venerdì 29 gennaio 2016

UISP. L’Olympia Maddaloni alza ancora bandiera bianca

DALLA GAZZETTA DI CASERTA DEL 30/01/2016

UISP. La formazione calatina ha disputato una gara poco sufficiente e nervosa contro San Marco
L’Olympia Maddaloni alza ancora bandiera bianca

OLYMPIA MADDALONI 51
BASKET SAN MARCO 63
(9-13; 30-30; 41-42)

OLYMPIA MADDALONI: Mastropietro 5, Romano 3, Bove L. 2, Piscitelli 2, Del Monaco, Bove D. 5, Gnarra 7, Bocciero, Iaderosa 4, Tagliafierro 10, Merola 5, Timorati 8, All. Tempestoso.
BASKET SAN MARCO: Cibelli, Bellopede, Raucci 3, Sangiovanni 2, Vitrone 10, Vanore, Le Grante, Campolattano 11, Zitiello 15, Cerreto 9, Ferriuolo 10, Cicatiello 3.
ARBITRI: Carlo Camerlingo e Francesco Aliperti di Caserta.

MADDALONI. Seconda sconfitta consecutiva, e soprattutto secondo stop casalingo per la matricola Olympia Maddaloni, che nella quinta giornata del campionato Uisp alza bandiera bianca contro San Marco Evangelista. Tra le mura amiche del PalaFeudo i maddalonesi si rendono artefici forse della loro più brutta prestazione dall'inizio della stagione.
Pronti, via, è subito il Basket San Marco a prendere un minimo vantaggio di un paio di punti che riescono a conservare per tutto il primo quarto di gioco. L'Olympia appare da subito molto distratta, gioca con sufficienza ed ovviamente non può aspettarsi che gli avversari le regalino qualcosa. I padroni di casa in attacco fanno circolare pochissimo il pallone, e non facendo muovere la retroguardia avversaria diventava davvero difficile trovare dei tiri puliti e soprattutto ad alto coefficiente di realizzazione. In difesa poi, San Marco arpiona tanti, sicuramente troppi rimbalzi offensivi grazie ai quali si costruisce il vantaggio.
La musica non tende a cambiare nel secondo periodo, anche se Maddaloni riesce a correre di più in campo aperto oltre a capitalizzare, e neppure troppo, i viaggi in lunetta. A fatica e pian piano l'Olympia ricuce il piccolo gap e trova la parità prima di andare al riposo lungo con tanta voglia di ribaltare il match.
Al rientro dagli spogliatoi, purtroppo, non cambia il leit movit della partita. Gli ospiti infatti prendono nuovamente la testa della gara grazie ad una maggiore concentrazione unita alla grande determinazione nei contatti fisici, alcuni dei quali ben oltre il confine del fallo che non sempre viene ravvisato dalla coppia arbitrale. I maddalonesi si innervosiscono, commettono diversi errori banali anche in semplici appoggi al vetro, e nonostante ciò all'ultimo mini riposo hanno appena una lunghezza di svantaggio.
Neppure nel quarto finale l'Olympia riesce a scuotersi, continuando a fatica e tanto per produrre un briciolo di gioco. La difesa sembra crescere di livello, recupera un paio di palloni importanti che vengono anche tramutati in punti nella metà campo offensiva. Eppure alzando lo sguardo al tabellone luminoso la distanza dagli avversari è sempre di tre/quattro lunghezze. Con il cronometro che si avvia sempre più verso l'azzeramento, Maddaloni è costretta a forzare dalla lunga distanza per cercare di riaprire la gara. Grazie al fallo sistematico però, San Marco aumenta il proprio vantaggio sino a toccare il più dodici finale che, nonostante la scarsa prestazione dei padroni di casa, non rispecchia in modo veritiero l'andamento dell'incontro.
“Questo è stato decisamente il nostro match più brutto - ha esordito l’ala maddalonese doc Francesco Piscitelli -. Una prova in cui non sono state le individualità a non convincere, ma purtroppo l’intero collettivo. E’ stata una sconfitta davvero amara, che sicuramente ci dovrà far tornare un po’ con i piedi per terra seppur siamo consapevoli del nostro valore. Non tutti i mali vengono per nuocere, e dunque dobbiamo tornare in palestra consapevoli di doverci allenare con maggiore intensità in modo da saper affrontare anche situazioni particolarmente difficili”.
GIBO

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