domenica 24 agosto 2014

IL PIVOT. Per la Juvecaserta un altro ‘gladiatore’ in vernice

DALLA NUOVA GAZZETTA DI CASERTA DEL 25/08/2014

IL PIVOT. Richard Howell si è contraddistinto nella sua giovane carriera per caparbietà
Per la Juvecaserta un altro ‘gladiatore’ in vernice

Giovanni Bocciero

CASERTA Siamo arrivati alla settimana che porterà all’inizio dei lavori in casa Juvecaserta. La formazione bianconera domenica si ritroverà e darà il via alla stagione agonistica che tutti i tifosi sperano possa essere molto soddisfacente dal punto di vista dei risultati.
Tra i nuovi arrivi di questa estate, c’è anche il pivot, l’uomo del pitturato, quel Richard Howell che arriverà all’ombra della Reggia con la voglia di chi vuol mettersi in mostra per fare vedere che merita il palcoscenico della NBA, che ha soltanto accarezzato nel suo primo anno da professionista.
Il nuovo centro dello starting-five bianconero è nato a Marietta, nello stato della Georgia, dove ha mosso i primi passi da cestista giocando per la locale Joseph Wheeler High School, dove a suon di ottime prestazioni si è guadagnato un posto nel primo quintetto All-State della Georgia. Successivamente lo sbarco nel mondo dell’NCAA, in uno dei college di maggior prestigio come quello di North Carolina State. In maglia Wolfpack ha disputato tutti e quattro i canonici anni universitari, aumentando progressivamente le medie sia dei minuti d’utilizzo (13.6, 18.2, 27, 31.6) che dei punti realizzati (4.9, 7.4, 10.8, 12.7) che dei rimbalzi raccolti (4.6, 6.5, 9.2, 10.9). Insieme a compagni di squadra come Lorenzo Brown (neo play di Venezia), C.J. Leslie e T.J. Warren, però, NC State nel loro ultimo anno non ha fatto tanta strada nel torneo NCAA. Per Howell, comunque, è arrivato il riconoscimento di far parte del primo quintetto dell’ACC, la conference che raggruppa oltre i Wolfpack anche atenei come Duke, North Carolina e Virginia.
Forse proprio l’ultima avventura poco fortunata ha fatto sì che il lungo adesso della Juvecaserta non venisse scelto al Draft NBA 2013, pur guadagnandosi la chiamata dei Denver Nuggets per la Summer League di Las Vegas. Firmato in Francia con il Gravelines, rescinde quasi subito (5 settembre) perché arriva l’offerta dei Portland Trail Blazers, che dopo averlo avuto per due mesi in roster lo spediscono agli Idaho Stampede in D-League. Nella ‘lega di sviluppo’ si mette in mostra, ma la richiamata della NBA non arriva, e allora a gennaio si trasferisce nelle Filippine per giocare con i Talk’n Text Tropang Texters, dove stabilisce un pazzesco record di 30 rimbalzi afferrati in un’unica partita.

Fisicamente, visti i suoi 203 cm e 113 kg, la NBA forse è troppo per lui, che può disimpegnarsi o da centro o da ala grande, ma in Italia potrà sopperire alle sue ‘misure’ grazie alla caparbietà che lo contraddistingue sul parquet. Un lottatore, un gladiatore in versione colored, visto che in bianconero c’è Andrea Michelori, il suo autentico alter ego. Con l’ingaggio di Howell, si capisce in che direzione il giemme Marco Atripaldi ha operato sul mercato, cercando atleti vogliosi, che lavorino in allenamento con l’obiettivo unico di migliorarsi.

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