lunedì 3 marzo 2014

La Juve dà spettacolo al Palamaggiò

DALLA NUOVA GAZZETTA DI CASERTA DEL 03/03/2014

LEGA A. Con questa vittoria i bianconeri vedono sempre di più l’obiettivo playoff a portata di mano
La Juve dà spettacolo al Palamaggiò
Scandone Avellino costretta alla resa

Giovanni Bocciero

CASERTA. Ben prima della palla a due già si sono susseguite tante emozioni soprattutto sugli spalti, con le due tifoserie, soprattutto quella bianconera, protagoniste di cori per incitare i rispettivi beniamini. 
Pronti, partenza e via, tra le fila degli irpini Ivanov è assente per cui coach Frank Vitucci schiera in quintetto Dragovic. Dall'altra parte, coach Molin non rischia il nuovo arrivato, Ronald Moore, ma preferisce partire con Mordente e Tommasini in cabina di regia. Si rende autore di una partenza sprint Tony Easley, che in vernice recita la voce grossa. Avellino sembra spaesata, sbaglia tanto al tiro (1/7 da due e 3/6 da tre), e cerca di rimanere a galla più che altro con delle azioni personali dei singoli. La Juvecaserta è concentrata, non molla mai di un centri metro, e alla fine arrivano anche i tiri pesanti che danno il primo grande strappo alla gara. Jeff Brooks manda segno due bombe consecutive, alle quali si aggiungono poco dopo quelle di Vitali e Moore, appena entrato. Il suo esordio, a 3' dal termine della prima frazione, è da ricordare per l'accoglienza che ha ricevuto. Dopo essersi iscritto a referto, ha dato il la ad un paio di azioni che hanno permesso appunto, alla formazione casertana di chiudere il primo quarto sul (28-13).
Coach Lele Molin
La seconda frazione ha seguito, inizialmente, la stessa falsariga della precedente, con Chris Roberts che ha mandato a bersaglio un'altra bomba per i suoi. Avellino ha provato a darsi una scossa, ma per i biancoverdi la situazione non è poi migliorata. La soluzione al tiro maggiormente utilizzata dagli ospiti era quella dalla lunga distanza, che oltretutto poco scalfiva il canestro difeso dalla formazione bianconera. Se Avellino non riusciva a trovare il bandolo della matassa, Caserta ha attraversato un momento in cui la concentrazione si è leggermente abbassata. L'attacco non ha avuto più la stessa fluidità dei primi dieci minuti, e inoltre è cresciuto il dato statistico in riferimento alle palle perse. Questo ha caratterizzato la parte finale del secondo periodo di gioco, con Avellino che ha guadagnato un po' di campo soprattutto grazie alle seconde chance avute dai rimbalzi offensivi. Nonostante ciò, al riposo lungo i casertani potevano contare su di un vantaggio che sfiorava le venti lunghezze (39-21).
Al rientro dagli spogliatoi la Juvecaserta ha ricominciato da dove aveva lasciato, doppiando i cugini sul 42-21. Il buon inizio casertano si è subito spento, quando Avellino ha messo Spinelli a dirigere la manovra, sul quale Molin voleva una pressione a tutto campo, con Lakovic e Cavaliero da esterni e Hayes da finto lungo. Con Cavaliero e Lakovic che sia in penetrazione che con i piazzati hanno più volte fatto male alla difesa avversaria, ma soprattutto con il gioco da tre punti di Hayes, Caserta si è rifugiata in un timeout (46-33 al 25') per riorganizzare le idee. All'uscita dal minuto sospensivo, Hayes ha piazzato la bomba, subito replicata da Brooks, ma ancora un coriaceo Cavaliero ha permesso agli irpini di rientrare sul 49-41 ad un giro di lancette per concludere la terza frazione. Dopo aver gestito un paio di attacchi in malo modo, perdendo diversi palloni, Vitali ha scoccato la tripla che ha permesso di respirare, anche se sulla sirena di fine terzo quarto, dall'angolo, Lakovic ha decretato che Avellino c'era, eccome (52-44).
L'ultimo e decisivo quarto di gioco non poteva che iniziare con un gioco spettacolare, alley-oop di Carleton Scott, piuttosto in ombra la sia gara, con Jeff Brooks che dall'altra parte dell'arcobaleno ha ringraziato e inchiodato la palla nel cesto. Poi Moore ha dato prova dell'ottimo ball-handling che possiede, servendo un assist al bacio per la bimane ancora di uno splendido Brooks, che tutto solo si è preso gli applausi e i boati del palazzetto (58-44). Avellino, davvero mai in palla, ha riperso molto presto la bussola, e quando Scott ha strappato la palla dalle mani di Lakovic, l'irpino è stato costretto a fermarlo fallosamente e a beccarsi l'antisportivo. Non contento, Scott nell'azione successiva si è reso protagonista di una mostruosa schiacciata (67-48) su rimbalzo offensivo del suo stesso tiro sbagliato, che ha di fatto chiuso il match. Tutto ciò che è successivamente accaduto, può soltanto arricchire il play-by-play della gara, o le statistiche, ma davvero nulla ha cambiato il processo del match.

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