mercoledì 9 aprile 2014

Lo sfogo dei tifosi: «Rammarico per la sconfitta di Varese»

DALLA NUOVA GAZZETTA DI CASERTA DEL 09/04/2014

LEGA A. Le convocazioni all’All Star Game premiano il buon lavoro dopo anni travagliati
Lo sfogo dei tifosi: «Rammarico per la sconfitta di Varese»

Giovanni Bocciero

CASERTA. Un’altra settimana di lavoro attenderà la Juvecaserta, che tornerà ad allenarsi quest’oggi, dopo aver avuto lunedì e martedì di riposo. Settimana corta, se ci passate il termine, in vista della sosta del prossimo fine settimana per l’All Star Game, in programma per domenica pomeriggio presso il PalaRossini di Ancora. Coach Lele Molin ha preferito far tirare un po’ il fiato ai suoi, dopotutto, bisogna conservare quante più energie possibili per il tanto atteso rush finale di stagione, in cui i bianconeri dovranno sudarsi il posto per disputare i playoff.
I giocatori, dunque, torneranno a mettere piede in campo oggi, senza ovviamente Claudio Tommasini, per il quale bisogna ancora valutare in giornata le condizioni dell’infortunio che ha rimediato venerdì scorso, e senza Michele Vitali, che invece è impegnato al raduno della Nazionale che scenderà sul parquet in occasione della gara delle stelle del nostro campionato di domenica. E peccato, perché oltre a Vitali anche lo stesso Tommasini sarebbe dovuto essere a disposizone del c.t. Simone Pianigiani per questo stage in azzurro della durata di circa una settimana.
Inutile piangersi addosso, come ha detto anche il tecnico casertano, guardiamo la situazione in modo positivo. Dopotutto, ripetiamo, la stagione della Juvecaserta, con o senza i playoff, resta soddisfacente.
I tifosi ovviamente vorrebbero sempre il massimo, per loro una vittoria potrebbe significare scudetto e una sconfitta invece la retrocessione. Ma ci sta, anche perché non è assolutamente sbagliato paragonare la Napoli calcistica alla Caserta cestistica. La passione la fa senza alcun dubbio da protagonista, ed è anche questa che spesso fa superare le difficoltà. Come ogni settimana, comunque, dedichiamo spazio sulle nostre colonne ai tifosi bianconeri, e questa volta è il turno di Giovanni De Crescenzo, 24enne nato a Capua ma residente a Bellona. Laureato in economia, e mentre sta continuando il percorso di studi fa anche praticantato in uno studio. Tifoso da sempre, proprio perché il sangue bianconero gli scorre nelle vene.
GIOVANNI DE CRESCENZO
Iniziamo dalla sconfitta di Varese. Cosa hai provato, amarezza, delusione, sconforto?
«Diciamo che ho provato per lo più rammarico. La partita è stata sempre alla nostra portata, ma quest'anno in trasferta ci manca sempre quel qualcosa in più che ci permetta di poter vincere».
Se fossi stato tu il coach, avresti optato per una particolare tattica pur di evitare la sconfitta?
«Alla luce della partita, niente di diverso, perché alla fine i giocatori non hanno risposto come ci si aspettava. Penso che dal punto di vista dell’allenatore non si poteva fare di più o diversamente».
Seconda sconfitta consecutiva e settima lontano dal fortino del PalaMaggiò. Quale è il tuo pensiero?
«Mai come quest'anno è palese che in trasferta ci manca qualcosa. Apparte i tre casi sporadici, contro Pesaro e Montegranaro che sono due squadre sicuramente più deboli di noi, poi c'è stata la partita di Siena, dove la squadra ha mostrato tutto il potenziale a sua disposizione».
Torniamo all’ultima gara di campionato, chi ti è piaciuto di più nella sfida contro Varese, ammesso che ti sia piaciuto uno?
«Per forza di cose dico Jeff Brooks, perché è stato l'unico che ha provato a giocare sopra le righe».
Nel complesso della squadra, chi pensi sia davvero essenziale per le fortune della Juvecaserta?
«Ad oggi penso che per andare ai playoff sia indispensabile l'apporto di tutti, chi più chi meno, ma c'è bisogno dell'apporto davvero di ogni singolo giocatore bianconero».
Altra occasione sprecata, e fortuna che chi insegue non ne approfitta. Ma questa Juvecaserta è realmente da playoff?
«Per quello che si è visto fino ad ora, e soprattutto tra le mura amiche, dico senz’altro di si. Ma bisogna assolutamente migliorare in trasferta».
Un argomento di grande discussione, che è il vero e proprio tormentone del momento, è quello inerente a se sia meglio Tony Easley oppure Cameron Moore. Tu cosa ne pensi?
«Ovviamente dico senza troppo pensarci Cameron Moore. Tony Easley dopo la partita contro Pesaro sembrava davvero in grande forma, e pronto a darci una mano, ma non è stato continuo ne ai livelli che ci si aspettava».
La convocazione di Brooks, Roberts, Tommasini e Vitali all'All Star Game è un segno tangibile del buon lavoro che si sta facendo?
«Ovviamente si, finalmente un po’ di tranquillità e programmazione dopo anni molto travagliati».
Il tuo personale sms alla dirigenza per il lavoro fatto fin qui?
«Complimenti e continuate così».
Il tuo personale sogno nel cassetto per questa società?
«Ritornare a giocare ad alti livelli, e soprattutto giocare l’Eurolega».

Nessun commento:

Posta un commento