lunedì 25 maggio 2015

IL RITORNO. Juvecaserta, il “quasi” miracolo sportivo

DALLA GAZZETTA DI CASERTA DEL 26/05/2015

IL RITORNO. La rincorsa incredibile tra alti e bassi sino al decisivo spareggio salvezza
Juvecaserta, il “quasi” miracolo sportivo

di Giovanni Bocciero

CASERTA. Il girone di ritorno per la Juvecaserta inizia decisamente meglio rispetto a quello d'andata in cui si sono registrate delle situazioni davvero spiacevoli. La querelle tra i soci Lello Iavazzi e Carlo Barbagallo, con quest'ultimo che ha rassegnato le dimissioni da presidente della società, è diventata di dominio pubblico e sulle pagine dei giornali si sono consumati fiumi d'inchiostro per spiegare la faccenda nel minimo le dettaglio.
Le sliding doors del PalaMaggiò hanno poi salutato vecchi ed accolto nuovi beniamini come nulla fosse, tra decisioni dirigenziali che hanno evidenziato dei seri problemi organizzativi, come la penalizzazione di un punto.
La squadra così com'è ha dei limiti tecnici e fisici vistosi, va puntellata in qualche modo e l'ultimo visto a disposizione lo si usa per tesserare l'americano Henry Domercant, che a corrente alternata soprattutto a causa prima della forma migliore da ritrovare e poi di un infortunio che lo costringe a fermarsi, dimostra comunque di essere utile alla causa.
Nonostante ciò alla sedicesima giornata, a cavallo tra andata e ritorno, i bianconeri infilano il secondo successo consecutivo battendo, seppur di un solo punto, Roma. Sette giorni dopo i casertani sono di scena in quel di Brindisi, un campo caldo e quasi inviolabile. Ma la magia che accompagna la Juvecaserta non si esaurisce ed ecco che forse con la miglior performance della stagione arriva addirittura il tris con un Dejan Ivanov “monstre”.
FOTO FILAURO
Il poker viene servito tra le mura di casa nella sfida con Bologna. L'intero ambiente viene rivitalizzato, la speranza salvezza assume le sembianze della realtà visto che Pesaro è ormai a un tiro di schioppo.
La doccia fredda che stempera l'entusiasmo arriva a Pistoia, campo decisamente indigesto per la Juvecaserta dove lo scorso anno perse lo spareggio per accedere ai playoff. Purtroppo a distanza di una settimana arriva il secondo k.o. di fila in quel di Cremona dopo un'altra gara non proprio da ricordare.
La rincorsa sembra finita troppo precocemente, causa anche gli addii di Avramov e soprattutto Capin, che accorciano le rotazioni dei bianconeri. Un brutto colpo arriva con la sconfitta casalinga contro Capo d'Orlando, certamente avversaria non irresistibile, che con grande autorità rispedisce nel baratro la compagine casertana, che in trasferta contro Cantù è costretta ad alzare ancora una volta bandiera bianca troppo presto.
C'è bisogno di una scossa, e l'imminente sfida con la seconda in classifica quale Venezia accende nuovamente quel briciolo di speranza. Bisogna fare incetta di punti se ci si vuol salvare, c'è poco da fare, ma questi purtroppo non arrivano ne a Trento, ne contro la capolista Milano, e nemmeno a Varese. Tre gare che forse potremmo definire in fotocopia, se non fosse per l'impegno di Pasquetta contro i meneghini che suscita sempre un qualcosa di particolare.
Inutile nasconderlo, l'impresa salvezza sembra ormai naufragata a quattro giornate dal termine e con Pesaro che ha la bellezza di cinque punti di vantaggio in classifica. Per di più la Juvecaserta dovrà giocare in trasferta contro i cugini di Avellino e proprio sul campo pesarese, ed in casa contro le forti Sassari e Reggio Emilia.
Sulla carta ci vorrebbe soltanto un miracolo, ma coach Enzo Esposito lo aveva detto sin dalla conferenza d'insediamento, se sono qui è perché voglio compierlo questo miracolo.
Ad Avellino dopo una gara di grande intensità i bianconeri escono con i due punti in tasca. È poi la volta di Sassari che al PalaMaggiò conduce nel punteggio sin da subito senza mai lasciare il comando se non nelle ultimissime azioni che gli costeranno la sconfitta. E sono due. Infine tocca a Reggio Emilia far visita ai casertani che scendono sul parquet con il piglio giusto, demoliscono i rivali ed in virtù della lunga serie di sconfitte di Pesaro compiono il sorpasso. Finisse alla penultima giornata il campionato Juvecaserta sarebbe salva.
C'è però un'ultima gara da giocare, la più importante che il destino ha voluto lasciare per ultima: Pesaro-Caserta. L'avvio inameno non è dei migliori visto che ai tifosi casertani viene impedito di "invadere" l'impianto pesarese anche se poi i tagliandi messi a disposizione, all'inizio solo 200, saliranno a 450 dopo un incontro tra i sindaci delle due città, il prefetto ed i presidenti delle società.
Domenica 10 maggio 2015, una data che in pochi del popolo bianconero dimenticherà facilmente. Ci si gioca tutto in 40' e dopo un inizio stratosferico le velleità della Juvecaserta scemano man mano che il match si avvia verso la conclusione. Pesaro vince, Caserta retrocede. Questo è il responso del campo.

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