lunedì 30 giugno 2014

Juvecaserta, la stagione di Andrea Michelori

DALLA NUOVA GAZZETTA DI CASERTA DEL 30/06/2014

Il pivot beniamino indiscusso del PalaMaggiò ha disputato un campionato in cui sacrificio e solidità sono stati alla base delle sue prestazioni
Juvecaserta, la stagione di Andrea Michelori

Giovanni Bocciero

CASERTA. Se si vuol trovare un giocatore capace di unire l’intera tifoseria della Juvecaserta, questo è sicuramente Andrea Michelori. Alla sua seconda avventura in casacca bianconera, ogni volta che coach Lele Molin lo ha mandato in campo, il gladiatore è sceso nell’arena portando sempre il suo apporto, e come direbbero gli americani, risultando il top per quel che riguarda gli intangibles, che letteralmente sarebbero tutte quelle piccole cose che possono fare la differenza nell’arco di una partita. Volendo parlare spicciolo, è quando i giocatori si sbucciano le ginocchia, quando si tuffano per evitare che il pallone finisca fuori, quando iniziano una lotta corpo a corpo con l’avversario (il classico tagliafuori) per afferrare il rimbalzo.

FOTO BUCO
Da questo punto di vista, insomma, il pivot milanese di nascita ha senz’altro da insegnare a parecchi suoi pari ruolo del nostro campionato. Anche e soprattutto per questo suo modo di giocare, è diventato il vero beniamino del PalaMaggiò, che proprio a lui non ha rivolto mai una critica, perché di atleti come Michelori non puoi che innamorartene. Ad inizio anno il suo ruolo in roster era ben dichiarato, ovvero fare da chioccia ai lunghi americani ritagliandosi spazio e minuti soprattutto quando il gioco si faceva duro, e ai cosiddetti titolari serviva tirare un po’ il fiato. Durante la stagione, però, ha giocato anche più di quel che si sarebbe aspettato a causa dei tanti piccoli inconvenienti che hanno colpito il reparto lunghi bianconero. Infatti, prima c’è stato l’infortunio occorso a dicembre al giovane Cameron Moore, che di fatto non ha più calcato il parquet con indosso la maglietta della Juvecaserta sino al termine della stagione; poi ha anche guadagnato più minuti rispetto a Tony Easley, arrivato all’ombra della Reggia con un paio di prestazioni davvero ottime prima di soffrire una involuzione quasi inspiegabile. Inutile dire che Michelori si è fatto trovare pronto, lui che ha dichiarato di non avere alcuna fonte di giovinezza, ma di ringraziare il preparatore Domenico Papa con il quale lavora instancabilmente. Siamo certi che anche nel prossimo campionato sarà necessario il suo solito apporto.

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