mercoledì 15 febbraio 2012

L'alba del Sol Levante a Maddaloni: sempre più diffuse le arti marziali

DAL MENSILE "MADDALONI CITTÀ" DI FEBBRAIO

L'alba del Sol Levante a Maddaloni: sempre più diffuse le arti marziali

L’Italia è il Paese del ‘pallone’, della pizza e il tricolore. C’è però chi non si accontenta e, anziché guardare all’occidente, è innamorato dell’oriente. Nel sottobosco dello sport italiano, e in questo caso maddalonese, brulica quello che è il karate. Quest’arte marziale di origine giapponese, che si sviluppa su metodi di combattimento che prevedono la difesa a mani nude senza l’ausilio di alcun arma, trova il suo massimo esponente cittadino nel maestro Mimmo Doria, che è il direttore tecnico della Rappresentativa Campana di karate.
Sabato 28 gennaio, con tale ruolo, il maestro Doria ha accompagnato la rappresentativa composta da karateki provenienti dalle provincie di Napoli, Salerno ed ovviamente di Caserta, a vincere i Campionati Italiani che si sono svolti ad Ostia Lido. L’ennesimo grande successo per il karate campano, e di quella stessa rappresentativa faceva parte un’atleta allenato direttamente da Mimmo Doria insieme a tutto lo staff del Dimensione 3. Appassionarsi ad una disciplina come il karate non è, poi, affatto semplice, in virtù anche del fatto che le strutture per praticare questo sport sono davvero carenti. E quando poi si parla di strutture sul nostro territorio, è meglio cambiare discorso se non ci si vuol fare il fegato amaro. Il maestro Doria si è avvicinato al karate “da piccolo, guardandolo innanzitutto in tv, e poi iniziando a provarlo quasi da appassionato. Avevo otto anni quando ho iniziato a praticare il karate, prima da karateca, raggiungendo anche degli ottimi risultati, e poi percorrendo la strada di maestro, insegnandolo ai ragazzi che vi si avvicinavano. Purtroppo la nostra è una disciplina poco pubblicizzata – ammette il maestro –, rispetto agli sport considerati maggiori, e questo è anche dovuto alla mancanza di strutture che possano aiutarci a diffonderlo”. Il karate, come tutti gli altri sport di combattimento, è ritenuto violento, e per questo tante famiglie sconsigliano i propri figli dal praticarlo. E allora, chi meglio del maestro Doria può sfatare questo tabù? “Effettivamente si prendeva questa visione in riferimento al karate e agli altri sport ritenuti violenti. Grazie, però, al progetto ministeriale in collaborazione con il Coni e la Federazione di riferimento, il karate – continua Mimmo Doria – è arrivato nelle scuole come una attività formativa ed educativa, facendolo rivalutare considerevolmente. Il karate insegna anche quelli che sono i valori fondamentali per chi pratica sport, ovvero lealtà e rispetto, e forse lo fa anche meglio degli altri. Questa disciplina, oltretutto, permette di formare la struttura fisica di un ragazzo nella fascia dell’età puberale, proprio perché il karate è una disciplina molto completa – analizza il maestro Doria –, che fa muovere tutte le articolazioni, che fa sviluppare in modo vettoriale, riguardo allo spazio- tempo, riguardo alle capacità cognitive. Ed anche in virtù di ciò vorrei sfatare l’opinione che il nuoto è l’unico sport completo”.
giovanni bocciero

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