domenica 23 agosto 2015

Il senso retrò di Iavazzi ha portato a Sandrokan

DALLA GAZZETTA DI CASERTA DEL 24/08/2015

AMARCORD. Il patron bianconero ha riportato a Caserta un’eroe dello scudetto del 1991
Il senso retrò di Iavazzi ha portato a Sandrokan

CASERTA. Venerdì è iniziata ufficialmente la nuova stagione della Juvecaserta, e per il suo neo coach si tratta di una nuova avventura all’ombra della Reggia dopo averci militato da giocatore. Sandro Dell’Agnello sul legno del PalaMaggiò c’ha vinto uno scudetto, e negli anni è ritornato più volte da avversario quando guidava dalla panchina la Vuelle Pesaro.
Il patron Lello Iavazzi non ha mai nascosto questo senso di retrò durante la sua presidenza. Due anni fa, infatti, corteggiò a lungo Nando Gentile, il playmaker e leader di quella Juvecaserta campione d’Italia nel maggio del 1991, per affidargli il ruolo di responsabile tecnico del settore giovanile bianconero. L’ex numero 5 la cui casacca è appesa in bella vista al soffitto dell’impianto dei “cento giorni” declinò però l’invito perché, come ormai fa da alcune stagioni a questa parte, preferisce vivere i figli Stefano ed Alessandro ai quali quando erano più piccini ha dedicato poco tempo.
DELL'AGNELLO CON IAVAZZI (FOTO BUCO)
Nella scorsa estate invece, la trattativa con Enzo Esposito è andata a buon fine, riportando così uno di quegli eroi in quel di Pezza delle Noci. “El Diablo” ha rivestito il ruolo di assistant coach prima di essere promosso e dare un senso al campionato della formazione casertana che con lui da trainer ha ritrovato quanto meno l’orgoglio ed il carattere di non arrendersi mai, di lottare e sudare la maglia riaprendo la corsa alla salvezza che ad un certo punto del torneo sembrava ormai compromessa del tutto. Ciò che è successo poi alcune mesi fa appartiene già alla storia, con Esposito che ha preferito trasferirsi a Pistoia, forse rinnegando quanto di buono gli ha concesso Caserta nello scorso campionato, dopo le non certe esaltanti esperienze da tecnico prima a Trento e poi ad Agrigento.
E allora arriviamo ai giorni nostri, alla retrocessione da smaltire, al torneo di A2 da preparare, al nuovo allenatore da scegliere. E qui Iavazzi si fa colpire ancora da quella nostalgia datata 1991. E allora dopo Gentile ed Esposito, dopo rispettivamente il numero 5 ed il numero 6 della Juvecaserta scudettata, perché non provare a riportare in Terra di Lavoro un altro di quei protagonisti di quello che per tutti è stato ribattezzato come un autentico miracolo sportivo, esattamente il numero 7, ovvero Sandro Dell’Agnello.
A detta dei diretti interessati, si è trattato di una trattativa-lampo. La Juvecaserta voleva Dell’Agnello e Sandro voleva solo Caserta. Alla fine matrimonio è stato, e con questo barlume di nuova speranza si è prima aperta la possibilità del ripescaggio in massima serie e poi concretizzata, con il placet della Virtus Roma, rinunciataria alla Serie A, e soprattutto della Federbasket, che ha acconsentito a questo scambio di categorie venendo anche incontro alle esigenze burocratiche del club bianconero che ha chiesto ed ottenuto una proroga per la presentazione di tutti i documenti necessari per l’iscrizione al prossimo campionato.
Per Dell’Agnello questa avventura sulla panchina della Juvecaserta sarà certamente emozionante, forse addirittura decisiva per la sua carriera nelle vesti di allenatore, anche se nelle sue precedenti esperienze tra Don Bosco Livorno, Reyer Venezia, Leonessa Brescia, Fulgor Forlì e Vuelle Pesaro, seppur quest’ultima terminata con l’esonero, ha dimostrato che la stoffa per fare il coach ad alti livelli sicuramente ce l’ha. Il più delle volte ha allenato in situazioni di budget risicati, costretto a fare di necessità virtù ma comunque portando a casa degli onesti risultati.
E adesso la chiamata di Caserta, dove siamo convinti che, conoscendo il suo carattere determinato ed ostinato, metterà tutta l’anima per far sì che all’ombra della Reggia si viva una stagione da incorniciare, forse addirittura da ricordare negli annali.
GIBO

Nessun commento:

Posta un commento