venerdì 2 marzo 2012

Polisport Maddaloni ancora sconfitta

SPECIALE PROMOZIONE DA CRONACHE DI CASERTA DEL 02/03/2012

LA CRISI
Polisport Maddaloni ancora sconfitta

POLISPORT MADDALONI- SAN VITALIANO 46- 57
(11- 16; 28- 34; 34- 48)
MADDALONI: Bove 20, Magliocca 9, Vitrone 4, De Capua 4, D’Angelo 6, Nuzzo 3, Ianniello, Letizia, All. Razzano.
SAN VITALIANO: Buccelli 23, Nappi 2, Calabria 5, Leone 4, Marino 4, Aspide 6, Amato 4, D’Avino 8, D’Acca 1, Maddaloni, All. Polito.
ARBITRI: Lucia Bernardo di San Nicola la Strada e Luca Frattini di Casagiove.

MADDALONI (Gio.Boc.) – Cade ancora la Polisport Maddaloni, che non riesce a ritrovarsi in questo campionato. Stavolta è il San Vitaliano che può festeggiare contro i maddalonesi, battendoli a domicilio e gestendo piuttosto facilmente la gara sin dalle primissime battute. Primo quarto piuttosto equilibrato, con napoletani che inesorabilmente mettono la freccia e si portano in vantaggio di cinque lunghezze.
Tempi difficili per la Polisport Maddaloni
Sullo stesso leit movit anche la seconda frazione di gioco, con i napoletani che riescono ancora a condurre nel punteggio, riuscendo anche ad arginare la foga realizzativa del maddalonese Luigi Bove, autore di una prestazione da 20 punti. Al rientro dagli spogliatoi i ragazzi di coach Raul Polito prendono il massimo vantaggio, grazie alla spinta di Buccelli, alla fine top-scorer della partita con i suoi 23 punti. Vantaggio che tocca le 14 lunghezze, e permette al San Vitaliano d’iniziare gli ultimi 10’ in tranquillità. L’ultimo quarto non si discosta dal resto della sceneggiatura che questa partita ha avuto, con un San Vitaliano che voleva fortemente questa ‘doppia v’, e i maddalonesi piuttosto abulici, scesi in campo quasi senza anima, una brutta costante che ormai attanaglia il team di coach Massimo Razzano già da diverse partite. Una costante che sarebbe meglio invertire, perché continuando di questo passo non solo si sarà costretti a chiudere il campionato da fanalino di coda, cioè all’ultimo posto, ma si corre il rischio anche di fare brutte figure, e a quel punto sarebbe davvero un peccato.

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