lunedì 14 dicembre 2015

Juvecaserta, bisogna voltare pagina in tutti i sensi

DALLA GAZZETTA DI CASERTA DEL 15/12/2015

LEGA A. Dimenticare Sassari, rinforzarsi sul mercato, trovare una solidità, questi i punti chiave
Juvecaserta, bisogna voltare pagina in tutti i sensi

di Giovanni Bocciero

CASERTA. Contro i campioni d’Italia della Dinamo Sassari non era sicuramente un impegno facile per la Juvecaserta, e altrettanto non ci si aspettava una vittoria. Il problema più che il risultato è la prestazione, che ha fatto sicuramente storcere il naso. Coach Sandro Dell’Agnello si è accusato del brutto approccio alla partita, sottolineando che la squadra ha fatto praticamente il contrario di ciò per cui si è lavorato per tutta la settimana, ovvero si è limitato poco il loro tiro dalla lunga distanza, arma principale dei sassaresi che pur con il cambio dell’allenatore hanno apportato sin qui poche modifiche al loro assetto tattico.
La prestazione di squadra è frutto, ovviamente, di quelle dei singoli. E allora come non soffermarsi immediatamente su Ogo Adegboye, il nuovo arrivato da cui certamente non ci si può aspettare il salto di qualità per la squadra, e che pur non volendo gettargli la croce addosso, ci mancherebbe, non è il rinforzo tanto decantato dalla società. Così come il reintegro di Valerio Amoroso sembra tutto tranne che redditizio. La tifoseria, che già aveva tanti pregiudizi nei suoi confronti, non ne vuol sapere di perdonargli la fuga. E il giocatore, dal carattere piuttosto fumantino, viene condizionato tantissimo dai fischi provenienti dalle tribune.
La Juvecaserta, con la propria star Peyton Siva ancora indisponibile per le partite, non riesce ancora ad esprimersi al meglio in attacco, con geometrie che sembrano scarabocchi disegnati su di un foglio da cucina. E quando anche la difesa non gode di quella giusta intensità ed abnegazione, allora vincere non diventa una cosa ardua, ma molto di più.
Caserta, pur avendo commesso tanti errori, ha affrontato una Sassari che al PalaMaggiò ha indossato decisamente il vestito buono, quello delle grandi occasioni. E’ vero che i bianconeri hanno lasciato spazio agli esterni avversari per colpire a raffica dall’arco dei 6,75, ma è pur vero che quei tiri li devi comunque infilare. E tutto diventa più semplice quando dietro la maglia porti scritto Haynes oppure Logan. La qualità, dopotutto, è sempre qualità.
E proprio per un discorso di qualità, come abbiamo detto di aspettare Adegboye, di dargli una seconda opportunità prima di etichettarlo come fatto con Muhammad El Amin, che nel frattempo ha lasciato il capoluogo casertano in cerca di fortuna altrove, ci teniamo ad evidenziare una cosa. Adegboye va rivalutato, assolutamente, non è stato semplice calarsi subito nella nuova realtà peraltro non proprio serena.
Eppure in occasione della gara casalinga con Cantù, tra le fila brianzole esordì quel Hodge che in poco più di un paio di giorni si era erto a leader della squadra sfoggiando una super prestazione che condannò alla sconfitta i bianconeri. Ecco, ritorniamo al discorso della qualità. Inserire tanto per dire di aver apportato un cambio al roster porta a ben poco. In tal senso sembra che si stia prendendo la strada dello scorso anno, quando proprio per far vedere che ci si stava muovendo si consumarono letteralmente tutti i tesseramenti rimanendo con un pugno di mosche in mano (come non ricordare Aleksandar Capin e Bozhidar Avramov). Chissà cosa riserverà il futuro.

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