mercoledì 30 aprile 2014

Juvecaserta, la felicità dei tifosi: «Sognare non costa nulla»

DALLA NUOVA GAZZETTA DI CASERTA DEL 30/04/2014

LEGA A. Dopo il colpaccio di Sassari i supporters bianconeri credono ancor di più ai playoff
La felicità dei tifosi: «Sognare non costa nulla»

CASERTA. La Juvecaserta ha ripreso gli allenamenti in vista dell’ultimo match casalingo di domenica (palla a due alle ore 17:00) contro Cremona. La vittoria strappata con merito dal parquet di Sassari ha senz’altro dato un’iniezione di fiducia a tutta la squadra, che oltre a preparare il prossimo impegno, avrà l’agenda comunque piena. Venerdì mattina, infatti, alle ore 12:00 ci sarà il secondo atto della sinergia tra la società di Pezza delle Noci e la Casertana. Questa volta, i calciatori rossoblu faranno visita ai bianconeri al PalaMaggiò, per cimentarsi a tirare a canestro. Evento ovviamente aperto ai tifosi di entrambe le squadre. Per la nostra rubrica settimanale dedicata proprio ai tifosi, diamo la parola a Paolo Lubreglia, 35 anni nato a Stigliano, vicino Matera, ma casertano d’adozione. E’ un addetto alla sicurezza presso l’Aeroporto di Capodichino, da sempre tifoso della Juvecaserta, perché amante della pallacanestro, e soprattutto sostenitore di ogni squadra della propria città.
PAOLO LUBREGLIA (QUELLO AL CENTRO)
Colpaccio a Sassari contro ogni pronostico. Quando il cuore e la voglia contano più di tutto?
«Cuore e voglia sono decisamente componenti fondamentali, soprattutto in gare come queste, ed è nel dna della Juvecaserta, lottare e sudare per ottenere soddisfazioni e poterle regalare agli splendidi tifosi. Tuttavia quest'analisi non deve fuorviare. I bianconeri non hanno vinto solo grazie all'orgoglio, ma a causa di una prova superlativa. Non a caso, si è concluso ogni quarto avanti nel punteggio, fatta eccezione per il primo e la rincorsa finale sarda, anche abbastanza nettamente».
Pistoia batte un colpo, e Caserta subito risponde. Corsa ai playoff combattuta?
«Pistoia e Caserta hanno dimostrato di crederci e di non esser lì per caso. Sono due piacevoli conferme della lega e venderanno cara la pelle nell'ultimo scorcio di campionato. Pistoia dopo il successo a sorpresa, credeva che dal cilindro di giornata non uscisse null'altro, ed invece Caserta ha dimostrato che nella domenica sotto la retina, anche un'altra piazza calda come la nostra, avrebbe continuato a sognare e forse, con i debiti scongiuri del caso, anche più concretamente. Resta il fatto che la lotta ai playoff è davvero accesissima».
Chi è stato per te il migliore nella straordinaria vittoria di Sassari, e perché?
«Sarebbe scontato tesser lodi per Jeff Brooks o Chris Roberts, dato il loro score personale, però vorrei andare controcorrente ed elogiare ulteriormente coach Lele Molin, che ha saputo caricare la squadra, gestire l'ambiente e soprattutto cercare di produrre un gioco tale da non snaturare il vero marchio della Juvecaserta. Scelta e linea ancor più coraggiosa se pensiamo di aver ritrovato la vittoria esterna dopo ben quattro mesi, e tanto per condire la torta in maniera ancor piu' dolce. Domenica abbiamo battuto i vincitori della Coppa Italia, quella volta fu contro una grandissima Siena, contro cui abbiamo avuto di che festeggiare quest’anno. Sarà soltanto un caso, forse».
Chi è invece, secondo il tuo punti di vista, il giocatore davvero essenziale per questa Juvecaserta?
«Da uomo di sport, credo che il linguaggio del corpo indichi tutto, specialmente in momenti particolari di una gara e di una stagione. E credo che Brooks in questo frangente sia l'arma in più, la sua sicurezza ed il suo carisma sul parquet di Sassari hanno concretamente trasmesso fiducia a tutta la squadra, che eccezion fatta per gli ultimi due minuti di gioco a fari spenti, ha illuminato la domenica cestistica di noi tutti tifosi».
Da casertano purosangue, come vedi il connubio tra la Juvecaserta e la Casertana?
«E’ un legame particolarmente romantico direi, dato che sovente navighino in acque parallele, vivendo emozioni forti allunisono. Credo sia prematuro ed insensato porre in essere discorsi circa una collaborazione anche societaria e manageriale, però è sotto gli occhi di tutti che la Juvecaserta stia confermandosi da anni ad ottimi livelli dopo anni bui, ed ora che la Casertana ha finalmente riabbracciato il calcio che conta, non credo che sia utopico pensare a collaborazioni e sinergie per una città che vive lo sport davvero come poche nel nostro paese».
Il tuo personale messaggio alla dirigenza bianconera?
«La dirigenza sta lavorando bene, con disponibilità e risorse non certo faraoniche. Non sono certamente io a dover esprimere giudizi e consigli, perché gli operatori esperti ed oberati di lavoro, vanno rispettati per la professionalità e l'attaccamento ai colori. Quindi, lasciamoli lavorare con serenità e pieno appoggio come fatto sempre finora».
Il tuo sogno nel cassetto per la Juvecaserta?
«Sognar non costa nulla, quindi tornare a lottare per un trofeo sarebbe altamente stuzzicante. Il palazzetto infuocato non attende altro, noi tifosi con pazienza coltiviamo l'ambizione, di tornare un giorno, a disputare una finalissima e rimpinguare la bacheca. Chiaramente deve essere sostenuta tanto la squadra, quanto la società».
In ottica playoff è sempre più possibile un vero e proprio spareggio finale a Pistoia, cosa ne pensi?
«Sarebbe suggestivo se la sfida contro Pistoia valesse l'accesso ai playoff, ma nella pallacanestro nulla è scritto, e potremmo assistere ad altre sorprese in queste battute finali. Caserta potrebbe anche affrontare tranquillamente quella gara, ma pur non essendo superstizioso, non aggiungo altro».
Sempre in ottica playoff, all’orizzonte ci sarebbe un possibile primo turno contro Milano, che sfida?
«L'asse tra Caserta e Milano rievoca la storia, il lieto fine, ma anche alcuni nostri drammi sportivi. Fortissime emozioni, insomma, che ogni tifoso vuol comunque provare ad affrontare e vivere intensamente ed all'ultimo respiro. Sarebbe una sfida certamente dura e complessa, non solo per l'eccellente stagione dell'Olimpia, che ha anche sfiorato il sogno europeo, ma perché in simili sfide, ci sono dei valori che vanno oltre ogni contenuto tattico, tecnico o sportivo. Ci sono spunti che interessano cuore, testa, orgoglio, e perché no, a volte anche la geografia. Credo fermamente, comunque, che la nostra Juvecaserta possa centrare con merito l’obiettivo dei playoff, e dar del filo da torcere a qualsiasi squadra, corazzata o rivelazione che sia».

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