martedì 8 marzo 2016

Juvecaserta, la difesa è passiva e l’attacco egoista

DALLA GAZZETTA DI CASERTA DEL 08/03/2016

LEGA A. Con Pistoia è mancata l’intensità di Gaddefors mentre Siva non è lucido 
Juvecaserta, la difesa è passiva e l’attacco egoista

CASERTA. La Juvecaserta, sconfitta in casa da Pistoia, non ha fatto alcun passo in avanti rispetto alla battuta d’arresto di due domeniche fa a Capo d’Orlando. La formazione di coach Sandro Dell’Agnello ha avuto un’involuzione piuttosto seria nel mese di febbraio, causa sicuramente i tanti infortuni e la situazione di emergenza che proprio il tecnico toscano non ha evitato di sottolineare in conferenza stampa. La coperta è corta soprattutto sugli esterni, dato che con l’ingaggio di Uros Slokar una pezza nel settore lunghi è stata messa. Ma al di là delle esigue rotazioni sul perimetro, ciò che più ha destato preoccupazione nella sconfitta contro i grandi ex Esposito, Moore ed Antonutti è stata quella sensazione di disunione da parte della squadra.
La stagione del team di Terra di Lavoro si era fin qui sviluppata sullo slogan “brutti, sporchi e cattivi”, eppure queste parole sono venute meno nell’ultima uscita casalinga. Senz’altro la Juvecaserta è stata brutta, mettendo in atto una prestazione molto passiva in difesa - per stessa ammissione del proprio allenatore - e piuttosto opaca in attacco nonostante gli 88 punti realizzati che comunque rappresentano un bottino ricco.

LA DIFESA. Certamente non si è visto il solito spirito battagliero da parte della retroguardia bianconera, e l’assenza di uno specialista come l’ala svedese Viktor Gaddefors ha di sicuro pesato. Durante tutto l’arco della gara la Juvecaserta non ha mai destato la sensazione di poter alzare la propria intensità difensiva, tanto che se Pistoia ha attaccato male nel primo tempo doveva soltanto fare “mea culpa”. Troppe sbavature negli aiuti, qualche rientro addirittura tardivo. Insomma non si è assolutamente vista quella squadra casertana che fin qui sembrava basare tutto il proprio gioco nella metà campo difensiva. Un dato statistico inconfutabile sono i 94 punti - massimo stagione di punti subiti visto che il precedente a Reggio Emilia era di 87, e che sempre a Pistoia dopo un overtime ne subì 93 - realizzati dai pistoiesi.

PEYTON SIVA IN PENETRAZIONE (FOTO ELVIO IODICE)
L’ATTACCO. Da l’altro lato abbiamo invece l’attacco, che è sempre stato un po’ il tallone d’Achille della formazione bianconera, ma che nell’ultima uscita ha messo in mostra una marea di difetti. Innanzitutto c’è da segnalare che gli uomini senza palla era spesso e volentieri fermi, senza creare un minimo di movimento. Proprio in virtù di questo gli attacchi della Juvecaserta erano semplici da sabotare, dato che chi aveva il pallone in mano era quasi costretto a cimentarsi in delle penetrazioni dal risultato poco felice. Non influenzino gli 88 punti segnati - il career high stagionale restano i 90 punti a Bologna ma dopo un overtime, e poi ci sono gli 87 a Torino -, dovuti sostanzialmente a quella impennata finale con l’acqua alla gola. Un’altra nota dolente è la scarsa prestazione di Peyton Siva, e qui si potrebbe aprire un dibattito. L’ex Louisville è apparso piuttosto egoista, non il solito metronomo che aveva fatto innamorare il pubblico casertano. Poi però se si guardano le statistiche ha distribuito 8 dei 9 assist totali - e questo evidenzia come i punti siano nati soprattutto da azioni personali - di squadra.

IL FUTURO. Purtroppo la prestazione con Pistoia, e quella precedente di Capo d’Orlando, non sono affatto un buon segnale in vista della doppia trasferta lombarda di giovedì a Milano, e di domenica a Cantù. La squadra partirà domani, mercoledì, e logicamente rimarrà lì in zona senza sobbarcarsi ulteriori trasferte.

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