lunedì 10 marzo 2014

La Juvecaserta ha avuto un brusco risveglio

DALLA NUOVA GAZZETTA DI CASERTA DEL 11/03/2014

lega a.  Con la sconfitta di Brindisi spuntano tanti interrogativi ai quali rispondere
La Juvecaserta ha avuto un brusco risveglio

Giovanni Bocciero

CASERTA. Per tutta la scorsa settimana, se qualcuno avesse dichiarati che la Juvecaserta a Brindisi se la sarebbe giocata, a tratti facendo la parte della favorita e avendo addirittura otto punti di vantaggio a poco più di dieci minuti dalla fine della partita, lo avremmo ritenuto un pazzo, un folle, uno da mandare al rogo per stregoneria senza nemmeno passare per un tribunale inquisitore. E ci saremmo tutti macchiati di un grande errore, perché quel qualcuno avrebbe visto giusto.
Purtroppo, però, quella stessa persona sarebbe comunque stata condannata 24 o 48 ore dopo, per il semplice fatto che nella sua preveggenza aveva dimenticato di menzionare un finale non proprio tutto rose e fiori, e nemmeno trionfale. Certo, l’importante sarebbero stati i due punti, conquistati di riffa o di raffa, ma nemmeno questo è stato scritto della partita di ieri. Purtroppo è rimasto l’amaro in bocca ai casertani, e a tutto il popolo di fede bianconera. Un sapore più agro anche della più sonora sconfitta, perché dopotutto i più infelici al mondo, sono proprio i sognatori che rimangono imprigionati nei loro stessi sogni, desideri, illusioni.
E proprio la vittoria di Brindisi, per questa Juvecaserta, è stata tutta una illusione. Proprio coach Lele Molin, che nella conferenza stampa del prepartita di venerdì scorso si era fatto sfuggire che dal PalaPentassuglia si poteva uscire vittoriosi soltanto con un tiro da metà campo allo scadere, sarà rimasto tanto da recriminare. Recriminare per il vantaggio sperperato, per il sontuoso parziale subito, per l’incosistenza dell’attacco, per l’inesperienza della sua squadra. «Per come aveva reagito la squadra, avevo davvero assaporato il gusto della vittoria - ha dichiarato il tecnico bianconero -. Quando, però, si è trattato di conquistare i due punti, sono emerse tutte le reali differenze tra le due squadre, e Brindisi ha vinto».
Nell’elencazione delle cose da recriminare, che poi sono opinioni soggettive, e come tali vanno viste con il bicchiere mezzo pieno oppure mezzo vuoto, da sottolineare, cerchiare, e chi ne ha più ne metta, sarebbe l’ultimo argomento: inesperienza della squadra.
Parte tutto da lì, perché non ci si può dimenticare che oltre ai veterani Mordente e Michelori, e in parte Jeff Brooks, tutti gli statunitensi della formazione bianconera sono praticamente dei rookie. Da qui è facile intuire che il vantaggio perso, il parziale preso e l’attacco timido sono semplici conseguenze. Da questa analisi nasce, però, una domanda difficile: ma questa squadra è realmente da playoff? Questa sconfitta certamente fa male per questa corsa.

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