venerdì 30 dicembre 2011

Una Cover da favola - Le pagelle della formazione maddalonese

SPECIALE COVER ROYAL BINGO MADDALONI DA PAG. 34 DI CRONACHE DI CASERTA 30/12/2011

I voti della stagione - Il dirigente De Filippo: "In questi quattro mesi la squadra ha fatto bene"
La formazione di Castaldo è ancora imbattuta nel torneo di serie C2
Una Cover da favola

di Giovanni Bocciero

MADDALONI – Il campionato di C2 sembra avere la sua regina, ovvero la Cover Maddaloni che è giunta a queste festività con un bottino di 14 vittorie in altrettante gare, e raggiungendo numeri da capogiro per questa categoria. La squadra in estate era stata costruita per vincere e così sta facendo, senza alcuna complicazione. Le uniche due formazione che nel girone A avrebbero potuto creare dei problemi ai maddalonesi erano Scafati e Cala Moresca, che sulla carta sono ben attrezzate ma che nel concreto hanno perso diversi punti per la strada. Lo Stabia e la Pielle Matera, composte da terribili scugnizzi, non possono minimamente competere con la corazzata calatina. E se il Baiano sembra ormai spacciato, Arzano, Partenope, Telese, Capua, Barra e Virtus Matera lotteranno per i rimanenti tre posti play-off. Insomma, dovrebbe essere una seconda fase al quanto ‘soft’ per il Maddaloni, anche se non bisogna mai abbassare la guardia, perché le difficoltà si nascondono dietro l’angolo.
La più grande soddisfazione al momento, però, è “l’aver appurato – dichiara il dirigente Pasquale De Filippo – di aver creato le basi per un movimento cestistico maddalonese davvero importante. Quanto? Lo dirà il tempo e lo diranno le capacità che avremo di non commettere errori ma di dare priorità ai giovani. Questi primi quattro mesi sono stati vissuti tanto intensamente e pieni di soddisfazioni legate – continua il numero due societario – anche agli ottimi risultati conseguiti dalle giovanili. La prima squadra è un gruppo forte e coeso, ottimamente guidato da coach Castaldo e dai suoi assistenti. La società, poi, finalmente non vede solo me fare da factotum, ma avere figure come Garofalo, Siconolfi, Bove, Vinciguerra e Di Lorenzo rende tutto ogni giorno più semplice. La grande tradizione cestistica di una piazza come Maddaloni – ricorda De Filippo – sono un qualcosa di molto tangibile in tutto l’ambiente cestistico campano. La Coppa di Lega, che la federazione ci ha permesso di organizzare, sarà un banco per testare la nostra capacità organizzativa ma avrà la massima attenzione da parte della squadra che punta a far suo questo trofeo. Penso che ormai tutti i ragazzi maddalonesi debbano ambire ad essere una risorsa per la squadra della loro città e con Giovanni Monda, responsabile del settore giovanile, puntiamo a rinverdire i fasti di quel florido vivaio. Lui è la nostra garanzia riguardo al concepire un modello da seguire sia sotto l’aspetto organizzativo che tecnico. Non abbiamo la presunzione di dire di essere depositari di un modello migliore o peggiore di quello precedente anzi, volesse il cielo riuscissimo a ripercorrere i risultati avuti dall’Artus. Dobbiamo soltanto essere bravi – conclude il dirigente – a ricostruire quelle condizioni”.

Le pagelle della formazione maddalonese

Daniele Bove 7: Trovare spazio tra esterni di quella caratura non è affatto facile. La guardia maddalonese classe ’92 però, mettendoci sempre tanta aggressività, soprattutto in difesa, è riuscito a ritagliarselo, realizzando anche 7 punti. Da tener d’occhio, perché potrebbe rivelarsi più utile di quel che fin qui ha offerto. Da osservare. 







Massimo Del Prete 8: Il gioco della squadra dipende tanto dal suo estro. Con il pallone tra le mani fa quel che vuole, dispensando tante assist e quando è ispirato si diverte anche a diventare realizzatore per l’occasione. È più efficace al tiro di quel che dimostra, e proprio per questo non è da disdegnare come terminale alternativo. Un punto cardine della formazione calatina. Da scrutare.   







Antonio Bove 8: La C Regionale è il suo habitat naturale, e lui praticamente si diverte a sguazzarci. Fa sempre la cosa giusta nel momento importante, rivelandosi determinante. Nella sua metà campo, poi, è un mastino difficile da scrollarsi da dosso, rendendo il giocatore avversario più pericoloso innocuo. Peccato l’infortunio che lo limita. Da incorniciare.







Njegos Visnjic 9: Chapeau a questo incredibile atleta, che come si dice in gergo è davvero ‘tanta roba’. È il leader indiscusso della squadra, il miglior marcatore del torneo con 24 punti di media, ma soprattutto è un professionista vero. Fa tutto: prende rimbalzi, serve assist, recupera palloni, comanda il gioco, dà consigli, e soprattutto lo fa bene. Intende arricchire il suo palmares. Da gustare.







Adriano D’Isep 7,5: Fortemente voluto come vice play, il prodotto della Juvecaserta, under solo per l’anagrafe, sta ripagando come meglio non si può. Nonostante la giovane età e la poca esperienza in questa categoria, non sta minimamente soffrendo la pressione. Se solo fosse più decisivo in termini di punti, diventerebbe molto più di un semplice ricambio. Da potenziare.  







Dario Di Lorenzo 7: Il giovane play tascabile, classe ’94 e stella delle giovanili, è l’unico under ad essere utilizzato con assiduità. Gode di tanta fiducia da parte del tecnico, che nelle fasi concitanti della sfida di Marano, contro il Cala Moresca, gli consegnò le chiavi della regia. Fin qui 13 punti all’attivo, ma soprattutto tanti minuti per crescere. Da lanciare.






Nino Garofalo 8: Il capitano è sempre il primo a sacrificarsi per il bene della squadra. Ovunque viene messo a giocare, sia da esterno che da lungo atipico, dà sempre il cento per cento. E quando gli si viene concesso un pò di spazio, è pronto a colpire e a rendersi pericoloso in attacco. Da encomiare.








Luciano Rusciano 8: Ha il fisico da corazziere, le mani di fata ed è generosissimo. Questo è il mix del pivot napoletano, che viene ammirato perché serve delle assist al bacio non da lungo; ma quando c’è dà fare a sportellate sotto le plance, è difficile sovrastare la sua enorme mole, introvabile in categoria. Da ammirare. 








Francesco Chiavazzo 8,5: È senz’altro l’innesto in più di un roster di per se già abbondante. Quando mette il turbo non c’è né per nessuno, e in questa categoria fa inesorabilmente la differenza. Pericoloso tanto in contropiede quanto con la difesa schierata. È il secondo miglior marcatore della squadra con oltre 15 punti. Da inseguire.







Davide Ferrante 8: Una sentenza quando infila le difese avversarie con le sue micidiali bombe. Senz’altro un giocatore di striscia, capace di capovolgere un match se gli viene concesso un minimo di libertà. Anche quando non si vede, si rende utile alla causa. Inserito nel gioco può diventare devastante. Da stigmatizzare.








Gli altri Under 6,5: Giovanni Carangelo, Francesco Cardillo, Giovanni Di Somma e l’esordiente Paolo Pascarella. Giovani spesso costretti a sedere in panchina, cosa di fatto difficile da digerire. Sono però sempre pronti a sfruttare le piccole opportunità concessegli per mettersi in mostra. 18 punti realizzati in quattro. Da stimare.







Roberto Castaldo 9,5: Allenare un gruppo con così tanta qualità non è sempre facile. Bisogna avere capacità tecniche e qualità umane. Questi fuoriclasse giocano alla grande insieme, e poi fa ruotare tutti, anche gli under. Ben coadiuvato dagli assistenti Angelo Oliva e Antonio Dandolo, sta realizzando qualcosa di magnifico. Da rispettare.

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