venerdì 17 ottobre 2014

Molin arringa il PalaMaggiò: «È una fonte importante»

DALLA NUOVA GAZZETTA DI CASERTA DEL 18/10/2014

LEGA A. Contro Brindisi ci saranno anche Young e Sergio che hanno ripreso ad allenarsi
Molin arringa il PalaMaggiò: «È una fonte importante»

CASERTA. Si è parlato molto durante la conferenza stampa della Juvecaserta di vigilia al match di domani contro l’Enel Brindisi, e tenutasi presso l’Istituto Salesiani. Si è parlato di tante cose, ma forse proprio della prossima partita si è detto poco.
All’ordine del giorno nell’appuntamento con i giornalisti c’è stata l’analisi della gara di domenica scorsa a Roma, la campagna abbonamenti che potrebbe riservare delle novità, la questione multa, le voci su di un possibile ritorno sul mercato e giusto due parole su Brindisi, che verrà a PalaMaggiò con la voglia e la fame di chi vuole dare continuità alla straripante vittoria all’esordio contro la malcapitata Pesaro dell’ex bianconero Sandro Dell’Agnello.
«Quella di Roma è stata una gara che non ci ha lasciato sicuramente bene. Sebbene fossimo saliti a Roma fiduciosi - ha esordito l’allenatore Lele Molin -, e seppur le diverse assenze, la squadra non si è espressa come poteva e doveva fare. Quello che paga è il lavoro in palestra durante la settimana, ma quando ti alleni per tanti giorni con sparring partner dei ragazzini di 17 anni questo fa perdere un po’ il ritmo. La squadra però aveva mille ragioni per gettare la spugna, e invece i ragazzi con dignità ed orgoglio nonostante i limiti mostrati ha giocato sino alla fine».
In settimana sono ritornati ad allenarsi Luigi Sergio e Sam Young, anche se per forza di cose non sono ancora al 100%.
«Questa settimana è stata ancora diversa - ha continuato il coach bianconero -, con il rientro in squadra di Sam Young e Luigi Sergio perché clinicamente guariti ma non ancora al meglio. Dal mio punto di vista, la squadra non ha ancora una definizione precisa di cosa siamo e di cosa possiamo essere. Questo crea disappunto e nervosismo tra i ragazzi, ma scenderemo in campo contro Brindisi cercando di aver fatto tesoro della gara e dell’esperienza di Roma».
Giusto una settimana fa, l’allenatore mestrino nonostante sapesse a cosa andava incontro alla gara di Roma, appariva molto più fiducioso rispetto a ieri, tant’è che le sue dichiarazioni hanno nascosto un velo di recriminazione per la situazione non facile che la sua Juvecaserta sta purtroppo vivendo.
«Io sapevo di andare a Roma con sette cavalli nella macchina, e poi addirittura me ne sono trovato con sei e mezzo vista l’influenza di Richard Howell - ha chiarito il trainer di Pezza delle Noci -. Oggi, però, non ho la percezioni di quanti giocatori realmente ho a disposizione, sui quali posso contare, perché anche con i rientri di Young e Sergio non so praticamente su quanti di essi si può fare affidamento. E tutto questo crea un po’ di disagio a me, ai ragazzi e a tutto lo staff che lavora quotidianamente».
Cosa ha però lasciato la partita contro Roma? «Durante e soprattutto dopo la partita sapevamo che ce la potevamo giocare fino alla fine. Nella situazione in cui ci trovavamo è normale non essere riusciti a giocare per 40’. Non siamo riusciti a tenere la giusta intensità per tutto l’arco della gara, ma penso che soprattutto ad inizio campionato sia anche logico. Abbiamo perso tanti palloni - ha proseguito coach Molin - di cui il 50% è stato merito degli avversari. Roma ha preso 16 rimbalzi offensivi, e tanti di questi sono il frutto di tagliafuori degli esterni non fatti, quindi non apriamo il tormentone dell’altezza dei nostri lunghi».
Ma che partita si aspetta domani contro Brindisi? «Brindisi non arriva in un grande momento per noi, e credo che a livello fisico sia una delle poche squadre che possa contendere il titolo a Milano - ha sentenziato il timoniere bianconero -. Gioca con grande atletismo, e come tutte le squadre di coach Piero Bucchi parte tutto dalla difesa. Non bisogna spendere tante parole per presentare una squadra come Brindisi. Dal canto nostro stiamo rosicando perché non potremo giocarcela al completo. Non bisogna poi buttare la croce addosso a Ronald Moore, che domenica non è stato illuminate, per esempio, come contro Reggio Emilia. Però non era facile giocare mentalmente la gara di Roma, con lui che viene preso di mira da ogni squadra avversaria proprio perché è il play. Brindisi immagino che sguinzaglierà un paio di bulldogs su di lui. Ma se fossimo stati al completo, gran parte delle responsabilità sarebbero state suddivise. Inoltre, il PalaMaggio per la squadra è una fonte importante - ha concluso Molin -, e quindi speriamo nel loro massimo sostegno».
Ad aprire la conferenza è stato però il presidente Carlo Barbagallo, che come promesso sette giorni fa ha snocciolato i numeri della campagna abbonamenti: «Ad ora sono stati venduti 1602 abbonamenti. Per quanto riguarda gli ingressi omaggi erano 608 nella stagione 2012/13, 519 lo scorso anno e 357 quest’anno, così suddivisi: 142 staff e società; 66 proprietà e settore giovanile; 79 sponsor e 70 istituzioni intese come autorità in genere ma non politiche. Inoltre, stiamo pensando di prorogare la campagna abbonamenti sino alla prossima gara in casa. Non ci possiamo ritenere completamente soddisfatti, mentre le critiche sull’aumento del biglietto nelle sette gare di campionato già comunicate sono fine a se stesse. Il basket va pagato e non regalato, anche perché per noi fare basket è un costo».
L’ultima parola è toccata al giemme Marco Atripaldi, che come al solito c’ha messo la faccia in ciò che ha detto, prendendosi le sue responsabilità. «Per quanto riguarda gli abbonamenti, io vado controcorrente e dico che 2000 acquirenti, considerati anche gli omaggio, sono una bella cifra. Per quanto riguarda invece la multa che ci è stata inflitta domenica, riduco tutto ad un banale equivoco che purtroppo ci ha visto multati. Per quanto riguarda il mercato, abbiamo pensato a delle soluzioni percorribili, compatibili ma che purtroppo non possono essere portate a conclusione. Ma questo mentre Michele Vitali si stava infortunando, perché noi siamo sempre vigili in ottica mercato. L’attuale situazione non è purtroppo facile, quindi non alziamo nessun tipo di polverone, soprattutto con i tifosi che devono essere il nostro valore aggiunto. Domani servirà un miracolo contro Brindisi, e senza scomodare i santi, quello può avvenire solo con l’ambiente».

Nessun commento:

Posta un commento