lunedì 5 maggio 2014

Al Maddaloni la maratona col Bernalda

COMUNICATO STAMPA PALL. SAN MICHELE DEL 05/05/2014

Al Maddaloni la maratona col Bernalda

Gruppo Ventrone Maddaloni-Cestistica Bernalda 85-78
Maddaloni: Ragnino n.e., Piscitelli 18, Mastropietro n.e., Moccia 14, Desiato 20, Loncarevic 6, Garofalo 4, Rusciano 15, Greco, Chiavazzo 8, All. Massaro.
Bernalda: Marisi 4, Cota 9, Castoro 7, Savo Sardaro 5, Lopez Rodriguez 8, Candela 6, Russo 24, Laganà 15, All. Cotrufo
Parziali: 5-16; 22-32; 43-43; 66-66; 73-73.
Arbitri: Francesco Pepe di Adelfia (BA) e Cosimo Schena di Castellana Grotte (BA).

Cronaca: Il Gruppo Ventrone Maddaloni si aggiudica dopo "42.192" metri di pura battaglia agonistica l'incontro andato in scena contro la Cestistica Bernalda. Ci sono voluti, infatti, ben due tempi supplementari per decretare la vincente della maratona cestistica, che è stata alquanto deficitaria nel corso del primo tempo, sviluppandosi poi sulla falsariga dell'equilibrio nella ripresa e nei due overtime.
Pronti, partenza e via, sono proprio gli ospiti che iniziano a spada tratta trafiggendo la difesa biancazzurra. Il problema, però, è che non c'è vera continuità ne da l'una ne dall'altra parte. Anzi, per quel che riguarda i maddalonesi sono davvero irriconoscibili. Si sommano gli errori tanto al tiro (2/16 per Maddaloni e 6/20 per Bernalda) tanto nella costruzione della manovra (5 palle perse per entrambe le squadre), e questo ovviamente va a discapito del gioco. Eppure, grazie al break di 6-0 nei minuti finali sono i viandanti a chiudere la prima frazione con la doppia cifra di vantaggio.
All'inizio del secondo periodo ci si aspetta la reazione della truppa calatina, ma non c'è proprio nulla da fare. I padroni di casa sembrano addormentati, forse anche per via delle poche motivazioni derivanti da questo match in particolare, e allora dopo altri cinque giri di lancette il punteggio vede saldamente al comando il Bernalda (10-22) pur senza fare nulla di trascendentale. La partita è a tratti davvero brutta, con una scarsa mira da ambo le parti che alla fine porteranno le due squadre a raccogliere rispettivamente 66 (il Maddaloni) e 45 (il Bernalda) rimbalzi. Non si accende nemmeno quella scintilla dalla quale possa scaturire una fiammella, e così si va al riposo lungo con il distacco pressoché invariato.
Al rientro dagli spogliatoi si spera che la musica cambi, ed effettivamente sembra che si modifichi la frequenza radio. Le due franchigie si scuotono ed iniziano a mettere in atto schemi molto più collaudati e soprattutto efficaci, rispondendosi colpo su colpo. Mentre i biancazzurri cercano la rimonta, i lucani non ne vogliono sapere di perdere il vantaggio costruito, e allora il tabellone luminosi sì che si muove. Come quasi sempre succede, la ripresa è particolarmente favorevole ai maddalonesi, che arrivano al pit stop in parità, dopo aver trovato per la prima volta il vantaggio nella gara (43-41).
L'ultimo periodo riserva, come giusto che sia l'ultimo atto di un thriller, diverse emozioni. Il gioco diventa sempre più maschio, e l'agonismo cresce a dismisura andando, forse, anche oltre. Nessuna delle due squadre, alla fine, vuole rinunciare alla posta in palio, e allora statisticamente si hanno ben tre cambi di vantaggio e addirittura nove situazioni di punteggio in parità. Il basket però, nonostante sia uno sport dal grande fascino, è anche spietato, e il pareggio non è ammesso. O almeno non come risultato finale. A 23" dal termine il 2/2 di Piscitelli regala il vantaggio (66-64) ai calatini, prima che Russo riesca a tagliare la difesa rivale appoggiando al vetro il pallone della parità a 5". Ed è tempo supplementare.
L'equilibrio continua a regnare sovrano, anche se il Maddaloni mantiene sempre il naso avanti di non più tre lunghezze, ovvero un possesso pieno. Incredibile il canestro quasi da equilibrista di capitan Garofalo sullo scadere dei 24" e soprattutto quando mancano 7" sul cronometro. 73-70 e traguardo ormai vicino. Ma di certo non per Marisi, che dopo aver ricevuto dalla rimessa scocca la tripla della nuova parità. Ed è ancora tempo supplementare, il secondo.
O la va o la spacca, avranno pensato i giocatori di entrambi i team, e allora vai con le ultime riserve d'energia per conquistare la posta in palio. I biancazzurri hanno provato a dare il là al definitivo allungo, e nonostante i viaggi in lunetta il punteggio non era al sicuro (si è chiuso 23/38 dalla linea della carità). Al Bernalda si è però accesa la spia del carburante, e gli errori giunti per la stanchezza hanno spianato la strada verso la vittoria al Maddaloni.

Addetto Stampa
Pall. San Michele
Giovanni Bocciero

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