domenica 14 luglio 2013

La Cover è la 'faccia' vincente di Maddaloni

DA CRONACHE DI CASERTA

Basket DNB - Durante la Playground League il tripudio dei colori biancoblu
La Cover è la 'faccia' vincente di Maddaloni
La palla a spicchi tradizione calatina

La formazione della Cover Maddaloni
nella stagione appena conclusa ha
raggiunto un'inaspettata promozione
in Divisione Nazionale B
MADDALONI (Giovanni Bocciero) – Venerdì scorso si è conclusa ufficialmente l’ennesima stagione esaltante della Cover Maddaloni, capace di raggiungere la quarta promozione in appena sette anni di esistenza, con il vanto di averle conquistate tutte sul campo, senza ripescaggi o acquisti di titoli sportivi. Presso il campo all’aperto della Scuola Settembrini di Maddaloni, in occasione del Playground League giunto alla sua sesta edizione, i calatini si sono ritagliati un momento proprio per festeggiare questa incredibile promozione.




Il Pala Angioni- Caliendo è stato
un fortino quasi inespugnabile
per le squadre avversarie del team
di patron Andrea De Filippo
Una stagione, quella del ritorno in un campionato nazionale come la DNC, che ha fatto registrare inesorabilmente dei record alla compagine del presidente Andrea De Filippo. Rimanendo imbattuta nelle prime quattro giornate di campionato, i biancoblu sono arrivati a 40 vittorie consecutive a cavallo tra le due vincenti stagioni in C2 e in C1. Interrotto tale record al quinto turno in quel di Trani, si è continuato ad aggiungere delle ‘x’ alla striscia delle vittorie casalinghe, rimanendo inviolato il Pala Angioni- Caliendo fino al termine della stagione. La striscia attuale prevede 37 vittorie casalinghe consecutive, e tale record è solamente parziale, visto che con l’inizio della stagione in DNB si può puntare ancora più in alto.


Un momento della festa per il
salto di categoria alla scuola
'Settembrini' della città calatina
Durante la festa, dinanzi a circa 500 tifosi, è stato proiettato un video che ha ripercorso attraverso un’accurata foto gallery i momenti più salienti della lunga cavalcata maddalonese, fino a quella ultima fatica sportiva, con un riassunto sin dal ritiro di Massafra, dove la squadra ha pranzato e alloggiato per il pomeriggio, e il successivo trasferimento a Taranto, dove dopo 40’ di pura lotta agonistica, sfoderando una gran prestazione soprattutto in personalità, i biancoblu hanno centrato la promozione condivisa con un centinaio di tifosi al seguito. Dopo questa visione, si è dato inizio alla cerimonia di premiazione, in cui sono stati omaggiati di targa ricordo tutti i protagonisti di questo miracolo sportivo, dai giocatori ai dirigenti, passando per lo staff tecnico.






Salvatore Desiato 8: con l’ingaggio di Sasà i calatini oltre ad un beniamino del pubblico avevano preso un play che sa realizzare, gestire e difendere. Ebbene, quest’anno è stato il giocatore maggiormente utilizzato con poco meno di 36 minuti d’impiego, e tanto delle prestazioni collettive è passato proprio dalle sue mani (15.3 punti, 4.7 assist, 17.3 di valutazione).








Davide Ferrante 7,5: la guardia tiratrice si è rivelata fondamentale negli schemi tattici dei maddalonesi, dimostrando sangue freddo e soprattutto finendo increscendo una stagione in cui nei playoff ha fatto decisamente la differenza. Giocatore “riservato” che anche quando sembrava in standby si è reso utile (12.1 punti, 31% da tre, 8.4 di valutazione).








Francesco Chiavazzo 7,5: l’esterno che più di altri riesce ad imprimere l’accelerata decisiva alle gare, sia recuperandole che chiudendole. Un vero e proprio trascinatore capace di essere pericoloso da qualsiasi posizione e in qualsiasi modo. È stato limitato nei playoff causa un infortunio che gli ha permesso di dare poco (16.3 punti, 2.8 assist, 19.8 di valutazione).








Giuseppe Piscitelli 7,5: per il lungo, di ritorno in casacca biancoblu, una stagione fatta di grande sacrificio, mettendosi a disposizione della squadra e rivelandosi il “faro” dello spogliatoi. Cauto di carattere, senza fare mai voli pindarici, sul parquet ha sempre dato tutto, riscuotendo ovviamente il beneplacito della tifoseria (12.1 punti, 8.1 rimbalzi, 12.1 di valutazione).








Luciano Rusciano 8: il giocatore che ogni allenatore vorrebbe nel proprio roster che fa delle letture difensive, dell’abnegazione e della volontà i suoi cavalli di battaglia. Ha inanellato una gran quantità di doppie-doppie e più volte ha sfiorato la tripla-doppia, risultando un fattore imprescindibile per la squadra (11.4 punti, 8.2 rimbalzi, 1.2 stoppate).








Nino Garofalo 7,5: il premio di sesto uomo non può che andare al capitano, che si è fatto trovare pronto anche nelle occasioni in cui è stato chiamato a partire in quintetto. È riuscito a dare il meglio di se soprattutto quando messo nelle condizioni di aprirsi al tiro, ma essenziale è stato anche il suo apporto difensivo (6.6 punti, 38% da tre, 4.4 di valutazione).








Adriano D’Isep 7: la solita immensa difesa e la caparbietà innata per questo ragazzo che uscendo dalla panchina ha portato il suo mattoncino. Costretto a delle rotazioni inesorabilmente ristrette, il play-guardia ha affrontato l’avventura in tutto e per tutto da senior aggiunto, nonostante all’anagrafe risultasse under (1.6 punti, 0.8 recuperi, 1.5 di valutazione).








Giuseppe Luongo 7: tanta energia riversata sul campo dall’ala tesserata durante la finestra invernale. Il suo arrivo si è rivelato opportuno per allungare le rotazioni, soprattutto per dar fiato ai lunghi titolari. Non si è tirato mai indietro quando c’era da lottare, e anche in situazioni delicate ha saputo cavarsela egregiamente (3.1 punti, 4.3 rimbalzi, 60% da due).








Vincenzo Lombardi 6,5: sicuramente il miglior prospetto del settore giovanile. Già lo scorso anno in serie C2 si ritagliò momenti, e minuti, importanti. Quest’anno non è stato da meno, riuscendo ad andare a segno in varie circostanze, come contro Mola di Bari, Trani e Venafro. Da tenere sott’occhio per il futuro (17 presenze, 1.7 punti, 67% da due).







Alessandro Mastropietro 6,5: nelle gerarchie che pur esistono tra gli under, ha scalato posizioni prepotentemente lui. Grande abnegazione e quella sfrontatezza che in alcune circostanze non guasta, gli hanno permesso di diventare quasi un punto fermo della “panchina” della prima squadra. Bisogna ancora lavorare però (12 presenze, 1.1 punti, 2.8 minuti).







Settore giovanile 6,5: come ammesso da coach Massaro, tutti gli under della prima squadra, ovvero Valerio Salanti (nella foto), Paolo Pascarella e Antonio Di Vico (compresi i già citati), si sono dimostrati dei ragazzi diligenti e dotati di talento. Non per niente l’Under 19 ha sfiorato l’accesso alla fase interzonale dopo un girone di qualificazione al di là di ogni previsione.






Massimo Massaro 9 (al centro): il lavoro svolto dal coach è stato certosino sin dall’inizio. Nulla è stato lasciato al caso, tutto è stato programmato e ponderato. Per stessa ammissione del coach, questo voto va condiviso al 33,3% con il vice allenatore Massimo Ricciardi (a destra) e con il preparatore Ottone Amore (a sinistra) (18 vittorie e 8 sconfitte in campionato; record 6-2 ai playoff).

Nessun commento:

Posta un commento