domenica 28 maggio 2023

Voigtmann è stellare e l'Olimpia domina Sassari

Voigtmann è stellare e l'Olimpia domina Sassari

di Giovanni Bocciero*

Al Mediolanum Forum di Assago va in scena gara 1 della semifinale scudetto tra Olimpia Milano e Dinamo Sassari. Le due formazioni hanno superato i quarti di finale dei playoff con un 3-1 rifilato rispettivamente a Pesaro e Venezia. Serie diverse, visto che Milano ha avuto vita facile contro i pesaresi, con l’unica distrazione in gara 3; mentre Sassari ha dovuto sudare molto di più nella sfida equilibrata contro i veneziani, che con il fattore campo avevano iniziato vincendo gara 1. Adesso però si tratta di tutt’altra storia, e questa è solo la prima pagina da scrivere.

Pronti, via, Voigtmann imprime subito il suo marchio sul match. 11 punti con tre triple per il tedesco che lanciano i padroni di casa sul 13-5. La gara è quasi a senso unico, con Shields che emula il compagno di squadra. Milano è molto accorta anche in difesa, lasciando poco o nulla agli avversari. Così coach Bucchi è costretto a chiamare un timeout per provare a mettere qualche granello di sabbia nei meccanismi Olimpia. Al rientro sul parquet, anche Napier s’iscrive al festival da 3. Ironia della sorte, dopo un perfetto 5/5 il primo errore dall’arco è di Baron, il cui tiro è sputato dal ferro. Milano inizia a commettere qualche errore, ma gli ospiti non riescono in alcun modo a prendere le misure alla difesa avversaria che continua ad intercettare palloni. L’ultima azione è ben giocata da Sassari, con due penetra e scarica che alla fine premiano Diop, che sulla sirena segna il 25-12.

Milano continua a martellare dall’arco con le bombe in serie di Datome e Tonut. Sassari non vuole avviare un tiro al piccione, e prova ad arrivare con insistenza vicino al canestro coinvolgendo Diop. La tattica però non premia più di tanto, con i padroni di casa che flirtano pericolosamente con le venti lunghezze di vantaggio. Voigtmann rientra, segna la quarta tripla continuando il suo percorso perfetto, ed esce. La Dinamo tenta quantomeno di difendere a denti stretti, ma un paio di fischi la penalizzano oltremodo. Dopo essersi messo a disposizione della squadra con la distribuzione di tre assist, il più 20 lo segna Baron con la specialità della casa: il tiro pesante. Guai a far entrare in ritmo il cecchino biancorosso, che poco dopo si alza di nuovo dai 6,75 segnando il 47-26. Sassari prova a tenere botta, segna con Jones ma Bucchi ha qualcosa da dire agli arbitri e si becca il fallo tecnico, tornando negli spogliatoi sotto 52-29.

Dopo l’intervallo le ‘scarpette rosse’ cambiano spartito, e nei primi tre attacchi servono i lunghi. Ne approfitta Melli per eseguire una bimane devastante. Visto l’andazzo del match, l’azzurro ha lasciato la scena ai compagni. Come Voigtmann ad esempio, che si ricorda di essere ‘on fire’ e manda a bersaglio la quinta tripla. Sassari dal canto suo non riesce a reagire, e continua a vivere una partita sempre in affanno. Stephens segna con la schiacciata spettacolare il -25, ma Tonut col gioco da tre punti fa esplodere per l’ennesima volta il Forum. Gentile prova a metterci un po’ di ‘cazzimma’, ma i compagni non lo seguono e alla fine arriva addirittura il -30 (76-46).

La fotografia della gara Dinamo sta forse tutta nella prima azione con cui iniziano gli ultimi 600 secondi dell’incontro: Diop anticipa Biligha e ruba palla, parte in contropiede ma il pallone gli sfugge dalle mani e finisce fuori dal campo. Sassari non tira neppure male, visto che è sopra il 40% da 3, il problema è che gli avversari sono abbondantemente sopra il 50%. Scollinata metà frazione, la gara è ormai in discesa per l’Olimpia. Ne approfittano gli ospiti che ‘zitto zitto’ piazzano un parziale di 9-0 grazie ai canestri di Robinson e Dowe. Interrompe la striscia sassarese Napier dalla media. Il finale è comunque in scioltezza per la squadra di Messina che domina gara 1 e si porta in vantaggio nella serie col 95-72 finale. A Sassari non resta che provare a far meglio. Deve fare meglio se vuole avere qualche possibilità in questa semifinale scudetto. Soprattutto ha bisogno di avere un maggiore impatto sin dall’inizio, perché forse è stato quello il peccato originale: aver permesso all’Olimpia di entrare subito in fiducia così da prendere un largo vantaggio che ha saputo gestire nella ripresa.


* per Basket Magazine

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