lunedì 12 ottobre 2015

Per la Juvecaserta la corsa è fonte di punti

DALLA GAZZETTA DI CASERTA DEL 13/10/2015

LEGA A. I bianconeri se riescono ad attaccare in campo aperto possono fare molto male
Per la Juvecaserta la corsa è fonte di punti

di Giovanni Bocciero

CASERTA. Il “day after” per la Juvecaserta dopo la sconfitta casalinga contro Torino, che ha espugnato per la prima volta nella storia il PalaMaggiò, non deve certamente gettare squadra e tifosi nello sconforto. L’esordio vincente di Varese aveva forse fatto alzare le pretese nei confronti dei bianconeri, che si sono ritrovati anche qualche aiutino da parte della sorte con l’assenza di Stefano Mancinelli nelle fila della formazione piemontese. Senza voler ingigantire troppo il ko casalingo, e soprattutto la performance degli uomini di coach Sandro Dell’Agnello, è bene cercare di fare un’analisi costruttiva del match di domenica proprio come fatto dal tecnico della compagine di Pezza delle Noci in sala stampa. Senza troppi fronzoli e giri di parole inutili, l’allenatore bianconero ha snocciolato il match focalizzandosi sui meriti di Torino, e sul “jolly” che già è stato giocato in quel di Varese.
L’infermeria poi non permette assolutamente di vedere una Juvecaserta nel suo massimo, con Siva che purtroppo è stato costretto a saltare anche il secondo impegno ufficiale, Andrea Ghiacci che si è accomodato in panchina ma anche per lui è stato conteggiato l’ennesimo “non entrato”, ed infine Bobby Jones che è sceso sul parquet nonostante nei giorni immediatamente precedenti sia stato colpito da uno stato influenzale che lo hanno condizionato durante il match contro Torino. Un peccato davvero, inoltre, perché l’incontro nel suo arco ha visto i bianconeri più volte stare con il naso avanti e realizzare degli importanti parziali.

RUN AND GUN. La Juvecaserta di coach Sandro Dell’Agnello ha dovuto fare i conti con una Torino arrivata al PalaMaggiò vogliosa di giocarsi la propria partita dopo un esordio non facile contro l’attuale miglior squadra d’Italia, tale Reggio Emilia. Domenica si è assistito ad una partita dove davvero i parziali sono stati fondamentali. Volendo guardare alla sola cronaca, dopo un avvio equilibrato con gli ospiti più in ritmo, i casertani hanno piazzato il primo break nel secondo quarto rintuzzato prima della pausa lunga. Terza frazione nuovamente equilibrata con Caserta che ha tenuto il naso avanti prima di subire il parziale decisivo praticamente nei 5’ finali del match, quando i casertani non ne avevano più fisicamente e mentalmente.
I momenti migliori della Juvecaserta sono coincise inesorabilmente con le buone difese messe in atto dai beniamini del PalaMaggiò. Nel primo tempo sono state fondamentali le tante palle perse di Torino, esempi eclatanti i canestri in contropiede prima di Cinciarini che intercetta un passaggio orizzontale piuttosto debole, e poi di El Amin che mette una mano sul consegnato di Rosselli andando a schiacciare in campo aperto. Nella ripresa invece i migliori canestri della Juvecaserta arrivano dalla conversione dei rimbalzi difensivi in veloci transizioni. Esempi lampanti gli alley-oop della premiata ditta Giuri-Hunt, il “coast to coast” di Bobby Jones per finire con la bimane realizzata da Amoroso.

Insomma, queste sono state tutte istantanee che volendole raggruppare con un unico comun denominatore dimostrano che quando gli uomini di Dell’Agnello sono riusciti a giocare una sorta di “run and gun”, ovvero a correre in campo aperto e realizzare vicino a canestro con la difesa avversaria mal posizionata non c’è stata nessuna difficoltà offensiva. Questa invece è emersa completamente quando Torino ha saputo occupare bene l’area costringendo Caserta a dover costruire. E in questo caso l’assenza di Siva, che in preseason ha dimostrato di saper creare sia per se che per gli altri, si è fatta sentire eccome.

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