lunedì 31 marzo 2014

Juvecaserta, a Bologna fallita una grande opportunità

DALLA NUOVA GAZZETTA DI CASERTA DEL 01/04/2014

LEGA A. I soliti problemi offensivi condannano i bianconeri che sorridono per Brooks e Roberts
Juvecaserta, a Bologna fallita una grande opportunità

Giovanni Bocciero

CASERTA. Siamo qui a dover analizzare l’ennesimo k.o. lontano dalle mura amiche. Questa Juvecaserta proprio non riesce a giocare con la stessa tenacia e concentrazione sui parquet rivali. Questo difetto congenito avanza delle recriminazioni, e neppure poche, perché se è vero che questa squadra è stata costruita per raggiungere la salvezza, e che questa è stata raggiunta con molto anticipo, è pure vero che i casertani ormai si trovano a ballare per i playoff, e forse con qualche “doppia v” in più nelle varie gare giocate in trasferta, adesso non solo potremmo quasi parlare di matematica certezza, ma addirittura si potrebbe giocare per evitare di beccare al primo turno quello schiacciasassi di Milano, proprio come ha dichiarato in conferenza stampa lo stesso coach Lele Molin. Fatto sta, però, che la post season è ancora in bilico, e dopo aver sprecato la chance bolognese, diventa importante il prossimo turno a Varese. Come si suol dire, chiusa una porta si apre un portone. O almeno è questo che tutto il popolo di fede bianconera si aspetta. Ma analizziamo il k.o. di Bologna affrontando dei punti cardini.

CHRIS ROBERTS
LA PRESTAZIONE. Iniziamo con il dire che il match in generale non è stato proprio spettacolare. Come già scritto in occasione della cronaca dell’incontro, quello forse è da attribuire soltanto alle tifoserie che sugli spalti sono state protagoniste di cori e coreografie.
In campo le squadre se le sono date di santa ragione, dopotutto la posta in palio era importante per entrambe. I bianconeri hanno avuto un approccio migliore, soprattutto perché hanno approfittato dei demeriti della formazione felsinea, e del doppio fallo personale a carico dei centroni virtussini Jordan e King nel solo primo quarto, che ha condizionato il gioco degli avversari. Quando il gioco è iniziato a salire di colpi, diventando anche parecchio duro, i casertani sono man mano scomparsi dal parquet, con i fischi della terna arbitrale che hanno complicato, ma di certo non influenzato una gara che, per inerzia, aveva già preso la strada verso gli uomini di coach Valli.

GLI ESTERNI. Su questo reparto si può dire tutto e il contrario di tutto. Quando la Juvecaserta ha preso il meritato allungo, non è un caso che sia avvenuto con le bombe mandate a segno adesso da Chris Roberts e adesso da Moore. Nel momento in cui la produzione offensiva degli esterni è calata, si è quasi del tutto bloccato il punteggio dei casertani. Non a caso nel secondo tempo, quando si è persa completamente la bussola per quel che concerne la circolazione della palla, ci si è affidati alle incursioni di Michele Vitali, che portando a casa qualche fallo ha confezionato punti dalla lunetta (quello poi è un’altro capitolo da affrontare nel dettaglio). Soltanto capitan Marco Mordente ha cercato di far girare il pallone, servendo qualche assist di buon fatturato, ma comunque poco per sperare nella vittoria. Per quel che riguarda Ronald Moore, invece, è assodato che il suo ingaggio sia stato più che azzeccato. Un vero leader in campo, ordinato e che non forza mai. Se volessimo trovargli un difetto, oltre al suo quantitativo offensivo che comunque appare buono, potremmo dire che non è quel tipo di giocatore che ti toglie le castagne dal fuoco. Per caratteristiche non sa creare dal nulla il canestro strappa applausi, ma si prende le sue responsabilità e sa gestire il pallone quando pesa. Ha bisogno che intorno a lui ci siano dei realizzatori che possa innescare nei momenti cruciali, e in questo poi la Juvecaserta sembra sprovvista.
JEFF BROOKS (FOTO CAROZZA)

I LUNGHI. In questo reparto i problemi sembrano più fisiologici. Certamente la front line bolognese non era facile da affrontare, ma mentre Jeff Brooks si è dannato pur senza apparire più di tanto, Andrea Michelori ha portato la solita energia quando chiamato in causa, Carleton Scott appare sempre meno motivato mentre Tony Easley sempre più nel pallone. Oramai sono diverse gare che il buon “Slim” non riesce a portare il suo contributo, e nonostante sia frustrato per le sue non ottime prestazioni, resta il dubbio che stia soffrendo più del dovuto l’ombra ingombrante di Cameron Moore. Adesso che il lungo è anche ritornato a Caserta si pone un bel problema per il tecnico bianconera, problema che siamo ben lieti di lasciargli. Ma la curiosità che affiora maggiormente è, visto che il buon Tony si è messo in luce nelle pessime uscite della squadra a Venezia e a Milano, non è che nel momento in cui tutto il team è riuscito a trovare la quadratura del cerchio e le buone prestazioni (o comunque non disastrose come le due su citate), siano affiorati tutti i suoi limiti? Queste sono delle considerazioni che possono avere un fondo di verità, ma che lasciamo sempre, molto volentieri, al coach.

I TIRI LIBERI. Che la Juvecaserta abbia dei momenti di puro sbandamento, di vero blackout in attacco, ormai è cosa assodata e cronica. Ma proprio quando si attraversano queste difficoltà, i tiri liberi, sbagliati più del dovuto contro Bologna, e proprio in quei momenti cruciali, possono essere una manna dal cielo. Anche qui l’esperienza fa la differenza.

ALL STAR GAME. Ufficializzato il team straniero che giocherà contro l’Italia, e mentre Brooks è stato votato per lo starting-five, Roberts è stato selezionato  direttamente da coach Crespi, che allenerà, appunto, gli stranieri. Un altro bel riconoscimento al lavoro societario.

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