venerdì 7 novembre 2014

Juvecaserta, Atripaldi: «Mentalità da salvezza per risalire la china»

DALLA GAZZETTA DI CASERTA DEL 08/11/2014

JUVECASERTA. La società fa quadrato e pensa solo ed unicamente a battere Cremona
Atripaldi: «Mentalità da salvezza per risalire la china»

Giovanni Bocciero

CASERTA. Segno di compattezza quello che la Juvecaserta ha dimostrato in sede di conferenza stampa, con la presenza a ranghi compatti con il presidente Carlo Barbagallo, il giemme Marco Atripaldi, il team manager Antimo Lubrano ed i tecnici Lele Molin, Giacomo Baioni ed Enzo Esposito. Tutti remano, insomma, nella stessa direzione.
«Cambiare non è semplice sia per motivi economici che per motivi tattici - ha esordito l’allenatore bianconero sull’argomento mercato -. Se dobbiamo proprio cambiare l’obiettivo deve essere quello di migliorare, e questo non è naturalmente semplice».
«Domenica (domani, ndr) affronteremo una Cremona che non è un avversario insormontabile. Lo scorso anno avevamo delle gerarchie già consolidate, mentre quest’anno dobbiamo ancora lavorare, oltre ad aver avuto una partenza ad handicap. Il calendario di questo campionato ci aveva dato, almeno per le gare in casa, da affrontare delle squadre contro cui giocare a viso aperto. Purtroppo la mancanza di Michele Vitali si sente, visto che anche durante il torneo di Caserta, seppur non abbia brillato, lui è stato protagonista di giocate importanti. La convinzione del lavoro che quaranta giorni fa andava bene - ha continuato il trainer di Pezza delle Noci - adesso viene naturalmente meno. È logico, comunque, che dopo quattro sconfitte l’ambiente viva una certa negatività, una frustrazione che mette tutti sotto pressione, che sentono innanzitutto i giocatori quando scendono in campo. Noi andiamo comunque avanti per la nostra strada, lavoriamo insieme con tutta la dirigenza e lo staff per trovare la migliore soluzione possibile».
FOTO CAROZZA
Senza mezze misure, anche il coach vuole prendersi una rivincita su tutte le voci di questa dura e lunga settimana. «Con Cremona dobbiamo fare la partita. E’ molto diversa rispetto a quella scesa qui a Caserta nel torneo di preparazione. Il risultato è importante - ha sottolineato Lele Molin -, e va conseguito. La squadra sta lavorando e non posso appuntarla per la mancanza di abnegazione e sacrificio. Però tra quello che produciamo durante l’allenamento e quello che possiamo dare in gara c’è ancora troppa differenza. La cosa che più mi preoccupa - ha analizzato il tecnico - è l’uno contro uno degli esterni. Quello è sicuramente il loro punto di forza, e se riusciremo a contenerli certamente avremo fatto un passo in avanti a livello difensivo. Crescere in difesa non significherà migliorare anche in attacco. Ad esempio domenica contro Pistoia sono convinto che la gara l’abbiamo persa soprattutto in attacco. Come contro Brindisi, continuiamo a peccare nei momenti cruciali delle partite».
Lasciato libero lo staff tecnico per l’allenamento pomeridiano, la scena è stata presa dal giemme Marco Atripaldi. «È necessario fare un po’ chiarezza anche e soprattutto per quel che riguarda il mercato - ha esordito il general manager -. La costruzione della squadra è nata dalla riconferma di ben 6/7 elementi della passata stagione, e la campagna acquisti l’abbiamo portata avanti prendendo delle decisioni con le quali migliorare lì dove nell’ultimo campionato avevamo dimostrato delle difficoltà. Non è una squadra che va buttata a mare - ha precisato Atripaldi -, ed io continui a crederci fortemente. La chimica e l’amalgama non funzionano? Allora proveremo a migliorare in corso d’opera. Io sto qui per lavorare e farlo bene. Dobbiamo ritrovare il sorriso e pensare soltanto a vincere la prossima partita contro Cremona. Sono convinto che alcune cose possano ancora essere risolte, nel senso che i margini per migliorare ci sono tutti. La qualità del lavoro sta crescendo di settimana in settimana. Adesso però non vuol dire che battendo Cremona risolveremo tutto - ha continuato il dirigente casertano -, i problemi comunque resteranno. Il fatto che più di tutto ci deprime è quello zero in classifica, perché anche lo scorso anno facemmo una serie di sconfitte consecutive, ma allora avevamo quattro punti e l’ultima era dietro di noi. C’è anche il problema che le aspettative quest’anno sono più alte, e questa è una cosa che purtroppo ci si rivolta contro. La nostra è una squadra che comunque si trova ad affrontare una situazione particolare e non facile. Capisco che i tifosi rimproverino soprattutto il fatto del come i giocatori scendano in campo, cioè del loro atteggiamento, e visto che pagano il biglietto ci sta pure. Oggi, però, dobbiamo scendere sul parquet con lo spirito di chi deve salvarsi, poi quando ne vinceremo quattro o cinque di partite allora parleremo di altro. Bisogna essere positivi, senza nascondere i problemi che purtroppo ci sono. Ma ripeto - ha concluso il giemme -, viviamo l’oggi e pensiamo solo a vincere contro Cremona».

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