lunedì 7 luglio 2014

Si è conclusa la prima edizione del Basketball City Camp

DALLA NUOVA GAZZETTA DI CASERTA DEL 07/07/2014

SPECIALE. Ospiti d’onore i due cestisti maddalonesi doc Alessandro Gentile e Luigi Sergio
Si è conclusa la prima edizione del Basketball City Camp

SANTA MARIA A VICO. Che la prima edizione del Basketball City Camp fosse stato un successo, lo si era capito già durante i giorni di preparazione dello stesso. Gli organizzatori Filippo e Gennaro Valentino e Raffaele Fucci hanno messo su un camp davvero con la “C” maiuscola, dove il divertimento e l’apprendimento dei fondamentali del gioco della pallacanestro spesso sono andati a braccetto, dando vita ad una eccellente fusione. Una settimana di “lavoro” intenso, che ha visto passare per il playground e la palestra della Scuola Media Giovanni XXIII di Santa Maria a Vico allenatori e personaggi di spicco della “palla a spicchi” casertana. In sostanza si può dire che il duro lavoro dell’organizzazione è stato ripagato alla grande vista la grande partecipazione che si è avuta al camp. Il Basketball City Camp, che si è concluso nella giornata di ieri con le premiazioni ai campers che si sono messi particolarmente in luce nell’arco dei sette giorni, ha senz’altro avuto il suo massimo picco con la grande serata dell’All Star Camp, disputato nella serata di giovedì scorso, e che ha visto impegnate in campo in una gara a dir poco “spettacolare” due distinte formazioni che vedeva schierate membri dello staff, allenatori, giocatori, alcuni campers e soprattutto due giocatori professionisti come Luigi Sergio e Alessandro Gentile.
Inutile dire che la presenza dei due atleti maddalonesi doc hanno scatenato il pubblico, alla ricerca di una foto ricordo con questi beniamini e di un autografo da conservare ed incorniciare. Una gran bella festo dello sport, se così la vogliamo definire, che è andata ben oltre le più rosee aspettative per l’organizzazione. Tra un tiro, pochi, ed un passaggio, abbastanza di più, il campione d’Italia con l’Olimpia Milano, Gentile junior, ha sottolineato come «il bianco ed il rosso sono senz’altro due colori a me particolarmente cari», riferendosi ovviamente ai colori sociali dell’Artus Maddaloni, dove è cresciuto, e dell’Olimpia Milano, dove ha conquistato il suo primo grande trofeo. E a questo punto il divario tra lui e papà Nando si è leggermente assottigliato, infatti «da quando ho vinto il primo scudetto con papà ci scherzo, e diciamo che adesso posso “affrontarlo” vista questa vittoria». Un salto a quei momenti era doveroso, e Alessandro Gentile ricorda che «quei dodici mila tifosi avevano creato una vera bolgia. Attendevano da anni questo successo, e tutti eravamo molto emozionati. Nonostante non abbiano lasciato il parquet per la premiazione, ci siamo divertiti ugualmente». Gentile junior non è passato inosservato con i suoi circa due metri d’altezza, eppure non dimentica assolutamente da dove viene: «io sono maddalonese, e ogni volta che posso lo ricordo con grande soddisfazione ed orgoglio». L’ultimo pensiero dell’Mvp delle ultime finali scudetto è andato poi ai più piccoli, protagonisti del camp: «il mio consiglio per loro è quello di giocare a basket per divertirsi, che è la base da cui iniziare».

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