lunedì 2 giugno 2014

Juvecaserta, la stagione di Jeff Brooks

DALLA NUOVA GAZZETTA DI CASERTA DEL 02/06/2014

SPECIALE. L’ala di Louisville all’apparenza sembra guardingo e passivo ma per i bianconeri è stato un trascinatore del quale non si è mai potuto fare a meno
Juvecaserta, la stagione di Jeff Brooks

Giovanni Bocciero

CASERTA. Scagli la prima pietra chi non vorrebbe nuovamente Jeff Brooks in maglia bianconera. Certo, di possibilità che ciò diventi realtà ce ne sono ancora quanto bastano, ma sicuramente non sarà presa una decisione sulla faccenda da qui a pochi giorni. Come recita un vecchio detto, ne dovrà passare di acqua sotto i ponti. Quest’anno l’ala di Louisville è stato senz’altro il go-to-guy della formazione di coach Lele Molin, un leader silente nello spogliatoi, pronto a fare sempre gruppo, senza alzare mai la voce, tanto in campo quanto fuori. A tratti neppure assomiglia a quella che dovrebbe essere la cosiddetta “stella” della squadra, eppure le cifre sono assolutamente dalla sua parte. E allora diamoli questi numeri, soprattutto per gli appassionati e culturisti delle statistiche. Badate però, che nella pallacanestro moderna questi dati racconta sempre più una partita, o in questo caso una stagione, ma molto spesso non dicono tutto. C’è quel labile confine tra le cose che fanno statistica e quelle che invece non lo fanno, che tendeno a cambiare radicalmente l’opinione. E molto spesso, sono proprio quelle cose che fanno innamorare di un giocatore.
FOTO BUCO
Ma veniamo nel dettaglio di Brooks: nelle 30 gare disputate (mai assente) è risultato il secondo per percentuale da 3 (45,2) anche se il primo è stato Cameron Moore che ha tirato appena 4 tiri da dietro l’arco realizzandone 2 (quindi 50%); quarto dalla lunetta (77% e primo sotto l’80); e quinto nella percentuale da 2 (56,7). E’ stato il più utilizzato, con una media di 31,4 ed è anche in cima alle graduatorie dei rimbalzi (6,3) e recuperi (1,6). Secondo tra gli stoppatori (0,5) per appena due stoppate totali in meno, dietro Carleton Scott. Il suo season-high in punti è stato di 25, nel derby contro Avellino, in cui ha sfoderato anche la sua miglior prestazione dell’anno, con 11/11 al tiro (3/3 da 3) conditi da 5 rimbalzi, 3 recuperi e 3 assist. In stagione ha collezionato doppie-doppie in punti e rimbalzi (14+15 con Pesaro, 13+10 con Roma, 23+11 con Cremona, 11+10 con Bologna e 17+12 con Varese). Dicevamo che è silente e pretende poco in campo, infatti si contano sulla punta delle dita le gare in cui ha forzato la mano al tiro. Sanguinose, forse, il 4/14 e il 7/16 a Bologna e Varese in piena corsa playoff. 

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