venerdì 21 febbraio 2014

La Juvecaserta chiederà i danni a Chris Duhon

DALLA NUOVA GAZZETTA DI CASERTA DEL 22/02/2014

LEGA A. Coach Molin prepara la partita contro Roma: «Senza playmaker saremo concentrati»
La Juvecaserta chiederà i danni a Chris Duhon

Giovanni Bocciero

CASERTA. In queste ore il mercato della Juvecaserta è stato messo da parte. Per tutti, ma non certo per il giemme Marco Atripaldi che comunque sta lavorando per regalare all’allenatore il suo playmaker. Assente alla conferenza stampa, lo stesso giemme ha inviato un messaggio in cui ha spiegato che è stata inoltrata la lettera agli agenti di Duhon, e che la società agirà per vie legali per far rispettare il contratto al giocatore, chiedendogli i danni vista la situazione che si è venuta a creare.
Proprio coach Lele Molin in conferenze stampa c’ha tenuto a precisare delle cose in merito al mercato bianconero: «Essere fuori da tutto il vociferarsi degli ultimi giorni è difficile. Sono stati episodi vissuti con tanta intensità sia nell'entusiasmo che nella delusione. La squadra si è isolata comunque bene da tutto questo. Il taglio di Hannah e l’ingaggio di Duhon - ha precisato il tecnico - sono due cose distinte che vanno estromesse dal contesto generale. Hannah è stato tagliato non perché arrivava Duhon, ma la decisione era stata presa già dopo la partita di Milano. Per varie vicissitudini, è rimasto in squadra, ma la decisione era già stata presa, infatti siamo stati vicini a diversi giocatori negli ultimi tempi, tra cui Duhon. Inopportunamente - ha riflettuto il timoniere bianconero su Duhon - la sua agenzia ha annunciato l'accordo avvenuto tra il suo assistito e la Juvecaserta».
I motivi della decisione su Stefhon Hannah sono soprattutto da ricercare sui suoi eccessi extra cestistici. «Il taglio di Hannah e dovuto più ad aspetti comportamentali che tecnici. Si sono venute a creare delle situazioni in cui i compagni, me e la società ci sentivamo in imbarazzo - ha confessato coach Molin -. Gli abbiamo riconosciuto momenti in cui è stato protagonista, ma si era raggiunto un certo limite. Il suo taglio è in prima persona una mia sconfitta, nel modo in cui ne noi ne lui, siamo riusciti a farlo integrare in squadra e nella realtà italiana. Ma questo non deve essere una scusa per le prestazioni mediocre che abbiamo fatto».
Il mancato arrivo di Chris Duhon, oltre a far rimanere l’amaro in bocca, ha costretto la squadra a restare senza un play di ruolo in organico. «Io ho parlato con Duhon, sempre che colui dall'altra parte della cornetta fosse lui - ha riso il tecnico casertano -, ma ho avvertito delle sensazioni strane perché alcuni pezzi del mosaico non ritornavano. Purtroppo noi avevamo raggiunto l'accordo con tre giocatori, che poi sono saltati a loro volta».
Volendo fare un passo indietro, ritornando alla gara contro Reggio Emilia, è confortante il fatto che la Juvecaserta abbia disputato il secondo tempo senza Hannah, e così si è prospettata la situazione che ci sarà domani.
«Della gara contro Reggio Emilia sono confortato dal fatto che la squadra abbia raggiunto il successo in una situazione di difficoltà, e questo forse fa ben sperare anche per la trasferta di Roma. Nelle prossime 48 ore comunque prenderemo una decisione di mercato in tal senso».
Dopo la trasferta di Roma, ci sarà il derby contro Avellino, una serie di gare importanti da affrontare bene dal punto di vista mentale, e possibilmente con il roster al completo. «Sarà importante parlare delle prossime due partite, perché al di la del risultato queste due partite sono molto sentite qui a Caserta. Sono otto giorni, da domenica a domenica, in cui dovremo viverli tutti uniti, sapendo che sono due gare importanti, sia in ottica playoff che per il fascino che rivestono».
Volendo soffermarci sullo scontro nella Capitale: «Noi dovremo cercare di limitarli alla percentuale di tiro, perché all'andata loro ci punirono nel modo in cui aprivano il campo per i loro tiratori, che sono stati precisi e incisivi. Sarà inevitabile chiedere di più a Tommasini, il quale a volte è timido perché non si sente all'altezza di guidare compagni come Mordente o Roberts o altri, ma questa e l'occasione giusta per dimostrarlo. Roma utilizza molto la zona, la difesa pressing a tutto campo, ma proprio la difesa - ha analizzato coach Lele Molin - è dove loro stanno pagando di più. Spero che noi saremo capaci di girare meglio la palla, perché se non lo facciamo incappiamo in scelte scellerate al tiro. Abbiamo lavorato duramente tutta la settimana per non sprecare energie, e vogliamo andare a Roma con la voglia e la convinzione di vincere».
Ma cosa si aspetta veramente il tecnico bianconero da questa sfida, oltre al mero risultato? «Che i ragazzi non facciano un passo indietro, su nulla. Sarà troppo importante consolidare il nostro stato, e soprattutto di onorare queste gare contro Roma e Avellino. Ci sono delle partite in cui oltre al risultato sportivo, la gente si identifica con la squadra e nella squadra. E quindi sarà fondamentale dare tutto quello che abbiamo. Sono quasi onorato del fatto che a Roma il settore ospiti sarà completamente pieno, e forse in trasferta non meritiamo nemmeno tutto questo affetto. I tifosi vengono trascinati dalla passione, ed è giusto sottolineare una buona partita, una bella vittoria, come é altrettanto giusto stigmatizzare una gara brutta. L'unità della squadra con la propria tifoseria l'ho appresa soprattutto a Madrid, dove tutta l'attività del club è fatta in funzione dei tifosi».

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