore che ha maggiore licenzia di tirare e finalizzare quello che creiamo, però credo che la forza di Avellino sia la chimica che si è creata, dove ognuno sa qual è il suo ruolo, gioca per la squadra, e noi cerchiamo di sfruttare le singole caratteristiche. Nunnally è un realizzatore, che sa segnare in tanti modi diversi, quindi può sembrare che lui ci stia dando una gran mano ma è anche la squadra ad essere intelligente nel sfruttare questo suo talento. Il suo problema è che deve diventare bravo a produrre tanto in molto meno tempo, e su questo aspetto mi pare che mentalmente lui faccia ancora un po’ fatica. Sicuramente ha il talento necessario, ma è un giocatore che deve stare tanto in campo per produrre molto, ed in una squadra da Eurolega si prendono più soldi e si alza il livello per giocare meno minuti e non viceversa. Questa per lui è la difficoltà maggiore, lo ha già capito, ma quando riuscirà ad accettarlo verrà fuori un giocatore di quel livello».
Di James Nunnally abbiamo voluto però conoscere la storia, le idee e le passioni.
Quando hai iniziato a giocare a basket?
«Ho cominciato a giocare a basket quando avevo sei anni».
Al liceo hai praticato altri sport oltre alla pallacanestro?
«Si, ho giocato anche a football americano».
Quali sono le tue origini?
«La mia famiglia e io proveniamo da San Josè, successivamente ci siamo trasferiti a Stockton quando io avevo dieci anni».
Sin dall’high-school sei stato un leader in campo per le tue squadre, ti piace esserlo?
«Si, naturalmente mi piace essere il leader di una squadra, però non voglio essere “l’unica corda del violino” ma essere supportato anche dai compagni. Il basket è uno sport di squadra, si gioca insieme».
Hai frequentato l’università di Santa Barbara che ha come motto “dare to be great”, ovvero osa essere grande. Quando scendi in campo provi ad esserlo?
«Si, all’università avevamo questo motto. Nonostante ciò è una cosa che io cerco di fare ogni volta che scendo in campo, sono concentrato a dare tutto, l’obiettivo è sempre vincere».
Chi sei e cosa fai fuori dal campo?
«Al di fuori del parquet non ho molto vizi. Mi piace stare a casa in famiglia, guardare la televisione, avere la possibilità di sentire gli amici via chat o per telefono».
Qual è il tuo hobby preferito?
«Amo la musica, soprattutto R&B e hip-hop. Potrei ascoltare musica tutto il giorno».
A novembre ci saranno le elezioni in USA per il dopo Obama, qual è la tua idea politica?
«Ho un idea unica e abbastanza semplice al momento, vorrei vedere tutti alla presidenza tranne Donald Trump».
Sei mai stato oggetto di insulti razzisti, e cosa ne pensi?
«No, mai. In questo mondo penso non ci sia spazio per il razzismo. Io non guardo al colore della pelle, le persone devono essere valutate per ciò che sono».
Sei religioso?
«Sono molto credente, seguo la religioni cristiana».
Sei un tipo che utilizza i social?
«Utilizzo in egual modo sia Instagram che Twitter, principalmente per comunicare con i miei amici lontani».
Hai un personaggio sportivo a cui ti ispiri?
«Sarebbe troppo facile dire Michael Jordan, però il mio personaggio preferito è un giocatore di football americano, Deon Sanders».
Se non avessi fatto il giocatore professionista cosa avresti fatto?
«Se non avessi iniziato a giocare a basket, sicuramente ora sarei un quarterback di football americano».
Qual è il fondamentale di gioco che prediligi?
«A livello personale ciò che prediligo è il tiro, ma apprezzo molto chi sa passare la palla, o meglio, chi sa passarmi bene la palla per poter tirare».
Cosa pensi della città di Avellino?
«Inizialmente pensavo fosse fin troppo tranquilla, ora invece l’adoro. Ho imparato a conoscere i posti di Avellino e della Campania in generale, ed ho scoperto che amo il cibo che si cucina qui».
Il pubblico irpino è molto caloroso, la tua opinione sulla tifoseria?
«Una sola parola: grandi. Hanno impressionato anche la mia famiglia che ha confermato la mia idea che i nostri tifosi sono i numero uno».
Il tuo giudizio su questa fantastica seconda parte di stagione?
«La vera forza di questa squadra è il gruppo. Nel momento in cui ci siamo compattati siamo riusciti a costruire questa serie incredibile di vittorie. Avere in squadra giocatori come Acker, Green e Leunen che trascinano il gruppo alla fine fa diventare tutto più facile».
La sconfitta nel derby con Caserta è stato uno spartiacque fondamentale, cosa vi siete detti nello spogliatoio?
«Ci siamo parlati nello spogliatoio e abbiamo detto di non fare stupidaggini, di scendere in campo sempre per combattere e per vincere. I risultati in questo periodo ci stanno sicuramente premiando».
Dove potete arrivare in campionato?
«L’obiettivo non è solo quello di arrivare terzi in classifica, ma di provare addirittura a vincere il campionato. Ci sono delle squadre che sicuramente ci sono superiori ma, credo fermamente che tutte dovrebbero provare a raggiungere questo obiettivo, e noi possiamo giocarcela davvero con tutti».



LA SCHEDA
Ala classe ‘90, 201 cm, nato a San Josè. Alla Weston Ranch High School guida il team per tre anni al campionato statale. Nell’anno da senior chiude con 22.1 punti, 8.3 rimbalzi, 3.4 assist, 1.9 recuperi e 1.2 stoppate, con un high di 32 punti contro Ceres ed una tripla doppia da 29 punti, 14 rimbalzi e 10 assist contro Edison. Nominato Mvp e inserito nel primo quintetto della lega diventa un All-American. All’università di Santa Barbara in quattro anni è selezionato due volte per il secondo quintetto, due volte per il quintetto del torneo e una volta giocatore della settimana della Big West.



HANNO DETTO
Nicola Alberani: «È un ragazzo particolare, nel senso che è di buona famiglia, molto intelligente, sensibile, passa tutto il suo tempo con la moglie e con il figlio che gli è nato a fine agosto. Non ha altri svaghi che lo distraggono ed è molto legato ad alcuni suoi ex compagni di squadra del liceo. Non lo vedi, non lo senti, non dà mai un problema. È facile parlarci ed io cerco di avere un maggiore dialogo con lui piuttosto che con altri giocatori perché è ancora giovane, deve capire l’Europa ed in particolare l’Italia. È inoltre un grandissimo lavoratore, e tutte le volte che ha una mattinata libera va al palazzetto per tirare. Gli piace avere cura del suo corpo, e per questo lo vedo come una persona ben focalizzata per migliorarsi e guadagnare stipendi consoni al suo reale valore».
Pino Sacripanti: «È un ragazzo molto positivo, e può sembrare banale, ma gli piace giocare a pallacanestro, il che è una cosa davvero importante. Durante la stagione ha alzato la sua asticella del livello di lavoro. A lui piace veramente giocare ma pian piano lo abbiamo portato anche a lavorare sul miglioramento di alcuni aspetti individuali. È un giocatore che vuol sempre vincere, però deve ancora fare un ultimo salto di qualità che è quello di avere grande dedizione sia nel riconoscere le varie fasi di gioco che nella solidità difensiva. Ha fatto già dei grossi passi avanti da questo punto di vista ed è chiaro che il suo talento lo porta ad essere un giocatore prettamente offensivo, ma potrebbe fare ancora altri passi in avanti in difesa, e questo spetta soltanto alla sua disponibilità».



*Per il mensile BASKET MAGAZINE

SERIE B. La Pall. San Michele di scena ad Empoli

COMUNICATO STAMPA PALL. SAN MICHELE DEL 15/04/2016

La Pall. San Michele di scena ad Empoli

La Pallacanestro San Michele Maddaloni per il ventinovesimo e penultimo turno del campionato di Serie B, sarà di scena in quel di Empoli contro la locale Use Basket. Sarà una partita in cui, purtroppo, per la truppa di coach Giovanni Monda ci saranno pochissime motivazioni. Infatti, i playout del girone C sono stati praticamente già decretati.
L’esclusione dal campionato dell’Azzurro Napoli non determinerà retrocessioni dirette con due sole condanne ai playout. A questo punto per Maddaloni (dodicesima a 14 punti) è già certo il piazzamento finale, mentre invece per le ultime tre piazze è corsa piena corsa tra Venafro (8 punti; 2-0 su Isernia e 1-1 con meno 25 con Fondi), Isernia (8, 2-0 con Fondi e 0-2 con Venafro) e Fondi (6 punti). Per quanto riguarda i maddalonesi, come detto, la classifica è già fatta e non può certamente far sorridere. Il lavoro dello staff tecnico biancazzurro è già rivolto, in qualche modo, a quello che saranno i playout dove il San Michele sarà accoppiato con l'ultima posizionata, in questo momento Fondi. Settimana piuttosto classica per la formazione maddalonese che dunque si presenterà ad Empoli con nulla in palio materialmente se non il proprio orgoglio, perché comunque non si vorranno fare brutte figure. Per quanto riguarda i toscani invece, sono in piena lotta per l'ultimo posto che permette di accedere ai playoff, e dunque i "due punti" per loro conteranno tantissimo. La partita sarà disputata alla Palestra Lazzeri di Empoli domani sera, sabato 16 aprile con palla a due fissata alle ore 21:15, e sarà diretta dai signori Aydin Azami di Bologna (BO) e Andrea Valzani di Martina Franca (TA).


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Pall. San Michele
Giovanni Bocciero

giovedì 14 aprile 2016

PREOLIMPICO DI TORINO

DALLA GAZZETTA DI CASERTA DEL 15/04/2016

PREOLIMPICO DI TORINO
Ryan Arcidiacono rappresenta il futuro
Gentile e Bargnani saranno vogliosi

CASERTA. Con l'apertura della prevendita per il Preolimpico di Torino continua a grandi falcate l'avvicinamento al grande appuntamento estivo dell'Italbasket. Cresce l'attesa ma allo stesso tempo anche la voglia degli stessi azzurri di riprendere il cammino - teoricamente - interrotto nel settembre scorso in quel di Lille agli ultimi campionati europei.
RYAN ARCIDIACONO A VILLANOVA
Di quella squadra un grande fattore era stato Alessandro Gentile, e ci si augura che lo sarà anche nelle prossime uscite della nazionale italiana pur avendo attraversato sin qui una stagione travagliata. I tre infortuni, due muscolari e l'ultimo alla mano, lo stanno costringendo a vedere poco il campo e a sedere molto in tribuna, ma la “pantera di Maddaloni” ha senz'altro voglia di mettersi in mostra con la casacca azzurra. Così come quel Andrea Bargnani che, dopo aver rescisso con i Brooklyn Nets a stagione in corso e dopo aver rifiutato per diverse estati l'esperienza azzurra, adesso si aggrappa solo ad essa per rilanciarsi professionalmente. Non che gli mancassero le offerte in Europa per concludere quest'annata, ma l'ala-pivot romana ha deciso di lavorare da solo - con uno staff intero a sua disposizione - per prepararsi al Preolimpico.
All'evento di Torino non ci sarà quel Ryan Arcidiacono che circa dieci giorni fa ha vinto il titolo NCAA con i Wildcats di Villanova. Per lui è ancora in corso l'iter burocratico per avere la cittadinanza italiana - ergo, giocare per la nazionale azzurra - ma dopo aver visto cosa è stato capace di fare quest'anno al college siamo convinti che si cercherà di fare tutto pur di accelerare questa procedura. Anche se il Preolimpico è cosa parecchio preclusa a lui per il momento. Il Ct Ettore Messina seppur impegnato dall’altra parte dell’oceano sembra avere le idee piuttosto chiare su cosa il gruppo dovrà lavorare sin dall’inizio della preparazione per centrare la qualificazione all’Olimpiade di Rio, obiettivo alla portata ma non scontato.
Giovanni Bocciero