lunedì 20 maggio 2013

La Cover Maddaloni strapazza il Venafro

COMUNICATO STAMPA PALL. SAN MICHELE DEL 20/05/2013

La Cover Maddaloni strapazza il Venafro


TABELLINI: Cover Maddaloni- Dynamic Venafro 74- 49
Maddaloni: Piscitelli 19, Lombardi 6, Mastropietro, Desiato 10, Luongo 1, Garofalo 5, Rusciano 6, Chiavazzo n.e., D’Isep 5, Ferrante 22, All. Massaro, Ass. All. Ricciardi.
Venafro: Di Bucci, Di Lauro 11, Ambruoso 9, Consoli 2, Minchella 6, Ferraro 6, Colombo 5, Zeoli, Scafaro 3, Petrazzuoli 7, All. Mascio, Ass. All. Vettese.
Parziali: 24- 19, 12- 6, 23- 10, 15- 14.
Arbitri: Lorenzo Lupelli di Aprilia (LT) e Giuliano Venditti di Roma (RM).
Note: 1000 spettatori circa. Uscito per 5 falli Luongo (37’). Fallo tecnico ad Ambruoso (28’). Fallo antisportivo a Rusciano (35’).

PRE-PARTITA: Prima gara del secondo turno playoff, valevole per le semifinali, e in palio tra Cover Maddaloni e Dynamic Venafro c’era già parecchio di questa serie. Iniziare col piedi giusto vuol dire che si è già a metà dell’opera, recita il detto, e dunque riuscire a vincere il primo incontro era quasi essenziale per entrambe le franchigie.

Davide Ferrante
CRONACA: Coach Massimo Massaro mischia un po’ le carte schierando Desiato, Ferrante, Garofalo, Piscitelli e Rusciano; per il Venafro invece scendono sul parquet Minchella, Consoli, Petrazzuoli, Ambruoso e Scafaro. L’inizio è un vero spettacolo, con le due compagini che sfoderano canestri da capogiro, rispondendo colpo su colpo. Il pubblico del Pala Angioni- Caliendo, tra cui si contavano un centinaio di tifosi ospiti, si tuffa immediatamente nel clima partita, anche perché al 5’, sul punteggio di 12-9, già ha iniziato a mettersi in moto il pallottoliere delle triple mandate a segno. Il Venafro sfrutta il pick’n’pop in testa alla lunetta per aprire al tiro pesante i suoi lunghi, mentre in difesa sin dall’inizio applica una pressione a tutto campo. I padroni di casa però, sono bravi a rompere i raddoppi che si costruiscono sugli esterni, trovando i lunghi liberi che a loro volta facendo da appoggi aprivano al tiro i giocatori liberi. Tra questi si esalta immediatamente Davide Ferrante, che firma uno straordinario 7/9 dalla lunga distanza confezionando nel primo quarto metà dei punti della sua squadra (12 su 24). Nella seconda frazione cala inesorabilmente la produzione offensiva di entrambi i team (palese il parziale di 12-6), infatti si passa per il Maddaloni dal 53% al 36%, mentre per il Venafro dal 37% al 15%. Se i canestri scarseggiano, non ha eguali la battaglia agonistica del rettangolo di gioco, in cui s’assiste ad una gara davvero maschia, ma corretta, dove capitan Nino Garofalo si traveste da specialista difensivo sulle bocche di fuoco avversarie. La retina per i calatini la smuovono Salvatore Desiato, che pur con qualche contatto di troppo riesce a concludere con successo un paio di serpentine nel pitturato, e soprattutto Giuseppe Piscitelli, che sul finire del primo tempo manda a segno i tiri piazzati che portano nello spogliatoio il Maddaloni con una doppia cifra di vantaggio (36-25) importantissima.
Al rientro in campo era necessario non abbassare la concentrazione che aveva contraddistinto i primi 20’ di gioco per i padroni di casa. In 4’ i biancoblu hanno piazzato un break di 10-2, che ha allargato maggiormente la forbice tra Venafro e Maddaloni. La panchina ospite è dovuta ricorrere ad un timeout per fermare questa emorragia, ma la maggiore incisività difensiva dei padroni di casa ha fatto la differenza. Sotto le plance Luciano Rusciano (6 punti con 15 rimbalzi e 3 stoppate) ha praticamente annullato le torri avversarie, servite sempre più spesso man mano che la percentuale al tiro da tre punti calava (4/9 nei primi 10’, poi 0/5 nel secondo e terzo periodo, e addirittura 0/1 nel quarto). Forse i chiodi sulla bara Venafro li ha messi il giovane Vincenzo Lombardi, che appena entrato ha subito avuto un ottimo impatto offensivo. L’ultima frazione non aveva granché da raccontare, anche e soprattutto perché ai viandanti sarebbe servita una reazione monstre per riacciuffare una gara compromessa a cavallo tra primo e secondo tempo. Gli ultimi lampi casalinghi sono arrivati da Giuseppe Luongo, che ha catturato anche 8 rimbalzi, e Adriano D’Isep, che grazie alla solita verve difensiva ha dato il là ad un paio di contropiedi che hanno costretto gli ospiti ad alzare bandiera bianca.

POST-PARTITA: Si archivia nel migliore dei modi la prima gara della serie contro il Venafro. Una partita che tranne nei primi 10’, ha visto al comando il solo Maddaloni. Nell’ultimo timeout coach Mascio ha rammentato ai suoi ragazzi che la serie è soltanto sull’1-0, e che dunque si può e si deve ancora reagire. Se questo è vero per il Venafro, lo è forse ancor di più per il Maddaloni, perché in gara due (giovedì ore 20.30) i maddalonesi dovranno avere la stessa mentalità, per cercare di chiudere in fretta questa serie, e non pensare all’1-0 di vantaggio.

COMMENTO: “Sono molto soddisfatto – commenta coach Massimo Massaro – e non avrei potuto sperare in un punteggio più ampio di così alla fine, che si è sviluppato lungo tutta la partita. Siamo stati un po’ in apprensione per l’assenza di Chiavazzo, che era pronto a giocare ma che all’ultimo abbiamo deciso di non rischiare. Abbiamo avuto una risposta positiva da parte di tutta la squadra, contro una difesa che raddoppiava costantemente il nostro playmaker – evidenzia il trainer maddalonese –, ma che grazie all’acume tattico ci ha permesso di superare tale difficoltà. Ovviamente siamo molto contenti ed ottimisti, ma i playoff ci portano a giocare la prossima partita da un risultato di 0-0. Vorremmo chiudere questa volta il conto contro una squadra molto forte, che definivo da promozione ad inizio campionato. Si è dimostrata un osso molto duro, ma a fine secondo quarto abbiamo scavato un primo fosso importante mentre nella terza frazione abbiamo espresso una bella pallacanestro. Soddisfatto poi del pubblico – conclude l’allenatore biancoblu –, sempre più numeroso e partecipe alle nostre partite”.

“Questo sogno promozione dipende tutto da noi – esordisce il dirigente Pasquale De Filippo – perché diventa sempre più difficile espugnare il Pala Angioni- Caliendo, con un calore che tramite il pubblico diventa sempre più numeroso. Ennesima prova di maturità della squadra, che sapeva di dover rinunciare a Chiavazzo e che ha giocato incredibilmente meglio di domenica scorsa contro Trani. Sono piacevolmente preoccupato perché i ragazzi sono entrati nella filosofia di conseguire questo risultato – dichiara il dirigente –, e sono molto contento perché stanno dimostrando di essere un gruppo che vuole regalare questo sogno alla città di Maddaloni. Giovedì andremo a Venafro con l’obiettivo di chiudere la serie, toccando ovviamente ferro, e speriamo che – conclude De Filippo – possa scapparci il colpaccio”.


Addetto Stampa
Pall. San Michele
Giovanni Bocciero

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