venerdì 14 aprile 2017

Spinelli ed il basket come scuola di vita

Spinelli ed il basket come scuola di vita
A Monteruscello, con il fratello Salvatore, ha dato vita a "Pick and Roll 9" per togliere dalla strada i ragazzi di Pozzuoli


di Giovanni Bocciero*

POZZUOLI - Lo sport può essere senz’altro un mezzo di inclusione sociale. E nessuno lo può sapere meglio di Valerio Spinelli, atleta di caratura nazionale che si è fatto amare sui parquet di tutta Italia per il suo genio e la sua sregolatezza. Spinelli è partito dalla sua Pozzuoli, crescendo cestisticamente ma innanzitutto umanamente, tant’è che poi ha fondato la Pick and Roll 9, la sua scuola minibasket che ha come principio base quello di aiutare i più giovani che vivono in un territorio da sempre purtroppo degradato.
La filosofia ispiratrice della Pick and Roll 9 è facilmente riscontrabile «nell’idea che lo sport, oggi, deve rappresentare una palestra di vita, forse la più incisiva, che aiuta i bambini a crescere, imparare e relazionarsi - così come si legge nella mission della società -. Praticare uno sport, oltre a offrire l’opportunità di socializzare con i propri coetanei, insegna a rispettare le regole e a lavorare in gruppo per un progetto comune. Insegna ad avere rispetto di sé stessi e degli altri, a non sentirsi invincibili di fronte ai compagni solo perché si è più bravi, e a non sentirsi degli sconfitti solo perché si è più lenti degli altri. La vision che la dirigenza si è immaginata, è quella di disciplinare la smania di successo e di ricerca della vittoria a ogni costo, perché solo così i bambini crescono, imparano a sfidare i propri limiti, trovano serenità e raggiungono quell’equilibrio interiore indispensabile per diventare poi degli adulti maturi e responsabili. In questo, la Pick and Roll 9 ritiene il minibasket una vera scuola di vita, perché risponde pienamente all’obiettivo di crescita fisica e psichica dei bambini e di maturazione della loro personalità. Tutto questo, però, senza mai trascurare il “sogno”, magari un sogno che resterà solo sognato, di raggiungere un giorno traguardi prestigiosi».
In una zona difficile un centro minibasket che accoglie centinaia di bambini.
Valerio Spinelli: "Conosco le loro difficoltà perché le ho vissute anch'io"
Come detto Spinelli è nato e cresciuto a Pozzuoli, e pur girovagando per l’Italia non ha mai dimenticato le proprie radici. E proprio nel territorio natio sta cercando di rendersi utile per la comunità. «Io sono di Pozzuoli ed ho fatto tutta la trafila del settore giovanile al palazzetto di Monteruscello. Per questo so quali sono le difficoltà della zona, e dunque un modo per aiutare i ragazzi era quello di creare una scuola di minibasket. Questo progetto - ha spiegato Valerio Spinelli - nato quasi come un divertimento, una vera e propria passione, lo porto avanti insieme a mio fratello Salvatore Spinelli e all’amico Salvatore Scotto di Minico. Negli anni abbiamo raccolto sia apprezzamenti che numeri soddisfacenti, e così ci ritroviamo dal 2012 con questa bellissima attività».
L’ex playmaker di Napoli e Avellino ha spiegato il perché hanno deciso di fondare questa società. «Il motivo principale per cui abbiamo deciso di avviare questa idea è stato quello di permettere ai ragazzini della zona di avere qualcosa a cui affezionarsi invece di stare per strada tutto il giorno. Io, poi, conosco i gestori dell’impianto con i quali abbiamo trovato un accordo, e così questa idea nata più per gioco man mano è cresciuta. Ci siamo organizzati, strutturati, e abbiamo sempre fatto un passo in avanti».
Solo cinque anni di attività e la Pick and Roll 9 è già ben radicata sul territorio, ed ha anche raccolto risultati sportivi importanti. «Attualmente abbiamo due squadre senior che militano in Promozione e Prima Divisione, poi abbiamo tutte le squadre giovanili dal minibasket, ovviamente, e sino all’Under 16. Il tutto ci permette di avere circa 150 iscritti. E due anni fa la formazione senior vinse il campionato di Promozione. Pur sentendoci con tutte le altre società che operano sul territorio, con le quali abbiamo degli ottimi rapporti, non abbiamo delle vere e propri collaborazioni - ha raccontato il regista campano - perché per adesso non ci interessa essere una società satellite di alcuna squadra. Ci piace quello che stiamo facendo e preferiamo continuare così. Nel caso qualche società ci dovesse chiedere in futuro un aiuto ad allestire qualche formazione saremo senz’altro contenti di poter dare una mano».
In questi anni la società flegrea ha partecipato anche a diverse manifestazioni di caratura nazionale, tra i quali spiccano il Torneo Internazionale di Matera ed il Torneo delle Stelle di Caserta. Questo ha permesso alla Pick and Roll 9 di riportare in auge l’antica tradizione puteolana che si stava leggermente affievolendo. Ma i risultati sportivi, però, non devono distrarre da quello che è il vero intento della dirigenza. «Il nostro obiettivo primario è quello di aiutare i più giovani. Le cose che ci interessano di più non a caso sono il minibasket ed il settore giovanile. Di base noi vogliamo che i ragazzi stiano quanto più tempo possibile nel palazzetto, in modo che si dedichino completamente a qualcosa che a loro piaccia fare. È importante in un territorio difficile come quello di Pozzuoli e di tutti i paesi limitrofi dare ai più giovani una valvola di sfogo sulla quale concentrarsi. Questa è stata la prima ragione - ha continuato Valerio Spinelli - per cui abbiamo fondato la società, che cerchiamo giorno dopo giorno di far diventare una vera e propria famiglia per tutti. Non a caso l’allenatore del minibasket è sempre lo stesso. Per noi dello staff prima di tutto siamo degli amici, e poi successivamente dei collaboratori in campo. Questa è la prima cosa che abbiamo cercato di costruire sin dagli albori, anche perché sappiamo che Monteruscello non da molti sbocchi per i ragazzini. Per questo è molto meglio che loro stiano in un palazzetto che per strada».
Valerio Spinelli: "Due squadre senior, ma l'impegno più intenso è sui
giovanissimi creando un ambiente che sia più simile ad una famiglia".
Il fatto di operare in un territorio difficile, fa sì che la società debba fare dei veri e propri salti mortali per rendere l’attività il più perfetta possibile. Ma anche, e soprattutto, affrontare delle situazioni parecchio particolari. Storie di ragazzini che vivono condizioni familiari complicate, e che dunque meritano tutto il sostegno possibile. «Non siamo mai stati propensi a sponsorizzare queste storie. Però abbiamo diversi ragazzi - ha raccontato Valerio Spinelli -, alcuni anche di colore, con situazioni familiari difficili e che dunque non possono permettersi di contribuire alle classiche spese e che addirittura non sono di Monteruscello. Ma grazie all’aiuto di tutti i collaboratori noi riusciamo ad andarli a prendere fino a casa, portarli al palazzetto per fare allenamento ed anche a riaccompagnarli, dandogli tutto l’abbigliamento necessario per poter scendere in campo, dalla tuta al completino, dalle scarpe ai calzini».
Non si discosta dalle parole di Valerio Spinelli il pensiero del fratello Salvatore Spinelli, tra i fondatori della Pick and Roll 9 e primo punto di riferimento in palestra. «Io sono dell’idea che lo sport sia fondamentale, indipendentemente da che disciplina sportiva si pratichi. È una valvola di sfogo che i bambini, i più giovani devono avere per far fronte alle difficoltà che possono incontrare in un territorio come il nostro. E fare sport credo sia la soluzione migliore per allontanarli dai pericoli che si possono incontrare per le strade. Siamo riusciti ad entrare nel palazzetto di Monteruscello dove non si praticava minibasket perché Valerio conosce il gestore dell’impianto, e abbiamo ottenuto fiducia perché c’ha messo in prima persona la sua faccia ed il suo nome».
La scuola minibasket puteolana abbraccia chiunque abbia voglia di sposare la loro filosofia, soprattutto i bambini che si avvicinano per la prima volta alla pallacanestro e lo vogliono fare con spirito di scoperta e divertimento. «Noi siamo riusciti a ricreare un ambiente molto simile ad una famiglia, dove i ragazzi si allenano in maniera serena, sicura, e soprattutto sono costantemente controllati - ha dichiarato Salvatore Spinelli -. E poi naturalmente si divertono, perché partecipiamo a tutte le diverse categorie dei campionati giovanili proprio per farli giocare tutti. Abbiamo anche l’ambizione di “produrre” in futuro qualche campioncino. Ma oltre alla speranza non ne siamo assillati».
Ma il fatto che la società possa fregiarsi della persona di Valerio Spinelli, quanto influenza l’opinione della comunità e della scelta dei genitori di portare i propri figli alla Pick and Roll 9? «Sicuramente Valerio ha una sua risonanza nel nostro territorio, ma non saprei dire analiticamente quanto questo influenzi il coinvolgimento dei bambini e delle loro famiglie nello scegliere di venire a praticare basket e minibasket da noi piuttosto che da altre società. Valerio ha sempre cercato di essere molto presente. Nei primi due anni di avviamento della società, ad esempio, ogni lunedì stava al palazzetto per vedere le partite dei ragazzi. Poi - ha continuato il fratello - per i suoi vari impegni, la sua presenza è diventata un po’ più saltuaria. E proprio per questo al momento ancora non si è cimentato ad allenare qualche nostro gruppo perché ancora preso da altre faccende. Certamente però molti ragazzi lo conosco per la carriera e l’apice che ha raggiunto».
Oltre alla propria presenza, Valerio Spinelli ha coinvolto diverse volte i propri compagni in attività della sua società. «Nel 2012, quando iniziammo questa avventura - ha rivelato Salvatore Spinelli -, organizzammo una festa di Natale alla quale Valerio portò alcuni giocatori americani che all’epoca giocavano insieme a lui ad Avellino. Fu una bella iniziativa che abbiamo cercato di replicare con altre attività. Una volta poi, portammo i ragazzi del nostro centro a vedere una partita al Pala Del Mauro di Avellino».
Il centro minibasket Pick and Roll 9 è stato sì fondato da Valerio Spinelli con l’aiuto del fratello Salvatore Spinelli, ma sono tanti i dirigenti e gli allenatori che portando giorno dopo giorno il proprio mattoncino, il proprio contribuito, hanno permesso che la società crescesse e puntasse a traguardi sempre più ambiziosi. E allora meritano di essere citati i vari dirigenti e tecnici nelle persone di Salvatore Scotto di Minico, Vincenzo Marra, Raffaele Russo, Stefano Scotto di Luzio, Mirco Saggiomo, Francesco Brontolone, Alessandro Amodio, Edmondo Zito, Nicola Ingenito e Salvatore Bombace. Persone senza le quali la società non potrebbe operare in modo così importante, e soprattutto guardare al futuro con sempre maggiore ambizione. Senza dimenticarsi, però, di quello che è l’obiettivo primario per cui si è praticamente nati. Ovvero utilizzare lo sport, ed in particolare la pallacanestro, come mezzo di aiuto sociale per i bambini che vivono in un contesto territoriale non certamente facile e dei migliori.






* per la rivista BASKET MAGAZINE

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