venerdì 18 marzo 2016

Sacripanti e il “magic moment”; con Caserta l’ultima delusione

DALLA GAZZETTA DI CASERTA DEL 19/03/2016

SCANDONE AVELLINO
Sacripanti e il “magic moment”
Con Caserta l’ultima delusione

CASERTA. Prosegue il momento d’oro della Scandone Avellino, che dopo aver infilato la decima vittoria consecutiva nel posticipo della 23esima giornata in quel di Brindisi, si appresta ad ospitare domenica pomeriggio, al consueto orario delle 18:15, la Virtus Bologna.
Il record positivo della franchigia irpina salirebbe addirittura a dodici vittorie nelle ultime tredici gare disputate se considerassimo anche la parentesi legata alle Final Eight di Coppa Italia, in cui gli uomini di coach Pino Sacripanti hanno alzato bandiera bianca soltanto in finale contro l’Olimpia Milano.
Fa sicuramente sorridere pensare che la striscia di risultati di questa Scandone ha avuto inizio con la sconfitta nel derby prenatalizio contro la Juvecaserta. Una partita per certi versi difficile da decifrare visto che dopo un primo tempo letteralmente dominato dagli iprini, ci fu una ripresa a senso unico ma questa volta favorevole agli ospiti bianconeri, che riuscirono a capovolgere il punteggio portando a casa una “doppia v” incredibile.
Un segno del destino, se si pensa che Sacripanti in quattro anni ha scritto pagine indelebili all’ombra della Reggia. Ma il tecnico brianzolo ha tutta un’altra chiave di lettura per questo “magic moment”: «Non credo assolutamente al destino, credo altresì che abbiamo passato la prima parte di campionato con tantissimi problemi fisici soprattutto nel reparto dei playmaker con Taurean Green e Janis Blums e ci si è dimenticati anche della mancanza di Giovanni Pini. Quando poi abbiamo inserito prima Marques Green e poi Joe Ragland e infine abbiamo recuperato Pini il gruppo pian piano è cresciuto. Quello è stato un episodio, ma la qualità del gioco secondo me era già abbastanza buona. Quella partita ci ha toccato anche sotto l'aspetto motivazionale, però sono convinto che sia un crescendo del lavoro e dei giocatori giusti al posto giusto».
G.B.

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