martedì 4 marzo 2014

Juvecaserta, Molin: «Voglio una Juvecaserta come i Viet Cong»

DALLA NUOVA GAZZETTA DI CASERTA DEL 04/03/2014

LEGA A. I bianconeri dovranno fare del PalaMaggiò un fortino per conquistare i playoff
Molin: «Voglio una Juvecaserta come i Viet Cong»

Giovanni Bocciero

CASERTA. Alzi la mano quale tifoso della Juvecaserta non sognasse un’affermazione da parte della propria squadra proprio come quella avutasi domenica sera. Una vittoria, quella raccolta della truppa di coach Lele Molin, che ha fatto esplodere un PalaMaggiò che, per l’importante appuntamento, ha indossato l’abito migliore. E la squadra, dopo aver confezionato questo bellissimo regalo, ha omaggiato tutta la tifoseria con un giro di campo per esprimere tutto il proprio ringraziamento a coloro che li hanno sostenuti dall’inizio alla fine.
JEFF BROOKS (FOTO BUCO)
«Possiamo parlare di una bella vittoria - ha esordito nella conferenza stampa post partita il tecnico bianconero -. Vincere il derby qui a Caserta è sempre importante, e inoltre abbiamo rovesciato la differenza canestri. In generale, comunque, possiamo dire che è stata una bella partita di pallacanestro».
Non è mancato lo spettacolo sia sulle tribune che sul parquet di gioco, e questo è stato senz’altro merito del match di cui i casertani sono stati protagonisti.
«Siamo stati attenti e concentrati sia in attacco che in difesa - ha sentenziato il timoniere Molin -, e questo mi conforta perché i ragazzi stanno capendo quello che devono fare quando scendono in campo. Mi devo complimentare davvero con tutti i ragazzi, perché hanno saputo reagire nel momento migliore di Avellino, e poi hanno saputo chiudere una gara che ci ha visto meritatamente in vantaggio».
Oltre alla prestazione sicuramente ottima, con alcuni giocatori sopra le righe, è la fluidità offensiva che ha maggiormente colpito di Caserta.
«Sia Jeff Brooks, che Michele Vitali, che Chris Roberts hanno preso i tiri che dovevano prendere, e questo perché hanno ricevuto la palla come dovevano riceverla - ha sottolineato l’allenatore bianconero -, nei momenti giusti. Abbiamo tirato sempre in ritmo e questo ci ha permesso di essere sempre pericolosi in attacco».
Tutti gli occhi, però, erano rivolti verso un giocatore in particolare, quel Ronald Moore che non è partito nello starting-five, ma appena ha messo piede sul parquet ha infiammato il popolo di fede juventina con una bomba, segno di grande personalità. 
«Moore non ha avuto paura di prendersi il tiro da tre appena è entrato - ha proprio sottolineato coach Molin -, ha capito dove si trova, ha trovato il feeling soprattutto con i lunghi, che ha saputo innescare più volte con i pick and roll».
Con questo successo, oltre ad avere raggiunto due obiettivi, o piccioni come si suol dire, con una sola fava, ovvero il record di punti che ha così permesso alla squadra di aver raggiunto la soglia minima per la salvezza, è stata anche ribaltata la differenza canestri nei confronti dei cugini irpini, i quali sono stati battuti senza alcuna pietà. Ma adesso, archiviata definitivamente la questione salvezza, il mirino della Juvecaserta dovrà inesorabilmente spostarsi verso i playoff. Ebbene sì, la formazione di Pezza delle Noci può e deve competere per la lotta alla qualificazione alla post season della Lega A. Dopotutto il cabio in cabina di regia da Hannah a Moore è stato fatto anche in questa ottica. Ma cosa ne pensa coach Molin?
«Guardando la classifica attualmente, penso che dobbiamo fare del PalaMaggiò un vero e proprio fortino. Dobbiamo fare come i Viet Cong, e dovremo seminare di quante più mine possibile il nostro campo, la nostra arena. Dappertutto - ha concluso in sala stampa il tecnico casertano - i nostri avversari dovranno trovare insidie e difficoltà».
La metafora dei vietcong utilizzata dall’allenatore bianconero fa capire quanto il team voglia raggiungere i playoff. Le parole del coach devono essere interpretate, perché da ciò che ha detto si può estrapolare che voglia coraggio, determinazione, concentrazione dai suoi ragazzi.

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