martedì 3 gennaio 2023

Il video racconto: Scafati sotterra Napoli 96-61

Scafati sotterra Napoli 96-61



Giovanni Bocciero*


SCAFATI-NAPOLI 96-61

PARZIALI: 21-15; 40-29; 73-47.

SCAFATI: Stone 10, Thompson 4, Okoye 21, Caiazza 1, Mian, Pinkins 24, De Laurentiis n.e., Rossato 7, Imbrò 4, Butjankovs 4, Tchintcharauli, Logan 21. All. Caja, Ass. Ciarpella.

NAPOLI: Zerini 3, Howard 14, Johnson 3, Michineau 9, Dellosto 3, Davis 6, Uglietti 6, Williams 8, Stewart 9, Zanotti, Sinagra n.e., Grassi n.e.. All. Buscaglia, Ass. Pancotto.

ARBITRI: Carmelo Lo Guzzo di Pisa, Lorenzo Baldini di Firenze e Daniele Valleriani di Ferentino (FR).

Nella bolgia del PalaMangano, strapieno, è andato in scena il derby campano di serie A tra Scafati e Napoli. Un derby che mancava dal 3 maggio 2017, quando Avellino sfidò e battè Caserta per 79-75. Compagni di squadra con la casacca degli irpini Logan e Zerini, oggi rivali. Per una gara tra le due compagini in questione, in massima serie, bisogna addirittura ritornare al 13 aprile 2008, quando Napoli battè al PalaBarbuto Scafati per 69-59. Al termine di quella stagione però, gli azzurri furono estromessi dal campionato e gli scafatesi da fanalino di coda retrocessero.

Primo tempo

Pronti via, sono i padroni di casa che prendono subito in mano le redini del gioco. Anche senza tirare particolarmente bene, gli uomini di coach Caja mettono punti a referto con un Pinkins ispirato, che ad inizio secondo quarto già è in doppia cifra, mentre appena dopo l'intervallo scollina quota 20 punti personali. Napoli fatica a trovare la via del canestro, anche e soprattutto perché sbatte più volte contro il muro difensivo eretto dagli avversari. A rimpinguare il bottino ospite è colui che non ti aspetti, quel Michineau che riesce un paio di volte a penetrare nel cuore dell'area scafatese, segnando o guadagnandosi i liberi. La verve offensiva del solito Howard permettono a Napoli di rimanere quantomeno incollata col punteggio, ma l'esterno è stato troppo altalenante per prendersi in spalle la squadra nei momenti di grande difficoltà. E se Williams fosse stato più preciso ai liberi si poteva anche limare qualcosa in più allo svantaggio arrivato al massimo sul 38-25 proprio sul finire del primo tempo. Una distanza scavata da quel genio di Stone che mettendosi in proprio ha mandato a bersaglio una tripla con la quale ha raggiunto la doppia cifra personale e gasato l'intero impianto.

Secondo tempo

Sugli spalti è stata una contesa anche tra tifoserie, mentre in campo Scafati è entrata ancor più decisa dopo l'intervallo. Logan, dopo aver sbagliato tutto quello che poteva sbagliare, infila la prima tripla di serata dando il là al parziale casalingo (+30 sul 66-36 al 26'), segnando 16 punti in poco più di 6' di gioco. Stone, nella ripresa non ha più segnato, ma in compenso è arrivato a 11 assist rendendosi artefice della migliore azione difensiva: recuperata palla, ha condotto la transizione e regalato un cioccolatino ad Okoye che ha schiacciato a due mani. Pubblico in visibilio e gara che ha preso una direzione piuttosto decisa. Con lo stesso Okoye che ha infilato due triple, e Pinkins che ha tirato giù 11 rimbalzi. Il resto del match è stato praticamente garbage time, con Napoli che ha provato a limare il passivo. Ma con un Johnson peggiore in assoluto ed impalpabile per tutta la contesa, non è riuscito neppure quello. Mentre invece Logan con uno step-back dall'arco ha fissato il parziale sul 93-53. Nel finale c'è stata gloria anche per il giovane Caiazza, a segno dalla linea della carità a completare la serata magica per Scafati.

Post partita

Dopo la pesante sconfitta, Napoli si è chiusa in silenzio stampa e l'esperienza di coach Buscaglia - che non ha certo ricevuto le risposte giuste dalla squadra - sembra essere arrivata al capolinea. Ma i problemi della compagine azzurra non sembrano essere solo mentali, ma è evidente che ci sono delle lacune nel roster in termini di talento e leadership. Coach Caja ha invece elogiato i suoi giocatori e la società, per essere intervenuta in maniera celere in sede di mercato. Ma il tecnico non vuole fare voli pindarici, «guardo chi abbiamo dietro e non chi c'è davanti. Siamo una neopromossa e dobbiamo pensare a salvarci. Sono arrivato che eravamo ultimi, quindi la Final Eight di Coppa Italia non è un nostro obiettivo. Prima capiamo che dobbiamo trovare il nostro equilibrio, il nostro sistema di gioco, e prima riusciremo a migliorare ancora di più».


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