martedì 4 marzo 2014

La ricetta dei tifosi della Juvecaserta: «Più attenzione per i playoff»

DALLA NUOVA GAZZETTA DI CASERTA DEL 05/03/2014

I supporters della Juvecaserta sognano la propria squadra tra le migliori del campionato
La ricetta dei tifosi: «Più attenzione per i playoff»

Giovanni Bocciero

CASERTA. La bella affermazione nel derby contro Avellino, è ancora tangibile negli occhi e nelle menti di tutti i tifosi bianconeri.  Un successo, quello, che ha un peso specifico non indifferente. Spesso la vittoria in un derby rappresenta quella scintilla che permette un cambiamento radicale di una intera stagione. E chissà che questa “doppia v” non apra emotivamente le porte alla post season ai casertani. Di questo e di tanto altro ne abbiamo parlato con il supporter Elpidio Cecere, studente 25enne di psicologia originario di Casapulla. 
ELPIDIO CECERE
Iniziamo dalla vittoria di domenica contro Avellino. Che importanza ha vincere il derby?
«Il derby è una partita a se, e un match difficile in cui la classifica si annulla, si guarda poco ai valori tecnici e subentrano altre emozioni. Importanti sono il cuore, la testa e poi le gambe. Vincere il derby aumenta l'autostima e c'è una consapevolezza diversa. Questa vittoria deve far capire ai ragazzi ed alla società che possono aspirare a qualcosa di più».
Da 1 a 10, che voto dai alla squadra in riferimento all'ultima prestazione contro i cugini irpini?
«Gli dò otto. Non sono abituato a dare voti alti, ma in questo caso è più che meritato. Non mi sento di dare, comunque, più di otto perché bisogna evitare errori ed interpretare meglio le varie fasi della partita lavorandoci durante tutta la settimana. Serve equilibrio per tutta la partita , cosa che non ho visto nel secondo quarto».
Chi ti è piaciuto di più tra tutti i giocatori nella gara contro Avellino?
«Jeff Brooks, perché è un giocatore insostituibile secondo me, è un leader, e al momento la Juvecaserta non può fare a meno di questo giocatore».
Secondo te, qual'è il giocatore essenziale per questa Juvecaserta?
«Ribadisco, Jeff Brooks. Vedo quella maglia con stampato il numero 21 ovunque, fare qualsiasi cosa».
Per quello che hai potuto vedere e soprattutto leggere, che idea ti sei fatto del nuovo arrivato  Ronald Moore?
«Il playmaker promette bene. Se ne è parlato tanto e mi aspetto una crescita evidente. Nella partita contro Avellino la qualità di Ronald Moore nei passaggi è stata altissima. Non credo sia giusto mettere su di lui tante aspettative, lasciamolo tranquillo e fidiamoci di coach Lele Molin».
Come reputi il lavoro della dirigenza, sia finanziariamente visti i conti in attivo, sia sportivamente visti i risultati del parquet?
«Molto ma molto positivo. Secondo me oggi in uno sport come la pallacanestro è difficile fare investimenti, e la società si sta muovendo senza sosta con un conto in positivo, notizia davvero strana sia per questo sport che per come vanno le cose. Davvero complimenti per il lavoro svolto dalla dirigenza».
Come vedi per la corsa ai playoff questa Juvecaserta. Ciò, per te è in grado di poter competere per la qualificazione?
«Secondo me assolutamente si. La classifica è buona, conta il presente, e soprattutto guardare gara per gara come evolve la situazione. In molte partite la squadra ha creato più degli altri, ma non ha ottenuto quello che meritava realmente sul campo. Molti punti sono stati persi per strada se si valutano le prestazioni e le vittorie sfumate, e dispiace. Ma ci sono ancora tanti punti in palio, quindi speriamo bene per il futuro».
Qual'è il tuo desiderio futuro che vorresti si avverasse per la Juvecaserta?
«E' quello di tutti i casertani, vedere una Juvecaserta competitiva, vederla di nuovo in alto, far sognare questa città e soprattutto vedere il palazzetto pieno in ogni posto a sedere e in ogni angolo, con famiglie e bambini. Ricordiamoci che c'è una società seria, ci sono i giocatori giusti, c'è una maglia, ma se non c'è il tifo queste cose possono crollare rapidamente».

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