mercoledì 16 dicembre 2015

Juvecaserta, il lupo perde il pelo ma non il vizio

DALLA GAZZETTA DI CASERTA DEL 17/12/2015

LEGA A. Un anno dopo a Pezza delle Noci vengono commessi gli stessi e gravi errori 
Juvecaserta, il lupo perde il pelo ma non il vizio

di Giovanni Bocciero

CASERTA. Un anno dopo è la stessa Juvecaserta. Un anno dopo a Pezza delle Noci vengono commessi gli stessi errori. Un anno dopo si ha sempre meno fiducia nella società bianconera e soprattutto nella persona del patron Raffaele Iavazzi. E allora il vecchio adagio “il lupo perde il pelo ma non il vizio” sembra cadere davvero a pennello. L’addio imminente di Valerio Amoroso, per la seconda volta, non può certamente far sorridere coach Sandro Dell’Agnello che si vede per l’ennesima partita privare comunque di un giocatore prezioso per le rotazioni. Lasciamo stare poi le contestazioni della tifoseria nei confronti del lungo, che lo hanno sicuramente condizionato in queste due ultime partite. Il maggior rimprovero però, lo merita la società che lo ha reintegrato dopo l’addio.
Pochi giorni fa su queste colonne abbiamo scritto che era fondamentale voltare pagina in questa particolare fase del campionato, sottolineando che era importante non commettere gli errori dello scorso anno (leggi gli ingaggi inutili di Capin e Avramov). Se vogliamo adesso si è addirittura fatto di peggio visto che forse per la prima volta nella storia un giocatore in poco più di cinque mesi è tornato una volta e se ne è andato ben due volte, dimostrando una scarsa programmazione. Il patron poi si lamenta delle contestazioni. Certo, la tifoseria ha sbagliato ad esporre striscioni offensivi verso colui il quale ha il grande merito di sborsare soldi e mantenere la piazza casertana in massima serie. Questo però non gli permette di puntare il dito contro ai tifosi, ne tanto meno di uscirsene con dichiarazioni faraoniche puntualmente non mantenute.
Circa una settimana fa, infatti, sempre con la nostra testata avevamo espresso il parere che a Iavazzi, per ammutolire quella frangia della tifoseria contestatrice, gli sarebbe bastato mantenere la promessa di aggiungere al roster bianconero un giocatore di qualità, che potesse davvero alzare il livello della squadra. Pochi giorni dopo è stato ingaggiato Olo Adegboye, sicuramente non l’identikit adatto per soddisfare il palato fine dei propri tifosi, ancor più non in grado di mantenere quella promessa.
E dunque, un anno dopo a Pezza delle Noci si commettono gli stessi identici errori, sia comunicativi che cestistici. E di certo con questa situazione il front office bianconero non si sta muovendo sul mercato.

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