lunedì 30 marzo 2015

Alla Juvecaserta è mancato il guizzo a Trento

DALLA GAZZETTA DI CASERTA DEL 31/03/2015

LEGA A. I bianconeri hanno molto da recriminare per l’ennesima opportunità non sfruttata
Alla Juvecaserta è mancato il guizzo a Trento

CASERTA. Quanta amarezza e quanto ci sarà da recriminare a fine stagione, quando la retrocessione dovrebbe diventare cosa certa e reale per la Juvecaserta. Utilizziamo il condizionale perché finché la matematica non condanna i bianconeri e resta viva quell’ultima seppur molto debole fiammella di speranza non si può mai dire mai.
FOTO CAROZZA
Ma davvero dovendo riavvolgere il nastro dei ricordi di questa annata disastrosa e storta non si può fare a meno di incappare tra sconfitte nette e risultati anche un po’ a sorpresa in sconfitte che con un guizzo in più avrebbero potuto assicurare i due punti in classifica alla truppa di coach Enzo Esposito. Anche a Trento è mancato davvero un guizzo ai casertani per sovvertire il punteggio, passare in vantaggio e chissà, magari portare a casa questo successo. Ebbene si sa, con i se e con i ma non si scrive la storia men che meno si può risolvere una partita di pallacanestro. Non è riuscito l’ennesimo miracolo a “El Diablo” che era ritornato in quel PalaTrento che lo aveva visto fare l’esordio assoluto da capo allenatore qui in Italia, all’epoca in Serie B d’Eccellenza, e i rimpianti saranno tanti visto che tutte le altre dirette concorrenti per la salvezza, Pesaro su tutte, non hanno incamerato punti in questa ultima giornata. Ed è forse qui che tende a crescere l’amarezza. La ventiquattresima giornata della Lega A aveva sorriso per una volta ai bianconeri, forse come non mai capitato in questa disgraziata stagione, ma Ronald Moore e compagni non hanno approfittato della situazione, non sono riusciti ad avere quel guizzo, appunto, per riaprire un discorso salvezza che sembrava già segnato, poi era tornato in bilico, poi sembrava nuovamente definito e ancora una volta poteva ritornare ad essere una questione almeno a due squadre. Quanti rimpianti, quanta amarezza, ma finché la matematica non condanna nessuno, crederci non costa nulla. Si deve ritornare in palestra con la convinzione di potercela fare, ingoiando al più presto questo ennesimo boccone amaro.

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