sabato 26 dicembre 2015

Juvecaserta agli esami Brindisi, mercato e società

DALLA GAZZETTA DI CASERTA DEL 27/12/2015

LEGA A. La formazione bianconera che ospita gli avversari pugliesi è a caccia di conferme
Juvecaserta agli esami Brindisi, mercato e società

CASERTA. Passato il Natale la Juvecaserta deve ritornare in campo per affrontare tra le mura amiche del PalaMaggiò l’agguerrita Brindisi. Il vincente derby dello scorso 23 dicembre ha rilanciato e non di poco le ambizioni da metà classifica dei bianconeri, sottolineando ancora una volta quale miracolo stia compiendo all’ombra della Reggia coach Sandro Dell’Agnello. L’incredibile successo di rimonta ad Avellino deve rendere omaggio all’operato del tecnico toscano, che è bene ricordare, sta allenando una squadra che per tanti motivi sta raccogliendo dei risultati davvero positivi. Tra i diversi infortuni ed un mercato di riparazione che stenta a prendere una piega positiva, avere dieci punti in classifica è davvero un traguardo eccellente, considerando poi che delle altre cinque formazioni a pari punti i casertani hanno ben quattro scontri diretti a proprio favore (Varese, Bologna, Avellino e Pesaro), con la sola Cantù capace di espugnare il legno del palazzo dei “cento giorni”.

MURA AMICHE. E qui potrebbe aprirsi un dibattito non da poco, perché delle cinque vittorie fin qui raccolte in campionato ben tre sono arrivate in trasferta per la Juvecaserta. Proprio nell’immediato post-partita del PalaDelMauro, coach Dell’Agnello ha evidenziato di come “on the road” la sua squadra riesca ad esprimersi molto meglio rispetto a quando invece gioca difronte al proprio pubblico. La tifoseria bianconera, si sa, ha un palato finissimo e mette tanta pressione addosso ai propri beniamini. Ed anche se il PalaMaggiò è considerato uno dei campi più caldi da espugnare in Italia, questo può trasformarsi in un’arma a doppio taglio. Adesso però, contro Brindisi, c’è bisogno che questa tendenza venga invertita, che dagli spalti arrivino soltanto applausi e cori d’incitamento piuttosto che fischi e mugugni ai primi errori. Oltretutto perché ormai non c’è nemmeno più quel nemico interno dal nome Valerio e dal cognome Amoroso.

MERCATO. E questa è praticamente un’assist per affrontare un altro argomento piuttosto rovente per il front office casertano. Con la seconda rescissione di Amoroso (anche se la prima per le formalità burocratiche) il roster ha la necessità di un lungo che permetta di allungare le rotazioni, in cui al momento si contano solo Hunt, Jones e l’adattato Gaddefors, con Ingrosso che praticamente serve soltanto per fare numero. È brutto dirlo ma è la pura verità. Non solo un lungo, ma ci sarebbe bisogno anche di un esterno, possibilmente tiratore, che possa alternarsi con Cinciarini. Ma il problema è la formula, perché la Juvecaserta non ha intenzione di passare al 3+4+5 per non pagare i 40 mila euro di luxury tax, ma preferisce retribuire un giocatore come Adegboye (il cui stipendio non è a nostra conoscenza) per farlo accomodare in tribuna. Insomma, qualche incongruenza c’è, ed è evidente. Ed è dovuto soprattutto alla mancanza di programmazione da parte della società di Pezza delle Noci che è bene ricordare, lo scorso 22 dicembre ha provveduto alla ricapitalizzazione, ovvero alla copertura delle perdite pregresse e contemporaneamente alla ricostituzione del capitale sociale. All’assemblea dei soci vi hanno preso parte il patron bianconero Raffaele Iavazzi, il presidente in carica nonché amministratore Nicola Cecere, ed il revisore dei conti Ernesto Tumino. Assente, come preventivabile e soprattutto già annunciato dallo stesso, l’azionista di minoranza Carlo Barbagallo che detiene ancora il 10% delle quote societarie. Restando in tema mercato, però, si sonda quasi unicamente ciò che offre il “discount italiano” dove ragionevolmente si può pescare ben poco. Di certo con Brindisi si vedrà la stessa formazione che ha compiuto l’impresa di Avellino.

L’AVVERSARIA. E allora concludiamo con il presentare la prossima avversaria, quella Brindisi allenata da Piero Bucchi che negli ultimi anni ha sempre occupato posizioni medio-alte, rivelandosi in corso d’opera anche una lieta sorpresa. Il team pugliese parla poco italiano, avendo appunto sette stranieri come le guardie Banks, Reynolds ed Harris, le ali Scott, Milosevic e Kadji, ed il pivot Gagic. Il play Cournooh ed il lungo Zerini si sono ritagliati un importante minutaggio, e tra le fila dei biancoblu c’è pure l’ex di turno che risponde al nome e cognome di Domenico Marzaioli, che ha sfruttato con decisione l’occasione presentatagli alcune settimane fa quando Reynolds si è fermato ai box. Brindisi è comunque squadra ostica da affrontare e complicata da decifrare. Un passaggio a vuoto può vedere scappare via i pugliesi, ma se sono in giornata “no”, allora state ben certi che Caserta non solo può vincere, ma può anche convincere.

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