sabato 22 ottobre 2016

NBA Eastern: Power Ranking 2016/17

Di seguito il Power Ranking della Eastern Conference della NBA.

FONTE: ULTIMOUOMO.COM

di Giovanni Bocciero

1- CLEVELAND CAVALIERS
I campioni in carica ricominciano da dove hanno finito, visto che durante la offseason hanno inserito soltanto qualche pedina per rendere il roster un po' più lungo di quello che era. Le linee guida saranno dettate dal solito LeBron James, che a Cleveland manca poco che faccia anche da presidente/proprietario visto che la panchina la occupa già. Kyrie Irving dopo l'azione decisiva per il titolo pretenderà maggiore spazio in scena, e in verità se lo merito tutta.
FAVORITI

2- TORONTO RAPTORS
Anche i Raptors hanno cambiato poco o nulla, con l'addio neppure troppo pesante a Bismack Biyombo strapagato in estate da Orlando. Al suo posto la dirigenza canadese ha preso l'ottimo Jared Sullinger ed il rookie Jakob Poeltl che non ne faranno sentire l'assenza. Per il resto il pallino del gioco è sempre nelle mani di Kyle Lowry e DeMar DeRozan, ai quali sarà chiesto forse il definitivo salto di qualità per affermarsi come autentici all-star capaci anche di vincere e non solo ben figurare.
CONTENDER

3- BOSTON CELTICS
Il telaio di coach Brad Stevens è stato ulteriormente smussato qui e la, e l'asticella sembra essersi alzata ancora un po'. I Celtics dopo aver ritrovato i playoffs nelle ultime due stagioni stanno lentamente portando avanti un progetto che li potrebbe vedere ritornare a competere ad altissimo livello nella Eastern. Assodato che Isaiah Thomas è ormai un pilastro della squadra, in estate è stato firmato Al Horford che porterà esperienza e qualità nel reparto lunghi. Aspettando di veder sbocciare il talento di Jaylen Brown.
PLAYOFFS

4- INDIANA PACERS
Dopo due stagioni di grandi patemi, e di una rivoluzione tecnica che sembra essersi completata, ritornano i Pacers. In offseason la franchigia ha attaccato in modo molto aggressivo il mercato portando a casa gente del calibro di Jeff Teague, Al Jefferson e Thaddeus Young. Il fulcro del gioco resterà comunque quel Paul George che come il miglior killer in circolazione, ritrovata un minimo di competitività di squadra, ci metterà ben poco a diventare "on fire".
PLAYOFFS

FONTE: CHICAGOTRIBUTE.COM
5- CHICAGO BULLS
Nella città del vento in estate ci sono state tantissime novità, tra cui l'addio al nativo Derrick Rose per abbracciare il figliol prodigo Dwyane Wade. Il nuovo simbolo dei Bulls è comunque Jimmy Butler, al quale sono stati affiancati giocatori di spessore come Rajon Rondo. Salutato anche Joakim Noah al cui posto è arrivato Robin Lopez, adesso spetterà al tecnico Fred Hoiberg far quadrare il tutto dopo la disastrosa annata all'esordio che più di qualche dubbio sulla sua gestione l'ha fatto sorgere.
PLAYOFFS

6- ATLANTA HAWKS
La formazione degli Hawks non è molto cambiata nella sua fisionomia, ma nelle pedine lo è invece molto. In vernice è arrivato per giganteggiare il nativo Dwight Howard in coppia con Paul Millsap, mentre sugli esterni saranno chiamati ad operare i soliti Kyle Korver, Thabo Sefolosha e Kent Bazemore seppur con competenze ovviamente del tutto diverse. Il grande punto interrogativo lo si ha in cabina di regia, dove il tedesco Dennis Schroder dovrà meritarsi questo ruolo così strategico.
PLAYOFFS

7- NEW YORK KNICKS
Nella Big Apple si è di fronte all'ennesima rivoluzione per provare a competere per qualcosa di più della semplice qualificazione ai playoffs. Nonostante tutto il lavoro dirigenziale architettato da Phil Jackson, la squadra sembra essersi rinforzata ma da qui a puntare alla qualifica di contender ce ne passa. Derrick Rose, Joakim Noah e Brandon Jennings sono sicuramente dei valori aggiunti in un roster che di base poteva già contare su Carmelo Anthony e Kristaps Porzingis, ma bisognerà trovare degli equilibri che soltanto il duro lavoro in palestra potrà dare.
PLAYOFFS

8- DETROIT PISTONS
Coach Stan Van Gundy dovrà lottare per difendere il lavoro che sta facendo a Detroit, perché si trova in quel limbo in cui una vittoria od una sconfitta possono costare un'intera stagione. L'asse principale dei Pistons sarà sempre composto da Reggie Jackson (out per l'inizio del campionato) e Andre Drummond, con i vari Marcus Morris, Kentavious Caldwell-Pope e Tobias Harris pronti a dare manforte. Le soluzioni sembrano comunque poche, e dunque bisognerà ricavare il massimo da chiunque.
PLAYOFFS

9- WASHINGTON WIZARDS
I Wizards potrebbero concludere un altro campionato da eterna incompiuta. Il duo John Wall e Bradley Beal meriterebbe molto di più, ma non riesce a fare quel salto di qualità anche per svariati problemi fisici, soprattutto il secondo. Il roster è comunque valido, con tante seconde e terze linee come Marcin Gortat, Markieff Morris, Otto Porter, Kelly Oubre. L'offseason ha portato Ian Mahinmi, Andrew Nicholson, Tomas Satoransky e Trey Burke, con questi ultimi due che potrebbero rappresentare valide alternative nei due ruoli di guardia.
OUTSIDER

FONTE: DATASPORT.IT
10- CHARLOTTE HORNETS
La franchigia di sua maestà Michael Jordan ha deciso di puntare ancora sui grandi fautori della passata stagione, come Kemba Walker e Nicolas Batum che dovranno per forza di cose accollarsi le maggiori responsabilità. A cercare di portare un'alternativa tattica è arrivato il nostro Marco Belinelli, che sappiamo però deve essere messo nelle condizioni giuste per rendere. Importante la perdita nel pitturato di Al Jefferson che è stato sostituito con Roy Hibbert, forse all'ultima occasione per continuare a meritare l'NBA.
OUTSIDER

11- ORLANDO MAGIC
Non si discutono le potenzialità, bensì le certezze sulle quali i Magic possono costruire questa annata agonistica. L'arrivo di Serge Ibaka è stata una delle migliori operazioni nel panorama NBA, che insieme a Nikola Vucevic, Aaron Gordon e lo strapagato Bismack Biyombo forma un'ottima frontline. Sugli esterni i vari Elfrid Payton, Evan Fournier, Mario Hezonja e Jeff Green sono giocatori non indifferenti ma troppo incostanti nelle proprie prestazioni. Se si troverà il giusto equilibrio si potrà fare molto bene.
OUTSIDER

12- MILWAUKEE BUCKS
Milwaukee sta vivendo una metamorfosi in negativo, in cui l'idea tattica di coach Jason Kidd ancora non è stata focalizzata con esattezza. La cosa che risalta subito agli occhi è che in squadra non c'è un play, non ce ne voglia Matt Dellavedova. In quel ruolo si vorrebbe far crescere il fenomenale Giannis Antetokounmpo, una decisione che appare molto avventata. L'infortunio di Khris Middleton ha sconquassato i piani, mentre è da cavalcare Jabari Parker in grande ascesa. Tutto da valutare il divorzio in casa con Greg Monroe.
DOWN

13- MIAMI HEAT
La telenovela Chris Bosh appare essere soltanto la punta dell'iceberg del restyling che Pat Riley vuole apportare a South Beach. Ormai un ciclo, con l'addio anche di Dwyane Wade, sembra del tutto terminato. La scena adesso è di Hassan Whiteside che potrà fare quello che vuole purché resti nei limiti soprattutto comportamentali. La sensazione è che la situazione sia tutta in divenire, con Goran Dragic in procinto di cambiare squadra da un momento all'altro, e con Justise Winslow in rampa di lancio. Completano il roster tanti giocatori raccattati qui e la come Dion Waters, Luke Babbitt, Wayne Ellington e Derrick Williams.
DOWN

14- BROOKLYN NETS
Il progetto ruota sempre attorno a Brook Lopez, ma per quanto potrà durare questa ambizione soporifera dato che per l'ennesima stagione i Nets partono per evitare l'ultima posizione nella non competitiva Eastern? Per cercare di non far appassire l'appeal è stato riportato in città, seppur dall'altra parte della barricata, quel Jeremy Lin i cui effetti taumaturgici sono andati anno dopo anno affievolendosi. Gli ingaggi di Luis Scola, Randy Foye e Greivis Vasquez sono il classico usato garantito. L'operazione Anthony Bennett è una scommessa.
DOWN

FONTE: SPORTSPRESS.CO
15- PHILADELPHIA 76ERS
Tankare e tankeremo, questa filosofia nella città dell'amore fraterno non sembra essere per nulla cambiato. A maggior ragione quando anche la sfortuna sembra perseguire i 76ers. Ovviamente ci riferiamo all'infortunio che terrà l'atteso rookie Ben Simmons lontano dai parquet sino a gennaio. Cosa aspettarsi dunque, se non un'altra stagione da ultima della classe o giù di lì? Quello che saprà fare un altro giocatore tanto atteso come l'esordiente Joel Embiid, che insieme a Nerlens Noel e Jahlil Okafor costituisce uno dei reparti lunghi più interessante dell'intera lega.
DOWN

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